[Stml6] 02.08 - I Kylyon
Mauro Fenzio
oxila79 a gmail.com
Mer 5 Feb 2020 20:30:53 CET
Ecco a voi il mio brano spero vi piaccia.
Buona lettura.
PS. Ringrazio Ilenia per l'aiuto.
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Brano: 02.08
Titolo: I Kylyon
Autore: Tenente Alec Blake (Mauro Fenzio)
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Spazio sconosciuto
Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto
01/08/2399 - ore 10.02
Macchinari, circuiti elettronici, computer, strani terminali, miglia e
miglia di cavi più o meno visibili: Kyel, Paul e Amir camminavano da quasi
un’ora nel sottosuolo ma non riuscivano proprio a capire che diavolo fosse
quel posto.
“Ma dove sono gli ingegneri quando servono..” Kyel iniziava a sentire una
certa insofferenza montargli dentro, era un uomo d’azione e si ritrovava a
vagare senza meta né scopo al di sotto di una città governata da un
leithiano che li riteneva dei perfetti idioti e che li aveva abbandonati lì
con buone probabilità per toglierseli dai piedi “Avete qualche teoria su
cosa diavolo sia tutta questa roba?”
“Veramente..” Hewson fece un passo verso il Primo Ufficiale “Speravamo ce
lo dicesse lei, Comandante”
“Io?” lo sguardo stupito di Rezon si posò sui colleghi “La xeno-ingegneria
non fa per me, non ho idea di come funzionino queste macchine”
“Ne è sicuro?” chiese Amir facendo qualche passo verso il consigliere
Paul, dal canto suo, osservava il volto del Primo Ufficiale per studiarne
le reazioni, non poteva leggerlo con i suoi poteri betazoidi ma poteva
comunque interpretare le smorfie facciali del betazoide-risiano “Speravamo
che quella macchina le avesse dato qualche dato ulteriore oltre quel nome..
Kylyon”
“Non credo di ricordare altro, mi spiace!”
Il consigliere scosse il capo “Questo non è del tutto vero Comandante,
oppure come ha fatto a sapere ancor prima di entra qui che vi avremmo
trovato miglia e miglia di macchinari che attraversano il pianeta? Non
dubito che lei sia convinto di aver scordato tutto ma potrebbe non essere
così..”
“Che intende dire consigliere?”
“Vede, Comandante, credo che la macchina fosse un sistema di trasferimento
dati da macchina a persona.. probabilmente da macchina a kylyon, i creatori
di questo sistema. E’ possibile che il cervello della razza kylyon avesse
delle differenze rispetto al nostro, noi non siamo fatti per un
apprendimento di tipo istantaneo. E’ possibile che lei abbia tutte le
informazioni necessarie ma non sia in grado di ricordarle”
“Fantastico, qualche idea su come farmelo ricordare?” Kyel era irritato,
quella situazione non aveva senso ed il fatto di non aver avuto ancora
nessuna chiamata da parte della nave lo preoccupava: dove era finita la
Sheldon? A quest’ora anche Adrienne sarebbe dovuta essere lì con lui ad
indagare sul pianeta, che cosa le è successo?
“Forse, signore, il problema è che ha troppe cose in mente” Hewson fece un
colpetto di tosse “Siamo tutti in pensiero per il fatto che la Sheldon non
sia ancora tornata e non abbia dato alcuna informazione ma.. siamo finiti
dentro a qualcosa di più grande di noi. E’ vero che Cassilda probabilmente
ha mentito, o quanto meno omesso una buona parte della verità.. ed è vero
che il Patriarca sembra più interessato a farci sentire degli incompetenti
piuttosto che cooperare ma hanno bisogno del nostro aiuto per trovare una
soluzione”
“Più che altro mi pare che qui nessuno abbia voglia di trovare una
soluzione!” Amir osservò i due “Cassilda ha asserito che la sua popolazione
è in pericolo per via degli attacchi dei Chenot, ha detto inoltre che
aspettava i prescelti ma a parte questo non mi pare abbia cercato qualche
soluzione. Dall’altro lato il Patriarca afferma che Cassilda con i suoi
cristalli sta mettendo a rischio la sopravvivenza di questo pianeta ma non
ha fatto nulla per farla desistere dall’utilizzarli, semplicemente è
rimasto di lato a guardare la scena. Non sono i cristalli i problemi dei
leithiani, ma la loro totale apatia”
“Ed intanto sappiamo che qualcosa al centro della terra di questo pianeta
si sta svegliando, ma non abbiamo idea di cosa si intenda!” Kyel si osservò
attorno “Ma nel sottosuolo c’è quello che ci circonda, quindi è
fondamentale capire cosa diavolo è questo luogo!”
Spazio sconosciuto
USS Sheldon - Alloggio Blake
01/08/2399 - ore 11.16
Blake non poteva crederci ancora ma era successo, lo avevano fregato alla
grande. Tutto era partito con una serie di moine da parte delle
guardiamarina Noveed, culminate in una sfida che lo aveva visto uscirne
sconfitto ed ora eccolo lì, con una bambina di poco più di due anni che lo
fissa mentre riflette se avere pietà di quel giovane o iniziare a piangere
come una fontana. Non si sentiva portato a fare il babysitter ma il
Capitano era sin troppo occupata in quel momento per occuparsi della
piccola Nami: Alec prese un peluches mettendolo fra le mani della bimba che
decise di ignorare l’uomo per proseguire con i suoi giochi.
“Padre dell’anno all’opera..” un mini-sheldon apparve nella stanza “Del
resto vuoi crescere un cucciolo umanoide? Mettigli in mano un gioco e fai
dell’altro!”
“Spiritoso Sheldon, e comunque ti faccio notare che al momento non sono
padre”
“Al momento?” il mino-sheldon si mise a camminare sulla spalla di Blake
“Perché, pensi di diventarlo? Pure quella nanetta pensa che della plastica
inanimata sia più interessante di te. Statisticamente le probabilità che
hai di conquistare una donna sono pari a quelle che ha Kyel di diventare
monogamo”
Blake diede un colpo con la mano alla proiezione di Sheldon facendolo
sparire e riapparire sul divano “Io prima o poi ti riprogrammo… o ancora
meglio, ti cancello!”
“Prima di allora ti avrò già fatto fare una nuotata nel vuoto spaziale,
nulla sfugge al mio controllo! Ricordati che io sono la nave!”
Blake controllava di tanto in tanto la piccola mentre parlava con Sheldon
“Neppure la presenza del polline di quello strano fiore di cui parlavano in
riunione? Teoricamente lo avresti potuto rilevare immagino, sempre che quel
carico fosse esistito”
“Ma certo che quel carico era esistito e tutti coloro che sono stati sulla
nave talassiana ne erano ricoperti ma i miei biofiltri hanno provveduto
alla loro totale decontaminazione appena sbarcati sulla nave!” Il
mini-sheldon cambiò il suo aspetto apparendo con una tuta
anticontaminazione “Certa roba non deve girare libera attraverso il mio
corpo!”
Blake osservò il mini-Sheldon perplesso “Che cosa intendi dire?”
“Quella specie di polline zuccherino piacerà tanto a voi umanoidi per farvi
delle sostanze per avere un odore appetibile alle vespe deriftane ma ha
anche lo spiacevole difetto di essere altamente volatile e avere un amore
spassionato per i circuiti elettronici, dove vi si infila facilmente e
cerca di metterci radici. Non penserai mica che io possa anche solo
rischiare la mia brillante personalità ed il mio straordinario acume
lasciando salire a bordo quella sorta di orripilante veleno?”
“Se i fiori non fossero più freschi, se fossero marciti produrrebbero
comunque il polline?” Blake iniziò a muovere un giocattolo di fronte a Nami
per farla giocare ma la sua mente era distratta da altri pensieri “E quel
polline sarebbe stato attratto comunque dai circuiti elettronici”
“Si, i fiori quando iniziano a sfiorire producono più polline e questo è
sempre attratto dai circuiti elettronici per via dell’energia
elettrostatica.. a cosa stai pensando? Non vorrei che l’eccessivo sforzo
facesse esplodere le tue sinapsis spaventando la bimba e soprattutto
sporcando il pavimento”
Blake non si interessò dell’osservazione dell’I.A. e proseguì per la sua
strada “Avrebbero potuto usare il polline contro la base? Se avessero
teletrasportato quei carichi di merce nella sala del computer centrale cosa
sarebbe successo?”
Il mini - Sheldon si sedette comodo “A livello teorico si, ma andiamo.. hai
visto quella gnoccolona di base? Quella non ha solo delle gran curve al
posto giusto, ma ha soprattutto una grande intelligenza. I suoi sistemi di
difesa sono incredibilmente sofisticati, pensi davvero che avrebbe permesso
loro di teletrasportare in aree sensibili i Vorkado?” fece una pausa
“Persino voi, piccoli labradoodle spelacchiati, se vi venisse offerta una
boccetta con scritto veleno eviteresti di darci una sorsata! E’ una
questione di sopravvivenza e di avere un minimo di intelligenza, se uno non
è un povero idiota eviterà di mettersi in pericolo mettendo in atto tutte
le strategie per limitare possibili rischi..”
“Sheldon, quella gran gnoccolona della base?” Alec scosse il capo “Ad ogni
modo, ad esclusione di un tentativo di manomissione della base, quel
polline a cos’altro poteva servire?”
Il mini - Sheldon rimase per un po’ in silenzio “A nulla, non vedo altri
utilizzi che potessero esserne fatto in loco, ma se pensava di fregare così
la base Kylyon meritavano davvero l’estinzione”
“Sheldon, se non lo ritenessi impossibile penserei che ti stai invaghendo
della base Kylyon, ad ogni modo credo che dovremmo informare il Capitano”
Il mini-Sheldon si alzò in piedi “In primis, io non mi sto affatto
invaghendo di nessuno! Diciamo che un paio di connessioni ai suoi circuiti
più interni e privati non le disdegnerei! E comunque, basta tergiversare..
vado ad avvertire Adrienne.. tu, beh, credo che Nami abbia fame, o vada
cambiata” detto questo scomparve
“Cambiata?” Blake spalancò gli occhi “In che senso cambiata??”
Spazio sconosciuto
Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto
01/08/2399 - ore 11.28
Un’altra ora era tragicamente passata senza che lì sotto vi fosse nulla che
attivasse i ricordi del Primo Ufficiale. Il trio camminava per i stretti
corridoi tra una pila di macchinari e l’altro senza che nulla attirasse la
loro attenzione.
“Ancora nulla?” chiese Amir osservandosi attorno
“No, ancora niente…” Paul sbattè contro Kyel che si era improvvisamente
bloccato “Signore..”
“Guardate il terzo macchinario, a voi dice nulla?”
Hewson osservò Kyel e poi il macchinario “A me sembra uguale a tutti gli
altri”
“No, è diverso.. so per certo che sia proprio lì che vi sono alcune delle
risposte che cerchiamo” Rezon avanzò rapidamente andando a digitare nel
terminale
“Ma.. che lingua è? Quella dei kylyon?” Hewson e Amir stavano guardando il
primo ufficiale all’opera mentre scriveva in una lingua a loro del tutto
aliena
“Direi di si, a quanto pare ne conosco alcune frasi” Kyel si fermò mentre
le parole iniziavano a scorrere sul terminale, il suo volto si fece via via
più serio mentre leggeva “Abbiamo un problema”
“Un problema di che tipo Comandante?”
Kyel fissò Amir “Beh, tenente, a quanto pare per questo simpatico insieme
di macchinari il pianeta è stato aggredito dall’invasione di esseri
infestanti che stanno modificando in maniera preoccupante l’ecosistema,
ergo se le condizioni peggioreranno al di sotto di certi standard l’intero
pianeta verrà sterilizzato.. qualsiasi cosa voglia dire sterilizzare un
pianeta”
Spazio sconosciuto
USS Sheldon - Alloggio ospite talassiana
01/08/2399 - ore 11.52
Adrienne aveva raggiunto l’alloggio della giovane talassiana nonostante la
dottoressa Cruz non fosse favorevole a disturbare la paziente; era sempre
stata un ufficiale paziente e cauto ma il sapere di avere ancora degli
uomini bloccati su un pianeta iniziava a renderla nervosa. La storia della
base doveva raggiungere un epilogo perchè lei doveva necessariamente
tornare indietro. Assieme a lei c’era il tenente Jekins, che da buon
ufficiale della sicurezza si era proposto per supportare il suo ufficiale
superiore durante l’interrogatorio.
“Selixia, spero che si senta un po’ meglio” Faith non attese la risposta e
si limitò a proseguire “Ho ripensato alla nostra conversazione sulla
dinamica degli accadimenti che vi hanno portato ad essere così vicini alla
base e, me lo lasci dire, qualcosa non torna”
“Ci siamo avvicinati per prestare soccorso alla nave degli akritiriani
quando siamo stati attaccati, non ho mentito!” Selizia si risentì della
domanda “Abbiamo ricevuto un sos come voi avete ricevuto il nostro!”
“Si.. ma come avete fatto a ricevere quel messaggio sos?” Filippo prese la
parola sorridendo e con un tono tranquillo per mettere a suo agio la
giovane “La vostra nave non aveva un raggio particolarmente ampio delle
comunicazioni, quindi dovevate già essere abbastanza vicini a quell’area”
La talassiana iniziò ad apparire reticente “Beh.. si, eravamo già su una
rotta abbastanza vicina..”
Filippo invece proseguì con le sue domande “E dove stavate andando? Quale
era la vostra rotta?”
“Eravamo un cargo commerciale, volevamo allargare il nostro commercio e
così abbiamo cambiato la consueta rotta per provare a raggiungere qualche
nuovo mercato. E’ stato il cambio di rotta che ci ha portato ad essere
abbastanza vicini alla base e così.. beh, ve lo detto! Abbiamo solo
risposto ad un sos!”
Adrienne scosse il capo “E i Vorkado? La vostra merce stava andando a male
e voi avete pensato di viaggiare in un'area priva di pianeti abitati per
allargare il vostro commercio con merce avariata?” il Capitano si sedette
su una delle sedie dell’alloggio “Selixia, non siamo qui per giudicare..
siamo nuovi di questo quadrante ma per darvi una mano dobbiamo
necessariamente sapere la verità. Sono convinta che siate accorsi al sos
della nave akritiriana ma non credo che tu ci abbia detto tutto sul motivo
per cui eravate lì. Per dirla tutta qualche idea ce la siamo fatta ma ora
vorrei qualche conferma.. gli akritirani prima, voi in seguito, siete
venuti per distruggere la base Kylyon, corretto?”
Selixia si arrese, sedendosi a sua volta “Sì.. è vero”
“Ma la base non è vostra?” Filippo osservò la talassiana un po’ perplesso
“La base Kylyon contiene tecnologia talassiana”
“Si e no. La base kylyon è formata per il venti per cento da tecnologie
akritiriane e talassiane.. ma per l’ottanta per cento è una tecnologia
kylyon” Selixia sospirò “In verità la base in un certo qual modo esisteva
già, non era del tutto funzionante perchè abbandonata dai kylyon molto
tempo prima ma con l’aiuto degli akritiriani l’avevamo rimessa in sesto..
non potevamo sapere che la tecnologia che ne era alla base potesse essere
tanto pericolosa”
“Si riferisce all’Intelligenza artificiale che controlla la base?”
“Mi riferisco alla tecnologia dei kylyon, Capitano. Alla base di tutti i
problemi della base vi è quella maledetta tecnologia! Noi non avevamo idea
di chi fossero i kylyon, non li abbiamo mai incontrati.. per quanto ne
sappiamo potrebbero essersi tutti estinti ma la loro tecnologia ha qualcosa
che non va. E’ come se tutta la loro concezione si basasse sul rientrare in
certi standard oppure essere distrutti.. è quello che avete visto fare alla
base, no?”
Adrienne tornò sulla talassiana “Quindi voi volevate riuscire a distruggere
l’intelligenza artificiale con del polline?”
“Si, lo so.. era un piano folle ma a questo punto dovevamo trovare una
soluzione, quella base sta distruggendo tutte le navi che passano accanto a
quella coppia di stelle e la colpa ricade sul mio popolo e sugli
akritiriani.. rischiamo di finire in guerra a causa sua! E il problema è
che probabilmente solo una specie saprebbe mettervi rimedio”
Faith annuì lentamente “I Kylyon, la razza che ritenete scomparsa”
Filippo sembrò riflettere “Ma questi kylyon voi non li conoscete, e non
potete essere certi che siano scomparsi, quindi in teoria potrebbero
esistere ancora da qualche parte.. avete tentato di cercarli?”
“Si dice siano diventati un popolo potente ma anche fortemente xenofobo,
non credo che sarebbero disposti ad aiutarci..”
“Quindi avete preso ad un popolo potente e xenobo, quindi decisamente
pericoloso, della tecnologia che non conoscevate e che non sapete
controllare e ora non sapete cosa fare” Adrienne si massaggiò il collo “E
questo significa che ancora non sappiamo come comportarci con quella
dannata base”
-------------- parte successiva --------------
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