[Stml6] 02.08 - I Kylyon

Monica Miodini mokia68.mm a gmail.com
Mer 5 Feb 2020 21:06:50 CET


Bravo,  ottimo brano !
Monica

Il Mer 5 Feb 2020, 20:45 Stefano Zaniboni <stezani a me.com> ha scritto:

> Letto tutto d’un fiato. Ottima prosecuzione :)
> Complimenti!
>
> Stefano
>
> On 5 Feb 2020, at 20:30, Mauro Fenzio <oxila79 a gmail.com> wrote:
>
> Ecco a voi il mio brano spero vi piaccia.
> Buona lettura.
>
> PS. Ringrazio Ilenia per l'aiuto.
>
> *****************************************
> Brano: 02.08
> Titolo: I Kylyon
> Autore: Tenente Alec Blake (Mauro Fenzio)
> *****************************************
>
>
> Spazio sconosciuto
> Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto
> 01/08/2399 - ore 10.02
> Macchinari, circuiti elettronici, computer, strani terminali, miglia e
> miglia di cavi più o meno visibili: Kyel, Paul e Amir camminavano da quasi
> un’ora nel sottosuolo ma non riuscivano proprio a capire che diavolo fosse
> quel posto.
> “Ma dove sono gli ingegneri quando servono..” Kyel iniziava a sentire una
> certa insofferenza montargli dentro, era un uomo d’azione e si ritrovava a
> vagare senza meta né scopo al di sotto di una città governata da un
> leithiano che li riteneva dei perfetti idioti e che li aveva abbandonati lì
> con buone probabilità per toglierseli dai piedi “Avete qualche teoria su
> cosa diavolo sia tutta questa roba?”
> “Veramente..” Hewson fece un passo verso il Primo Ufficiale “Speravamo ce
> lo dicesse lei, Comandante”
> “Io?” lo sguardo stupito di Rezon si posò sui colleghi “La xeno-ingegneria
> non fa per me, non ho idea di come funzionino queste macchine”
> “Ne è sicuro?” chiese Amir facendo qualche passo verso il consigliere
> Paul, dal canto suo, osservava il volto del Primo Ufficiale per studiarne
> le reazioni, non poteva leggerlo con i suoi poteri betazoidi ma poteva
> comunque interpretare le smorfie facciali del betazoide-risiano “Speravamo
> che quella macchina le avesse dato qualche dato ulteriore oltre quel nome..
> Kylyon”
> “Non credo di ricordare altro, mi spiace!”
> Il consigliere scosse il capo “Questo non è del tutto vero Comandante,
> oppure come ha fatto a sapere ancor prima di entra qui che vi avremmo
> trovato miglia e miglia di macchinari che attraversano il pianeta? Non
> dubito che lei sia convinto di aver scordato tutto ma potrebbe non essere
> così..”
> “Che intende dire consigliere?”
> “Vede, Comandante, credo che la macchina fosse un sistema di trasferimento
> dati da macchina a persona.. probabilmente da macchina a kylyon, i creatori
> di questo sistema. E’ possibile che il cervello della razza  kylyon avesse
> delle differenze rispetto al nostro, noi non siamo fatti per un
> apprendimento di tipo istantaneo. E’ possibile che lei abbia tutte le
> informazioni necessarie ma non sia in grado di ricordarle”
> “Fantastico, qualche idea su come farmelo ricordare?” Kyel era irritato,
> quella situazione non aveva senso ed il fatto di non aver avuto ancora
> nessuna chiamata da parte della nave lo preoccupava: dove era finita la
> Sheldon? A quest’ora anche Adrienne sarebbe dovuta essere lì con lui ad
> indagare sul pianeta, che cosa le è successo?
> “Forse, signore, il problema è che ha troppe cose in mente” Hewson fece un
> colpetto di tosse “Siamo tutti in pensiero per il fatto che la Sheldon non
> sia ancora tornata e non abbia dato alcuna informazione ma.. siamo finiti
> dentro a qualcosa di più grande di noi. E’ vero che Cassilda probabilmente
> ha mentito, o quanto meno omesso una buona parte della verità.. ed è vero
> che il Patriarca sembra più interessato a farci sentire degli incompetenti
> piuttosto che cooperare ma hanno bisogno del nostro aiuto per trovare una
> soluzione”
> “Più che altro mi pare che qui nessuno abbia voglia di trovare una
> soluzione!” Amir osservò i due “Cassilda ha asserito che la sua popolazione
> è in pericolo per via degli attacchi dei Chenot, ha detto inoltre che
> aspettava i prescelti ma a parte questo non mi pare abbia cercato qualche
> soluzione. Dall’altro lato il Patriarca afferma che Cassilda con i suoi
> cristalli sta mettendo a rischio la sopravvivenza di questo pianeta ma non
> ha fatto nulla per farla desistere dall’utilizzarli, semplicemente è
> rimasto di lato a guardare la scena. Non sono i cristalli i problemi dei
> leithiani, ma la loro totale apatia”
> “Ed intanto sappiamo che qualcosa al centro della terra di questo pianeta
> si sta svegliando, ma non abbiamo idea di cosa si intenda!” Kyel si osservò
> attorno “Ma nel sottosuolo c’è quello che ci circonda, quindi è
> fondamentale capire cosa diavolo è questo luogo!”
>
>
>
>
> Spazio sconosciuto
> USS Sheldon - Alloggio Blake
>  01/08/2399 - ore 11.16
> Blake non poteva crederci ancora ma era successo, lo avevano fregato alla
> grande. Tutto era partito con una serie di moine da parte delle
> guardiamarina Noveed, culminate in una sfida che lo aveva visto uscirne
> sconfitto ed ora eccolo lì, con una bambina di poco più di due anni che lo
> fissa mentre riflette se avere pietà di quel giovane o iniziare a piangere
> come una fontana. Non si sentiva portato a fare il babysitter ma il
> Capitano era sin troppo occupata in quel momento per occuparsi della
> piccola Nami: Alec prese un peluches mettendolo fra le mani della bimba che
> decise di ignorare l’uomo per proseguire con i suoi giochi.
> “Padre dell’anno all’opera..” un mini-sheldon apparve nella stanza “Del
> resto vuoi crescere un cucciolo umanoide? Mettigli in mano un gioco e fai
> dell’altro!”
> “Spiritoso Sheldon, e comunque ti faccio notare che al momento non sono
> padre”
> “Al momento?” il mino-sheldon si mise a camminare sulla spalla di Blake
> “Perché, pensi di diventarlo? Pure quella nanetta pensa che della plastica
> inanimata sia più interessante di te. Statisticamente le probabilità che
> hai di conquistare una donna sono pari a quelle che ha Kyel di diventare
> monogamo”
> Blake diede un colpo con la mano alla proiezione di Sheldon facendolo
> sparire e riapparire sul divano “Io prima o poi ti riprogrammo… o ancora
> meglio, ti cancello!”
> “Prima di allora ti avrò già fatto fare una nuotata nel vuoto spaziale,
> nulla sfugge al mio controllo! Ricordati che io sono la nave!”
> Blake controllava di tanto in tanto la piccola mentre parlava con Sheldon
> “Neppure la presenza del polline di quello strano fiore di cui parlavano in
> riunione? Teoricamente lo avresti potuto rilevare immagino, sempre che quel
> carico fosse esistito”
> “Ma certo che quel carico era esistito e tutti coloro che sono stati sulla
> nave talassiana ne erano ricoperti ma i miei biofiltri hanno provveduto
> alla loro totale decontaminazione appena sbarcati sulla nave!” Il
> mini-sheldon cambiò il suo aspetto apparendo con una tuta
> anticontaminazione “Certa roba non deve girare libera attraverso il mio
> corpo!”
> Blake osservò il mini-Sheldon perplesso “Che cosa intendi dire?”
> “Quella specie di polline zuccherino piacerà tanto a voi umanoidi per
> farvi delle sostanze per avere un odore appetibile alle vespe deriftane ma
> ha anche lo spiacevole difetto di essere altamente volatile e avere un
> amore spassionato per i circuiti elettronici, dove vi si infila facilmente
> e cerca di metterci radici. Non penserai mica che io possa anche solo
> rischiare la mia brillante personalità ed il mio straordinario acume
> lasciando salire a bordo quella sorta di orripilante veleno?”
> “Se i fiori non fossero più freschi, se fossero marciti produrrebbero
> comunque il polline?” Blake iniziò a muovere un giocattolo di fronte a Nami
> per farla giocare ma la sua mente era distratta da altri pensieri “E quel
> polline sarebbe stato attratto comunque dai circuiti elettronici”
> “Si, i fiori quando iniziano a sfiorire producono più polline e questo è
> sempre attratto dai circuiti elettronici per via dell’energia
> elettrostatica.. a cosa stai pensando? Non vorrei che l’eccessivo sforzo
> facesse esplodere le tue sinapsis spaventando la bimba e soprattutto
> sporcando il pavimento”
> Blake non si interessò dell’osservazione dell’I.A. e proseguì per la sua
> strada “Avrebbero potuto usare il polline contro la base? Se avessero
> teletrasportato quei carichi di merce nella sala del computer centrale cosa
> sarebbe successo?”
> Il mini - Sheldon si sedette comodo “A livello teorico si, ma andiamo..
> hai visto quella gnoccolona di base? Quella non ha solo delle gran curve al
> posto giusto, ma ha soprattutto una grande intelligenza. I suoi sistemi di
> difesa sono incredibilmente sofisticati, pensi davvero che avrebbe permesso
> loro di teletrasportare in aree sensibili i Vorkado?” fece una pausa
> “Persino voi, piccoli labradoodle spelacchiati, se vi venisse offerta una
> boccetta con scritto veleno eviteresti di darci una sorsata! E’ una
> questione di sopravvivenza e di avere un minimo di intelligenza, se uno non
> è un povero idiota eviterà di mettersi in pericolo mettendo in atto tutte
> le strategie per limitare possibili rischi..”
> “Sheldon, quella gran gnoccolona della base?” Alec scosse il capo “Ad ogni
> modo, ad esclusione di un tentativo di manomissione della base, quel
> polline a cos’altro poteva servire?”
> Il mini - Sheldon rimase per un po’ in silenzio “A nulla, non vedo altri
> utilizzi che potessero esserne fatto in loco, ma se pensava di fregare così
> la base Kylyon meritavano davvero l’estinzione”
> “Sheldon, se non lo ritenessi impossibile penserei che ti stai invaghendo
> della base Kylyon, ad ogni modo credo che dovremmo informare il Capitano”
> Il mini-Sheldon si alzò in piedi “In primis, io non mi sto affatto
> invaghendo di nessuno! Diciamo che un paio di connessioni ai suoi circuiti
> più interni e privati non le disdegnerei! E comunque, basta tergiversare..
> vado ad avvertire Adrienne.. tu, beh, credo che Nami abbia fame, o vada
> cambiata” detto questo scomparve
> “Cambiata?” Blake spalancò gli occhi “In che senso cambiata??”
>
>
> Spazio sconosciuto
> Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto
> 01/08/2399 - ore 11.28
> Un’altra ora era tragicamente passata senza che lì sotto vi fosse nulla
> che attivasse i ricordi del Primo Ufficiale. Il trio camminava per i
> stretti corridoi tra una pila di macchinari e l’altro senza che nulla
> attirasse la loro  attenzione.
> “Ancora nulla?” chiese Amir osservandosi attorno
> “No, ancora niente…” Paul sbattè contro Kyel che si era improvvisamente
> bloccato “Signore..”
> “Guardate il terzo macchinario, a voi dice nulla?”
> Hewson osservò Kyel e poi il macchinario “A me sembra uguale a tutti gli
> altri”
> “No, è diverso.. so per certo che sia proprio lì che vi sono alcune delle
> risposte che cerchiamo” Rezon avanzò rapidamente andando a digitare nel
> terminale
> “Ma.. che lingua è? Quella dei kylyon?” Hewson e Amir stavano guardando il
> primo ufficiale all’opera mentre scriveva in una lingua a loro del tutto
> aliena
> “Direi di si, a quanto pare ne conosco alcune frasi” Kyel si fermò mentre
> le parole iniziavano a scorrere sul terminale, il suo volto si fece via via
> più serio mentre leggeva “Abbiamo un problema”
> “Un problema di che tipo Comandante?”
> Kyel fissò Amir “Beh, tenente, a quanto pare per questo simpatico insieme
> di macchinari il pianeta è stato aggredito dall’invasione di esseri
> infestanti che stanno modificando in maniera preoccupante l’ecosistema,
> ergo se le condizioni peggioreranno al di sotto di certi standard l’intero
> pianeta verrà sterilizzato.. qualsiasi cosa voglia dire sterilizzare un
> pianeta”
>
>
> Spazio sconosciuto
> USS Sheldon - Alloggio ospite talassiana
>  01/08/2399 - ore 11.52
> Adrienne aveva raggiunto l’alloggio della giovane talassiana nonostante la
> dottoressa Cruz non fosse favorevole a disturbare la paziente; era sempre
> stata un ufficiale paziente e cauto ma il sapere di avere ancora degli
> uomini bloccati su un pianeta iniziava a renderla nervosa. La storia della
> base doveva raggiungere un epilogo perchè lei doveva necessariamente
> tornare indietro. Assieme a lei c’era il tenente Jekins, che da buon
> ufficiale della sicurezza si era proposto per supportare il suo ufficiale
> superiore durante l’interrogatorio.
> “Selixia, spero che si senta un po’ meglio” Faith non attese la risposta e
> si limitò a proseguire “Ho ripensato alla nostra conversazione sulla
> dinamica degli accadimenti che vi hanno portato ad essere così vicini alla
> base e, me lo lasci dire, qualcosa non torna”
> “Ci siamo avvicinati per prestare soccorso alla nave degli akritiriani
> quando siamo stati attaccati, non ho mentito!” Selizia si risentì della
> domanda “Abbiamo ricevuto un sos come voi avete ricevuto il nostro!”
> “Si.. ma come avete fatto a ricevere quel messaggio sos?” Filippo prese la
> parola sorridendo e con un tono tranquillo per mettere a suo agio la
> giovane “La vostra nave non aveva un raggio particolarmente ampio delle
> comunicazioni, quindi dovevate già essere abbastanza vicini a quell’area”
> La talassiana iniziò ad apparire reticente “Beh.. si, eravamo già su una
> rotta abbastanza vicina..”
> Filippo invece proseguì con le sue domande “E dove stavate andando? Quale
> era la vostra rotta?”
> “Eravamo un cargo commerciale, volevamo allargare il nostro commercio e
> così abbiamo cambiato la consueta rotta per provare a raggiungere qualche
> nuovo mercato. E’ stato il cambio di rotta che ci ha portato ad essere
> abbastanza vicini alla base e così.. beh, ve lo detto! Abbiamo solo
> risposto ad un sos!”
> Adrienne scosse il capo “E i Vorkado? La vostra merce stava andando a male
> e voi avete pensato di viaggiare in un'area priva di pianeti abitati per
> allargare il vostro commercio con merce avariata?” il Capitano si sedette
> su una delle sedie dell’alloggio “Selixia, non siamo qui per giudicare..
> siamo nuovi di questo quadrante ma per darvi una mano dobbiamo
> necessariamente sapere la verità. Sono convinta che siate accorsi al sos
> della nave akritiriana ma non credo che tu ci abbia detto tutto sul motivo
> per cui eravate lì. Per dirla tutta qualche idea ce la siamo fatta ma ora
> vorrei qualche conferma.. gli akritirani prima, voi in seguito, siete
> venuti per distruggere la base Kylyon, corretto?”
> Selixia si arrese, sedendosi a sua volta “Sì.. è vero”
> “Ma la base non è vostra?” Filippo osservò la talassiana un po’ perplesso
> “La base Kylyon contiene tecnologia talassiana”
> “Si e no. La base kylyon è formata per il venti per cento da tecnologie
> akritiriane e talassiane.. ma per l’ottanta per cento è una tecnologia
> kylyon” Selixia sospirò “In verità la base in un certo qual modo esisteva
> già, non era del tutto funzionante perchè abbandonata dai kylyon molto
> tempo prima ma con l’aiuto degli akritiriani l’avevamo rimessa in sesto..
> non potevamo sapere che la tecnologia che ne era alla base potesse essere
> tanto pericolosa”
> “Si riferisce all’Intelligenza artificiale che controlla la base?”
> “Mi riferisco alla tecnologia dei kylyon, Capitano. Alla base di tutti i
> problemi della base vi è quella maledetta tecnologia! Noi non avevamo idea
> di chi fossero i kylyon, non li abbiamo mai incontrati.. per quanto ne
> sappiamo potrebbero essersi tutti estinti ma la loro tecnologia ha qualcosa
> che non va. E’ come se tutta la loro concezione si basasse sul rientrare in
> certi standard oppure essere distrutti.. è quello che avete visto fare alla
> base, no?”
> Adrienne tornò sulla talassiana “Quindi voi volevate riuscire a
> distruggere l’intelligenza artificiale con del polline?”
> “Si, lo so.. era un piano folle ma a questo punto dovevamo trovare una
> soluzione, quella base sta distruggendo tutte le navi che passano accanto a
> quella coppia di stelle e la colpa ricade sul mio popolo e sugli
> akritiriani.. rischiamo di finire in guerra a causa sua! E il problema è
> che probabilmente solo una specie saprebbe mettervi rimedio”
> Faith annuì lentamente “I Kylyon, la razza che ritenete scomparsa”
> Filippo sembrò riflettere “Ma questi kylyon voi non li conoscete, e non
> potete essere certi che siano scomparsi, quindi in teoria potrebbero
> esistere ancora da qualche parte.. avete tentato di cercarli?”
> “Si dice siano diventati un popolo potente ma anche fortemente xenofobo,
> non credo che sarebbero disposti ad aiutarci..”
> “Quindi avete preso ad un popolo potente e xenobo, quindi decisamente
> pericoloso, della tecnologia che non conoscevate e che non sapete
> controllare e ora non sapete cosa fare” Adrienne si massaggiò il collo “E
> questo significa che ancora non sappiamo come comportarci con quella
> dannata base”
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