<div dir="auto">Molto bello, mi sono quasi commossa, poi ho continuato la lettura e ho scoperto che il Consigliere dovrà dedicargli molto tempo ! <div dir="auto">Monica </div><div dir="auto"><br></div><div dir="auto">Ten. Hewson </div><div dir="auto">Consigliere USS Rutherford</div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr">Il giorno Sab 8 Dic 2018 23:45 Stefano Zaniboni <<a href="mailto:stezani@me.com">stezani@me.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<div style="border:none;border-bottom:dotted windowtext 3.0pt;padding:0cm 0cm 1.0pt 0cm">
<p class="MsoNormal" style="border:none;padding:0cm"><span lang="EN-US"> In questo gelido
sabato sera (qua a Tarvisio da me abbiamo -5 gradi) vi invio
l'imbarco del mio Nicholas Rush. Buon sabato sera e buona
lettura:)</span></p>
<p class="MsoNormal" style="border:none;padding:0cm"><span lang="EN-US">Stefano<br>
</span></p>
</div>
<p class="MsoNormal">Brano: 00.02</p>
<p class="MsoNormal">Titolo: Imbarco Capo Operazioni Rush</p>
<div style="border:none;border-bottom:dotted windowtext 3.0pt;padding:0cm 0cm 1.0pt 0cm">
<p class="MsoNormal" style="border:none;padding:0cm">Autore: Tenente
Comandante
Nicholas Rush (Stefano)</p>
</div>
<p class="MsoNormal"><b> </b></p>
<p class="MsoNormal"><b>SOL III
--- Scogliera
di Dover --- 12/08/2398 ore 16.00</b></p>
<p class="MsoNormal">“ Mi manca la tua voce, amore mio…” disse
Nicholas in piedi
davanti ad una tomba vuota.</p>
<p class="MsoNormal">Chiuse gli occhi e le voci inondarono la sua
mente.</p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p class="MsoNormal"><b>Flashback
- SOL III –
Laboratorio Orbitante di Neuroscienza “Freud” – Alloggi---
25/12/2395<span> </span>ore 10.00</b></p>
<p class="MsoNormal">“ Nick? Nick, sei qui? “ chiese Rhena entrando
negli
alloggi.</p>
<p class="MsoNormal">Nicholas era nel suo studio tappezzato di
foglietti appesi
alle pareti, diversi blocchetti e taccuini erano aperti sulla
scrivania al
centro della stanza con diverse note scarabocchiate e formule
matematiche
lasciate a meta’ e continuate su piu’ blocchi adiacenti. Era stato
suo padre a
contagiarlo con quel metodo di ragionamento: poteva tenere tutto
digitalizzato
sui Dpadd o sui Computer ma Nicholas credeva che il trascrivere i
suoi pensieri
lo aiutasse ad avere una diversa visione d’insieme.</p>
<p class="MsoNormal">“ Sono qui! “ disse lui senza distogliere lo
sguardo dalla lavagna.</p>
<p class="MsoNormal">“ Stai ancora lavorando a quell’equazione di
risonanza? Ma
hai mangiato almeno? “ chiese la moglie incrociando le braccia.</p>
<p class="MsoNormal">“ Stavo scaldando i piselli e poi mi e’ venuto
in mente che
le interconnessioni elettriche dei neuroni risuonano ad una
determinata
frequenza e dovevo provare ad integrare la risonanza nel mio
modello matematico
prima di testare l’equazione nel computer centrale. “</p>
<p class="MsoNormal">“ Tutto questo guardando i piselli? Tu per me
non stai bene.
“</p>
<p class="MsoNormal">“ Mmmh. “ mugugno’ lui.</p>
<p class="MsoNormal">“ Non credi che sia ora di prendere una pausa?
“</p>
<p class="MsoNormal">Lui si giro’ a guardarla e si soffermo’ qualche
secondo
fissando i suoi bellissimi occhi colore del mare e i suoi lunghi
capelli rossi
come il fuoco del sole. Poi si accascio’ sulla sedia.</p>
<p class="MsoNormal">“ Hai ragione Rehna, ma Glassmann vuole che
questa sera sia
tutto pronto per l’esperimento. Devo finire di controllare i
modelli matematici
e controllare l’albero di derivazione. Pero’ e’ frustrante
sbagliare i conti
alla mia eta’. “</p>
<p class="MsoNormal">“ Senti facciamo una cosa: sei stanco, non sei
lucido
abbastanza per parlare di teoria della complessita’ e verificare
il problema
della fermata. Riposati, parlo io con Glassmann. Dobbiamo
terminare anche
l’interfaccia uomo macchina prima di procedere. “</p>
<p class="MsoNormal">Lui si alzo’ e ando’ verso di lei. Le sorrise e
le prese i
fianchi. </p>
<p class="MsoNormal">“ Come mai qualsiasi cosa tu dica sei sempre
cosi saggia? “</p>
<p class="MsoNormal">“ Beh intanto sono tua moglie e gia’ questo mi
da diritto di
avere lo scettro della saggezza. E poi ti ricordo che porto le
esperienze di 5
vite. “ disse lei ridendo. </p>
<p class="MsoNormal">Quella risata l’avrebbe riconosciuta fra mille.</p>
<p class="MsoNormal">Lui avvicino’ il suo naso a quella di Rehna e
le diede un
bacio appassionato.</p>
<p class="MsoNormal"><b> </b></p>
<p class="MsoNormal"><b>SOL III
--- Scogliera
di Dover --- 12/08/2398 ore 16.00</b></p>
<p class="MsoNormal">“ Mi manca la tua voce, amore mio…” disse
Nicholas in piedi
davanti ad una tomba vuota.</p>
<p class="MsoNormal">Aveva camminato due ore per raggiungere quel
punto della
scogliera, con un piccolo mazzo di fiori stretto in una mano e il
bavero della
giacca tirato su per proteggersi dalle raffiche di vento. </p>
<p class="MsoNormal">Era un tempo insolito per essere agosto: il
vento soffiava
piu’ forte del solito e le temperature non erano altissime e le
nubi coprivano
il cielo. La pioggia era iniziata appena messo piede nella
cittadina di Dover
ed era andata aumentando di intensita’, ma a Nicholas non
importava. Erano le
sue ultime ore sulla Terra e prima di lasciarla voleva vederla
un’ultima volta.</p>
<p class="MsoNormal">“ Mi hanno offerto un nuovo posto su una nave…
Ho accettato.
Dicevi sempre che i cambiamenti giovano allo spirito e aprono la
nostra mente…
Questo non e’ un addio amore mio, trovero’ un modo per salvarti,
fino a quando
mi rimarra’ un solo briciolo di forza.” </p>
<p class="MsoNormal">La pioggia correva sul suo viso lavando via le
lacrime che
solcavano le guance di Nicholas. Si chino’ per poggiare il mazzo
di fiori e
diede un bacio alla lapide che guardava lo strapiombo della
scogliera. Fece due
passi indietro per salutarla un’ultima volta e un colpo di vento
trascino’ via
il mazzo di fiori che prese a volteggiare alto nel cielo fino a
scomparire
dalla sua vista.</p>
<p class="MsoNormal"><b> </b></p>
<p class="MsoNormal"><b>Flashback
- SOL III –
Laboratorio Orbitante di Neuroscienza “Freud” – Alloggi---
25/12/2395<span> </span>ore 13.00</b></p>
<p class="MsoNormal">Il Dottor Glassmann era sbalordito. Aveva
riletto l’equazione
di Nicholas piu’ e piu’ volte: era tutto coerente con il modello
matematico da
lui ipotizzato. Potevano integrare l’IA in un’unita’ biologica
come un cervello
umanoide. Il sistema era pronto e l’interfaccia uomo macchina era
quasi
completa, doveva solo calibrare i conduttori in modo da erogare
gli impulsi
elettrici per il lobo parietale e occipitale e ospitare l’impianto
dell’IA. Ma
non poteva aspettare oltre: per avere l’autorizzazione a
sperimentare su un
soggetto vivo e cosciente doveva attendere decine e decine di
autorizzazioni e
la macchina burocratica doveva mettersi in moto. Inoltre sarebbe
dovuto passare
per la commissione etica. Al solo pensiero fece una smorfia: i
membri erano
senza spina dorsale e non si assumevano mai nessun rischio. </p>
<p class="MsoNormal">Osservo’ i monitor: il laboratorio era vuoto,
ad eccezione
di Rhena che stava collaudando le chiusure di sicurezza
dell’interfaccia. Dalla
gigantesca poltrona penzolavano cavi e schede di vario genere.</p>
<p class="MsoNormal">Non avrebbe avuto un’occasione migliore. Esito’
un attimo
prima di procedere con il suo piano: in piu’ di un’occasione
ricevette accuse
di comportamenti poco etici, ma tutte le volte si risolse tutto
con un nulla di
fatto.</p>
<p class="MsoNormal">“ Rehna perdonami, possiamo controllare una
volta il
sistema? Rilevo una variazione nel delta del 15% e non voglio che
ci siano
imprevisti. “</p>
<p class="MsoNormal">“ Si Dottore, avvio l’interfaccia. Controllo
chiusure di
sicurezza. “ Rehna si sedette e le maniglie sui braccioli della
poltrona si
chiusero sui suoi polsi.</p>
<p class="MsoNormal">“ Go” disse Glassmann dal centro di controllo.</p>
<p class="MsoNormal">“ Interfaccia di Connessione Trigemino “ due
aghi si
avvicinarono minacciosi alle sue tempie.</p>
<p class="MsoNormal">“ Go”</p>
<p class="MsoNormal">“ Avviare procedura di ottimizzazione delta “
disse Rehna al
computer.</p>
<p class="MsoNormal">“<i>
Completato.
Variazione delta ora a 7% “</i></p>
<p class="MsoNormal">“ Va bene<span> </span>per
lei
dottore? “ chiese Rehna.</p>
<p class="MsoNormal">“ Eccellente. Direi che puo’ bastare.“<span> </span>Sulla fronte di Glassmann
colavano gocce di
sudore.</p>
<p class="MsoNormal">Rehna fece per alzarsi ma le morse non si
sbloccarono.</p>
<p class="MsoNormal">“ Dottore deve esserci qualche problema con la
simulazione,
deve sbloccare dal suo lato. “</p>
<p class="MsoNormal">Glassmann aveva lo sguardo fisso
sull’equazione. * Nessun
errore * disse sottovoce.</p>
<p class="MsoNormal"><i>“ Avviare
Procedura? “
</i>chiese con voce piatta il computer.</p>
<p class="MsoNormal">Glassmann premette il pulsante.</p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p class="MsoNormal"><b>USS
Rutherford --- 15/08/2398<span> </span>ore
14.00</b></p>
<p class="MsoNormal">Nicholas stava annotando alcune cose che
avrebbe dovuto
sistemare al suo arrivo sulla Rutherford sul suo taccuino. Gli
erano stati
inoltrate le specifiche di settaggio del computer della nave e
aveva trovato alcuni
parametri non coerenti.</p>
<p class="MsoNormal">“ Signore siamo arrivati alla Rutherford “ gli
disse il
guardiamarina che pilotava la navetta da trasporto.</p>
<p class="MsoNormal">Era cosi immerso nei suoi pensieri che non si
era accorto
dello scorrere del tempo. Prese i suoi effetti personali e scese
nell’hangar
gremito di persone che andavano da una parte all’altra
indaffarate.</p>
<p class="MsoNormal">“ Buongiorno Tenente Comandante Rush, sono il
Tenente Pick.
Fatto buon viaggio? “ le chiese una giovane tenente boliana.</p>
<p class="MsoNormal">“ Mmmh si grazie. Veramente ero immerso nel
lavoro e non mi
sono accorto di niente. “ disse Nick con fare cordiale.</p>
<p class="MsoNormal">“ Sono contenta. Il protocollo impone la
consueta visita dal
Dottore poi il Capitano ha richiesto la sua presenza nel suo
ufficio appena
avra’ concluso, deve discutere con lei di alcune questioni… “
disse la boliana
incamminandosi verso l’uscita ma l’attenzione di Nicholas fu
catturata da una
risata proveniente dall’interno dell’hangar. Alzo’ lo sguardo di
scatto e vide
di sfuggita aprirsi le pesanti porte automatiche e le spalle di
una donna dai
lunghi capelli rosso fuoco varcare l’uscita. </p>
<p class="MsoNormal">Istintivamente accelero’ il passo, quasi
correndo e usci’
nel corridoio guardandosi intorno alla ricerca di quella figura.</p>
<p class="MsoNormal">“ Tenente? Tenente? Si sente bene? “ chiese la
boliana
incuriosita da quel comportamento.</p>
<p class="MsoNormal">“ L’ha vista? Ha visto quella donna? “ disse
lui con la
faccia preoccupata.</p>
<p class="MsoNormal">“ No signore, di chi parla? “</p>
<p class="MsoNormal">“ La donna dai capelli rossi. “ incalzo’ lui
ora
visibilmente turbato.</p>
<p class="MsoNormal">“ Non mi risulta ci siano donne con i capelli
rossi. Ma
controllero’. La conosce? “</p>
<p class="MsoNormal">Lui si guardo’ intorno ancora una volta. Poi
sospiro’.</p>
<p class="MsoNormal">“ No lasci stare. Stava dicendo? “</p>
<p class="MsoNormal"> </p>
</div>
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