[Stml9] Brown - 3.12 - Colpo di mano

Tenente Samak ten.samak a gmail.com
Mar 30 Set 2014 23:43:29 CEST


Ahahah prima o poi qualcuno inizierà a sbrogliare questa matassa!!

Bellissimo brano, davvero!
...anche se credo che domani mattina dovrò rileggerlo a mente fresca!!!
-.-" :)))

Ileana
Il 30/set/2014 22:25 "Luigi Fantin" <alan.brown.pytheas a gmail.com> ha
scritto:

> Eccomi,
> perchè non crediate di essere gli unici a saper complicare le storie, mi
> ci sono messo anch'io.
> dopo parliamo di un paio di punti dei brani precedenti che, rileggendo,
> non mi sembrano coerenti.
>
> spero si capiscano alcuni sottointesi e spero vi piaccia.
>
> *****************************************
> Brano: 03-12
> Titolo: Colpo di mano
> Autore: Tenente Comandante Alan Brown
> (aka Luigi Fantin)
> *****************************************
> Uss Baffin - Stiva di carcio 2 - 31 marzo 2393 - Ore 7:15
>  “Ve lo dico io cosa è successo. Siamo stati catturati da questi traditori
> al soldo dell’impero Klingon.” Disse un altro ufficiale non appena
> l’infermiera della Baffin se ne fu andata. “Altrimenti per quale motivo ci
>  terrebbero praticamente rinchiusi in questa stiva senza lasciarci ne
> uscire ne parlare con il loro capitano?”
> “Ma Comandante, le cure che ci stanno prestando sono reali e i nostri
> uomini ne hanno bisogno.” Gli rispose un altro ufficiale seduto lì accanto.
> Il primo ufficiale scattò in piedi e dalla rabbia quasi schiaffeggiò il
> collega: “Dottor Jenner non mi chiami Comandante! Se queste persone si
> accorgono che eravamo gli ufficiali superiori della Curie ci tortureranno
> per estorcerci informazioni. Quella stupida Guardiamarina si stava già
> lasciando sfuggire troppe informazione.” I lunghi capelli scompigliati gli
> coprivano parte del volto e ricadevano sulle possenti spalle. La lunga
> barba nera, un po’ arruffata, gli incorniciava il mento. “Si tolga i gradi
> anche lei e cerchi di capire su quanti uomini possiamo contare. Dobbiamo
> riuscire ad impossessarci di questa nave.”
> “Signor si, signore. Ho già visto che il capitano non è stato
> teletrasportato, quindi è lei ad avere il comando“.
> “Tanto meglio: ho sempre odiato i Trill e il capitano Tynan non faceva
> eccezioni. Non è normale andare in giro con un verme nella pancia che ti
> dice cosa devi fare. Non dovrebbero permettere ai Trill di diventare
> ufficiali.”
> “Signore, dopo che l’impero Klingon ci ha quasi annientato, abbiamo
> bisogno di tutto l’aiuto possibile. Se combatti bene sei dei nostri,
> altrimenti sei uno schiavo.” Rispose il dottor Jenner. I capelli erano
> completamente rasati e una cicatrice gli percorreva la testa dall’occhio
> destro fin dietro la nuca.
> “Si certo, oppure tuo padre è il più grande contrabbandiere del quadrante
> e rifornisce il Comandante Supremo del suo divertimento preferito: schiave.
> Probabilmente anche lui era figlio di una di quelle. Ma adesso finiamola
> con queste chiacchierare. Ho visto che anche questa nave ha subito notevoli
> danni. Non so di che cosa si sia trattato, ma ci vorranno dei giorni per le
> riparazioni. Saranno tutti impegnati e noi avremo più  possibilità di
> prendere il controllo.”
> “Ascoltando un po’ in giro mi è sembrato che facessero riferimento ad una
> nebulosa.” Disse Jenner.  ”Se sono in queste condizioni devono aver cercato
> di catturare il Cortex anche loro. Se è così e senza più la Curie nei
> paraggi, saranno già stati contattati dalle navi della Federazione che ci
> hanno attaccato prima che l’esplosione ci investisse.”
> “Quei maledetti ibridi! E’ sicuramente colpa loro se il Cortex ha
> cominciato a dare segni di instabilità. Gli ultimi rapporti parlavano di
> una sorta di interferenza gravimetrica. Vorranno tenersi il Cortex per
> alimentare i loro giochetti metà carne e metà metallo. Sistemeremo anche
> loro. Io, mentre lei ascoltava le conversazioni dell’equipaggio ho convinto
> un paio di guardiamarina a darmi queste. All’inizio non erano molto
> d’accordo ma poi sono stati più accondiscendenti…”  Con un ghigno divertito
> mostrò all’altro ufficiale tre faser e un tricorder. “Diamoci da fare e
> mettiamo fine a questo zoo.”
> “Ho con me alcuni stimolanti e altri farmaci, vedo se posso mettere in
> sesto qualcuno della sicurezza.”
> “Bene, io controllo se in questa maledetta stiva c’è rimasto qualcosa che
> ci possa essere utile.”
> Il Comandante sapeva che dovevano fare presto. Prima di tutto avrebbero
> dovuto trovare il modo di accedere al computer di bordo per capire come era
> fatta la nave e studiare un piano per impossessarsene. Sicuramente non era
> una nave della Federazione: in giro non si vedevano strutture Borg e la
> temperatura dell’ambiente era troppo alta. Questo era già un buon segno. A
> prima vista non sembrava una nave dell’impero, anche se molto
> dell’architettura lo ricordava. Gli sembrava che ci fosse più luce e la
> struttura fosse più leggera, più snella. Sicuramente non era una nave da
> battaglia. Un altro buon segno. La prima sorpresa fu il computer.
> L’interfaccia era identica a quella usata sulle navi dell’impero, la stessa
> che lui conosceva. La seconda sorpresa fu quando il computer lo riconobbe e
> gli garantì l’accesso completo a tutte le informazioni della nave tramite
> il suo codice identificativo personale. Come era possibile? Dove diavolo
> erano capitati? Cominciò  a digitare freneticamente sullo schermo finché
> non apparvero i dati della persona che stava cercando. Gli occhi gli si
> illuminarono e sul viso gli ritornò un ghigno malvagio.
> “Signore, ci sono dodici uomini pronti a combattere al suo servizio,
> signore.”
> “Molto bene Jenner: li riunisca. Ho scoperto cose interessanti su questa
> nave. E ho trovato una mia vecchia conoscenza che ci potrà essere molto
> utile.”
> Jenner, allungando il collo, ma poté vedere solo l’immagine di un omone
> completamente calvo con le braccia conserte e l’espressione un po’ irritata.
>
> Uss Baffin – Sala Riunioni 1  - 31 marzo 2393 - Ore 7:40
>
> “Naniti?!” Il Capitano Enizia era stupita.
> “Interessante...” anche il Capitano Suri, a suo modo.
> “Reagiscono quando sono a contatto con l’antimateria dei nuclei a
> curvatura. Abbiamo fatto una simulazione al computer: tentano di mettere in
> stasi il nucleo propagando un’onda gravimetrica che interferisce con la
> frequenza di lavoro del nucleo. In sostanza inducono il blocco della
> reazione che genera energia dall’annichilazione materia/antimateria.”
> Spiegò il tenente Sorin.
> “Mi sfugge il perché vogliano che ci andiamo noi nel passato ad iniettare
> questi naniti nella nebulosa.” Intervenne Samak.
> “Secondo i nostri dati questo blocco non è uniforme.” Intervenne Brown.
> “In alcune zone della nebulosa il blocco crea un accumularsi di energia che
> non riesce ad essere incanalata internamente e esplode con tale potenza da
> creare dei varchi spazio-temporali tra nebulose esistenti in tempi e luoghi
> diversi.”
> “Perché Tenente Comandante Brown dalla sua espressione ho la certezza che
> non sia tutto quello che avete scoperto?” disse Volkoff con un sorriso
> beffardo.
> “Continuate Signori, abbiamo una teoria?”
> “In effetti una teoria ci sarebbe.” Precisò a quel punto Sorin.
> “Immaginate il volume di una sfera come l’insieme di tutte queste nebulose
> esistenti nel passato, nel presente e nel futuro. In questo universo e
> negli altri. Se per qualche motivo, a noi per ora ignoto, la nebulosa che
> abbiamo qui ora, quella da cui siamo venuti e altre due nel futuro dove
> vuole andare il Capitano Lumex fossero quattro punti qualsiasi della
> superficie di questa sfera, potremmo ricavare un informazione importante.”
> “Il centro della sfera.” Intervenne Suri, che non aveva ancora perso il
> filo del discorso.
> “Esatto Capitano, la prima nebulosa di questo tipo. Aprendo i tre varchi
> contemporaneamente raggiungeremmo la nebulosa che ha dato il via a tutte le
> altre.” Concluse Sorin.
> “E questo non ti ha stupito minimamente?” sussurrò Piotr ad Alan, senza
> guardarlo, inclinandosi di lato nella sua direzione.
> Il movimento oscillante della mano aperta di Brown e la sua espressione di
> sufficienza furono la risposta di quest’ultimo.
>
> Uss Baffin – Alloggi Tenente Volkoff - 31 marzo 2393 - Ore 8:30
>
> =^=Tenente Volkoff, qui Guardiamarina Abrams. Abbiamo dei problemi con
> l’equipaggio della Curie nella stiva di carico 2. =^=
> “Che tipo di problemi Abrams?”
> =^=E’ scoppiata una rissa. Io e il Guardiamarina Martinez non riusciamo …
> =^=
> “Abrams! Abrams!”
> “Sicurezza, qui Volkoff, una squadra alla stiva di carico 2. Io sto
> arrivando.”
>
> Uss Baffin - Stiva di carcio 2 - 31 marzo 2393 - Ore 8:35
>
> Quando Volkoff arrivò alla stiva gli uomini della sicurezza erano già lì.
> Fuori dalla porta c’erano un paio di guardie e dentro tre uomini avevano
> circondato un altro paio che giacevano a terra svenuti. Volkoff ebbe subito
> l’impressione che qualcosa non andasse per il verso giusto. Entrando nella
> stiva si tenne pronto. Quando una delle guardie si mosse col faser in pugno
> Volkoff finalmente capì: quello non era uno dei suoi uomini. Con un solo
> movimento fece qualche passo all’indietro e si portò a fianco della
> guardia. Prima che questi riuscisse a sparare, l’ex agente, gli aveva già
> stretto il braccio in una morsa portandoglielo dietro la schiena. In quella
> posizione un colpo partì lo stesso e l’altra guardia non ebbe neanche il
> tempo di intervenire quando fu colpita dal raggio. A quel punto Volkoff
> spinse per terra l’avversario e puntò il faser sul gruppo di uomini di
> fronte a lui.
> “Basta così Piotr, getta per terra quell’arma o il tuo amico Abrams, qui,
> ci lascia le penne ancora prima di dire Dasvidania”.
> Da dietro una colonna uscì un uomo alto e massiccio dai capelli lunghi che
> teneva in ostaggio il Guardiamarina Abrams con un coltellaccio puntato alla
> gola.
> Volkoff messo alle strette gettò il faser. “Chi siete? Cosa avete
> intenzione di fare?”.
> L’uomo si avvicinò di qualche passo, ma non troppo. Evidentemente
> conosceva colui con cui aveva a che fare. “Come tovarish, non mi riconosci?”
> Volkoff non riuscì subito a riconoscere quell’uomo, per via della barba e
> dei capelli lunghi. Riconobbe invece quel coltello brunito con i simboli
> cirillici impressi sopra. Era esattamente il suo.
>
>
>
>
> --
> ==============================================
> Tenente Comandante Alan Brown
> Ingegnere Capo
> USS Baffin
> Progetto Pytheas - Delta Quadrant
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> Email: alan.brown.pytheas a gmail.com
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