[Stml9] Fuentes - 05.01 - Missione salvataggio
Monica Miodini
hannadegliiapigi a hotmail.it
Ven 14 Ago 2015 17:37:13 CEST
Prima di ferragosto ecco il mio brano : che ne dite?
ciaoooo
Monica
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USS Baffin - Sala riunioni 1 - 21 Febbraio 2395 - ore 08:55 - Tre giorni alla cerimonia
Nella sala riunioni era sceso un imbarazzato silenzio, in seguito all’esternazione di Pierce/Fuentes. Luz /Thomas, seduta al suo fianco, interruppe il momento.
“Sono lieta nel costatare quanto te ci tenga al nostro matrimonio, però adesso calmati e per favore siediti!” disse tirando il fidanzato per un braccio. Purtroppo non calibrò bene la forza del braccio biomeccanico, che ora possedeva, e Pierce, e il corpo da lui occupato, si ritrovò a gambe all’aria. Luz/Tommy gli fu accanto in un attimo per aiutarlo a rialzarsi, ma Pierce/Fuentes la bloccò e con voce leggermente isterica, le disse:
“Ferma!Faccio da solo se non ti dispiace! Lo so che non ci sei abituata, ma, te l’ho già spiegato, se non riesci a controllare il mio braccio destro, usa il sinistro. Sono ambidestro, ricordi?” e rimettendo a posto la sedia, caduta con lui, si rimise al suo posto cercando di darsi un contegno.
“Tu sì, ma io no!” rispose avvilita Luz/Tommy tornado anche lei a sedere.
“E allora credo che per la durata dell’emergenza, sia meglio che ti prenda un periodo di licenza: sarebbe brutto che, senza volerlo, tu possa fare più male che bene ai tuoi pazienti. O perlomeno fai svolgere il lavoro manuale al tuo secondo!”
“Quello che ha suggerito il Comandante Pierce alla Dottoressa è giusto: finché non torneremo nei nostri, ricordiamoci che stiamo usando corpi che non sono nostri e che non conosciamo, quindi usiamoli con cautela e rispetto.”disse Suri/Volkoff e tutti annuirono, pensando al contempo quanto fosse strano sentire un invito alla prudenza uscire dalle labbra del russo!
“Ora, la prima cosa da fare, è comunicare agli equipaggi quello che c’è capitato e che la cosa è temporanea, quindi di continuare a svolgere le mansioni cui sono assegnati, senza badare al corpo che occupano. Per comodità sarà utile applicare alle uniformi, una targhetta col nome dell’ospite, così da evitare continue spiegazioni ed equivoci.” Terminò il Capitano della Curie.
“Ci penso io” disse Enizia/Appel, la cui insofferenza per quel corpo enorme che la ospitava era già al limite: ogni movimento le era difficile e la faceva sudare abbondantemente per lo sforzo. Una volta tornato tutto alla normalità avrebbe obbligato il suo Consigliere a rimettersi in forma!
La riunione era finita e gli ufficiali uscirono dalla sala, diretti ognuno alle proprie postazioni.
Timeran/Brown si avvicinò a Luz/Thomas e disse “Non ti offendi, vero, se spero di non aver bisogno dei tuoi servigi in questi giorni? Non vorrei uscire dall’infermeria messa peggio di come sono entrata!”
“Spiritosa. Non ti preoccupare, mi sforzerò di usare la sinistra così non farò danni. Contenta?”
“Perfetto. Ora però abbiamo un altro problema, avendo deciso che terremo ugualmente la cerimonia.”
“Sorin non sa di preciso quando finirà questo fenomeno: se siamo fortunati, sarà tutto passato in tempo.”
“Visto le nostre ultime esperienze, io non farei troppo affidamento sulla fortuna!”
“Allora qual è il problema?” chiese la futura sposa alla sua damigella d’onore.
“Beh non credo che riusciremo ad adattare il tuo vestito da sposa al corpo di Thomas!” Non appena detta la frase, la trill temette di aver esagerato e che Luz l’avrebbe uccisa, visto lo stato emotivo dell’amica in questo periodo. Ma l’immagine di Pierce in abito da sposa, non l’abbandonava da quando era scattato in piedi in sala riunioni pochi minuti prima e, al solo pensiero, non riusciva a rimanere seria. Stava già per chiedere scusa, quando vide Luz/Tommy scoppiare a ridere fin quasi alle lacrime. Timeran, lieta che il senso dell’umorismo dell’amica fosse rimasto invariato, e contagiata da quella sana risata, si unì a lei.
Dopo diversi secondi le due si calmarono e Lu/Tommy, sentendosi finalmente serena, abbracciò con cautela il Consigliere.
“Grazie Timeran, mi ha fatto meglio questo che una seduta di analisi!” poi si staccò, quasi imbarazzata, conscia di quanto sarebbe apparso strana la scena agli occhi di chiunque, ma in fondo per loro era naturale questa forma d’intimità, perché la loro amicizia era profonda e sincera.
Si erano appena calmate, quando Pierce/Fuentes, che con Suri/Volkoff stava tornando in plancia, le raggiunse e le salutò, scatenando un’altra crisi di riso incontrollato, che lasciò lui e il Capitano perplessi.
“Scusa Luz, puoi far ridere anche me?” chiese Tommy/Luz che sospettava essere la causa di tanta ilarità.
“No, è meglio di no.” rispose a fatica il Dottore “ora è meglio che vada a cercare un camice della mia taglia momentanea: ci vediamo a pranzo?”
“Certo”rispose il Primo Ufficiale della Curie, ripromettendosi di farsi spiegare tutto più tardi!
Salirono quindi sul turbo ascensore.
“Plancia” disse il Capitano, poi notando l’insofferenza del suo Numero Uno chiese “Tutto bene Comandante?”
“Sì, sì non è niente” rispose facendo strani movimenti con le spalle “ ma come cavolo fate a sopportare questo tutti i giorni?”
Suri/Volkoff lo guardò confusa. Pierce/Fuentes alzò lo sguardo per scusarsi di quella reazione inconsueta per lui e disse “ mi scusi, ma veramente non capisco come possiate mettere quest’aggeggio infernale tutti i giorni, senza lamentarvi!”
“Scusi ma continuo a non capire?”
“Il reggiseno!” sbottò il Comandante nel corpo della Dottoressa e il cui decolté generoso al punto giusto, aveva bisogno di un adeguato sostegno “è uno strumento di tortura!” disse cercando di sistemare le spalline che gli martoriavano le spalle.
Uss Baffin- ore 13.00 – Sala Mensa- Tre giorni alla cerimonia
Volkoff/Suri aveva ordinato uno dei suoi soliti pasti ipercalorici, ma il corpo vulcaniano di Suri si era rifiutato d’ingurgitare quell’enorme quantità di cibo e si era accontentato di piluccare le verdure di contorno, invidiando la voracità con cui Appel/Enizia divorava la succulenta costata che aveva davanti. Improvvisamente Maurian/Alixia si sedette al loro tavolo.
“Allora salta tutto?” chiese deluso il medico.
“Col cavolo! E’ tutto pronto e non sarà questo inconveniente a fermarci: ci sono tradizioni che vanno rispettate!” rispose il russo che non si era abituato a sentire uscire una voce femminile dalla sua bocca.
USS Baffin corridoio ponte ricreazione – ore 13.35
Volkoff/Suri stava tornando in plancia, dopo aver definito gli ultimi ritocchi per la festa che stavano organizzando al futuro sposo, quando fu chiamato proprio da lui.
=^=Pierce a Volkoff: puoi parlare?=^=
=^=certo, ma che succede?=^= rispose il russo, allarmato dal tono d’urgenza che traspariva dalla voce dell’amico.
=^=Piotr ho bisogno d’aiuto! Luz pretende che faccia delle cose assurde al suo corpo, nel caso che la situazione si sistemi in tempo per il matrimonio.=^=
La vulcaniana, con la mente del russo, si fermò all’istante con un sorriso malizioso sul volto, pensando alle probabili richieste di Luz.
=^= Cose di che genere?=^=
=^=Domani dovrei sottoporre il suo corpo e il suo viso a una serie di trattamenti di bellezza, compresa una depilazione dal nome esotico, che non voglio nemmeno immaginare cosa sia o dove si faccia!=^=
=^=Amico, sei proprio nei guai!=^= rispose sghignazzando senza ritegno.
=^=Davvero divertente: potremmo farle insieme, tutte quelle cose, visto che ti diverti tanto.=^=
=^=Hai ragione, scusa. Non sono cose da uomini.=^= rispose continuando a ridere.
=^=Ridi pure, ma tu sei il mio testimone di nozze, quindi fai qualcosa!=^= e chiuse bruscamente la conversazione.
Volkoff/Suri ci mise qualche istante per tornare serio, quindi si rimise in cammino ma in direzione opposta. Il suo amico aveva ragione, non poteva permettergli di subire una tale umiliazione: tutto sommato, se anche l’addio al celibato fosse durato qualche ora in più, non sarebbe cambiato molto, le due navi erano in pratica ferme, in attesa che svanisse l’effetto delle tre stelle sulle loro menti, quindi lui e gli altri ufficiali coinvolti potevano sparire senza creare troppi problemi.
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