[Stml9] 4.10 - Tynan - Evoluzione Volontaria

Lt. Cmdr. Brennon Boram Tynan brennonboramtayan a gmail.com
Lun 22 Giu 2015 10:25:16 CEST


Non chiedetemi il motivo perchè lo ignoro (ni), ma la mailing list sono 
due giorni che rifiuta i miei messaggi (mandandomeli in moderazione) 
adducendo che superano la dimensione massima supportata (quindi il 
motivo lo so) di xx byte, anche se ignoro il motivo di ciò dato che non 
ho fatto nulla di diverso dal solito ... speriamo che stavolta passi ...
Avviso, non è un granchè e non è nemmeno troppo lungo, ma inizialmente 
avevo pure pensato di chiudere la missione, poi però in corso d'opera 
(quasi allo scadere del termine, a dir la verità) mi è venuta un'altra 
idea che poi ho sviluppato, mica tanto, ma vabbè ... spero vi piaccia 
comunque
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Uss Baffin – Ufficio del Capitano - 12 Gennaio – ore 8:35

I due Capitani entrarono all'interno della stanza con passo deciso.
“Le argomentazioni addotte da Brown e Volkoff avevano un senso. – 
affermò l'andoriana, entrata per prima, mentre si dirigeva verso la 
propria scrivania. - Lo studio dell'interazione fra queste due specie 
potrebbe realmente portarci a comprendere meglio i Borg ...”
“Potrebbe. - replicò Suri, accomodandosi nella sedia posta di fronte ad 
Enizia. - così come potrebbe rivelarsi un buco nell'acqua.”
L'andoriana sospirò, muovendo lievemente le antenne e abbassando lo 
sguardo prima di replicare.
“Capisco il suo punto di vista e lo condivido. - si lasciò andare sulla 
poltrona – In condizioni normali, non mi sognerei mai di intervenire, ma 
la nostra non è una situazione normale.- Suri rimase in silenzio, 
piantando gli occhi sulla collega mentre quest'ultima continuava nella 
sua esposizione – Siamo soli, lontani da casa ed in balia degli eventi. 
Dobbiamo avere qualche asso nella manica. Senza contare che abbiamo già 
interagito con loro, involontariamente, ma lo abbiamo fatto.”
“Ciò non significa che dobbiamo reiterare l'errore. - intervenne 
finalmente la vulcaniana – tutto ciò che dovremmo fare e andarcene 
semplicemente.“
“Riuscirebbe a dormire sapendo di essere in qualche modo complice di un 
genocidio? Riuscirebbe a non pensare alle eventuali possibilità perse?” 
domandò l'andoriana, in un moto di stizza.
“I Fulvi non guardano alle stelle. - affermò quindi Enizia qualche 
attimo più tardi, in tono decisamente più sereno. - Probabilmente, non 
arriveranno mai a possedere la curvatura. Ma come ho già detto, siamo in 
una situazione particolare che richiede misure altrettanto particolari ...”
Le due donne si fissarono per una serie di lunghi e interminabili 
istanti, poi finalmente Suri sfiorò il proprio comunicatore.
=^= Signor Tynan, Signor Brheel – affermò, alzandosi dalla poltroncina 
in cui era stata seduta fino ad allora – Preparate un dossier sulle 
nostre scoperte e fra quindici minuti fatevi trovare in sala 
teletrasporto uno. Suri chiudo. =^=
“Sui diari di bordo verrà trascritto che questa è stata una decisione 
presa da noi due e noi due soltanto.” affermò la vulcaniana rivolta 
verso la collega, la quale accennò ad un lieve sorriso.
“Sta bene.”

Pianeta Sa'g – il mondo sotto - 12 Gennaio – ore 9:45

Il professore aggrottò un sopracciglio, o perlomeno a Tynan sembrò 
prodursi in un espressione equivalente a quella. Era difficile capire la 
mimica facciale di un volto così diverso dallo standard a cui I Federali 
erano abituati.
“Fatemi capire bene – affermò l'aracnide, mantenendo un nota critica 
nella sua voce. - sostenete che alcuni dei nostri piccoli si stanno 
evolvendo? Quindi con le nostre procedure stiamo compiendo una sorta di 
… - l'aracnide sembrò fermarsi, alla ricerca della parola giusta da 
utilizzare - … una sorta di genocidio?”
“Esatto. - replicò prontamente Tynan con eccessiva foga, prima di 
accorgersi dell'occhiata lanciatagli dal proprio Capitano poco distante. 
Immediatamente, il Trill cercò di argomentare la propria affermazione, 
mostrando rapidamente all'arcnide i dati che Suri aveva richiesto in 
precedenza. - I nostri studi hanno rivelato che alcuni dei vostri … - il 
Trill si fermò, come poco prima aveva fatto il Professore. In qualità di 
Xeno-Biologo, provava una repulsione a dir poco viscerale nell'essere 
costretto ad utilizzare un termine improprio per definire una nuova 
specie. Un termine che accomunava in quella maniera i suoi compagni a 
quegli immondi carnefici a otto zampe. Oppure forse, più semplicemente, 
era il legame telepatico che aveva instaurato qualche ora prima a 
provocare quella reazione. Fu Timeran a completare quella frase per lui. 
- … dei vostri piccoli, ha sviluppato un meccanismo di interconnessione 
molto più complesso rispetto a quello che voi cercate di inibire. A 
quanto pare, si sono trasformati in un organismo diverso, una sorta di 
essere unico.”
“Perdonate il mio scetticismo. - intervenne l'aracnide, allungando un 
arto peloso verso la mano di Tynan, cercando di agguantare il padd. 
Brennon osservò per un paio di lunghissimi secondi, con malcelato 
timore, quella strana appendice che doveva essere la mano 
dell'artropode, prima di porgergli la raccolta di informazioni. - Ma 
come vi ho già detto in precedenza, sono più che sicuro che quelli in 
superficie non siano altro che i nostri piccoli. Nulla di più. - il 
Professore iniziò a leggere attentamente il contenuto della banca dati 
che aveva fra le mani, cercando d'interpretare come meglio poteva quel 
metodo di rappresentazione così alieno. - Qualunque cosa pensiate di 
aver scoperto avrà sicuramente qualche spiegazione razionale. L'emergere 
di un genoma secondario nel corso dell'ultima covata è altamente 
improbabile. Dopotutto non si è mai verificato in precedenza … e usiamo 
la stessa procedura da generazioni...”
Tynan si mosse, pronto ad intervenire, ma Suri lo fermò immediatamente 
con un gesto della mano.
“Questo non significa che non sia possibile. - puntualizzò il Capitano, 
nel suo tipico tono privo di connotazioni particolari, impossibilitata 
ad esprimere il concetto in maniera più conciliante. - La decisione è 
vostra, ma abbiamo convenuto esporvi i fatti così come li abbiamo 
scoperti sia la scelta migliore.”
L'aracnide spostò un paio di volte lo sguardo dalla vulcaniana allo 
strumento che stringeva fra le mani, prima di volgersi verso il 
Consigliere della Curie, posta a pochi passi da loro.
“Esamineremo i dati che ci avete fornito … - affermò in tono dubbioso 
l'aracnide, dopo mezzo minuto di religioso silenzio. - … vi faremo 
sapere al più presto.”
I tre non replicarono verbalmente, limitandosi ad osservare il grosso 
aracnide lasciare la stanza, dirigendosi verso il centro della struttura.
“Pensate che siamo riusciti a convincerlo?” domandò Timeran, avviandosi 
verso la superficie.
“Non lo so. - affermò candidamente l'altro Trill, lasciandosi sfuggire 
un sospiro carico d'apprensione. - Mi è sembrato molto sicuro delle sue 
posizioni.”
“Abbiamo fatto quello che potevamo. - s'intromise Suri, senza rivolgere 
direttamente lo sguardo verso i due Trill – Abbiamo appena comunicato 
loro informazioni che potrebbero far cedere le fondamenta della loro 
civiltà. Un po' di titubanza è comprensibile.”
Tynan si produsse in un espressione afflitta. Malgrado le capacità 
telepatiche guadagnate qualche ora prima avessero rapidamente iniziato a 
scemare in una serie di echi lontani, le sensazioni provate e i ricordi 
acquisiti durante il breve contatto con la mente di quella “moltitudine 
aracnidea” erano ancora vive, impresse a fuoco nella sua mente.

Pianeta Sa'g – il mondo sotto – Laboratorio del Professore - 12 Gennaio 
– ore 10:00

Il Professore, intento a cercare di decifrare i dati presenti sul padd 
che gli era stato consegnato, non si accorse dell'arrivo di una figura 
alle sue spalle.
“Cosa volevano i bipedi?” affermò la figura parlando nella lingua 
nativa. Il Professore, preso alla sprovvista in un attimo di 
concentrazione, trasalì, poi però si volse lentamente verso il proprio 
simile, seminascosto dall'oscurità.
“Condividere informazioni … - iniziò in maniera alquanto laconica, in 
tono piuttosto calmo. Si produsse in quello che probabilmente doveva 
essere un sorriso triste, poi si volse nuovamente in avanti, riprendendo 
la faticosa lettura e articolando la sua spiegazione. - … hanno scoperto 
che i piccoli presenti sulla superficie appartengano a due specie 
diverse ...”
L'altra figura emise un suono preoccupato, forse volto ad esprimere 
stupore o forse semplice dissenso, muovendosi poi rapidamente verso il 
centro della stanza, decisamente più luminoso. Di una tonalità diversa 
rispetto a quella del suo simile che si faceva chiamare Professore, 
appariva decisamente più affine al color melograno. Questo aracnide poi, 
sembrava possedere forme più affusolate e appendici più minute, malgrado 
le dimensioni dei due quasi si eguagliassero.
“No … - affermò l'aracnide di differente colore, cercando di sbirciare 
il contenuto del padd. - … è troppo presto … non sono ancora pronti!”
“Lo so … - rispose in tono affranto l'altro. - Se la notizia di una 
nuova specie divenisse di dominio pubblico, ci obbligherebbero ad 
attuare un epurazione di massa ... tutta la covata andrebbe perduta … “
“Anni di selezioni genetiche mirate, di segretezza … gettati al vento … 
- l'aracnide color melograno scosse tristemente il capo - … cosa intendi 
fare?”
“Non lo so … - ammise candidamente il Professore, volgendosi verso 
l'altro aracnide - … non voglio nuocere ai Federali … malgrado vengano 
dalle stelle, malgrado non capiscano i nostri modi, non sono cattive 
persone … - riprese il padd fra i lunghi arti, osservandolo per una 
frazione di secondo prima di continuare - … dobbiamo trovare il modo di 
allontanarli ...”

Uss Baffin – Sala Ologrammi 1 – Contemporaneamente

Era da un ormai un paio di minuti abbondanti che, senza proferir parola, 
Alan era intento ad osservare Sorin immettere i dati dei rilevamenti, in 
modo da ricostruire la simulazione olografica dello strano essere che 
Tynan e Volkoff avevano incontrato sulla superficie del pianeta.
Il Capitano aveva intimato all'Ufficiale Scientifico di predisporre 
quella simulazione, così da poter procedere allo studio di queste strane 
creature telepatiche. Quest'ultimo poi aveva richiesto l'aiuto sia 
dell'Ingegnere Capo, per essere sicuro di non commettere errori nella 
parte tecnica, che di Volkoff, che aveva visto l'essere in azione, ma la 
costruzione della simulazione sembrava andare per le lunghe. Alan si era 
offerto nuovamente più volte, ma il mezzosangue vulcaniano pareva 
incespicare maggiormente sulla parte di sua competenza, piuttosto che su 
quella tecnica.
“Svegliami se ha bisogno di me ...” ironizzò a bassa voce l'Ingegnere 
Capo, sporgendosi lievemente verso il gigante russo appoggiato ad una 
parete a meno di un passo da lui.
Piotr replicò con un accenno di sorriso, prima di spostare lo sguardo 
verso Sorin, intento a controllare con eccessivo scrupolo un padd 
similare a quello che Tynan aveva portato con se e consegnato al Professore.
“Credi che ci siano problemi? Sono venti minuti che ricontrolla i dati ...”
“Più di un problema. Innanzitutto, malgrado sia vulcaniano solo per 
metà, vi sento benissimo … - affermò l'Ufficiale Scientifico, dopo aver 
lasciato che Piotr terminasse di parlare, volgendosi verso i due e 
compiendo qualche passo nella loro direzione. - … secondariamente, io e 
il Comandante Tynan avevamo ipotizzato che questa evoluzione della 
specie fosse spontanea ed estremamente rapida, ma ad un ulteriore esame 
è evidente che non lo sia.”
“Cosa intende?” domandò Volkoff, cercando di fissare negli occhi il 
mezzosangue, malgrado la differenza di altezza.
“E' altamente improbabile, quasi impossibile, che due specie si 
modifichino in tal modo nel giro di una sola generazione in maniera 
naturale. - rispose prontamente il mezzosangue. - Molto più probabile se 
viene predisposto uno studio eugenetico a monte.”
“Quindi, loro sanno della nuova specie?”
“Probabilmente. - replicò secco Sorin, prima di far rimbalzare lo 
sguardo da un ufficiale all'altro. - Se dovessi azzardare un'ipotesi, 
direi che stanno cercando di forzare un'evoluzione della specie 
attraverso il metodo più antico.”
“Sopravvive solo chi si adatta a ciò che lo circonda ...” aggiunse alla 
fine Brown.

Pianeta Sa'g – Superficie - 12 Gennaio – ore 10:05

La piccola delegazione Federale, appena giunta in superfice, stava 
attendendo di essere teletrasportati di nuovo a bordo della nave, quando 
Timeran si rese conto di un comportamento anomalo da parte del collega 
della stessa razza.
“Tutto a posto?” domandò a Tynan, il quale si teneva le tempie con due 
dita, in preda forse al dolore o forse più semplicemente ad un 
capogiro.Il Trill le rivolse un'occhiata provata, un misto di stanchezza 
e disagio.
“Si … - rispose a fatica, attirando l'attenzione anche del Capitano - … 
ma improvvisamente le voci e le sensazioni si sono riacutizzate … - 
Tynan scosse la testa, in evidente stato confusionale, prima di 
correggersi poco dopo - … chiedono … non ne sono sicuro …”
Il Capitano fece un passo verso il Trill, toccandogli un braccio come 
per rendergli noto della sua presenza. Aprì la bocca per dire qualcosa, 
ma prima che potesse farlo, un piccolo rivolo di sangue inziò a scendere 
dal naso di Tynan.
“… un incontro ...” affermò flebilmente il Trill, prima di cadere a 
terra svenuto.
-------------- parte successiva --------------
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