[Stml9] [4.05 - Suri - Il misterioso caso delle cellule stellate]

Elena Fuccelli mf9115 a mclink.it
Lun 23 Mar 2015 01:07:33 CET


Pezzo interlocutorio per me... So che non è un granché, siate buoni...


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INIZIO TRASMISSIONE
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Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 03.52


=^= Tenente, state bene? Abbiamo avuto parecchie difficoltà a 
contattarvi nell'ultima mezz'ora. =^=
Volkoff e Tynan si scambiarono un'occhiata.
=^= Stiamo bene, Capitano. Sono accadute alcune cose che di certo 
troverà interessanti. Ma non abbiamo ancora trovato il consigliere 
Bhreel. =^=
=^= E' questo il punto, tenente. Non la troviamo neanche noi. =^=

Strano che i Fulvi non si fossero ancora fatti vivi. Blu e Rosso


Non poteva essere vero. Doveva esserci un errore, da qualche parte. Il 
comandante Tynan sollevò la mano all'orecchio e picchiettò leggermente 
nel punto dove si trovava l'auricolare della tuta protettiva:
“Capitano? Chiedo conferma... Non rilevate la presenza del consigliere 
Bhreel?” - domandò.
=^= Affermativo, comandante – rispose la voce del capitano Enizia – 
Sul pianeta, i sensori non trovano più traccia di una trill congiunta. 
=^=
Nella mente di Brennon scorsero freneticamente mille possibili 
risposte e mille possibili dubbi. I sensori? Non potevano guastarsi 
insieme i sensori di tutte e due le navi. Timeran poteva essere caduta 
in una grotta profonda? Non aveva visto affioramenti rocciosi durante 
la corsa nella foresta, ma non poteva escluderlo. E se ci fossero 
stati dei giacimenti di kelbonite, lì intorno? Avrebbero schermato i 
sensori... Ma comunque sugli schermi sarebbero comparse delle zone 
bianche. Invece, tutto quello che veniva rilevato dal suo tricorder 
erano le  emissioni radio dei ragni.
Volkoff si era girato verso la creatura ondeggiante:
“Se solo potessimo parlare con loro...” - borbottò il russo.
“Non credo che i ragni abbiano a che fare con la scomparsa del 
consigliere” - disse Tynan.
“E come fa a saperlo? - ribatté l'altro, poi scrollò le spalle – Può 
darsi... Ma magari potrebbero dirci che cosa sta succedendo qui e che 
cosa sono questi affari” - accennò alla struttura metallica.
Brennon manovrò sul suo tricorder:
“Non trovo tracce del DNA del consigliere – disse – Non credo che sia 
passata da qui, nella sua fuga”
“Questo avrei potuto dirglielo io... – disse Volkoff –Non c'è modo per 
un umanoide di passare attraverso erba così alta senza lasciare almeno 
qualche stelo schiacciato... Qui ci siamo solo noi e quella creatura.”
Tynan sospirò:
“Se non riescono a trovarla con i sensori di due navi della Flotta 
Stellare, non credo che ci riusciremo neanche noi. Penso che l'unica 
cosa da fare è scoprire il piu' possibile su questo posto. 
Soprattutto, se c'è qualcun altro, a parte quei ragni”
Gettò un'occhiata verso la creatura, che continuava a mantenere la sua 
evanescente forma umanoide. Sembrava osservare, in attesa di qualche 
reazione da parte loro. O da parte della struttura? Scosse la testa, e 
azzardò qualche passo in direzione della struttura, tenendo alto di 
fronte a sé il proprio tricorder.
“Cosa fa?” - domandò Volkoff, allarmato.
Gli fece cenno di restare dov'era:
“Non so se quell'arnese sia un pericolo o meno, ma ho bisogno di 
avvicinarmi per fare qualche rilevazione – disse – Da qui non riesco 
ad avere una visuale completa. Confrontare il manufatto con quelli 
presenti nel database della Flotta Stellare potrebbe darci qualche 
indizio sulla sua funzione”
“O se ha qualcosa a che fare con gli strani comportamenti dei nostri 
compagni di viaggio - assentì Volkoff, con una smorfia - Va bene, ma 
non si avvicini troppo. Dirò al teletrasporto di stare pronti a 
portarci a bordo in ogni momento. Io intanto continuo a tenere 
d'occhio la creatura”
Il trill avanzò verso la struttura, un passo dopo l'altro, osservando 
i dati che scorrevano sul piccolo schermo del tricorder. Arrivò alla 
prima piattaforma e si chinò a controllare il treppiede su cui 
poggiava. Il duranio di cui era composto non mostrava alcun segno di 
usura o di esposizione alle intemperie.
“Qualunque cosa sia, è molto recente – concluse – E' stato costruito 
da qualche mese al massimo. E poi...”
Tynan colse un movimento o forse una luce improvvisa. Sentì Volkoff 
emettere una esclamazione di sorpresa. Si voltò d'istinto, in tempo 
per vedere la creatura che si dissolveva, come disfacendosi in mille 
rivoli, mentre i ragni lasciati liberi fuggivano in tutte le 
direzioni. La radura era immersa in una luce rossa lampeggiante. 
Sporgendosi vide che brillava dalla sommità del manufatto.
“Via!- urlò Volkoff, premendo il comunicatore – Baffin, teletrasporto 
d'emergenza! Tynan, venga via di là!”
  Il trill non se lo fece ripetere. Corse via, sentendosi addosso il 
calore della emissione luminosa.  Corse, finché il suolo non scomparve 
da sotto i suoi stivali e la radura illuminata dalla luce sanguigna 
non sfumò in un nugolo di particelle. La corsa lo fece cadere in 
avanti, scivolò, si ritrovò con la faccia a terra... Ma non era terra: 
era freddo, duro come metallo. Anche la luce era fredda.
Avvertì delle voci. C'era qualcuno accanto a lui, qualcuno con un 
respiro pesante. Il suo volto era familiare. Parlava, ma non riusciva 
a capire che cosa stesse dicendo. Provò a ripetere i suoni, cercando 
di afferrarne il significato:
“Sta... Bene?”


USS Baffin  - Infermeria
11 Gennaio 2395 – 04.05

“Non si è mai tolto la tuta protettiva, dottore!” - disse Volkoff.
“Questo vuol dire solo che dovrò esaminare anche lei, comandante!” - 
ribatté il dottor Maurian. Il francese aveva dovuto sedare il 
comandante Tynan per poterlo distendere sul bioletto dell'infermeria. 
Allungò una mano verso il carrello ed afferrò i piccoli sensori del 
monitor neurocorticale, per applicarlo sulle tempie del trill. Le 
macchie sulla fronte dell'uomo sembravano quasi sbiadite sul cuscino 
del bioletto.
“Ma io non ho alcun sintomo! - protestò il russo – ed ero abbastanza 
lontano dalle emissioni di quella struttura, quando hanno iniziato a 
lampeggiare”
“Può darsi. Ma io devo comunque sottoporla a controlli.” - il dottore 
accennò ad una dei suoi assistenti di stendere il russo sul bioletto 
accanto, mentre lui continuava ad esaminare l'ufficiale scientifico 
della Curie. L'assistente si avvicinò, con una espressione decisa 
dipinta in faccia:
“Andiamo, comandante! Non vorrei dover ricorrere alla forza” - Volkoff 
misurò la piccola cinese che aveva parlato. Certo, era carina – 
l'aveva già notata a bordo - ma con tutti i tacchi gli arrivava si e 
no alla spalla:
“La forza di chi?” - domandò sardonico.
“Dei regolamenti della Flotta che prevedono che un ufficiale non possa 
riprendere servizio se il medico incaricato non ha dato l'ok!” - 
ribatté la ragazza, spingendolo verso il bioletto ed afferrando un 
tricorder medico. Il russo dovette cedere, andando a stendersi dove 
gli era stato indicato.
Si girò, sentendo aprire le porte dell'infermeria. Fece per alzarsi, 
vedendo il capitano:
“Come sta?” - domandò Enizia, avvicinandosi.
“Io bene, capitano! - rispose Volkoff – Tynan, invece...”
“Non lo so ancora, capitano – intervenne l'assistente medico – Ho 
appena iniziato l'esame. E non lo finirò mai, se non sta fermo e buono 
sul bioletto!”
Volkoff le lanciò un'occhiata ferale, ma si costrinse a stare zitto. 
Enizia si avvicinò al dottor Maurian:
“Può dirmi qualcosa?”
Il dottore scosse la testa:
“Non posso essere sicuro di niente, al momento. Ho prelevato i dati 
del comandante Tynan dalla cartella clinica conservata nel database 
della Curie. Confrontandoli con i dati del primo esame, ho notato che 
ci sono delle modifiche alle cellule stellate interne del cervelletto. 
Il cervelletto è la parte del sistema nervoso centrale più coinvolta 
nell'apprendimento, nel controllo motorio e nel linguaggio...”
“Sono danni permanenti?”
“Non credo, anche perché Tynan è un trill congiunto. I legami 
sinaptici con il suo simbionte ad un primo esame risultano intatti, ed 
il simbionte, dal canto suo, non sembra essere stato toccato da... - 
esitò - qualunque cosa abbia causato la modifica alle cellule stellate 
del cervelletto. Il nostro ufficiale scientifico ha la fortuna di 
possedere un backup della sua memoria personale” – disse.
Il capitano stava per aggiungere qualcosa, ma venne richiamata dal 
suono del suo comunicatore:
=^= Capitano Suri a capitano Enizia =^=
“Qui Enizia” - la donna rispose.
=^= Come dicevano sulla Terra, ho una buona notizia ed una cattiva, 
capitano – disse la voce dell'altra – La buona notizia è che il 
reparto isolamento sulla Curie è stato approntato a tempo di record: 
prima delle 24 ore che pensavamo occorressero. E che abbiamo iniziato 
immediatamente a riportare a bordo il personale contagiato =^=
“E la cattiva notizia?”
=^= Anche qualcuno degli uomini che abbiamo inviato giù per 
controllare gli ammalati ha iniziato a comportarsi in maniera... - 
Volkoff poteva percepire l'esitazione - Inconsueta. Le tute protettive 
purtroppo non sono riuscite ad impedire il contagio. =^=”
“Anche il comandante Tynan è rimasto contagiato – disse Enizia - Il 
dottor Maurian lo sta esaminando in questo momento.”
=^= Mi faccia sapere se il dottore riesce a trovare una cura. Suri, 
passo e chiudo =^=
Enizia si rivolse al dottore:
“Allora, dottore?”
“Non conoscendo le cause della malattia, non sono in grado di 
formulare una diagnosi. In questo momento, sto procedendo alla cieca. 
L'unica cosa che mi viene in mente è stimolare le sinapsi del 
comandante, in modo che il simbionte possa riscaricare le sue memorie 
nella mente del trill”
Dette un'occhiata al suo assistente più vicino:
“Stimolatori corticali - ordinò – carica a 150”
Volkoff si tese a guardare, ignorando l'assistente medico che non 
aveva smesso di esaminarlo. Vide il corpo dell'ufficiale scientifico 
venire scosso da un violento sobbalzo.
“Ancora - ordinò Maurian dopo un istante – Carica a 200!”
Il corpo di Tynan venne scosso nuovamente. Volkoff si tirò su a sedere 
sul bioletto per poter spiare l'espressione del dottor Maurian mentre 
controllava i dati che scorrevano sul monitor.
“Novità?” - Volkoff non riuscì ad impedirsi di domandare.
“Non posso dirlo con certezza, ma sembra che il simbionte stia 
reagendo. I legami sinaptici con Tynan hanno aumentato la loro 
attività del 200 per cento... Le cellule stellate si stanno 
connettendo, anche se in maniera differente dai tracciati contenuti 
nella cartella clinica. Ma non potremo sapere se sta bene finché non 
l'avrò risvegliato dalla narcosi”
Andò a prendere un ipospray da un carrello vicino, lo caricò con una 
fiala di liquido chiaro, quindi lo premette sul braccio dell'ufficiale 
scientifico. Il russo si sporse a cogliere un movimento sul volto del 
trill, quindi vide le labbra muoversi appena ed emettere un suono 
simile ad un lamento Dopo qualche istante, Tynan aprì gli occhi. Girò 
la testa, come se facesse fatica ad inquadrare le persone che aveva 
accanto.
“Comandante...? - fece Maurian – Riesce a dirmi il suo nome?”
“Io... Io non capisco...”
“Mi dica il suo nome – ripeté il dottore – Come si chiama?”
“Tenente comandante... Brennon Boram Tynan...”
Un sorriso illuminò il volto del francese:
“Sa dove si trova?”
“Io... La testa mi fa male.. Ma non capisco... Perché parlate tutti 
insieme?”



USS Curie, Sala riunioni 1
11 Gennaio 2395 – 05.50

“Telepatia?”
La sala riunioni 1 sembrava insolitamente vuota. Non c'era Thomas 
Pierce, ricoverato in isolamento, come pure la sua fidanzata, la 
dottoressa Jenkins... Anche il comandante Volkoff era dovuto rimanere 
in infermeria, per accertamenti. Mentre il consigliere Bhreel 
risultava ancora dispersa.
Adesso, erano solo loro due: Suri ed il capitano Enizia. La donna 
aveva un aspetto stanco, di chi aveva dormito troppo poco nelle ultime 
ore. Il suo volto esprimeva una evidente preoccupazione:
“Si, capitano – rispose Enizia –  Tynan continua a sostenere di 
sentire le voci di chi lo circonda nella sua testa...”
“Avrebbe senso, tutto sommato – rifletté Suri – Le radiazioni di quel 
manufatto che ci è stato descritto da Volkoff potrebbero aver causato 
un ricombinamento delle sinapsi del cervelletto. Gli studi più recenti 
sulle popolazioni che comunicano in via telepatica sostengono che 
abbia sede appunto nel cervelletto. Chiederò ai medici che si stanno 
occupando delle persone in isolamento  di provare ad utilizzare gli 
stimolatori corticali”
Enizia scrollò la testa:
“Non possiamo sapere, purtroppo, se la cura che è stata tentata sul 
comandante Tynan possa essere applicata ad altri. Tynan ha – così si è 
espresso il dottore Maurian – una sorta di backup continuo delle sue 
memorie”
“Il suo simbionte”
“Esatto. Non è detto quindi che la stimolazione corticale sia in grado 
di far recuperare all'equipaggio la memoria o la coscienza di sé”
Enizia scosse la testa:
“Abbiamo fatto un grave errore ad autorizzare il personale a scendere 
a terra. Adesso... Immagino che sappia quello che voglio dire”
“Credo di si... Se non dovessimo recuperare quelle persone, non avremo 
abbastanza personale per governare le due astronavi. Dovremo 
trasportarci su una sola di esse...”
“E far esplodere l'altra - completò Enizia, fissando dritto negli 
occhi il capitano Suri – Dovremo far esplodere la Curie”

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FINE TRASMISSIONE
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Volkoff era stato superstar nei pezzi precedenti... Così ho dovuto 
farlo mettere a riposo da una grande la metà di lui ^___^

Ciao! :-D
Elena
--
Capitano Suri
USS Curie
Progetto Pytheas - Delta Quadrant
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