[Stml9] [5.04] Tynan - Contromisure
Bren Tayan
brennonboramtayan a gmail.com
Gio 15 Ott 2015 22:06:27 CEST
Ciao a tutti. Ecco qui il mio pezzo. Preannuncio che non è niente di che
... per un sacco di tempo non ho avuto idee POI quando mi sono saltate
fuori a mancare è stato il tempo (dover partire anche solo per tre giorni
mi sta portando via un sacco di tempo >.>). Comunque spero vi piaccia anche
se è parecchio "Tynan-centrico" se vogliamo dire ... ciao!
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[Flashback] USS Baffin - 22 Febbraio 2395 Ore 15:45 - Alloggi Comandante
Samak
La vulcaniana stava inutilmente tentando di meditare da quando Tynan se
n'era andato, ma era stato tutto inutile. Erano bastati pochi minuti per
destabilizzarla in quella maniera e questo non le piaceva per niente.
Sicuramente era colpa di quel corpo non suo, ma era passata più di un'ora
dal loro incontro, qualunque effetto residuo avrebbe dovuto oramai
scomparire. Invece no. Da qualche parte quel corpo doveva nascondere
qualche segreto, capace di permettere al Trill di tirare avanti come se
nulla fosse. Magari in quel sedere già apprezzato tempo addietro dalla
Jenkins. No doveva fare in modo di recuperare appieno se stessa, altrimenti
non sarebbe potuta andare avanti e svolgere i propri compiti al massimo
delle sue potenzialità. La vulcaniana si alzò quindi in piedi con aria
decisa. Doveva interfacciarsi con Tynan, assolutamente. Magari assieme
sarebbero riusciti a trovare un metodo per porre fine a quell’atroce
sensazione che continuava a pulsarle nel petto e non solo.
USS Baffin -21 Febbraio 2395 - ore 22:30 - Alloggi Comandante Bhreel
“Sei pronta?” domandò la dottoressa Fuentes, all'interno del corpo del
Comandante Pierce, mentre spingeva una sedia dotata di ruole su cui era
seduto il corpo di Brown, davanti ad uno specchio coperto da un telo.
Lei e la sua amica tril avevano passato l'ultimo paio d'ore a discutere di
barbe, baffi e peli corporei in generale, prima di passare all'azione,
operando direttamente sul soggetto in questione.
La faccenda sembrava essere diventata talmente seria che la dottoressa era
addirittura dal collega Maurian alla ricerca degli strumenti adequati,
prima di agire.
La trill fece cenno affermativo con il capo, mentre sorridendo allegramente
la dottoressa si avvicinava allo specchio, agguantando il telo con entrambe
le mani prima di scoprirlo con con un gesto a dir poco teatrale.
“Ta-dan!” affermò, lasciando appena qualche secondo all'amica per poter
esaminare in maniera accurata la figura di Brown e dei suoi nuovi baffi,
prima di scoppiare a ridere, seguita poco dopo dalla trill.
Dopotutto, malgrado il permesso ottenuto dall'ingegnere capo, nessuna delle
due se l'era sentita di privare l'uomo dei suoi baffoni, anche se solo per
un breve periodo di tempo, così avevano invece optato per un diverso
approccio. Acconciarli in modo, quantomeno, di ridurre il fastidio provato
dal consigliere.
Il risultato era che ora il corpo di Brown si trovava con i baffi
impomatati e arricciati all'insù, come una sorta di novello Dalì.
“Allora? - domandò la dottoressa, appoggiando entrambe le mani sulle spalle
dell'amica. - Ho dovuto stimolare lievemente i follicoli piliferi in alcuni
punti e ti assicuro che non vuoi sapere cosa ho usato come fissante, ma
come te li senti?”
“Mmmm. – replicò la trill, agguantando una angolo ritorto dei baffi,
lasciandolo scorrere fra l'indice e il pollice per tutta la lunghezza. -
Molto sofisticati.” commentò con superiorità, riportando poi lo sguardo
sull'amica.
Le due si guardarono nuovamente per un paio di lunghissimi secondi, poi non
poterono fare altro che scoppiare nuovamente a ridere.
USS Baffin – Contemporaneamente - Alloggi Comandante Brown
“Ragazzi, è stato un piacere” affermò il vincitore di quell'insolita
partita, alzandosi dal tavolo con un sorrisetto compiaciuto. Il gigante
russo infatti, ora che era dotato di una nuova e potenzialmente impassibile
faccia vulcaniana, aveva agguantato e letteralmente spennato ad uno ad uno
tutti i presenti sotto l'occhio divertito di Tynan che ogni tanto si
ritrovava a commentare.
“Se non avessi paura della corte marziale, giuro che prenderei quel tuo
sederino vulcaniano a calci da qui fino al tuo alloggio- si lamentò Brown,
alzandosi a sua volta e puntanto il suo indice accusatore verso l'amico in
forma femminea - comunque questo è barare” concluse,stringendosi nelle
spalle con un sorriso, mentre anche gli altri colleghi si alzavano dal
tavolo verde.
“Questa è abilità caro mio. – replicò di rimando il russo nel corpo della
vulcaniana, ridendo. - posso darti la rivincita sei vuoi, sai?”
Brown sembrava intenzionato a controbattere, ma il cicalino della porta
sembrò invece interromperlo.
“Avanti” affermò quindi, lasciando che la porta scorresse, rivelando la
sagoma di Samak nel corpo del trill telepatico con un padd fra le mani.
“Buonasera. - affermò, squadrando ognuno dei presenti e soffermando poi lo
sguardo proprio sul trill. - Necessitavo di conferire con il tenente Tynan
in privato per un paio di minuti, se non è un problema”
Brown si strinse nelle spall, indicandole con la mano sinistra il suo
stesso corpo, ancora avvolto nella penombra.
“Prego, faccia pure. Noi in ogni caso abbiamo finito.”
Tynan si alzò deglutendo a fatica, dirigendosi verso la donna che
soggiornava nel suo corpo con la stessa espressione di una mucca intenta a
dirigersi al mattatoio. Certo, nell'alloggio della vulcaniana aveva fatto
il brillante, uscendosene con quella sua frase carica di spavalderia e
sicurezza, ma in realtà non aveva la minima idea di come affrontare la
cosa, perché di questo sicuramente voleva parlare la vulcaniana, senza una
notevole dose di imbarazzo. Forse era tutta colpa degli estrogeni che
circolavano liberi e felici nel corpo della vulcaniana e che lui percepiva
come suoi, o forse molto più semplicemente tutto stava nella consapevolezza
di essere una frana nei rapporti con l'altro sesso. Dopo la rottura con
Arja, cinque anni prima, non aveva poi nemmeno provato ad impegnarsi e
aveva i contatti femminili all'ambito lavorativo e poco altro. Era
inevitabile quindi che il suo corpo, trovandosi in compagnia con una donna
che reputava piuttosto attraente, iniziasse a percorrere la tangente e fare
di testa sua, in preda agli istinti animaleschi alla base di ogni specie
senziente.
Tynan seguì quindi Samak al di fuori dell'alloggio, dove quest'ultima si
fermò, tenendo il padd con entrambe le mani.
“Chiedo scusa per la mia reazione di questo pomeriggio. - esordì la
vulcaniana che, per qualche strana ragione non sembrava riuscire a
mantenere la solita compostezza, compiendo piccole ma continue oscillazioni
da una parte all'altra. - La situazione mi ha preso decisamente alla
sprovvista.”
“Non si preoccupi.” cercò di tranquillizzarla il trill, senza aggiungere
altro, dissimulando il suo evidente imbarazzo con un sorriso fiacco.
“Questo padd contiene una serie di semplici esercizi, che potrà eseguire
anche senza una guida esperta a condurla. Ne faccia buon uso.- affermò la
vulcaniana, porgendogli il padd, giusto pochi attimi prima di compiere un
oscillazione decisamente più ampia delle altre - Mi rendo conto di essere
indelicata, quindi se preferisce può evitare di rispondere. – la donna
dalle orecchie a punta si produsse in una breve pausa, umettandosi le
labbra un paio di volte. – Ma queste reazioni fisiche le capitano spesso?
Al suo corpo intendo, ovviamente.”
Tynan sbarrò gli occhi. Gli stava veramente chiedendo ciò che gli stava
chiedendo? Una lieve gocciolina di sudore iniziò a colargli dalla fronte,
mentre i suoi sensi gli dicevano che con estrema probabilità, diverse paia
d'occhi indiscreti celati dallo stipite della porta osservavano la scena
ridacchiando.
“Si, cioè no. – replicò lui, correggendosi immediatamente, iniziando a
gesticolare con fervore. – Voglio dire … è una normale reazione ormonale
che …”
“Inficiano la qualità del suo lavoro?” lo interruppe l'altra, lasciando
implicitamente intendere che fosse interessata ad evitare di danneggiare il
proprio ruolino personale, più che alla mera curiosità.
“No, no, certo che no!” replicò lui, accompagnando le parole con un
vigoroso gesto del capo.
“Capisco. – affermò con apparente freddezza Samak, abbassando lievemente il
capo. – in ogni caso consiglierei di limitare le sedute fino a che
l’attuale problema non sarà risolto. Nessuno di noi sarebbe in grado di
concentrarsi a dovere. – La vulcaniana non potè fare a meno di leggere sul
volto, il suo volto per inciso, una fugace nota di tristezza e delusione.
Decisamente una strana esperienza. – Ritengo però che, per affrontare al
meglio i miei compiti sia necessario cercare ovviare a questo problema,
tanto per il mio quanto per il suo futuro rendimento. Queste manifestazioni
potrebbero essere indice di qualcosa di più profondo.” concluse,
rispondendo in maniera decisamente pragmatica.
“Che cosa intende?” domandò di rimando Tynan.
“Che è necessario esaminare la questione affondo. - affermò la donna
inarcando lievemente entrambe le sopracciglia e alzandosi sulle punte dei
piedi per qualche secondo – Se per lei va bene, ne discuterei domani a
pranzo, in sala mensa, pensa di poterci riuscire?”
Il trill non potè fare a meno di spalancare la bocca in un muto gesto di
sorpresa, lasciando cadere le braccia sui fianchi.
“Tynan ha un appuntamento” le sue, almeno per il momento, fini orecchie
vulcaniane sentirono la voce di Brown prendere a canzonarlo, mentre alle
sue spalle poteva avvertire gli altri colleghi e amici riprendere a
sghignazzare.
-------------- parte successiva --------------
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