[Stml9] [5.05 - Bhreel - La strana storia della vulcaniana nel corpo di un trill]

Maddalena vampitrill a gmail.com
Gio 29 Ott 2015 14:53:59 CET


Beh, non deve essere per forza una cosa tragica. Potremmo scoprire che 
siamo dei minchioni e abbiamo interpretato male i dati. Intanto ce la 
facciamo addosso, così per gradire.

No, il fatto è che non sapevo cosa scrivere. La missione da ridere mi fa 
morire, ma al quinto brano le gag iniziavano a scarseggiare...

Maddy

Il 29/10/2015 09:34, Franco Carretti ha scritto:
> Ottimo brano, mi piace. Certo che noi una missione tranquilla solo per 
> ridere non ce la facciamo a farla eh? :D
> A me è toccato il corpicino di Suri... non mi è andata malissimo dai :)
> *Sent:* Thursday, October 29, 2015 at 8:03 AM
> *From:* "Stefano Zaniboni" <stezani a me.com>
> *To:* "Progetto Pytheas" <stml9 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml9] [5.05 - Bhreel - La strana storia della 
> vulcaniana nel corpo di un trill]
> Bellissimo brano complimenti! Ora entriamo nel vivo dell'azione, 
> potremo sperimentare la manovra evasiva ad O :)
> Steve
>
> Inviato da iPhone
>
> Il giorno 28 ott 2015, alle ore 23:06, Monica Miodini 
> <hannadegliiapigi a hotmail.it> ha scritto:
>
>     Ops ... Che bella sorpresa ! resteremo così per sempre ?  Brava la
>     mia damigella !
>     ------------------------------------------------------------------------
>     To: stml9 a gioco.net
>     From: vampitrill a gmail.com
>     Date: Wed, 28 Oct 2015 22:01:20 +0100
>     Subject: [Stml9] [5.05 - Bhreel - La strana storia della
>     vulcaniana nel corpo di un trill]
>
>     Ok, ho prodotto.
>     Meno del solito ma ho prodotto.
>     E sì, sono una guastafeste.
>
>     -----------------------------------------------
>
>     USS Curie - Alloggio Dottoressa Fuentes - 22 Febbraio 2395 - Ore 20.04
>
>     "Hai pensato a cosa fare se dovessimo restare così?"
>
>     "Per sempre, intendi?"
>
>     Si grattò i baffi. "Per gli Spiriti, no. Sarebbe un incubo.
>     Specialmente per gli uomini... che ora sono donne. Questo scambio
>     di ruoli mi crea la stessa confusione della dinamica temporale."
>
>     "Già, penso che noi riusciremmo ad adattarci... alla fine, ma
>     loro? Avresti lo studio pieno di gente."
>
>     "Ce l'ho già. Non è questo il punto. Intendevo dire, hai pensato a
>     cosa farai se dovessimo rimanere così fino al matrimonio?"
>
>     Qualche attimo di silenzio. Una vibrazione in fondo al letto
>     indicava il movimento nervoso di un piede in uno stivale da uomo.
>     "No... spero che non succeda. Potrei rimandare tutto..."
>
>     "Ancora?"
>
>     "Lo so. Dopotutto, ho già avuto un matrimonio formale una volta. E
>     guarda dove ci ha portato. Ma che altro potrei fare?"
>
>     Il materasso si incurvò mentre si puntellava sul gomito,
>     sollevandosi a sedere.
>
>     "Indossare l'abito di Tommy e sposare te stessa."
>
>     Una risata.
>
>     "E tu cosa farai?"
>
>     "Porterò al comandante Brown il mio abito da damigella e scorterò
>     Maria fino in sala mensa, immagino. O il corpo di Maria con
>     chiunque ci sia dentro."
>
>     "Già, con chi si è scambiata?"
>
>     "Non so, non puoi pretendere che ricordi ogni piccolo dettaglio"
>
>     "Ma hai due cervelli... "
>
>     Scacciò l'obiezione con un gesto irritato della mano enorme.
>
>     "Potrei anche farti da damigella così. Baffi e tutto."
>
>     "Le foto in questo modo verrebbero rovinate..."
>
>     " Non intendevo indossare l'abito da damigella con questo corpo..."
>
>     Luz, nel corpo del suo promesso sposo, scoppiò a ridere
>     improvvisamente a quell'immagine. La sua mente edificò a velocità
>     di curvatura una scenetta che vedeva tutti gli ospiti con gli
>     abiti originali delle proprie controparti. Compreso Brown in abito
>     blu scollato e tacchi a spillo. Forse avrebbe potuto indossare
>     anche il fermacapelli che aveva replicato per Timeran.
>
>     La scena aveva un che di comico. Se non si fosse trattato del suo
>     matrimonio, naturalmente.
>
>     Il dottore perse l'equilibrio e cadde dal letto, sbattendo il
>     ginocchio del futuro marito sul pavimento.
>
>     Timeran, nel corpo del baffuto capo ingegnere, si sporse dal bordo
>     del materasso.
>
>     "Se gli rompi qualcosa, ci arriverai in stampelle all'altare,
>     oltre che più alta di venti centimetri..."
>
>     "Finiscila e aiutami ad alzarmi... giuro che non capisco come
>     facciano a muoversi senza rompersi qualcosa ogni volta. O
>     abbattere qualche mobile."
>
>     "Arrivo. Appena smetto di ridere..."
>
>     USS Curie - Bar di Prora - 22 Febbraio 2395 - Ore 21.29
>
>     Ventuno e trenta.
>
>     Samak, nel corpo del trill, era già accomodata al tavolo sotto la
>     finestra, puntuale come solo i vulcaniani sanno essere. La schiena
>     dritta poggiata allo schienale della poltroncina, le dita di Tynam
>     unite sopra il piano del tavolo, osservava dritto davanti a sè.
>     Una parte del suo cervello era intenta, per abitudine ed
>     addestramento, ad osservare i presenti.
>
>     La sala non aveva un aspetto diverso dal solito in quell'orario,
>     anche se un occhio attento avrebbe potuto cogliere minute differenze.
>
>     Minute, però, forse non era il termine adatto ad una sala piena di
>     gente che sembrava improvvisamente indecisa su cosa fare dei
>     propri arti. Gambe goffamente accavallate, braccia apparentemente
>     troppo lunghe, acconciature improbabili, baffi e barbe che
>     sembravano falciati da un tagliaerba.
>
>     In generale però l'umore dell'equipaggio sembrava piuttosto alto.
>
>     Certi della transitorietà della situazione, nessuno sembrava
>     particolarmente preoccupato di non trovarsi nel suo corpo. Tutti
>     parevano preferire rivolgere la loro attenzione all'imminente
>     matrimonio.
>
>     Alcuni erano persino divertiti.
>
>     Samak era perplessa.
>
>     A lei la situazione non pareva nè piacevole, nè tanto meno divertente.
>
>     Aveva anche provato ad immaginare che cosa sarebbe accaduto se si
>     fosse trovata nei panni del marito che aveva lasciato nella loro
>     casa di Vulcano. Si era chiesta se l'esperienza sarebbe risultata
>     più intima, diversa da ciò che aveva provato trovandosi nel corpo
>     del trill.
>
>     La sua parte emotiva, sepolta sotto anni di addestramento, aveva
>     deciso di astenersi dal prendere posizione in merito.
>
>     La sua parte razionale aveva optato per il no. Sarebbe
>     semplicemente stato meno istruttivo. Suo marito non aveva un
>     simbionte di cui avvertire la presenza. Da lui avrebbe colto però
>     le stesse reazioni maschili che aveva colto da Tynam?
>
>     Questo sì, che era stato istruttivo. Illuminante sarebbe stato un
>     termine ancora migliore.
>
>     Immersa nelle sue considerazioni, alzò gli occhi giusto in tempo
>     per vedere sè stessa entrare a passo pesante dalla porta e
>     avvicinarsi a brevi falcate veloci al suo tavolo.
>
>     Tynam, strizzato nel corpo vulcaniano che non gli apparteneva,
>     varcò la soglia del bar e si guardò intorno, in cerca di sè
>     stesso. Si auto avvistò ad un tavolino sotto i finestroni e,
>     cercando di replicare il proprio passo con gambe non sue, si avviò
>     verso la collega.
>
>     A parte le battute dei suoi compagni di poker, questo incontro gli
>     aveva provocato da subito una certa ansia.
>
>     Prima di tutto erano anni che non andava ad un appuntamento. Come
>     se questo non bastasse a farlo sentire un liceale, quello non era
>     un appuntamento. Samak era una donna sposata, anzi una vulcaniana
>     sposata, e non aveva mai mostrato il minio interesse nei suoi
>     confronti.
>
>     Nemmeno lui, a dire il vero, aveva mai mostrato interesse nei suoi
>     confronti.
>
>     Nè l'aveva mai provato.
>
>     Ora, quella donna vulcaniana sposata che non provava interesse per
>     lui l'aveva praticamente convocato ad un appuntamento per parlare
>     delle reazioni fisiologiche sperimentate dal suo corpo durante una
>     sessione di meditazione. E come se non bastasse, non poteva
>     nemmeno negarle, quelle reazioni.
>
>     *Chi dice che ci si accorge di essere all'inferno perchè fa caldo
>     è un idiota...*
>
>     "Buonasera tenente. Scusi il ritardo. Sono stato trattenuto."
>
>     Samak si accorse subito che il trill era nervoso e trovò
>     istruttivo anche vedere quell'espressione sul suo volto, dove
>     chiaramente mai era comparsa prima.
>
>     "Non si preoccupi, comandante. Anzi, la ringrazio per questo
>     incontro. Sono sicura che sarà fruttuoso per entrambi. Si accomodi."
>
>     Tynam sedette.
>
>     Spiriti, Samak la metteva come se si fosse trattato di un briefing
>     informativo su un qualche fenomeno scientifico potenzialmente
>     pericoloso.
>
>     *Certo... il fenomeno dell'innalzamento del...*
>
>     Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dall'intervento di
>     Samak, apparentemente ignara del suo starsene lì a rimuginare in
>     silenzio.
>
>     "Spero di non averla messa in imbarazzo con la mia richiesta."
>
>     Samak osservò con attenzione la controparte. Si era aspettata il
>     nervosismo, reazione normale per gli umani quando si approcciava
>     l'argomento della sfera riproduttiva. Tuttavia, le sue reazioni
>     erano simili a quelle di suo marito nel corso dei loro primi
>     incontri. Eppure loro avevano toccato quell'argomento solo diversi
>     mesi dopo.
>
>     Era convinta di avere una certa conoscenza delle razze prive di
>     addestramento alla soppressione delle emozioni per via del
>     matrimonio. Evidentemente sbagliava.
>
>     "Mi rendo conto che avrei dovuto prevedere il provare sensazioni
>     insolite, non trattandosi più del mio corpo. Ma vede, queste
>     sensazioni sono per me... una distrazione."
>
>     "Una distrazione?"
>
>     Tynam aveva la bocca secca. Con un cenno richiamò un cameriere ed
>     ordinò un succo di frutta.
>
>     "Spesso lo sono anche per me. Immagino che possa essere paragonato
>     per lei all'acquisizione improvvisa delle mie nuove capacità
>     telepatiche. Sensazioni mai provate prima che risultano... una
>     distrazione, appunto."
>
>     Samak rimase silenziosa per qualche istante, apparentemente in
>     riflessione. Prese un sorso distratto dal proprio bicchiere.
>
>     "Capisco. Tuttavia lei sta trovando notevole giovamento nella
>     meditazione. Io, al contrario, non ne sto trovando affatto. Eppure
>     anche la meditazione può essere d'aiuto in casi analoghi. Si
>     tratta di pratiche comuni. Non capisco come mai non funzioni in
>     questo caso."
>
>     Una pausa, un altro sorso mentre ponderava la questione e il
>     cameriere consegnava il drink di Tynam.
>
>     "Lei come affronta tutto questo?"
>
>     Tynam bevve.
>
>     USS Curie - Sala Tattica - 22 Febbraio 2395 - Ore 22.14
>
>     Il silenzio era totale.
>
>     Dopo svariati minuti fu la voce di Brown ad interromperlo.
>
>     "Questo che cosa dovrebbe significare?"
>
>     Fu Samak a pronunciare la risposta che tutti stavano pensando dal
>     momento stesso in cui Sorin aveva chiamato dalla Baffin per
>     riferire delle letture dei sensori. Letture che avevano trovato
>     conferma anche sulla plancia della Curie. E che avevano aperto un
>     nuovo scenario di raccapriccianti possibilità.
>
>     "Esattamente quello che è stato detto. Non abbiamo abbastanza dati
>     per spiegare che cosa sta succedendo... ma la realtà dei fatti è
>     questa: lo stato di risonanza delle tre stelle del sistema ha
>     avuto termine 67 minuti fa. In anticipo rispetto alle nostre
>     previsioni di circa 12 ore."
>
>     Timeran deglutì nella gola di Brown.
>
>     "Ma noi non siamo tornati normali."
>
>     "Già. Non siamo tornati normali .
>
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