[Stml9] 00,08 Imbarco di Steve Payton

Stefano Zaniboni stezani a me.com
Lun 21 Set 2015 21:26:03 CEST


Buonasera a tutti! Scusate il fuori tema, ho preparato il mio pezzo per l’imbarco, vi piace?

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Titolo: Si Va in scena
Brano: 00.08
Autore: Stefano Zaniboni aka Steve Payton
Brano Precedente: 00.07 Bhreel - Verso L’ora Zero

== Runabout della Federazione NN-Pacifico, in rotta verso Deep Space 9 == 

Steve stava ripercorrendo gli ultimi giorni nella sua mente, come un film: di solito questa tecnica lo aiutava a rilassarsi. Negli ultimi mesi era tornato a casa dalla sua Famiglia, di rientro dalla stazione Jupiter. Suo padre lo stava aspettando al molo di attracco della stazione di Milano con un enorme sorriso sulla sua faccia rotonda e paffuta. 

— Flashback: una settimana prima, Milano, Italia — 

“Padre, abbiamo messo su qualche chilo a quanto vedo! ” disse Steve ridendo e abbracciando il padre che lo aspettava con le braccia aperte. 
“Guarda, solo perche’ sono piu’ maturo di te mi astengo dall’ordinarti di andare…”, non ci fu bisogno di terminare la frase. 
“Sono contento di vederti, Papa’ ”,
“Anch’io, figliolo”.
“Come mai la mamma non e’ venuta? Mi aspettavo di trovare anche lei qua.”
“Era dispiaciuta ma ha dovuto assentarsi proprio questa mattina per una questione urgente al comando della Flotta a San Francisco e ha preso il primo teletrasporto della mattina.” 
“Ah capisco… “ disse Steve cercando di nascondere il piu’ possibile una leggera delusione: non si sarebbe mai aspettato un simile comportamento dalla madre. 

Caricati i bagagli, si diressero con l’auto ad antigravita’ verso casa, nella periferia di Milano. Non voleva perdere nessun dettaglio della sua citta’, della sua casa, dei luoghi che era solito frequentare quando era ragazzo. Dopo una manciata di minuti arrivarono davanti alla villetta a schiera dallo stile Vintage, costruita con mattoni rossi e legno, tipico delle case del 21esimo secolo. Noto’ che tutte le finestre erano chiuse e con i vetri polarizzati sul nero che non lasciavano intravedere nulla all’interno della casa.

“Come mai hai lasciato tutto cosi chiuso? Ce’ una piu’ bella giornata sembra che qua non ci abiti nessuno” chiese Steve.
“Ah sara’ stata una svista mia…” rispose il padre con un tono vago. 

Fu allora che Steve capi’. Con un largo sorriso, prima guardo’ suo padre che ormai non riusciva piu’ a trattenersi poi si volto’ e corse in direzione della porta: appena entrato fu assalito da un fragoroso “SORPRESA!” e applausi. Una festa di bentornato, con tutti i suoi amici e parenti. La madre davanti a tutti con le lacrime agli occhi corse a baciare e abbracciare suo figlio. 

“Lo sapevo che non poteva essere un impegno di lavoro!”
“Ma provaci tu ad organizzare una festa cosi!” 

Il resto del giorno festeggiarono e Steve racconto’ le ultime settimane alla Stazione Jupiter, poi quando gli ospiti se ne furono andati, finalmente pote’ parlare con i genitori della suo nuovo incarico, di quanto fosse eccitato ma al tempo stesso rattristato per il lungo viaggio che stava per intraprendere e per il tempo che sarebbe trascorso senza potersi vedere. 

“Steve, io e tua madre siamo fieri dell’uomo che sei diventato. Anche a noi dispiace che non ti rivedremo per molto tempo, ma sappiamo che il viaggio che stai per intraprendere e’ qualcosa che solo pochi prima di te hanno potuto provare. Sii fiero di te e delle tue scelte. Quando tornerai avrai un sacco di storie interessanti da raccontare e noi saremo qui ad aspettarti e non vediamo l’ora di sentire quali avventure incredibili avrai affrontato.” 

Si strinsero tutti e tre in un abbraccio.

— Fine Flashback — 

=^= Avviso: Tenente Payton ci stiamo avvicinando alla stazione DS9, inviata richiesta di attracco in attesa di convalida =^= 

Il computer di bordo riporto’ Steve al presente. =^= Computer apri canale verso la stazione DS9 =^=, 
=^= Canale aperto =^= 
=^= Qui stazione di Deep Space 9, salve Tenente. =^= Sullo schermo apparve un guardiamarina Bajoriana.
=^= Buongiorno DS9, avete ricevuto la mia richiesta di attracco? Se fosse possibile vorrei farlo il prima possibile, ho molte cose nella stiva che devo portare sulla USS Baffin. =^= 
=^= Le chiediamo un po di pazienza signore, abbiamo avuto un afflusso di navi molto consistente in questi giorni e siamo a corto di postazioni di attracco. Attenda al Pilone 2, fra meno di venti minuti dovrebbe liberarsi. =^= 
=^= La ringrazio, qui NN-Pacifico chiudo =^= 

Dire che aveva un po di cose era un eufemismo: oltre agli indumenti e effetti personali era riuscito a farsi assegnare nella stiva della nave una quantita’ di spazio appena sufficiente per i suoi dischi, in attesa di portarli nel suo alloggio. *Se doveva viaggiare attraverso il quadrante Delta almeno che questo fosse in compagnia di qualche buon pezzo da ascoltare!* Detto questo collego’ il suo walkman al sistema audio della navetta e fece partire un pezzo dei Journey… 

Deep Space 9 - Gancio di Attracco 2
USS Baffin - Portello 1 - 3 luglio 2392 - Ore 07:00

Dopo aver sistemato tutto, Steve si diresse verso l’ufficio del capitano per annunciarsi. Aveva tutte le mani sudate e un filo secchezza in bocca. 
Il capitano Enizia stava giusto arrivando dal corridoio e anche lei si stava dirigendo all’ufficio.

“Buon  pomeriggio Capitano. Sono il Tenente Steve Payton, permesso di salire a bordo?”
L’andoriana si giro’ verso di lui per guardarlo: per un momento gli sembro’ infastidita come se avesse interrotto qualcosa ma subito la sua espressione cambio’ e accenno’ un mezzo sorriso.

“Permesso concesso Tenente. Entri pure. Si accomodi” disse lei facendo cenno con la mano ad una delle due poltrone davanti alla scrivania.

“Bene signor Payton. Vedo che ha gia’ preso possesso dell’alloggio, uhm… Una domanda: cosa sono quelle specie di padelle nere che ha fatto caricare?” 

“Ehm Capitano ho portato qualche effetto personale: sulla terra qualche secolo fa era usanza registrare la musica su quei supporti chiamati vinili e con un apposito strumento e’ possibile riprodurre musica. Le prometto che liberero’ il prima possibile la stiva e collochero’ tutto nel mio alloggio.” 

L’espressione del Capitano era perplessa, “Ah musica dice? Sono curiosa, magari una volta potrebbe eseguire qualche brano e farci ascoltare qualcosa, magari al bar di Prora.”

“Volentieri Capitano, ne sarei felice.”

“Molto bene, lei e’ stato assegnato come timoniere nel turno Delta. Adesso mi scusi ma ho molto lavoro da sbrigare prima della partenza. E’ stato un piacere fare la sua conoscenza. ”

“Grazie Capitano. Ci tengo a farle sapere che sono molto onorato di far parte di questo equipaggio. “ Steve le porse la mano e il capitano ricambio’ con un stretta non troppo forte ma decisa.

“Bene Tenente JG. Puo’ andare, si presenti in infermeria per i controlli di Routine dalla dottoressa Fuentes. “ 

“Si signore”. Uscito dalla stanza si accorse che aveva trattenuto il respiro. 
*Ottimo, si va in scena.* penso’ Steve mentre si dirigeva al turboascensore.
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-------------- parte successiva --------------
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