[Stml9] 00,08 Imbarco di Steve Payton

Maddalena vampitrill a gmail.com
Mar 22 Set 2015 11:10:45 CEST


Il brano mi è piaciuto, specie la parte sulla navetta.
Sembra un tipo allegro, questo timoniere ;-)

Maddy

Il 21/09/2015 21:26, Stefano Zaniboni ha scritto:
> Buonasera a tutti! Scusate il fuori tema, ho preparato il mio pezzo 
> per l’imbarco, vi piace?
>
> ######################
> Titolo: Si Va in scena
> Brano: 00.08
> Autore: Stefano Zaniboni aka Steve Payton
> Brano Precedente: 00.07 Bhreel - Verso L’ora Zero
>
> == Runabout della Federazione NN-Pacifico, in rotta verso Deep Space 9 ==
>
> Steve stava ripercorrendo gli ultimi giorni nella sua mente, come un 
> film: di solito questa tecnica lo aiutava a rilassarsi. Negli ultimi 
> mesi era tornato a casa dalla sua Famiglia, di rientro dalla stazione 
> Jupiter. Suo padre lo stava aspettando al molo di attracco della 
> stazione di Milano con un enorme sorriso sulla sua faccia rotonda e 
> paffuta.
>
> — Flashback: una settimana prima, Milano, Italia —
>
> “Padre, abbiamo messo su qualche chilo a quanto vedo! ” disse Steve 
> ridendo e abbracciando il padre che lo aspettava con le braccia aperte.
> “Guarda, solo perche’ sono piu’ maturo di te mi astengo dall’ordinarti 
> di andare…”, non ci fu bisogno di terminare la frase.
> “Sono contento di vederti, Papa’ ”,
> “Anch’io, figliolo”.
> “Come mai la mamma non e’ venuta? Mi aspettavo di trovare anche lei qua.”
> “Era dispiaciuta ma ha dovuto assentarsi proprio questa mattina per 
> una questione urgente al comando della Flotta a San Francisco e ha 
> preso il primo teletrasporto della mattina.”
> “Ah capisco… “ disse Steve cercando di nascondere il piu’ possibile 
> una leggera delusione: non si sarebbe mai aspettato un simile 
> comportamento dalla madre.
>
> Caricati i bagagli, si diressero con l’auto ad antigravita’ verso 
> casa, nella periferia di Milano. Non voleva perdere nessun dettaglio 
> della sua citta’, della sua casa, dei luoghi che era solito 
> frequentare quando era ragazzo. Dopo una manciata di minuti arrivarono 
> davanti alla villetta a schiera dallo stile Vintage, costruita con 
> mattoni rossi e legno, tipico delle case del 21esimo secolo. Noto’ che 
> tutte le finestre erano chiuse e con i vetri polarizzati sul nero che 
> non lasciavano intravedere nulla all’interno della casa.
>
> “Come mai hai lasciato tutto cosi chiuso? Ce’ una piu’ bella giornata 
> sembra che qua non ci abiti nessuno” chiese Steve.
> “Ah sara’ stata una svista mia…” rispose il padre con un tono vago.
>
> Fu allora che Steve capi’. Con un largo sorriso, prima guardo’ suo 
> padre che ormai non riusciva piu’ a trattenersi poi si volto’ e corse 
> in direzione della porta: appena entrato fu assalito da un fragoroso 
> “SORPRESA!” e applausi. Una festa di bentornato, con tutti i suoi 
> amici e parenti. La madre davanti a tutti con le lacrime agli occhi 
> corse a baciare e abbracciare suo figlio.
>
> “Lo sapevo che non poteva essere un impegno di lavoro!”
> “Ma provaci tu ad organizzare una festa cosi!”
>
> Il resto del giorno festeggiarono e Steve racconto’ le ultime 
> settimane alla Stazione Jupiter, poi quando gli ospiti se ne furono 
> andati, finalmente pote’ parlare con i genitori della suo nuovo 
> incarico, di quanto fosse eccitato ma al tempo stesso rattristato per 
> il lungo viaggio che stava per intraprendere e per il tempo che 
> sarebbe trascorso senza potersi vedere.
>
> “Steve, io e tua madre siamo fieri dell’uomo che sei diventato. Anche 
> a noi dispiace che non ti rivedremo per molto tempo, ma sappiamo che 
> il viaggio che stai per intraprendere e’ qualcosa che solo pochi prima 
> di te hanno potuto provare. Sii fiero di te e delle tue scelte. Quando 
> tornerai avrai un sacco di storie interessanti da raccontare e noi 
> saremo qui ad aspettarti e non vediamo l’ora di sentire quali 
> avventure incredibili avrai affrontato.”
>
> Si strinsero tutti e tre in un abbraccio.
>
> — Fine Flashback —
>
> =^= Avviso: Tenente Payton ci stiamo avvicinando alla stazione DS9, 
> inviata richiesta di attracco in attesa di convalida =^=
>
> Il computer di bordo riporto’ Steve al presente. =^= Computer apri 
> canale verso la stazione DS9 =^=,
> =^= Canale aperto =^=
> =^= Qui stazione di Deep Space 9, salve Tenente. =^= Sullo schermo 
> apparve un guardiamarina Bajoriana.
> =^= Buongiorno DS9, avete ricevuto la mia richiesta di attracco? Se 
> fosse possibile vorrei farlo il prima possibile, ho molte cose nella 
> stiva che devo portare sulla USS Baffin. =^=
> =^= Le chiediamo un po di pazienza signore, abbiamo avuto un afflusso 
> di navi molto consistente in questi giorni e siamo a corto di 
> postazioni di attracco. Attenda al Pilone 2, fra meno di venti minuti 
> dovrebbe liberarsi. =^=
> =^= La ringrazio, qui NN-Pacifico chiudo =^=
>
> Dire che aveva un po di cose era un eufemismo: oltre agli indumenti e 
> effetti personali era riuscito a farsi assegnare nella stiva della 
> nave una quantita’ di spazio appena sufficiente per i suoi dischi, in 
> attesa di portarli nel suo alloggio. *Se doveva viaggiare attraverso 
> il quadrante Delta almeno che questo fosse in compagnia di qualche 
> buon pezzo da ascoltare!* Detto questo collego’ il suo walkman al 
> sistema audio della navetta e fece partire un pezzo dei Journey…
>
> Deep Space 9 - Gancio di Attracco 2
> USS Baffin - Portello 1 - 3 luglio 2392 - Ore 07:00
>
> Dopo aver sistemato tutto, Steve si diresse verso l’ufficio del 
> capitano per annunciarsi. Aveva tutte le mani sudate e un filo 
> secchezza in bocca.
> Il capitano Enizia stava giusto arrivando dal corridoio e anche lei si 
> stava dirigendo all’ufficio.
>
> “Buon pomeriggio Capitano. Sono il Tenente Steve Payton, permesso di 
> salire a bordo?”
> L’andoriana si giro’ verso di lui per guardarlo: per un momento gli 
> sembro’ infastidita come se avesse interrotto qualcosa ma subito la 
> sua espressione cambio’ e accenno’ un mezzo sorriso.
>
> “Permesso concesso Tenente. Entri pure. Si accomodi” disse lei facendo 
> cenno con la mano ad una delle due poltrone davanti alla scrivania.
>
> “Bene signor Payton. Vedo che ha gia’ preso possesso dell’alloggio, 
> uhm… Una domanda: cosa sono quelle specie di padelle nere che ha fatto 
> caricare?”
>
> “Ehm Capitano ho portato qualche effetto personale: sulla terra 
> qualche secolo fa era usanza registrare la musica su quei supporti 
> chiamati vinili e con un apposito strumento e’ possibile riprodurre 
> musica. Le prometto che liberero’ il prima possibile la stiva e 
> collochero’ tutto nel mio alloggio.”
>
> L’espressione del Capitano era perplessa, “Ah musica dice? Sono 
> curiosa, magari una volta potrebbe eseguire qualche brano e farci 
> ascoltare qualcosa, magari al bar di Prora.”
>
> “Volentieri Capitano, ne sarei felice.”
>
> “Molto bene, lei e’ stato assegnato come timoniere nel turno Delta. 
> Adesso mi scusi ma ho molto lavoro da sbrigare prima della partenza. 
> E’ stato un piacere fare la sua conoscenza. ”
>
> “Grazie Capitano. Ci tengo a farle sapere che sono molto onorato di 
> far parte di questo equipaggio. “ Steve le porse la mano e il capitano 
> ricambio’ con un stretta non troppo forte ma decisa.
>
> “Bene Tenente JG. Puo’ andare, si presenti in infermeria per i 
> controlli di Routine dalla dottoressa Fuentes. “
>
> “Si signore”. Uscito dalla stanza si accorse che aveva trattenuto il 
> respiro.
> *Ottimo, si va in scena.* penso’ Steve mentre si dirigeva al 
> turboascensore.
> ######################
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