[Stml9] Legami, nuovo brano di Steve Payton
Elena Fuccelli
mf9115 a mclink.it
Mer 23 Set 2015 20:22:17 CEST
On Wed, 23 Sep 2015 10:57:36 +0200
"Franco Carretti" <piotr_volkoff a mail.com> wrote:
> Tranquillo che agli inizi capita perchè ti fai prendere dalla
>foga e poi Elena è solo invidiosa perchè hai mandato
>due brani in tipo 4 giorni. Rimanga fra noi ma il nostro capitano ha
>i tempi di scrittura di una legislatura :D
Questo è assolutamente vero! *_*
Ciao!;-D
Elena
Sent: Wednesday,
>September 23, 2015 at 10:37 AM From: "Stefano Zaniboni"
><stezani a me.com> To: "Progetto Pytheas" <stml9 a gioco.net> Subject:
>Re: [Stml9] Legami, nuovo brano di Steve Payton Chiedo perdono per
>gli sfondoni, soprattutto quello del ragù (Franco il
>ragù vegetariano pensavo fosse solo una leggenda
>metropolitana, lo vendono sul serio?). Provvedo a correggere e
>mettere meglio i pensieri e questa sera ricarico. SZ On 22 Sep
>2015, at 23:01, piotr_volkoff a mail.com wrote: Personalmente mi
>piace anche più del primo... ottimo lavoro. Unico appunto, i
>vulcaniani sono vegetariani e quindi Suri non apprezzerebbe il ragu.
>E non mi dire che è un ragu vegetariano perchè ti
>uccido io :D Mi è piaciuto lo "scontro" con Volkoff,
>possiamo farlo durare un pochino tanto per fare scena Sent:
>Tuesday, September 22, 2015 at 7:15 PM From: "Stefano Zaniboni"
><stezani a me.com> To: "Progetto Pytheas" <stml9 a gioco.net> Subject:
>[Stml9] Legami, nuovo brano di Steve Payton Buonasera a tutti, sono
>contento che vi sia piaciuto il mio primo brano. Era da un sacco che
>non scrivevo e fa veramente piacere quando l’impegno viene
>ripagato :D ho preparato un nuovo brano che ho intitolato
>“Legami” in cui parlo un po’ delle amicizie che il
>mio Steve ha fatto sulla Baffin e della promozione al turno Beta (e
>di conseguenza al grado di Timoniere come indicato dalla scheda del
>PG). Spero vi piaccia come il primo. ########### Titolo: Legami
> Brano: XX.YY Autore: Stefano Zaniboni aka Steve Payton Brano
>Precedente: XX.YY - #### - Title - Anno 2394, USS Baffin,
>alloggio del Tenente JG Payton, ore 19.00 - =^= Al segnale
>saranno le 19.00 =^= Nel suo letto, Steve apri’ prima un
>occhio poi scocciato lo richiuse. Per quanto la sua volonta’ di
>rimanere a dormire fosse forte, il senso del dovere ebbe la meglio.
>Con una mossa simile ad uno spasmo da raffreddore Boliano prima il
>giovane Tenente JG si scrollo’ di dosso le coperte poi con uno
>sbadiglio da leone si tolse di dosso gli ultimi residui di sonno.
> Allo specchio i suoi capelli sembravano la torre eiffel di Nuova
>Parigi. Una doccia sonica, un po’ di Gel e il suo ciuffo
>sarebbe tornato bello e domato. Ma per iniziare il nuovo turno al
>timone serviva qualcosa di piu’; prima di entrare in doccia nel
>suo piccolo salottino estrasse un vinile dei Bon Jovi, niente di
>meglio per iniziare la giornata. =^= Computer, che ore sono? =^=
> =^= Sono le 19.10 =^= Sistemo’ il disco sul suo piatto con
>perizia quasi da chirurgo. Aveva tutto il tempo, il suo turno
>iniziava alle 20.00. =^= Computer, abbassa la puntina. Quando
>uscirò dal mio alloggio spegni luci e musica. In caso di
>comunicazioni interrompi la riproduzione. Volume a livello 15 per
>favore. =^= =^= Eseguo =^= La musica si diffuse leggera
>nell’alloggio e senza volere il timoniere davanti allo specchio
>inizio’ a cantare: *per fortuna che negli alloggi adiacenti al
>mio a quest’ora non vi e’ nessuno, altrimenti i miei
>vicini di alloggio con la voce stonata che mi ritrovo si
>scorticherebbero le orecchie* penso’. Era nel bel mezzo della
>doccia quando la musica si spense sostituita dalla voce del capitano
>Enizia: =^= Tenente, a rapporto il prima possibile nel mio
>ufficio =^= =^= Si Capitano, ricevuto. =^= Accelero’ la
>sua tolettatura e alle 19.24 era di fronte all’ufficio del
>capitano della Baffin tutto tirato a nuovo come un’astronave
>appena uscita dal bacino di costruzione. Steve schiaccio’ il
>pulsante di chiamata. “Avanti” “Signore
>Buonasera, a rapporto come da lei richiesto”. “Oh signor
>Payton entri e si accomodi.” Nell’ufficio del
>Capitano vi era anche il primo ufficiale. Si sedette sulla poltrona
>di fronte alla scrivania: il capitano aveva in mano un D-Padd che
>leggeva con aria molto seria. Poi attacco’ a parlare in tono
>minaccioso quasi arrabbiato. “Lo sa cosa sono
>questi?” “No signore” “Sono i rapporti del
>Facente funzione di capitano del turno delta.” “Ci sono
>problemi signore? MI sembra di aver assolto i compiti durante il mio
>turno con perizia e..” Enizia lo interruppe mentre la
>preoccupazione saliva. “Ecco appunto. Le uniche note negative
>che leggo in questo rapporto sono del Tenente Volkoff.” *Eh
>certo come biasimarlo il capo della sicurezza.* Steve trattenne un
>sorriso pensando a quella nota di biasimo ricevuta
>dall’imponente russo: sin dal suo ingresso sulla Baffin aveva
>instaurato un buon rapporto con tutti i membri dell’equipaggio
>o per lo meno ci aveva provato. Al suo primo controllo medico conobbe
>la dottoressa Fuentes e il guardiamarina Vizzini: superato
>l’imbarazzo del primo incontro iniziarono ad andare
>d’accordo e tra una parola di circostanza e l’altra aveva
>scoperto che avevano alcune passioni in comune tra cui quella della
>corsa mattutina. Da allora ogni tanto Steve e la dottoressa si
>trovavano per andare a correre e conversare per scaricare un po la
>tensione della giornata. Stringe un ottimo rapporto anche con il
>Tenente Samak grazie alla passione comune degli animali e visto il
>forte desiderio di Steve di imparare l’antico gioco del Kal
>Toh, con il tenente Samak era solito intrattenersi diverse ore la
>settimana imparando molto anche sulla cultura Vulcaniana. I rapporti
>con l’equipaggio pero’ crebbero quando aveva dovuto
>sostituire per un mese il cuoco, a causa di una infezione di pulci
>spaziali: la madre gli aveva trasmesso la passione per la cucina e si
>era dilettato a preparare deliziosi piatti per l’equipaggio e
>aveva reso i pasti una sorta di spettacolo di cabaret, raccontando
>aneddoti sul volo nello spazio o delle sue esperienze comiche vissute
>mentre l’equipaggio consumava le sue specialita’ come i
>cappelletti per le festivita’ natalizie. Era riuscito inoltre a
>conquistare il palato del capitano Suri quando per un pranzo con il
>capitano Enizia aveva preparato la sua ricetta segreta del
>Ragu’: al modo dei Vulcaniani gli aveva domandato di avere una
>seconda e una terza porzione. L’unica persona con cui non era
>riuscito a legare era Volkoff: per il compleanno del comandante
>Thurax vista la grande golosità di questi per la crema segreta
>di sua madre aveva studiato con il capo Brown una sorta di fontana
>che sparava crema ma a causa di un malfunzionamento gran parte di
>quella crema era stata sparata contro il russo inondandolo
>completamente e suscitando l’ilarità dei presenti. In
>piu’ durante una missione di ricognizione in una cintura di
>asteroidi alla ricerca di nuovi minerali a causa di un
>malfunzionamento con gli smorzatori inerziali della navetta avevano
>dovuto eseguire una serie di manovre estreme per superare indenni gli
>asteroidi rovesciando addosso a Volkoff il pranzo e sballottandolo
>come una pallina da tennis in un frullatore. Ecco come si era
>guadagnato la nota di biasimo e un leggero astio nei suoi confronti.
>Per quanto cercasse di rimediare lui e Volkoff finivano sempre per
>rovesciare qualcosa l’uno sull’altro. “Capitano
>ho chiesto perdono al signor Volkoff per l’incidente con la
>crema e..” “Silenzio. A questo punto non ho dubbi su
>cosa fare.” “Capitano per favore non me lo strapazzi
>troppo: fra poco entrera’ in servizio.” Intervenne il
>comandante Thurax all’improvviso con un sorriso da parte a
>parte. “Giusto Thurax. Signor Payton si alzi per favore”
>Steve si alzo’ tenendo i pugni chiusi per la tensione.
> “Tenente JG Pyaton, visto l’eccellente stato di servizio
>e per la dedizione e la perizia dimostrata in questi mesi a bordo
>della Baffin la promuovo a Tenente a tutti gli effetti e il suo nuovo
>incarico sara’ il turno Beta al timone. Congratulazioni
>Tenente.” Il capitano Enizia cambio’ espressione e al
>posto della faccia seria comparve un sorriso soddisfatto. Gli
>appunto’ la nuova spilletta per il grado al colletto e gli
>porse la mano. “Complimenti Steve”. Gli fece eco il
>comandante. Steve preso completamente spiazzato dalla promozione non
>sapeva cosa dire. “Capitano la ringrazio di cuore, mi ha fatto
>prendere uno spavento.” Ricambio’ la stretta di mano del
>capitano e il suo tono di voce si fece piu’ rilassato, come
>quello di un bambino che scartava i regali sotto l’albero il
>giorno di natale. “Resti inteso che ora ha piu’
>responsabilita’: mi aspetto che continui ad eseguire i suoi
>compiti al meglio e che si superi.” Disse lei in tono
>autoritario. “Non la deludero’ capitano, glielo
>prometto.” “Bene. Ora vada, il timone della Baffin
>l’aspetta.” “Grazie Capitano. Signore,
>Signora” Rispettosamente Steve saluto’ il comandante e il
>capitano e usci dall’ufficio andando in plancia alla sua
>postazione. “Ah Steve, domani sera saro’ ospite del
>Capitano Suri e mi ha chiesto se può preparare uno dei piatti
>del suo repertorio. Cito testualmente - Mi stupisca. -
> “Saro’ lieto di venire con Lei Capitano sulla Curie e
>faro’ del mio meglio.” “La ringrazio. Puo’
>andare” Il comandante Thurax attese che le porte
>dell’ufficio si chiudessero. “E’ un ottimo
>elemento e tutto l’equipaggio lo stima. Anche Volkoff, sotto la
>sua scorza di crema e da russo gli piace.” Disse il
>comandante. “Si hai proprio ragione. Con il suo modo di
>fare ha la capacita’ di portare il sorriso tra
>l’equipaggio. In un viaggio come questo non e’ cosa da
>poco, al momento giusto potrebbe rivelarsi utile specie per il morale
>collettivo.” “Beh intanto gustiamoci la sua crema,
>dovrebbe essercene ancora nella dispensa personale del comandante.
>Non so cosa ci metta dentro ma non riesco piu’ a iniziare la
>giornata senza un caffe’ e un cucchiaio di quella roba.”
> “Anche su questo devo darti ragione. Volkoff cosparso di
>crema e’ un ricordo che mi fa ridere ogni volta che ci
>penso.” Il capitano e il comandante uscirono
>dall’ufficio in direzione del bar di prora. #############
> On 22 Sep 2015, at 18:42, Luigi Fantin
><alan.brown.pytheas a gmail.com> wrote:
> Ottimo brano. Anche il flashback era carino secondo me. Per quanto
>riguarda le interazioni fai pure come vuoi. Anche qualcosa di
>divertente va bene. Comandante Brown ha provato a registrare le
>condole? La nave tira tutta sulla destra. (si lo so che fa ridere
>solo me)
> GG Il 22/Set/2015 15:02, "Stefano Zaniboni" <stezani a me.com> ha
>scritto: Ok ho in mente qualche idea per l’interazione tra i
>personaggi ma ci devo lavorare ancora un po9. Grazie Maddalena, sono
>contento che ti sia piaciuto il mio brano (il primo in assoluto) sono
>dell’idea che un musone asociale nel quadrante delta faccia
>solo arrabbiare e sia anche di poca utilità’, meglio
>dare un pizzico di follia e di allegria all’avventura :D On
>22 Sep 2015, at 11:10, Maddalena <vampitrill a gmail.com> wrote: Il
>brano mi è piaciuto, specie la parte sulla navetta. Sembra un
>tipo allegro, questo timoniere ;-) Maddy Il 21/09/2015 21:26,
>Stefano Zaniboni ha scritto: Buonasera a tutti! Scusate il fuori
>tema, ho preparato il mio pezzo per l’imbarco, vi piace?
> ###################### Titolo: Si Va in scena Brano: 00.08
> Autore: Stefano Zaniboni aka Steve Payton Brano Precedente: 00.07
>Bhreel - Verso L’ora Zero == Runabout della Federazione
>NN-Pacifico, in rotta verso Deep Space 9 == Steve stava
>ripercorrendo gli ultimi giorni nella sua mente, come un film: di
>solito questa tecnica lo aiutava a rilassarsi. Negli ultimi mesi era
>tornato a casa dalla sua Famiglia, di rientro dalla stazione Jupiter.
>Suo padre lo stava aspettando al molo di attracco della stazione di
>Milano con un enorme sorriso sulla sua faccia rotonda e paffuta.
> — Flashback: una settimana prima, Milano, Italia —
> “Padre, abbiamo messo su qualche chilo a quanto vedo!
>” disse Steve ridendo e abbracciando il padre che lo aspettava
>con le braccia aperte. “Guarda, solo perche’ sono
>piu’ maturo di te mi astengo dall’ordinarti di
>andare…”, non ci fu bisogno di terminare la frase.
> “Sono contento di vederti, Papa’ ”,
> “Anch’io, figliolo”. “Come mai la mamma non
>e’ venuta? Mi aspettavo di trovare anche lei qua.”
> “Era dispiaciuta ma ha dovuto assentarsi proprio questa
>mattina per una questione urgente al comando della Flotta a San
>Francisco e ha preso il primo teletrasporto della mattina.”
> “Ah capisco… “ disse Steve cercando di
>nascondere il piu’ possibile una leggera delusione: non si
>sarebbe mai aspettato un simile comportamento dalla madre.
> Caricati i bagagli, si diressero con l’auto ad
>antigravita’ verso casa, nella periferia di Milano. Non voleva
>perdere nessun dettaglio della sua citta’, della sua casa, dei
>luoghi che era solito frequentare quando era ragazzo. Dopo una
>manciata di minuti arrivarono davanti alla villetta a schiera dallo
>stile Vintage, costruita con mattoni rossi e legno, tipico delle case
>del 21esimo secolo. Noto’ che tutte le finestre erano chiuse e
>con i vetri polarizzati sul nero che non lasciavano intravedere nulla
>all’interno della casa. “Come mai hai lasciato tutto
>cosi chiuso? Ce’ una piu’ bella giornata sembra che qua
>non ci abiti nessuno” chiese Steve. “Ah sara’
>stata una svista mia…” rispose il padre con un tono
>vago. Fu allora che Steve capi’. Con un largo sorriso,
>prima guardo’ suo padre che ormai non riusciva piu’ a
>trattenersi poi si volto’ e corse in direzione della porta:
>appena entrato fu assalito da un fragoroso “SORPRESA!” e
>applausi. Una festa di bentornato, con tutti i suoi amici e parenti.
>La madre davanti a tutti con le lacrime agli occhi corse a baciare e
>abbracciare suo figlio. “Lo sapevo che non poteva essere
>un impegno di lavoro!” “Ma provaci tu ad organizzare una
>festa cosi!” Il resto del giorno festeggiarono e Steve
>racconto’ le ultime settimane alla Stazione Jupiter, poi quando
>gli ospiti se ne furono andati, finalmente pote’ parlare con i
>genitori della suo nuovo incarico, di quanto fosse eccitato ma al
>tempo stesso rattristato per il lungo viaggio che stava per
>intraprendere e per il tempo che sarebbe trascorso senza potersi
>vedere. “Steve, io e tua madre siamo fieri dell’uomo
>che sei diventato. Anche a noi dispiace che non ti rivedremo per
>molto tempo, ma sappiamo che il viaggio che stai per intraprendere
>e’ qualcosa che solo pochi prima di te hanno potuto provare.
>Sii fiero di te e delle tue scelte. Quando tornerai avrai un sacco di
>storie interessanti da raccontare e noi saremo qui ad aspettarti e
>non vediamo l’ora di sentire quali avventure incredibili avrai
>affrontato.” Si strinsero tutti e tre in un abbraccio.
> — Fine Flashback — =^= Avviso: Tenente Payton ci
>stiamo avvicinando alla stazione DS9, inviata richiesta di attracco
>in attesa di convalida =^= Il computer di bordo riporto’
>Steve al presente. =^= Computer apri canale verso la stazione DS9
>=^=, =^= Canale aperto =^= =^= Qui stazione di Deep Space 9,
>salve Tenente. =^= Sullo schermo apparve un guardiamarina Bajoriana.
> =^= Buongiorno DS9, avete ricevuto la mia richiesta di attracco? Se
>fosse possibile vorrei farlo il prima possibile, ho molte cose nella
>stiva che devo portare sulla USS Baffin. =^= =^= Le chiediamo un po
>di pazienza signore, abbiamo avuto un afflusso di navi molto
>consistente in questi giorni e siamo a corto di postazioni di
>attracco. Attenda al Pilone 2, fra meno di venti minuti dovrebbe
>liberarsi. =^= =^= La ringrazio, qui NN-Pacifico chiudo =^=
> Dire che aveva un po di cose era un eufemismo: oltre agli
>indumenti e effetti personali era riuscito a farsi assegnare nella
>stiva della nave una quantita’ di spazio appena sufficiente per
>i suoi dischi, in attesa di portarli nel suo alloggio. *Se doveva
>viaggiare attraverso il quadrante Delta almeno che questo fosse in
>compagnia di qualche buon pezzo da ascoltare!* Detto questo
>collego’ il suo walkman al sistema audio della navetta e fece
>partire un pezzo dei Journey… Deep Space 9 - Gancio di
>Attracco 2 USS Baffin - Portello 1 - 3 luglio 2392 - Ore 07:00
> Dopo aver sistemato tutto, Steve si diresse verso l’ufficio
>del capitano per annunciarsi. Aveva tutte le mani sudate e un filo
>secchezza in bocca. Il capitano Enizia stava giusto arrivando dal
>corridoio e anche lei si stava dirigendo all’ufficio.
> “Buon pomeriggio Capitano. Sono il Tenente Steve Payton,
>permesso di salire a bordo?” L’andoriana si giro’
>verso di lui per guardarlo: per un momento gli sembro’
>infastidita come se avesse interrotto qualcosa ma subito la sua
>espressione cambio’ e accenno’ un mezzo sorriso.
> “Permesso concesso Tenente. Entri pure. Si accomodi”
>disse lei facendo cenno con la mano ad una delle due poltrone davanti
>alla scrivania. “Bene signor Payton. Vedo che ha gia’
>preso possesso dell’alloggio, uhm… Una domanda: cosa
>sono quelle specie di padelle nere che ha fatto caricare?”
> “Ehm Capitano ho portato qualche effetto personale: sulla
>terra qualche secolo fa era usanza registrare la musica su quei
>supporti chiamati vinili e con un apposito strumento e’
>possibile riprodurre musica. Le prometto che liberero’ il prima
>possibile la stiva e collochero’ tutto nel mio alloggio.”
> L’espressione del Capitano era perplessa, “Ah musica
>dice? Sono curiosa, magari una volta potrebbe eseguire qualche brano
>e farci ascoltare qualcosa, magari al bar di Prora.”
> “Volentieri Capitano, ne sarei felice.”
> “Molto bene, lei e’ stato assegnato come timoniere
>nel turno Delta. Adesso mi scusi ma ho molto lavoro da sbrigare prima
>della partenza. E’ stato un piacere fare la sua conoscenza.
>” “Grazie Capitano. Ci tengo a farle sapere che sono
>molto onorato di far parte di questo equipaggio. “ Steve le
>porse la mano e il capitano ricambio’ con un stretta non troppo
>forte ma decisa. “Bene Tenente JG. Puo’ andare, si
>presenti in infermeria per i controlli di Routine dalla dottoressa
>Fuentes. “ “Si signore”. Uscito dalla stanza
>si accorse che aveva trattenuto il respiro. *Ottimo, si va in
>scena.* penso’ Steve mentre si dirigeva al turboascensore.
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