[Stml9] 6.11 - Suri - Interpretazioni

Stefano Zaniboni stezani a me.com
Gio 25 Ago 2016 09:03:11 CEST


Qua da me niente, anche se alcuni, ovviamente, hanno già iniziato a fare allarmismo dicendo che arriverà qualche scossa per contraccolpo... 

Stefano

Inviato da iPhone

> Il giorno 25 ago 2016, alle ore 03:03, Franco Carretti <piotr_volkoff a mail.com> ha scritto:
> 
> Qui a Prato tutto bene... a dire il vero non so nemmeno se si è sentito qua.
>  
> Sent: Wednesday, August 24, 2016 at 4:22 PM
> From: "Capitano Enizia" <ten.samak a gmail.com>
> To: "Progetto Pytheas" <stml9 a gioco.net>
> Subject: Re: [Stml9] 6.11 - Suri - Interpretazioni
> Sì, Elena ed io siamo a Roma...
> Per quanto mi riguarda stanotte non mi sono neanche svegliata...però che tragedia :(
>  
> Ileana
>  
>  
>  
> ======================================
> Enizia
> Capitano USS Baffin / FO Progetto Pyteas
> ======================================
> Email: ten.samak a gmail.com
> Sype: dolcevoloo
> ======================================
>  
> Il giorno 24 agosto 2016 15:42, Luigi Fantin <alan.brown.pytheas a gmail.com> ha scritto:
>> 
>> qui a Milano bene. non ricordo elena e monica dove vivano, spero tutto bene.
>>  
>>  
>> GG
>>  
>> Il giorno 24 agosto 2016 11:25, Stefano Zaniboni <stezani a me.com> ha scritto:
>>> 
>>> Buongiorno a tutti, 
>>>  
>>> Per sapere, visto quello che è successo questa notte, tutti bene?
>>>  
>>> Stefano
>>> 
>>> Inviato da iPhone
>>> 
>>> Il giorno 24 ago 2016, alle ore 00:07, Luigi Fantin <luigifantin a gmail.com> ha scritto:
>>>  
>>> L'attesa è sempre ben ripagata.
>>> Bellissimo.
>>> 
>>> GG
>>> 
>>>  
>>> Il 23 Ago 2016 10:25, "Franco Carretti" <piotr_volkoff a mail.com> ha scritto:
>>>> 
>>>> Scusassero il ritardo nella lettura. Ottimo brano. I pezzi di Elena hanno sempre il sapore di un romanzo. Bello!
>>>>  
>>>>  
>>>>  
>>>> Sent: Sunday, August 21, 2016 at 12:25 AM
>>>> From: "Elena Fuccelli" <mf9115 a mclink.it>
>>>> To: "Progetto Pytheas" <stml9 a gioco.net>
>>>> Subject: [Stml9] 6.11 - Suri - Interpretazioni
>>>> Sapete tutti quanto sono in ritardo... Va beh, prima o poi mi
>>>> manderete definitivamente a quel paese se già non lo avete fatto.
>>>> 
>>>> -------------------------------
>>>> INIZIO TRASMISSIONE
>>>> ------------------------------
>>>> Baffin – Sala riunioni 1 - ore 20,10
>>>> 
>>>> 
>>>> “TaH pagh taHbe” - disse Enizia, nel suo miglior klingon.
>>>> “E questo sarebbe? - domandò il capitano Norton, incuriosito – Cos'è,
>>>> un poema klingon?”
>>>> La sala riunioni uno era stata riarredata per l'occasione. Il tavolo
>>>> da riunioni era stato ricoperto da una tovaglia candida, appena
>>>> replicata. Piatti e bicchieri erano stati lucidati con cura ed il
>>>> menu studiato con attenzione. Anche le sedie erano state coperte in
>>>> modo da far assomigliare l'ambiente al tavolo del capitano di una nave
>>>> da crociera – un dispendio di energia che in un altro momento Enizia
>>>> avrebbe giudicato inutile e dannoso, ma che questa volta perfino Suri
>>>> aveva approvato. Bisognava impressionare gli ospiti.
>>>> *Peccato che non siano realmente ospiti * - pensò Enizia, cercando di
>>>> mantenere in faccia il sorriso che si era imposta dall'inizio della
>>>> serata. Sembrava uno di quegli olodrammi in costume che erano andati
>>>> di moda sulla terra negli anni in cui era all'Accademia, rifletté
>>>> guardando il proprio volto nel rovescio di un cucchiaio. Gli ufficiali
>>>> di una nave terrestre del diciassettesimo secolo che invitavano al
>>>> tavolo del capitano il romantico corsaro nemico che aveva catturato la
>>>> nave. Peccato che l'uomo che le era seduto accanto in quel momento non
>>>> avesse proprio nulla di romantico. Anzi...
>>>> “In realtà, è la traduzione di un dramma umano – disse Enizia, e alzò
>>>> il bicchiere per sorbire distrattamente un sorso di birra romulana
>>>> sintetizzata. Tutte le riserve più o meno clandestine di autentica
>>>> birra romulana erano state sacrificate tempo prima. A meno che Volkoff
>>>> non avesse più niente di nascosto nel proprio alloggio. Le sarebbe
>>>> piaciuto approfittare dell'opportunità per mandare qualcuno a dare
>>>> un'occhiata, visto che insieme a Samak e a Pierce, il russo era stato
>>>> spedito in ostaggio sulla Cepheus. Alzò lo sguardo verso l'altro capo
>>>> del tavolo, dove era seduta Suri. No, tutto sommato non sarebbe stata
>>>> una buona idea. Quei due avrebbero finito con l'accorgersi sarebbero
>>>> accorti che l'altro capitano non subiva effetti dall'alcool.
>>>> Non dovevano capire che Suri era un ologramma.
>>>> “E' la traduzione in klingon della prima frase del monologo di Amleto.
>>>> Essere o non essere.” - continuò.
>>>> “E' stato tradotto in klingon?” - si stupì Norton.
>>>> “Oh, si – confermò Enizia – In effetti, l'ho anche visto recitare in
>>>> lingua klingon”
>>>> “Le nostre banche dati non contengono molto della lingua o della
>>>> cultura klingon – disse Peter David - So solo che all'epoca erano
>>>> nemici, che ci sono state guerre e morti... Molti morti”
>>>> “Le cose cambiano – intervenne Luz Fuentes – Non abbiamo più
>>>> combattuto con i Klingon dai tempi degli accordi di Khitomer, nel
>>>> 2293”
>>>> Lo sguardo di Norton si incupì:
>>>> “Mio nonno è sfuggito a quella guerra solo per avere a che fare con
>>>> una guerra ancora peggiore. Che anno ha detto? 2293? In quel periodo,
>>>> i naufraghi della Cepheus stavano combattendo per sopravvivere in
>>>> questo ambiente, questo Quadrante Delta che è stato la nostra
>>>> prigione. La nave non era preparata ad un viaggio del genere.
>>>> L'equipaggio non era preparato ad un viaggio del genere.”
>>>> “Avrebbero dovuto fare solo un esperimento, e poi tornare a casa –
>>>> rimarcò David – Non erano esploratori e non erano militari. La Cepheus
>>>> non aveva neanche dei siluri fotonici a bordo.”
>>>> “So che l'equipaggio della nave era in gran parte composto da
>>>> ricercatori civili” - disse Timeran Bhreel.
>>>> Il più giovane sembrò decidere di prendere l'iniziativa. Appoggiò le
>>>> posate sul tavolo e guardò dritto verso la trill, seduta di fronte a
>>>> lui:
>>>> “In effetti è così – disse - Lei sembra sapere della Cepheus più di
>>>> tutto il resto dell'equipaggio della nave, capitano compreso”
>>>> “Voi sapete già perché conosco quella storia – rispose la consigliera
>>>> – Sappiamo che avete controllato le nostre banche dati. Anche quella
>>>> sui trill”
>>>> “Nemmeno sui trill i nostri antenati sapevano molto... - disse Norton
>>>> – Non mi dispiacerebbe sapere che cosa faceva un giornalista trill
>>>> sulla Terra nel 2278, ma lasciamo andare... Che cosa sa sulla Cepheus?
>>>> Che cosa le dicono i suoi ricordi delle persone che ci sacrificarono
>>>> in quella missione?”
>>>> La trill abbassò gli occhi e scelse con cura le parole:
>>>> “Non ho mai creduto nelle cospirazioni. Ma credo che il precedente
>>>> ospite del mio simbionte sia morto per aver cercato di approfondire il
>>>> caso della scomparsa della Cepheus”
>>>> 
>>>> Cepheus – Luogo imprecisato - ore 20,10
>>>> 
>>>> 
>>>> Zac non avvertì subito quello che stava succedendo. Lì per lì,
>>>> sembrava solo un altro codice, non abbastanza diverso dagli altri da
>>>> attirare la sua attenzione, ma poi si rese conto – se rendersi conto
>>>> è la definizione – che era isolato dagli altri. Non era legato a nulla
>>>> e sembrava non avere alcuna funzione, eccetto quella di navigare tra i
>>>> sistemi informatici della nave, fermandosi solo quando incontrava
>>>> qualche sistema incompatibile – un problema che aveva avuto anche lui,
>>>> inizialmente. I sistemi di quella nave provenivano erano stati creati
>>>> da molte razze differenti. Chi li aveva inglobati non si era
>>>> preoccupato di integrarli nella maniera migliore o più compatibile;
>>>> piuttosto aveva provveduto a sovrapporli gli uni agli altri in maniera
>>>> da farli in qualche modo funzionare.
>>>> Cercò di assorbire il codice per poterlo conservare e studiare con
>>>> comodo all'interno di una delle sue molte subroutines, ma il codice
>>>> gli sfuggì, letteralmente, imboccando una consolle e poi passando
>>>> subito attraverso le reti che gestivano le comunicazioni interne. Zac
>>>> lo seguì e riprovò ad inglobarlo. Di nuovo il codice gli sfuggì,
>>>> scivolando tra le reti, giù verso il sistema che gestiva la sicurezza
>>>> della nave. In un anfratto del suo programma, si chiese se non fosse
>>>> stato scoperto, se non fosse lì per lui, se il codice non fosse che un
>>>> modo della nave per attirarlo dove non avrebbe potuto uscire. Doveva
>>>> preoccuparsi della bambina, quella bimba così sola e che in breve
>>>> tempo aveva inciso tanto profondamente nelle sue subroutines. Esitò,
>>>> ma la sua programmazione primaria lo portava ad indagare e quindi finì
>>>> con il continuare a seguire il codice straniero, intrigato dal mistero
>>>> e nello stesso tempo diffidente.
>>>> 
>>>> 
>>>> Baffin – Hangar navette - ore 20,10
>>>> 
>>>> 
>>>> Steve Payton finì di agganciare il casco alla tuta extraveicolare,
>>>> quindi accennò alle sue spalle che aveva completato il controllo dei
>>>> sistemi. Il capitano della Curie, dietro di lui, chiuse il portellone
>>>> della camera di compensazione, quindi gli fece segno mostrò che per
>>>> depressurizzare la cella. L'uomo accennò di sì un'altra volta. Da
>>>> dentro la tuta non era in grado di avvertire il sibilo dell'aria che
>>>> usciva rapidamente dalla camera di compensazione, né il freddo dello
>>>> spazio esterno, ma quando il portellone si aprì non poté fare a meno
>>>> di provare un brivido.
>>>> Si mise in posizione. Suri si chinò accanto a lui, mettendosi a sua
>>>> volta in posizione.
>>>> “Sono pronto” - disse nella radio.
>>>> =^= Dalla partenza, dovremo osservare completo silenzio radio - lo
>>>> avvisò Suri – Dalla Curie ci terranno d'occhio, ma non potranno
>>>> teletrasportarci indietro se qualcosa andasse storto”
>>>> Nel suo dizionario personale, quello voleva dire che erano da soli e
>>>> che solo le loro pelli sarebbero state a rischio, in quella missione.
>>>> “Affermativo” - era l'unica cosa che potesse dire in quel momento,
>>>> pensò.
>>>> =^= Tre. Due. Uno. Lancio! =^=
>>>> Partì. La pressione gli fece incassare il capo tra le spalle. Avvertì
>>>> alla bocca dello stomaco la differenza di gravità, ma per precauzione
>>>> era stato attento a non mangiare nulla nella giornata – da quando il
>>>> capitano Enizia gli aveva ordinato quel lancio extraveicolare. Dai
>>>> comandi sul braccio destro, riusciva a regolare facilmente la spinta
>>>> data dai razzi. Il casco non gli permetteva di girare la testa più di
>>>> tanto, ma con la coda dell'occhio riusciva a cogliere la linea tenuta
>>>> dal capitano della Curie, a poca distanza da lui.
>>>> Una navetta non sarebbe stata in grado di uscire senza che i
>>>> discendenti della Cepheus se ne accorgessero. Invece, un corpo non è
>>>> distinguibile da un qualunque meteorite metallico di passaggio e
>>>> quindi è difficilissimo da individuare anche con sensori molto
>>>> sofisticati. A meno di non aspettarselo. A meno di non cercarlo
>>>> apposta. A meno di una botta di sfortuna tale da bastarti per il resto
>>>> della vita...
>>>> Il bracciale gli mostrò un lieve sbandamento e con un colpetto ai
>>>> razzi corresse la rotta. Non avevano punti di riferimento in quello
>>>> spazio totale, nero e profondo. Solo la nave alle sue spalle e
>>>> l'ammasso oscuro della sua destinazione. Controllò di nuovo. Rendez
>>>> vous meno 14 secondi. Dodici. Undici. Dieci...
>>>> 
>>>> 
>>>> 
>>>> Cepheus – Hangar navette - ore 20,10
>>>> 
>>>> 
>>>> Gli uomini che li sorvegliavano si stavano annoiando. Bene. Un uomo o
>>>> una donna che si annoiano tendono a distrarsi, pensò Volkoff.
>>>> Per conto suo, aveva troppo da pensare alla missione per annoiarsi. Se
>>>> aveva calcolato bene, il timoniere della sua nave ed il capitano della
>>>> Curie in quel momento stavano arrivando all'esterno della Cepheus ed
>>>> un'occhiata a Samak gli fece capire che anche lei aveva fatto il
>>>> medesimo calcolo. Pierce, dal canto suo, aveva già provveduto a
>>>> effettuare la sua parte. Lo aveva visto appoggiarsi casualmente alla
>>>> consolle del teletrasporto all'arrivo a bordo di quella nave. Volkoff
>>>> non avrebbe saputo fino al loro ritorno a bordo della Baffin se il
>>>> programma aveva funzionato o no. Sempre che fossero ritornati.
>>>> Li avevano riaccompagnati nella medesima cella dove li avevano tenuti
>>>> la prima volta. A sorvegliarli in quel momento erano in tre, gli
>>>> stessi uomini e la donna dal volto angoloso che li avevano accolti
>>>> alla pedana del teletrasporto al loro primo arrivo. Mancava solo
>>>> David, che in quel momento stava cenando al tavolo del capitano sulla
>>>> Baffin.
>>>> Le braccia munite di armi borg erano abbassate. Non si aspettavano da
>>>> loro una ribellione. Del resto, non avevano nessuna intenzione di
>>>> ribellarsi. Avrebbero fatto la loro parte di ostaggi fino in fondo.
>>>> Volkoff sorrise tra sé.
>>>> Quasi, fino in fondo.
>>>> 
>>>> 
>>>> Cepheus – Luogo imprecisato - ore 20,28
>>>> 
>>>> 
>>>> Zac non aveva ancora raggiunto quel codice così elusivo. Continuando a
>>>> seguirlo, aveva raggiunto i sistemi di sicurezza della nave. Non erano
>>>> i migliori che avesse mai visto. I sensori avrebbero avuto bisogno di
>>>> riallineamento. Le armoniche erano sfasate di almeno due millimetri,
>>>> un difetto che – comprese – risaliva ad una antica riparazione.
>>>> Probabilmente, negli anni qualcuno aveva improvvisato una giuntura tra
>>>> due sistemi ed aveva ringraziato qualunque entità pregasse perché
>>>> l'unione sembrava funzionare. L'inquinamento da naniti borg era
>>>> ancora più pesante di quello presente in altri sistemi, ma Zac era una
>>>> entità singola ed i naniti lo ignoravano, rimanendo inattivi al suo
>>>> passaggio. Il codice, dal canto suo, sembrava essersi fermato
>>>> all'interno del sistema di sicurezza della nave, come se avesse
>>>> raggiunto la sua destinazione finale. Zac lo sondò, delicatamente,
>>>> appena sulla superficie. Si rese conto che – nonostante la sua
>>>> apparente estraneità, possedeva in realtà uno schema molto simile al
>>>> suo.
>>>> D'improvviso, si rese conto che il codice si stava espandendo.
>>>> Duplicava le sue righe aggiungendole a sé, moltiplicandosi, invadendo
>>>> lo spazio di quella rete.
>>>> Un virus! pensò Zac. Eppure, il codice non attaccava le reti,
>>>> continuando ad operare in perfetto isolamento. Si limitava a crescere
>>>> ed espandersi, senza fretta, ma con evidente determinazione. Presto
>>>> gli operatori alle consolle si sarebbero accorti di un rallentamento
>>>> nell’operatività dei sistemi della sicurezza della nave ed avrebbero
>>>> dovuto lanciare una diagnostica. Avrebbero scoperto il virus… E peggio
>>>> ancora, avrebbero scoperto lui.
>>>> 
>>>> 
>>>> Cepheus – Luogo imprecisato - ore 20,28
>>>> 
>>>> 
>>>> Steve Payton regolò i comandi della sua tuta per rallentare la sua
>>>> corsa. Stavano arrivando a destinazione. Sotto di lui, c’era la sagoma
>>>> oscura della Cepheus… Un nome di comodo, visto che solo una parte di
>>>> essa era uscita dai cantieri della Flotta Stellare. Tante parti erano
>>>> state ricavate da relitti di altre navi. Si chiese che velocità di
>>>> curvatura sarebbe stata in grado di raggiungere. Non elevata, ne era
>>>> sicuro. Anche la sua capacità di manovra doveva essere limitata...
>>>> Il capitano della Curie attirò la sua attenzione e puntò il dito verso
>>>> un punto della struttura. Gli uomini della Cepheus non avevano
>>>> sottratto al loro equipaggio gli strumenti. Non avevano nemmeno
>>>> provato a cancellare i dati che gli uomini stavano riportando a bordo
>>>> delle loro navi. Eppure, avrebbero dovuto sapere che la loro nave era
>>>> protetta dai sensori esterni, ma non da una rilevazione che procedesse
>>>> dall' interno... E la dottoressa Fuentes aveva trovato le tracce degli
>>>> esseri senzienti, con tutte le loro posizioni. Non era stato difficile
>>>> ricavarne un tracciato, per quanto sommario.
>>>> Suri estrasse dalla tuta quattro piccoli apparecchi, che appoggiò alla
>>>> superficie in duranio, formando un quadrato. Li magnetizzò, quindi
>>>> tirò fuori un piccolo faser a luce sottile ed iniziò a perforare lo
>>>> scafo esterno al centro del quadrato. Steve la imitò, partendo
>>>> dall'altro lato, stando attento a non superare mai il margine
>>>> inquadrato dai quattro apparecchi. Il capo ingegnere, Brown, gli aveva
>>>> detto che da quella distanza sarebbero bastati pochi minuti a
>>>> praticare un buco abbastanza grande per farli passare, ed in effetti
>>>> dopo pochi minuti Steve si appoggiò al quadrato delimitato con tutta
>>>> la forza dei retrorazzi della sua tuta. Lo sentì cedere. Entrò.
>>>> Avvertì immediatamente il peso della gravità artificiale che tornava a
>>>> gravare sulle sue gambe.
>>>> Pochi istanti dopo, Suri lo seguì all'interno. Fino a quel punto,
>>>> tutto bene.
>>>> Si guardò intorno. Si trovavano, come previsto, in un angolo di un
>>>> vecchio hangar navette. Doveva essere stato usato come deposito di
>>>> materiali per la quantità di ciarpame che si vedeva in giro. Comunque,
>>>> non c'era nessuno e a lui andava bene così. Sganciò il casco e con
>>>> qualche difficoltà si sfilò la tuta extraveicolare. La temperatura era
>>>> piuttosto bassa. Sopra di lui, si vedeva il cielo nero e privo di
>>>> stelle attraverso il buco che avevano appena attraversato.
>>>> “I connettori che abbiamo piazzato all'esterno faranno credere ai
>>>> sensori della nave che non c'è niente di strano e manterranno la
>>>> pressione interna con il loro campo di forze, quindi non dovremmo
>>>> avere problemi da quel lato. Tutto bene?” - gli chiese il capitano. La
>>>> donna si stava finendo di sfilare a sua volta la tuta EVA.
>>>> “Tutto OK. Ma da qui, dove andiamo esattamente?” - domandò Steve.
>>>> “C'è una zona abitativa, a tre ponti da qui. E' lì che si trovano i
>>>> vulcaniani che ci hanno contattato”
>>>> “Tre ponti! - esclamò il timoniere – Come facciamo ad arrivare là
>>>> senza che la sicurezza si accorga di noi?”
>>>> “Pierce invece di richiamare Zac, attraverso la sua connessione Borg
>>>> ha trasmesso un virus che in questo momento sta infettando i terminali
>>>> della sicurezza. Questo significa che prima di tutto, dobbiamo trovare
>>>> un terminale aperto... Devo recuperare Zac. Lui, e tutte le
>>>> informazioni che nel frattempo è riuscito a raccogliere. E' pronto,
>>>> tenente?”
>>>> “Perché, ne dubita? Andiamo!”
>>>> 
>>>> ------------------------------
>>>> FINE TRASMISSIONE
>>>> ------------------------------
>>>> 
>>>> Per chi non lo avesse ancora visto...
>>>> 
>>>> https://youtu.be/CiRMGYQfXrs
>>>> 
>>>> 
>>>> Ciao! ;-D
>>>> Elena
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>>>> Capitano Suri
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>>>> Progetto Pytheas - Delta Quadrant
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