[Stml9] [7.03 - Brown - L'esperimento]
Stefano Zaniboni
stezani a me.com
Lun 26 Dic 2016 11:12:16 CET
Luigi infatti quando ho scritto il teaser della missione avevo appena terminato di guardare su netflix The Expanse, che e’ tratto proprio da quella serie di libri xD mi hai scoperto. Comunque mi piace molto il brano, complimenti!!:) ancora auguri a tutti.
Stefano
> On 26 Dec 2016, at 10:02, Monica Miodini <hannadegliiapigi a hotmail.it> wrote:
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> E qualcosa mi dice che verrà a bordo da noi, quello che è uscito dalla nave !
> Bravo ottimo brano
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> Ottieni Outlook per Android <https://aka.ms/ghei36>
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> On Mon, Dec 26, 2016 at 12:00 AM +0100, "Luigi Fantin" <alan.brown.pytheas a gmail.com <mailto:alan.brown.pytheas a gmail.com>> wrote:
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> Ciao,
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> un po' in ritardo, ma ecco qua un piccolo regalo per tutti.
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> ancora auguri a tutti.
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> Flashback – Cintura di asteroidi - 16/11/2396 - ore 20:00
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> L’operazione non aveva dato l’esito sperato. Le misure di contenimento nel laboratorio non erano riuscite a limitare la fuoriuscita del materiale. Le comunicazioni erano saltate pochi minuti dopo che il computer di bordo aveva segnalato tracce di contaminante organico nei sistemi di supporto vitale. Dall’astronave madre il comandante aveva dovuto attenersi ai protocolli di sicurezza previsti in queste circostanze: ogni portello per l’esterno era stato chiuso e sigillato con delle micro-cariche innescate da remoto. Le scialuppe bloccate senza la possibilità di essere riattivate. Aveva di fatto bloccato ogni via di fuga per gli eventuali superstiti.
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> Fuori all’esterno, nel silenzioso vuoto dello spazio la nave laboratorio Derimer aveva acquisito, a causa di alcune esplosioni interne, un lento movimento rotatorio. Il computer che la manteneva in orbita nella fascia di asteroidi era spento e la nave andava pigramente alla deriva. Tutto intorno regnava la calma e il silenzio.
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> Flashback – Nave laboratorio Derimer - 16/11/2396 - ore 20:00
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> Sul ponte alloggi sottoufficiali il caos era, invece, completo. Ogni tipo di allarme suonava in una cacofonia delirante. Tutto era immerso nel buio, tranne solo alcune zone illuminate da flash intermittenti delle poche lampade di emergenza rimaste in funzione. Chi non era ancora morto rantolava negli ultimi istanti di agonia. Julie era nella sua tuta EVA e cercava disperatamente di aprire il portellone verso il ponte inferiore. Qualcuno o qualcosa la stava inseguendo. Sentiva dietro di se le porte delle stanze che si aprivano e chiudevano. Tonfi e sibili che si spostavano di corridoio in corridoio in cerca di qualcosa. Armeggiava disperatamente con i comandi manuali senza riuscirci, mentre la nave veniva scossa da alcune esplosioni.
>
> “Apriti idiota, apriti idiota APRITI IDIOTA!!!”
>
> Con uno scatto secco il portellone si aprì e lei si gettò oltre chiudendolo e sprangandolo dietro di sé. Attivò la torcia elettrica e corse nel buio il più lontano e velocemente possibile. Dietro di lei qualcosa batté contro il portellone appena chiuso.
>
>
> Flashback – Nave madre sconosciuta - 16/11/2396 - ore 20:00
>
> La plancia della sala di controllo era illuminata a giorno dall’allarme generale. La tensione era palpabile e il personale aspettava l’unico comando che doveva essere dato in questi casi. Il computer era già impostato per ricevere il codice che avrebbe attivato l’autodistruzione della nave laboratorio. Ma la decisione non era facile da prendere. Erano troppo vicini alla Congregazione, qualcuno avrebbe di sicuro registrato l’esplosione e sarebbero venuti ad indagare.
>
> “Signore, qualcuno ha attivato un radio faro con un segnale di soccorso. Ci sono dei superstiti, Signore!”
>
> “Attivi l’occultamento tenente! Quel radio faro attirerà sicuramente dei soccorsi.” Rispose il Capitano.
>
> “Mandiamo una squadra di recupero?” propose l’ufficiale in seconda.
>
> “Ma è impazzito numero uno? Sa anche lei che non c’è speranza per quella gente. Pensiamo invece a come rendere sicura la zona e cancellare ogni traccia. Mandi un messaggio alla base stellare abbiamo bisogno di supporto per un operazione di contenimento e pulizia, codice delta, massima priorità.”
>
> “Ormai il segnale di soccorso del radio faro è stato mandato comandante, dobbiamo aspettare per essere sicuri che non arrivi qualcuno. Forse potremmo far esplodere il laboratorio dando la colpa a qualcun altro.”
>
> “Potrebbe funzionare, numero uno.”
>
> “Comandante, è arrivata conferma dalla base, il supporto sarà qui in dodici ore.”
>
> “Attivi l’allarme generale, mantenendo l’occultamento e attendiamo.”
>
>
> FGS Sulaco - Plancia - 17/11/2396 - ore 6.00
>
> =^= Qui é secondo che vi parla, ieri sera alle ore 23.00 abbiamo ricevuto una chiamata di soccorso vicino a CA2216862. Devieremo dal nostro percorso per indagare. Tutto l'equipaggio si prepari al flip'n'burn."
>
> In pochi minuti tutta la nave fu messa in sicurezza. Tutti in plancia si sedettero alle proprie postazioni e si bloccarono al sedile con le cinture di sicurezza.
>
> "Iniziò manovra!" urlò Kamal.
>
> I propulsori della nave si spensero e i razzi di manovra entrarono in funzione facendole fare una rotazione completa di 180 gradi sull'asse verticale.
>
> "Operazione di flip completata. Accensione propulsori principali fra 3... 2... 1... ORA!"
>
>
> Nave madre sconosciuta - Plancia - 17/11/2396 - ore 6.45
>
> “Comandante i sensori indicano una nave in avvicinamento. E’ un cargo della Congreg… AAAAAHH!!”
>
> La frase dell’addetto alle comunicazione fu interrotta da una grande esplosione sulla Derimer. Non c’era stato il boato dello schianto ovviamente, ma lo schermo principale era da ore puntato verso il laboratorio e la luce fu accecante. Tutti in plancia si coprirono gli occhi o rimasero abbagliati. Anche la strumentazione subì un picco di energia e alcuni sistemi secondari saltarono. Dopo l’esplosione la Dimer era ancora intatta ma un grosso squarcio si era aperto sulla fiancata. Per il contraccolpo la nave laboratorio aveva virato e si era messa in rotta di collisione con un piccolo asteroide. Era evidente la fuoriuscita di gas e altro materiale dallo squarcio nella carlinga. Nella sorpresa dell’esplosione e nella successiva agitazione qualcos’altro uscì dalla nave schizzando fuori a grande velocità, ma non fu notato e si nascose tra gli asteroidi attendendo guardingo.
>
> “Rapporto!”
>
> “L’esplosione ha danneggiato i ponti sette e otto del laboratorio. Sto ricalibrando alcuni sensori che sono usciti fuori fase per verificare la natura del materiale fuoriuscito, ancora alcuni secondi. All’interno della nave non sembrano essere rimaste forme di vita, Comandante.”
>
> “E’ di vitale importanza che non venga rilevato contaminante e qualsiasi forme di vita organica. Quanto è distante la nave in avvicinamento? Possono aver rilevato l’esplosione?” si informò il Capitano.
>
> “Ne dubito comandante. Non quella carretta: è vecchia quasi quanto la Congregazione stessa. Noi siamo molto vicini, ma l’esplosione è stata di lieve entità. Non sembrano esserci altre navi.”
>
> “Bene numero uno.” Disse il comandante mettendo una mano sulla spalla del collega, poi rivolto alla postazione scientifica “E’ arrivato quel rapporto sul materiale espulso dalla Dimer?”
>
> “I sensori non evidenziano materiale contaminante Signore.”
>
> “Grazie al cielo.” Sospirò il numero uno, “Ma l’arrivo di questi soccorsi ci rallenterà le operazioni di bonifica. Speriamo che i nostri caccia arrivino prima di loro.”
>
>
> Nave madre sconosciuta - Plancia - 17/11/2396 - ore 7.00
>
> “Accidenti! … forse ho brutte notizie Capitano!” L’ufficiale scientifico stava verificando qualcosa dalla sua postazione.
>
> “Dica tenente.” Lo incalzò il capitano.
>
> “Uno dei ponti esplosi del laboratorio, mi preoccupa.”
>
> “A cosa stavano lavorando tenente?”
>
> “Il computer non lo dice Capitano. L’informazione è protetta.”
>
> “Provi con questo, tenente.” e digitò un codice dalla sua postazione.
>
> “Niente signore – Informazione protetta-“
>
> Il viso del Capitano assunse un’espressione preoccupata: “Propulsori di manovra al massimo, allontaniamoci subito oltre la distanza di sicurezza. Non voglio correre rischi.”
>
>
> Nave madre sconosciuta - Plancia - 17/11/2396 - ore 9.00
>
> “Signore il cargo è arrivato. Stanno facendo uscire una piccola navetta di soccorso.”
>
> “Stanno arrivando anche i primi caccia Signore. Saranno qui tra 10 minuti.” Intervenne il tattico.
>
> “Perfetto, ordini ai caccia di abbattere entrambe le navi appena arrivano a tiro.”
>
>
> Nave madre sconosciuta - Plancia - 17/11/2396 - ore 9.45
>
> “Signore sono comparse altre due navi.”
>
> “Identificatele!”
>
> “Non riusciamo, Signore, la forma è totalmente sconosciuta. Si avvicinano al laboratorio.”
>
> “Manteniamo l’occultamento. A che punto sono i caccia?”
>
> “Stanno inseguendo il cargo. No aspetti. Una delle due navi sconosciute sta attaccando i caccia!”
>
>
> Cintura di asteroidi - 17/11/2396 - ore 9.45
>
> I siluri della Baffin disegnarono una curva sottile, la loro scia era di un azzurro brillante in diretto contrasto con il nero siderale dello sfondo. Lanciati con lo scopo di colpire gli assalitori, sbagliarono bersaglio: la Sulaco esplose colpita ai reattori dei motori.
>
> Era già pronto a lanciare un altro siluro per colpire le due navi minaccia, ma un’altra nave più grande comparve e decise di fermarsi. Era riuscito ad agganciarsi sotto lo scafo di una delle due navi passate vicino all’asteroide in cui era nascosto. Anche se con difficoltà, aveva preso controllo dei sistemi dei siluri per cercare di distruggere le due piccole navi cattive. Ma sapeva che il vero nemico era nascosto da qualche parte e l’avrebbe presto scovato. In quel preciso momento una nave parlò:
>
> =^= Navi sconosciute, vi parla la nave federale Galintius vi chiediamo di abbassare gli scudi e preparatevi ad essere abbordati. Sulla base dello statuto di Natvel, vi dichiariamo in arresto per crimini contro la Congregazione Federale. =^=
>
>
> ===============
>
>
> Per la cronaca ho appena iniziato a leggere Leviathan: il risveglio.
>
> All'inizio ho avuto un forte deja vu.
>
> :-D
>
>
>
>
>
> GG
>
>
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> --
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> Tenente Comandante Alan Brown
> Ingegnere Capo
> USS Baffin
> Progetto Pytheas - Delta Quadrant
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> Email: alan.brown.pytheas a gmail.com <mailto:alan.brown.pytheas a gmail.com>
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