[Stml9] [06.08 Enizia - Priorità]
Capitano Enizia
ten.samak a gmail.com
Sab 4 Giu 2016 11:20:34 CEST
Intanto mi scuso per il ritardo abissale ed anche per aver tolto il primato
del ritardo ad Elena :D
A mia discolpa posso dire che ho passato un periodo un po di caos... ed ho
anche avuto piccoli problemi di ispirazione e mancanza di idee... Comunque
ce l'ho fatta...
Spero non sia troppo deludente :D
Adesso posso tornare a fare ritratti e test inutili e demenziali su
facebook! ehehehehheh
Bacioni a tutti e buon week end!
Ileana
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*USS Baffin - Plancia - 05/12/2395 - ore 17.00*
In pochissimo tempo tutti gli ufficiali di Plancia della Baffin e tutti
quelli della Curie a bordo della prima arrivarono a distanza del display,
un piccolo assembramento si formò intorno alla consolle di Samak.
Enizia aveva capito che si trattava di Vulcaniano, infatti il traduttore
universale tradusse quella scritta con:
- Ore 1.00 Lunga vita e prosperità. – seguita da un numero che indicava una
frequenza a basso spettro
“Comandante Samak, riesce ad identificare la provenienza di questa
comunicazione?”
“Ci lavoro subito, Capitano, le posso però dire con certezza che è stata
criptata con una modulazione della Flotta Stellare dei nostri giorni”
rispose Samak prontamente
“Quindi, - si intromise Suri – mi sta dicendo che su quella nave c’è
qualcuno che conosce le nostre attuali frequenze?”
“E quindi chissà cos’altro!” esclamò di rimando Enizia
“Sì Capitano - rispose impassibile Samak – sarebbe la conclusione più
logica.”
“E’ anche logico presumere che a bordo della Cepheus ci siano dei
Vulcaniani - disse Suri con voce atona alzando un sopracciglio quando il
suo parigrado le sgranò gli occhi addosso – Capitano, il messaggio che le
lampeggia davanti è scritto con un Vulcaniano abbastanza arcaico. Solo
degli studiosi della lingua possono conoscere. Dubito fortemente che il
Capitano Norton abbia studiato il Vulcaniano mentre faceva amicizia con i
Borg.”
Il discorso di Suri non faceva una piega ed Enizia si stava chiedendo
perché non l’avesse pensato anche lei, la deduzione era abbastanza
scontata… ma lei del resto non conosceva il Vulcaniano, quindi…
“Quindi riassumendo, a bordo della nave dei nostri carcerieri, ci sarebbero
dei Vulcaniani nascosti che in un modo o nell’altro stanno cercando di
mettersi in comunicazione con noi…” prese la parola Bhreel che era rimasta
poco distante.
“…sì, o dei Vulcaniani imprigionati…” rispose Samak mentre lavorava al
segnale ricevuto poco prima.
Enizia annuì prima al Consigliere della Curie poi al suo Ufficiale
Comandante.
“Resta da capire – aggiunse poi – come hanno fatto e come faranno all’ora
stabilita, a mettersi in comunicazione con noi…”
*[Flashback] USS Cepheus – Prigioni – Ore 16.40*
Clarice con il suo dpad era arrivata alle prigioni dove sapeva fossero
tenuti gli uomini con le orecchie a punta. Per lei era sempre pericoloso
andare da loro, doveva sempre sperare di non trovare nessuno nel breve
tragitto che doveva compiere dal suo alloggio. Zac, in occasione del
viaggio, si era trasferito dal dpad della mamma della bambina ad un suo
dPad personale, molto meno potente del primo, ma sufficiente a poter
analizzare ed imparare tutto quello che vedeva. E soprattutto sufficiente a
poter comunicare con i Vulcaniani, che sapeva avrebbe incontrato.
“Ciao!” disse la piccola a voce bassa appena arrivata dai suoi amici segreti
“Ciao Clarice. Come stai?” rispose l’unica donna del gruppo. Una signora
anziana di nome Neral.
“Bene! - rispose la piccola sorridendo – sapete, vi ho portato un amico!”
“Ah, ma brava – disse la donna cercando di stare al suo gioco – e come si
chiama questo tuo nuovo amico?”
La piccola non faceva una vita felice a bordo di quella nave, soffriva di
solitudine e questo l’aveva portata ad avere vari amici immaginari con
corso degli anni… Gli uomini con le orecchie a punta avevano conosciuto
quasi tutti i suoi amici e la donna dopo poco tempo imparò a stare al suo
gioco. Certo, fosse stata su Vulcano si sarebbe comportata in maniera
diversa, ma quella povera piccola Clarice, sempre così da sola… quasi
suscitava pena in lei. Quindi quando questa arrivava da loro per fargli
conoscere qualcuno, lei si sforzava in tutti i modi di parlare
amichevolmente, con un fantasma…
“Questa volta è un amico diverso! - esclamò la bimba – Zac sta nel mio
dpad!” e glielo porse
I vulcaniani si guardarono un attimo tra loro, sgomenti, poi guardarono i
dpad. Su questo all’improvviso iniziarono a comparire scritte in vulcaniano
che si susseguivano sempre più velocemente: Zac stava facendo amicizia con
gli amici di Clarice…
“E’ necessario riuscire a mettersi in contatto con questi uomini.” Disse il
più anziano di loro.
“Stanotte dovrebbe essere più sicuro.”
“Piccola – Neral si rivolse alla bimba – quando va a dormire la tua mamma?
Me lo sai dire?”
Clarice si guardò intorno, era un po’ spaventata, i suoi amici con le
orecchie a punta non si comportavano con lei come facevano le altre volte,
erano molto più interessati a Zac che a chiacchierare con lei… e li
guardava con diffidenza. Alla strana domanda della donna, la piccola
indietreggiò di qualche passo, indecisa se scappare o no, ma alla fine di
quelle persone si fidava: erano gli unici che con lei non avevano mai
alzato la voce e gli unici che erano sempre stati gentili, quindi rispose:
“La mia mamma viene a casa verso le 22 e alle 23 è a dormire.”
“Bene, direi che se proviamo il contatto all’1 e 00 non dovremmo correre
pericoli.”
Zac inviò così la comunicazione della frequenza e dell’orario alla sua nave
con una modulazione protetta e criptata (ed in vulcaniano antico) che solo
i suoi della Flotta avrebbero capito.
*USS Baffin - Plancia - 05/12/2395 - ore 17.00*
“Ma è Zac! Che diavolo perché non c’ho pensato prima!”
Il Tenente Brown gridò a tutti il suo colpo di genio, senza accorgersene.
Tutti nella Plancia si girarono verso di lui. Suri, con un sopracciglio
alzato, si era girata di scatto e stava per chiedere spiegazioni quando il
Capo Ingegnere disse anticipandola:
“Zac è rimasto a bordo della Cepheus, a quest’ora avrà girato già gran
parte della nave. È probabile che abbia trovato qualcosa di interessante e
che vuole farci sapere…”
“Tenente, non può mettersi in contatto con Zac prima dell’1, magari ci
spiega quello che sta accadendo?” disse con una certa veemenza Volkoff che
fino ad all’ora era rimasto in silenzio ad aspettare che si arrivasse ad
una qualche conclusione…
“Sì, potrei, ma rischieremmo di essere intercettati e quindi scoperti…”
“No, è un rischio troppo elevato al momento e nella situazione in cui
siamo” disse subito Suri
Enizia annuì a queste parole ed invitò la sua parigrado a seguirla nel suo
Ufficio per discutere della situazione e sul da farsi.
Mentre le due donne stavano per allontanarsi, Samak richiamò Enizia:
“Capitano, sta dimenticando di prendere visione dell’elenco di file
visionati dalla Cepheus. Si tratta di tutto il materiale a nostra
disposizione che riguarda la loro nave stellare e la loro sparizione.
Inoltre sembra che abbiano anche fatto una ricerca sulla razza Trill…”
Enizia guardò il suo Ufficiale e la ringraziò formalmente, poi le chiese di
mandare tutto nel suo ufficio.
*USS Cepheus - Ufficio del Capitano – Contemporaneamente*
“Capitano, temo di non capire. Il Bhreel che abbiamo noi qua a disposizione
è una donna mentre questo che mi sta mostrando è un uomo, oltretutto
vissuto un centinaio di anni fa…”
Norton non sapeva se essere soddisfatto della sua intelligenza e
perspicacia oppure infastidito della stupidità ed ignoranza del suo
Comandante…
“David, avrai notato che la nostra Bhreel ha delle macchie sul corpo. Bene
quelli non sono tatuaggi e la donna non è umana. Pare che nel frattempo gli
umani abbiano stretto una alleanza con una popolazione, i Trill. Questi, in
qualche modo, quando muoiono riescono a mantenere viva la loro coscienza e
a spostarla in un nuovo corpo…”
David a queste parole sgranò gli occhi, non poteva credere a quello che
aveva sentito…
“Quindi mi vuoi dire che la nostra donna ha la coscienza di quel Bhreel che
ha tentato di salvarci?”
Una sonora risata echeggiò nella stanza: “Esatto! Anche se il nostro amico
non ha cercato di salvarci…ha solo cercato di fare luce su quello che era
successo.. ma per noi va bene ugualmente…”
Dopo una breve pausa, Norton continuò: “Sai che altro ho scoperto caro mio?”
“No, cosa?” rispose David che a quel punto aveva negli occhi lo stesso
luccichio diabolico del suo superiore
“Ho scoperto che se vogliono, queste persone così, possono con un rito
particolare, riuscire a far tornare indietro le anime delle persone che
hanno ospitato in precedenza…”
Norton a queste parole si sporse in avanti sulla sedia su cui era seduto
avvicinandosi al suo secondo. Il braccio sinistro era poggiato sulla
scrivania e con l’indice della mano destra tamburellava sul tavolo:
“In qualche modo si presenterà l’occasione e costringerò la nostra bella
aliena a rimandarci indietro il suo vecchio amico! Vedrai se non ci
riuscirò!”
“Sembra solo una questione di tempo quindi – aggiunse David sogghignando –
poi lasceremo tutto nelle mani dei Borg…”
Norton si alzò e batté la mano sulla spalla del suo secondo.
“Che dici? Vogliamo invitare i nostri amici a cena stasera?”
*USS Baffin – Ufficio del Capitano - 05/12/2395 - ore 17.10*
Enizia e Suri erano sedute da sole nell’Ufficio della prima, una di fronte
all’altra.
“Allora che ne pensa, Capitano?”
“Penso che al momento la nostra priorità sia capire se a bordo della
Cepheus ci sono prigionieri ed in caso salvarli.” Rispose Suri sicura di
quello che diceva…
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*Enizia*
Capitano USS Baffin / FO Progetto Pyteas
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Email: ten.samak a gmail.com
Sype: dolcevoloo
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