[Stml9] [6.13 - Bhreel - Furti]
Maddalena
vampitrill a gmail.com
Lun 26 Set 2016 20:26:09 CEST
Ecco qua. Non sono sicura se sono in ritardo o no, ma ultimamente è
stato un po' un delirio quindi il brano è più breve del solito, spero vi
piaccia lo stesso. Non ho chiuso la missione, non so, mi pareva mancasse
qualcosa. E tutti questi arti borg mi parevano strani.
Maddy
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*USS Baffin - Plancia - 06/12/2395, ore 00:24*
Il cubo Borg riempiva quasi tutto lo schermo e quando Enizia e gli altri
arrivarono in plancia il pensiero che attraversò la mente di tutti fu
che avrebbe potuto essere l'ultima cosa che avrebbero visto. Avevano
appena finito di liberarsi da una trappola mortale per cadere dritti in
una forse persino peggiore.
L'andoriana prese posto nella poltrona di comando e puntò gli occhi alla
figura incombente sul visore principale.
"Rapporto."
"Cubo Borg in rotta di intercettazione. Arrivo previsto in nove minuti,"
riferì immediatamente Nurell dalla sua postazione, nessuna inflessione
particolare nella voce.
"Allarme rosso, su gli scudi. Ai posti di combattimento."
L'ordine era inutile, Enizia lo sapeva. Il suo equipaggio sapeva
benissimo come affrontare un'emergenza. Le luci dell'allarme rosso
iniziarono a lampeggiare ancora prima che terminasse la frase, tingendo
la plancia e tutti i suoi occupanti di un cupo cremisi.
"La Cepheus è in condizioni di combattere?"
L'ufficiale tattico richiamò sul display i dati delle scansioni appena
effettuate. "Forse, ma i loro sistemi non sono certo al massimo
dell'efficienza. Non reggeranno a lungo."
"Immagino che dovremo farcelo bastare," sibilò Enizia tra i denti.
*USS Baffin - Celle detentive - Contemporaneamente*
**
Nonostante il sedativo che gli era stato somministrato dal medico di
bordo, l'attivazione dell'allarme rosso ebbe sull'ormai ex capitano
Norton lo stesso effetto di una cannonata sparata in pieno sonno. L'uomo
era balzato in piedi sembrando, se possibile, ancora più alterato e
instabile di prima e si era praticamente gettato contro il campo di
forza a chiusura della cella.
La sua era l'unica occupata. Morto David e senza l'influenza dello
stesso Norton, nessuno degli altri membri dell'equipaggio portati a
bordo della Baffin aveva opposto la benchè minima resistenza ed era
perciò stato trasferito in alcune delle aree che Bhreel e Appel stavano
facendo allestire per il trattamento dei sopravvissuti della Cepheus.
Norton tuttavia non sembrò accorgersene.
"Cosa sta succedendo?" sbraitò contro la guardia di sicurezza che, da
parte sua, rimase completamente impassibile. "Dimmi che cosa sta
succedendo!"
L'uomo non parve nemmeno remotamente impressionato dallo scoppio d'ira
dell'altro. "Siamo entrati in allarme rosso," rispose con ovvietà. "Non
le serve sapere altro. Ora si calmi e si sieda."
Il giovane tenente si aspettava che Norton continuasse nella sua sparata
e rimase sorpreso quando questi arretrò verso la branda e vi si lasciò
cadere. Poi, senza alcun preavviso, scoppiò a ridere.
"Sono tornati, non è vero?"
**
*USS Cepheus - Plancia - Contemporaneamente*
**
Pierce aveva avvertito l'avvicinarsi del cubo Borg anche prima che tutte
le consolle dei sensori in plancia si accendessero come alberi di Natale
piuttosto bruttini e decisamente inquietanti. Deglutì e si raddrizzò
sulla poltrona di comando che aveva occupato fin dal suo arrivo sul
ponte di comando. La sua esperienza con i Borg era storia passata, era
completamente ristabilito come avevano constato e dichiarato diversi
consiglieri e team medici, compresa la sua attuale moglie. Ma la paura
di quegli esseri... la paura non se ne era andata mai davvero. E ora si
trovava nuovamente di fronte ad un nemico che al loro ultimo incontro
gli aveva quasi portato via tutto. Tuttavia, era lui l'ufficiale
comandante in quel luogo e in quel momento ed era lui ora a dover reagire.
"Rapporto," chiese, mantenendo il tono fermo.
Alla sua richiesta vari membri dell'equipaggio della Curie riferirono
delle condizioni della nave. Nessuno si aspettava un attacco e tutto il
personale della Cepheus era stato fatto uscire dal centro di comando.
Pierce si chiese se, anche se fossero rimasti, sarebbero riusciti a
soppore l'idea di un altro scontro con i Borg.
I rapporti che ricevette erano meno che incoraggianti. La Cepheus era
tenuta insieme da riparazioni di fortuna e tanta speranza, difficilmente
avrebbe retto a lungo in un combattimento del genere.
"Aprire un canale con la Baffin. Inviate loro i rapporti sul nostro
stato e richiedete istruzioni," ordinò. Qualunque sarebbe stata la
strategia della Baffin, la Cepheus avrebbe fatto la sua parte.
**
*USS Baffin - Infermeria - Contemporaneamente*
L'attivazione dell'allarme rosso in infermeria non aveva provocato
scoppi d'ira, bensì puro e semplice terrore, seppur un tipo di terrore
vagamente rassegnato. Oltre ai prigionieri vulcaniani erano presenti i
medici e la piccola Clarice, portata lì da Volkoff per essere visitata.
Non appena l'allarme prese a suonare, la piccola scivolò giù dal lettino
sui cui sedeva insieme alla sua bambola e corse ad abbracciare le gambe
di Neral.
La vulcaniana, mostrando una dolcezza che Maurian si sarebbe mai
aspettato, le accarezzò la testa mormorando qualche parola
tranquillizzante. Dalla sua sedia, sollevò lo sguardo sul medico.
"Dottore, sarebbe così cortese da accompagnarmi in plancia?"
Maurian aggrottò le sopracciglia. "Non credo proprio che sia una buona
idea. Ha dato il suo contributo con quelle sfere succhia energia, ora ha
bisogno di riposo."
"Sicuramente lei ha ragione, tuttavia temo comunque di doverla
contraddire. E' imperativo che io raggiunga la plancia al più presto."
"Nel bel mezzo di un attacco..." proseguì Maurian, ma la donna sollevò
una mano. "Proprio per via dell'attacco, Dottore."
*USS Baffin - Plancia - 06/12/2395, ore 00:31*
"Comunicate alla Cepheus di portarsi alle coordinate prestabilite per la
formazione. Cerchiamo di deviare da loro quanto più fuoco possibile."
"Se necessario possiamo trasbordare parte dell'equipaggio, ma con gli
scudi alzati saranno bloccati a bordo."
Enizia annuì, le antenne protese in avanti. "Coordinatevi con la Curie.
Voglio essere pronta per il loro arrivo."
Da tutte le postazioni arrivarono risposte affermative.
"Cubo Borg in uscita dalla curvatura in 15, 14, 13... " cominciò Steve
al timone, le dita pronte ad avviare le manovre necessarie all'imminente
battaglia.
Il conto alla rovescia terminò e il cubo Borg uscì dalla curvatura ad
una distanza dalla Curie che Enizia giudicò quanto meno discutibile.
Aggrottò le sopracciglia mentre il consueto raggio verde attraversava la
plancia, scansionando tutti loro e la nave. Strinse le dita sul
bracciolo della poltrona, anticipando mentalmente gli ordini che stava
per dare al suo equipaggio, in attesa dell'attacco della nave nemica...
che non arrivò.
Non accadde nulla per dieci secondi, poi venti.
"Che diavolo stanno facendo?" sbottò Enizia.
"Io non lo so, Capitano," rispose Nurell, apparentemente perplesso. "Non
hanno attivato le armi, stanno solo fermi lì."
"Non hanno nemmeno recitato il loro slogan," commentò Steve, le dita
incollate ai comandi.
"Comunque sia, non intendo perdere tempo a scoprire perchè non sembrano
interessati ad assimilarci. Payton..."
"Mi scusi, Capitano. Sono interessati ad assimilarci." La voce di Neral
interruppe il capitano, bassa e priva di emozione. "Prima però, presumo
intendano recuperare ciò che è loro."
-------------- parte successiva --------------
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