[Stml9] 8.03 - Tynan - Nel nulla
Tynan
ten.samak a gmail.com
Dom 8 Apr 2018 18:57:29 CEST
Sì, sono leggermente in ritardo... come al solito!
Ma ecco il mio pezzo, spero vi piaccia!
Buona serata a tutti,
Ileana
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*USS Pyteas – Alloggi degli Ufficiali - 23/03/2398 Ore 20.00 - DS 75224.20*
Il nulla.
C'era il nulla intorno a Brennon, nulle erano le sue sensazioni, nulla
nella sua mente e nulla nell'alloggio in cui si trovava.
Solo buio e vuoto. Un vuoto spaventoso ed assordante. Un vuoto che un po
alla volta la mente dell'Ufficiale scientifico della Curie stava iniziando
a soppiantare con la paura. Si trovava nel suo alloggio, questo iniziava
piano piano a ricordarlo, si trovava nel suo alloggio perchè aveva bisogno
di meditare quella sera. L'esperienza che aveva fatto con la vulcaniana
Samak lo aveva portato ad un livello di introspettività molto elevato e gli
aveva lasciato quella necessità di doversi chiudere in solitudine di tanto
in tanto a meditare. Ed esattamente quello stava facendo, lui, quella sera,
prima di ritrovarsi non si sa dove, non si sa quando e non si sa in quale
universo.
Cercava di muovere le pupille dei suoi occhi e di mettere a fuoco qualche
dettaglio che potesse aiutarlo a capire quello che stava accadendo, ma
nulla sembrava muoversi ai comandi del suo cervello. Gli sembrava che anche
il suo cuore fosse fermo, non aveva la sensazione di respirare ed un
brivido di paura gli scosse la spina dorsale. Se solo avesse avuto una
spina dorsale funzionante... L'unica cosa che pareva funzionasse fin troppo
bene, da quando aveva preso conoscenza, erano i suoi pensieri, ma magari
era in coma o stava morendo e quella era solo una sensazione finta e
passeggera. Proprio come una persona che stava esalando l'ultimo respiro,
pensò alla sua vita, alle cose fatte da bambino, ad i suoi grandi rimpianti
e ai suoi desideri che non sarebbero mai più stati esauditi.
All'improvviso però, un brivido gli scosse un muscolo della spalla, poi un
secondo brivido arrivò fino alla pianta del piede. Forse non stava
morendo... cercò di concentrarsi sul suo respiro. Inizialmente con molta
difficoltà, visto che lui, il suo respiro, non lo sentiva affatto, poi dopo
alcuni minuti, che per quanto ne sapeva lui potevano benissimo essere
giorni, iniziò a sentire i suoi polmoni che si riempivano e si svuotavano a
ritmo regolare. Veloce, ma regolare.
*Che faccio?*
Riuscito a capire che il suo corpo aveva ripreso a respirare regolarmente e
senza l'aiuto del suo cervello che impartiva il comando di farlo, Brennon
inizò a riflettere su come poter uscire da quella situazione.
All'improvviso i suoi occhi furono abbagliati da una luce luminosissima,
come se avesse aperto gli occhi in una giornata piena di sole.
*Diavolo!* pensò tra sé.
Richiuse immediatamente gli occhi per poi riaprirli pian piano ed
accorgersi, che quella luce che l'aveva abbagliato in quel modo era
semplicemente il fioco bagliore della fiamma della candela ancora accesa
nel suo alloggio. Era passata solo qualche ora, quindi... erano stati
attaccati. Sicuramente erano stati attaccati. Avrebbe dovuto chiamare
subito qualcuno, ad esempio il medico, ma non riusciva ancora a toccare il
comunicatore sulla sua divisa.
Poco alla volta, le immagini della sua stanza iniziarono a diventare più
nitide, ma, si trovava nel suo alloggio? Le candele ed una fotografia di
Samak poco più in là gli suggerivano che quello fosse sicuramente il suo
alloggio, ma c'erano dei dettagli completamente diversi. Ad esempio, la
porta del bagno era sicuro fosse sulla destra rispetto al letto, adesso
invece era sulla sinistra. Cosa era successo?
Piano piano il Trill riuscì a muovere il collo, poi le braccia ed infine
gambe e piedi.
*ok non sono paralizzato* pensò con gioia e piano piano riuscì a rimettersi
in piedi crollando però subito sulla poltrona vicino.
=^= A tutti i ponti. Qui il Capitano Enizia, rapporto immediato. =^=
La sua mano non riusciva a portarsi al comunicatore per rispondere. Aveva
usato tutta la sua energia per alzarsi e adesso si sentiva sfiancato.
*Beh almeno il Capitano Enizia è viva* pensò con sollievo. Quella voce
amica, per così dire amica... gli stava facendo tornare la voglia di
rialzarsi e reagire.
Ci sarebbero volute altre quattro chiamate del Capitano, prima che Brennon
fosse riuscito a rispondere, ma alla fine, lo fece:
=^= Capitano. Qui è il tenente comandante Tynan della USS Curie. =^=
=^= Comandante! Rapporto! =^=
Il comando impellente di fare rapporto di Enizia cozzava molto con la gioia
che traspariva dalla sua voce per aver ricevuto la prima risposta al suo
appello. In realtà a lei, di quel rapporto immediato non interessava
davvero nulla.
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*Bren Tynan*
Tenente Comandante USS Curie
Ufficiale scientifico Capo
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