<font><span style="background-color:rgba(255,255,255,0)">Allora meno male che è solo un racconto di fantasia :-)</span></font><div><font><span style="background-color:rgba(255,255,255,0)"><br></span></font><div><font><span style="background-color:rgba(255,255,255,0)">Grazie</span></font></div>
<div><font><span style="background-color:rgba(255,255,255,0)"><br></span></font></div><div><font><span style="background-color:rgba(255,255,255,0)">GG</span></font></div></div><br>Il domenica 18 maggio 2014, Maddalena <<a href="mailto:vampitrill@gmail.com">vampitrill@gmail.com</a>> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Mi è piaciuto moltissimo, soprattutto la parte di spiegazione... e
io sono una pignolissima astrofisca, eh XD<br>
<br>
Maddy<br>
<div>Il 17/05/2014 23:50, Luigi Fantin ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite">
<div dir="ltr">
<div dir="ltr">
<div>ciao,</div>
<div>come al solito ho scritto poco. Mi sono concentrato solo
sulla Baffin: ho seguito l'unica ispirazione che mi è
venuta. spero di non aver esagerato.</div>
<div>buona domenica</div>
<div dir="ltr"><br>
</div>
<div dir="ltr">==========================================</div>
<div dir="ltr">TITOLO: 03-05 – Al centro della nebulosa</div>
<div dir="ltr">PRECEDENTE: 03-04 - FUOCO!!</div>
<div dir="ltr">AUTORE: GG/Brown</div>
<div dir="ltr">==========================================</div>
<div dir="ltr">USS Baffin - Plancia di comando - 30 marzo 2393
ore 15:00</div>
<div dir="ltr">Man mano che la nave si avvicinava al centro
della nebulosa i colori si facevano sempre più tinta
pastello, terminando in un azzurrino e in un rosino che
quasi stingevano sul bianco. Anche la luce si faceva sempre
più intensa contribuendo a rendere tutta l’atmosfera eterea
e irreale. Le scosse, prima molto intense, avevano
continuato a diminuire di intensità, contribuendo a
tranquillizzare la situazione, ma rimanevano sempre delle
strane radiazioni provenienti dal cuore della nebulosa.</div>
<div dir="ltr">“Capitano, il centro della nebulosa è dritto
difronte a noi. I sensori rilevano una regione circondata da
un campo che non riusciamo a penetrare. E’ come uno scudo di
energia, ma non riusciamo a identificarne la natura.”</div>
<div dir="ltr">“Sullo schermo!” intervenne Enizia, finalmente
avevano trovato qualcosa. </div>
<div dir="ltr">Vista da lontano la Baffin sembrava un
puntolino grigio davanti ad un enorme muro azzurro con
venature rosa. La superficie della parete non sembrava
proprio solida, era come un batuffolo di cotone sfilacciato
in più punti ed era in continuo movimento. Un turbinio di
increspature e onde mescolavano i colori pastello tra di
loro creando enormi arabeschi che un attimo dopo erano già
scomparsi. Gobbe e avvallamenti continuavano a formarsi e a
sparire come un enorme mare quasi in ebollizione.</div>
<div dir="ltr">“Signor Sorin?” Il Capitano non sapeva se
essere più affascinata o più perplessa.</div>
<div dir="ltr">“Rilevo flussi coerenti di gravitoni su tutta
la superficie della parete esterna. Il campo gravimetrico è
distorto non riusciamo a mappare la zona interna. Dai dati
risulta che l’intero centro della nebulosa sia circondato da
questa barriera. Un’immensa zona grigia per i sensori.”</div>
<div dir="ltr">“E’ un dispositivo di occultamento?”</div>
<div dir="ltr">“Forse. Ma non di quelli conosciuti. Visto che
comunque non sembra voler nascondere se stesso, potrebbe
essere un dispositivo di contenimento di qualche tipo.”</div>
<div dir="ltr">Samak: “Capitano! Sta succedendo qualcosa.
Rilevo del movimento.”</div>
<div dir="ltr">Dei filamenti eterei cominciarono a staccarsi
dalle pareti che circondavano la zona impenetrabile. Sottili
e bianchi come fantasmi, sciamavano tutto intorno alla
Baffin quasi a darle il benvenuto, come dei delfini
semitrasparenti che salutavano una nave seguendone la rotta
e compiendo acrobazie e salti.</div>
<div dir="ltr">“Sono correnti parassite di gravitoni. Il
bianco è dato dalle sostanze della nebulosa che vengono
concentrate e incanalate dalle pressioni esercitate dalle
correnti.” Spiegò Sorin.</div>
<div dir="ltr">“Sembrano quasi muoversi in sincronia con la
nave.” osservò Samak.</div>
<div dir="ltr">“In parte. Sono evidentemente deflessi dagli
scudi e dovrebbero essere influenzati dalla massa della
Baffin, però...”</div>
<div dir="ltr">Enizia si girò verso il suo ufficiale
scientifico “Però!?” </div>
<div dir="ltr">
“A rigor di logica la Baffin genera un suo campo
gravitazionale che interagisce con i gravitoni, ma non
sembra che questo influenzi molto i movimenti di quei
flussi. Anzi direi che l’intera massa è come se non
esistesse: ci stanno anche passando attraverso nella zona
centrale della nave. Ci seguono però, questo è certo. ”</div>
<div dir="ltr">“Allarme giallo. Possiamo modificare gli scudi
per respingere quelle correnti Signor Sorin?”</div>
<div dir="ltr">“Stiamo già tentando, ma non riusciamo ad
allontanare tutti i flussi, qualcuno riesce comunque ad
entrare.”</div>
<div dir="ltr">“Tenente Samak, qualche </div></div></div><pre>_______________________________________________
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<pre cols="72">--
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Tenente Comandante Timeran Bhreel
CNS USS Curie
Phyteas Project</pre>
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Email: <a href="mailto:alan.brown.pytheas@gmail.com" target="_blank">alan.brown.pytheas@gmail.com</a><br>==============================================<br>