<html>
<head>
<meta content="text/html; charset=ISO-8859-1"
http-equiv="Content-Type">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Tra l'altro mi sa che tocca a te adesso XD<br>
<br>
Nella mia idea iniziale, poi Elena è andata un po' avanti, ci sono
due Curie adesso. Una dentro, che sta per saltare in aria, con la
nostra dottora vedova. E una fuori, che ha preso qualche botta, ha
un po' di gente che sanguina in giro, ma in linea di massima è
integra e abbastanza a posto.<br>
<br>
Maddy<br>
<div class="moz-cite-prefix">Il 21/07/2014 14:36, Franco Carretti ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote
cite="mid:trinity-75e8f8a4-2a0e-4e92-804a-2e420c805b1e-1405946204458@3capp-mailcom-lxa10"
type="cite">
<div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;">
<div>
<div style="font-family: Verdana; font-size: 12px;
line-height: normal;">Prima di tutto posso solo dire che il
pezzo è magnifico... leggendolo si respira l'ansia e la
paura dell'equipaggio. La Curie sul finale sembrava una
bestia ferita a morte che cerca di resistere per permettere
il salvataggio del suo equipaggio. Favoloso!</div>
<div style="font-family: Verdana; font-size: 12px;
line-height: normal;"> </div>
<div style="font-family: Verdana; font-size: 12px;
line-height: normal;">Seconda cosa... io ancora non ho
capito che sta succedendo :D</div>
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px; padding:
10px 0 10px 10px; border-left:2px solid #C3D9E5;
word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space;
-webkit-line-break: after-white-space;">
<div style="margin:0 0 10px 0;"><b>Sent:</b> Monday, July
21, 2014 at 12:08 AM<br>
<b>From:</b> "Elena Fuccelli" <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:mf9115@mclink.it"><mf9115@mclink.it></a><br>
<b>To:</b> "Progetto Pytheas" <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:stml9@gioco.net"><stml9@gioco.net></a><br>
<b>Subject:</b> [Stml9] 3.08 - Suri - Morte di una nave</div>
<div name="quoted-content">So di avervi fatto aspettare un
tempo infinito. Per di più, mi sono<br>
trovata a scrivere effettivamente si e no la metà di
quello che avevo<br>
pensato di scrivere...<br>
Uff... Mi infilo la corazza ed aspetto le coltellate.<br>
<br>
<br>
-----------------------------------<br>
[INIZIO TRASMISSIONE]<br>
-----------------------------------<br>
<br>
USS Curie - Esterno nebulosa - Plancia di comando - 30
marzo 2393 -<br>
Ore 15.32<br>
<br>
Lo scienziato Trill sembrava perplesso più che
preoccupato. Il<br>
fenomeno era decisamente al di fuori della sua
esperienza.<br>
Presumibilmente dell'esperienza di chiunque. Non si
comportava come<br>
una nebulosa, non aveva le caratteristiche di una
nebulosa. In<br>
definitiva assomigliava soltanto ad una nebulosa. E ora
che la<br>
osservava da vicino, neppure troppo.<br>
Ma qualunque altra descrizione, qualunque tentativo di
incasellare il<br>
fenomeno, di interpretarlo sembrava inutile. Poteva
essere la più<br>
grande scoperta scientifica del secolo.<br>
O la causa della loro distruzione.<br>
Insomma, una delle due.<br>
<br>
<br>
USS Curie 1 - Esterno nebulosa – Corridoio infermeria -
30 marzo 2393<br>
- Ore 15.35<br>
<br>
<br>
Il corridoio era ingombro di persone che andavano
all'infermeria. Con<br>
tutti i feriti che c'erano stati – morti, anche? - i
teletrasporti<br>
d'emergenza dovevano essere intasati, pensò Timeran
Bhreel,<br>
incespicando alla luce intermittente dell'allarme. La
ferita alla<br>
fronte le pulsava e non riusciva ad identificare nessuna
delle sagome<br>
che intuiva intorno a sé. Il pavimento era cosparso
delle impronte di<br>
stivali impresse in sangue che, sporco, scolorava nel
bruno. Il suo<br>
sangue si stava mischiando agli altri, gocciolando dalla
manica della<br>
tuta che ormai era intrisa. Anche la maglia dell'uomo
della sicurezza<br>
che la stava sostenendo aveva l'odore del sangue. Il
respiro dell'uomo<br>
si era fatto pesante, come se faticasse a respirare.
Aveva una corta<br>
barba bionda ed occhi color ghiaccio, fissi di fronte a
sé.<br>
*Devo ricordarmi... Devo ricordarmi di ringraziarlo.
Io... Dovrei<br>
sapere chi è... Devo...* - pensò confusa la trill.<br>
La luce che proveniva dall'infermeria la distrasse e per
poco non si<br>
scontrò con qualcuno che usciva di corsa. La stretta
dell'uomo attorno<br>
alla sua vita la sostenne ancora, facendole valicare la
soglia.<br>
Qualcuno le si parò di fronte, la accompagnò fino ad un
lettino, la<br>
fece distendere. Intorno a lei, i bioletti erano tutti
occupati. C'era<br>
confusione, ordini gridati da un capo all'altro, volti
che si<br>
confondevano, corpi che si agitavano.<br>
“Timeran!” - la voce della dottoressa Fuentes si fece
udire sopra il<br>
caos. La trill si girò, per guardare l'amica azionare i
comandi del<br>
bioletto:<br>
“La ferita lacerocontusa alla fronte non è niente di
grave.” -<br>
annunciò la dottoressa dopo un istante.<br>
“Allora me ne vado al mio alloggio - disse Timeran,
facendo per<br>
alzarsi – Non posso tenere un bioletto occupato con
tutti questi<br>
feriti”<br>
“Tu non vai da nessuna parte - replicò la dottoressa,
estraendo una<br>
lampadina per esaminarle il fondo dell'occhio - Hai una
lieve<br>
commozione cerebrale. E' da tenere sotto controllo.”<br>
“Beh, almeno è una buona notizia”<br>
“Cosa? Avere una commozione cerebrale?”<br>
“No. Che sia lieve” - commentò Timeran, tornando a
stendersi. Alle<br>
spalle di Luz c'era ancora l'uomo della sicurezza che
l'aveva aiutata<br>
ad arrivare all'infermeria.<br>
“Grazie di tutto... Credo di essere in buone mani...” -
iniziò la<br>
trill, ma si bloccò fissando l'uomo. Gli occhi blu
ghiaccio sembravano<br>
essersi dilatati in uno sguardo perso e lontanissimo,
mentre un<br>
cannello di sangue scuro iniziava a sgorgare dalle
narici e dalle<br>
orecchie. Timeran lanciò un grido di avvertimento e Luz
si voltò<br>
appena in tempo per vedere l'uomo dalla maglia rossa
accasciarsi a<br>
terra senza un lamento.<br>
Luz buttò la lampadina. Timeran istintivamente l'afferrò
al volo e si<br>
tirò a sedere per seguire i gesti della dottoressa che
accorreva al<br>
corpo dell'uomo. Con l'aiuto di un assistente, Luz lo
distese per<br>
iniziare ad esaminarlo con il tricorder medico. La trill
le vide<br>
passare sul volto espressioni di sorpresa, sconcerto,
confusione a<br>
mano a mano che proseguiva la lettura dell'esame medico.
L'uomo a<br>
terra aveva gli occhi quasi fuori dalle orbite. Il collo
si era<br>
gonfiato e sulle tempie si erano disegnate vene scure
che parevano<br>
scoppiare dalla pelle.<br>
“Cosa gli sta succedendo?” - domandò Timeran.<br>
“Dobbiamo metterlo in stasi e subito!” - gridò la
dottoressa Fuentes.<br>
L'assistente afferrò lo sventurato per le spalle. Con
l'aiuto della<br>
dottoressa, l'uomo fu tirato su per essere disteso su
una lettiga e<br>
trasportato nella parte più interna dell'infermeria.<br>
Timeran si protese per seguire il più possibile il
percorso della<br>
lettiga. Si passò una mano sulle tempie. Lei aveva letto
tutte le<br>
schede di entrambi gli equipaggi, più di una volta. Il
volto di<br>
quell'uomo le era familiare. Sapeva di averlo già visto,
ma... Perché<br>
non riusciva a ricordare chi fosse?<br>
<br>
<br>
<br>
USS Curie – Interno nebulosa – Plancia di comando - 30
marzo 2393 -<br>
Ore 15.35<br>
<br>
<br>
>"Capitano..."<br>
>La voce di Lorelai Jenkins interruppe Suri dal retro
della plancia. Era poco più di un sussurro, ma >tutti
si voltarono nella sua direzione.<br>
>"Capitano, il comandante Pierce è morto."<br>
<br>
“Morto!” - Timeran Bhreel si fece sfuggire un singulto.<br>
“Morto? - reagì Tynan - “Non è possibile!”<br>
Suri non emise suoni. Il volto del capitano era
diventato una<br>
maschera, sotto al taglio che non aveva smesso di
sanguinare. Montò<br>
verso la consolle tattica, da dove Lorelei Jenkins aveva
parlato.<br>
L'ufficiale scientifico dopo un attimo di esitazione la
imitò, per<br>
andare a fissare il corpo di Thomas Pierce da dietro le
spalle del<br>
tattico. Sembrava che si fosse seduto a terra, stretto
nello spazio<br>
tra la consolle tattica e quella di ingegneria, con un
braccio<br>
sollevato a metà e l'altro schiacciato dal peso del
corpo. Grumi scuri<br>
di sangue scendevano dal naso e dalle orecchie, ma la
sua intera<br>
figura sembrava come bagnata dalla luce rossa
dell'allarme.<br>
“Non è possibile!” - ripeté l'ufficiale scientifico -
“L'ho visto in<br>
piedi, dopo che quella navetta ci era venuta addosso!”<br>
Fissò la Jenkins che scrollò le spalle:<br>
“Non so che cosa sia successo. Si, ho visto anche io il
comandante<br>
Pierce in piedi, dopo il disastro. Non era ferito! Gli
ho anche<br>
parlato... Gli ho detto qualcosa a proposito dei
rapporti dalle<br>
sezioni colpite. E poi, mentre il capitano stava
parlando con la<br>
Baffin sullo schermo centrale, l'ho visto cadere a
terra. Mi sono<br>
chinata su di lui... Il tempo di vederlo sanguinare.
Pochi secondi, ed<br>
è spirato.”<br>
Il capitano si girò verso Timeran:<br>
“Consigliere... Temo di dover affidare a lei il compito
di informare<br>
la dottoressa Fuentes...”<br>
La trill abbassò lo sguardo. Suri continuò:<br>
“...E di chiederle quale dei suoi assistenti sarà in
grado di<br>
effettuare rapidamente una completa autopsia sul corpo
del comandante<br>
Pierce”<br>
“Cosa?” - Timeran quasi soffocò.<br>
“Mi rendo conto che sarà troppo difficile per la
dottoressa effettuare<br>
una autopsia personalmente. Ma dobbiamo sapere...
Sottolineo,<br>
dobbiamo... Che cosa ha causato la morte del comandante.
Potrebbe<br>
essere la chiave per evitare altre morti”<br>
Le nostre morti, tradusse mentalmente Tynan. Si accorse,<br>
dall'espressione della trill, che il consigliere aveva
fatto la stessa<br>
traduzione della frase del capitano.<br>
La trill fece per dire qualcosa, ma qualcosa la bloccò.
Era un rumore,<br>
che si stava facendo strada attraverso le paratie.
Dapprima, Tynan lo<br>
aveva confuso con il suono ossessivo dell'allarme, ma
poi aveva<br>
cominciato a percepirlo. Era cupo, insolito, lontano da
qualunque cosa<br>
avesse mai sentito in vita sua.<br>
Suri si precipitò al comunicatore:<br>
“Capitano a ingegnere capo! - gridò – Che sta
succedendo? Vizzini,<br>
risponda!”<br>
“Le comunicazioni non funzionano! -<br>
Il rumore era più forte. Stava arrivando dai ponti
inferiori, ed era<br>
sempre più vicino. Tynan si girò. Le paratie avevano
iniziato ad<br>
oscillare lungo le linee di nervatura, ad oscillare.
Sopra il rumore,<br>
si sentivano le grida degli uomini. La luce sulla
plancia cadde, si<br>
riprese, tremolò di nuovo per essere sostituita dalle
luci di<br>
emergenza. Le paratie si stavano deformando, il
pavimento si piegava<br>
sotto i loro piedi. Lo squarcio profondo che la navetta
Kazon aveva<br>
lasciato nella plancia si stava allargando a vista
d'occhio, seguendo<br>
le linee della copertura, fino a mostrare lo spazio al
di là del campo<br>
di forze. Tynan si rese conto che aria, pressione,
gravità, tutte<br>
quelle cose che era abituato a dare per scontate e che
per lui<br>
significavano vita o morte, si reggevano adesso solo con
quel fragile<br>
campo di forze.<br>
Tynan si aggrappò alla consolle tattica, che
miracolosamente era<br>
ancora attiva. Gli balzarono agli occhi i rapporti dalle
sezioni:<br>
“Abbiamo espulso il nucleo! - urlò - “Integrità
strutturale<br>
compromessa su tre ponti!”<br>
“Abbandonate la nave!” - gridò Suri.<br>
Una mano lo costrinse di forza a lasciare la presa sulla
consolle, lo<br>
prese per le spalle, conducendolo via, verso il
turboascensore:<br>
“Vieni via!” - capì che era la Jenkins che lo stava
trascinando.<br>
incespicò in un corpo, si riprese, rendendosi conto che
era Thomas<br>
Pierce, ma non poteva fare più niente per lui. Il campo
di forze stava<br>
cedendo. C'era qualcuno vicino, riconobbe alle luci di
emergenza<br>
Timeran Bhreel, l'afferrò a sua volta, in una catena che
doveva<br>
arrivare al turboascensore prima che i campi di forze
d'emergenza<br>
sigillassero la zona che stava cedendo.<br>
La Jenkins lo spinse dentro. Le porte del turboascensore
si stavano<br>
chiudendo. Timeran era con loro, ma attraverso lo
stretto spiraglio<br>
Tynan vide con orrore le sagome di quelli che non
potevano arrivare in<br>
tempo.<br>
<br>
<br>
USS Baffin – Interno nebulosa – Plancia di comando - 30
marzo 2393 -<br>
Ore 15.36<br>
<br>
<br>
<br>
“Capitano! - Piotr Volkoff alzò la voce, senza curarsi
di non apparire<br>
in ansia – Sto rilevando irregolarità nell'emissione
energetica della<br>
Curie... Credo che abbiano appena espulso il nucleo!”<br>
“Come? - Le antenne di Enizia scattarono verso lo
schermo – Apra un<br>
canale!”<br>
Volkoff scosse la testa:<br>
“Ci ho già provato. Nessuna risposta. O le comunicazioni
non<br>
funzionano più o non sono più in grado di rispondere.”<br>
“Capitano, ho delle letture della Curie. Forti
esplosioni su tutti i<br>
ponti. Temo che il comandante abbia ragione: hanno
espulso il nucleo–<br>
intervenne Samak. Il volto della vulcaniana era
impassibile come al<br>
solito, ma Volkoff avrebbe giurato di avere sentito un
tremito nella<br>
voce della donna.<br>
Enizia corse alla propria poltrona per premere il
comunicatore:<br>
“Enizia a comandante Brown! Risponda, comandante!”<br>
=^= Qui Brown. =^=<br>
“Dobbiamo arrivare alla Curie, subito!”<br>
=^=Possiamo contare al massimo su mezzo impulso,
capitano... E non a<br>
lungo!=^=<br>
“Regga più che può, comandante”<br>
Si girò verso il timoniere:<br>
“Ha sentito? Mezzo impulso!”<br>
“Si, signore!”<br>
Volkoff tornò a chinare lo sguardo sui propri monitor.
Il pulviscolo<br>
della nebulosa impediva di avere una chiara visuale
della Curie, ma le<br>
letture dicevano che la nave federale stava perdendo
integrità<br>
strutturale. Calcolò che ci sarebbero voluti almeno
altri cinque/sette<br>
minuti prima di arrivare all'altra nave.<br>
* Troppi! * - pensò. Uno sguardo circolare gli disse che
tutti, lì,<br>
sulla plancia avevano fatto lo stesso conto.<br>
“Fra quanto saremo a portata di teletrasporto?” -
domandò il capitano.<br>
“Quattro minuti e... Ventotto secondi in questo momento”
- rispose<br>
Samak.<br>
Tornò a premere sul comunicatore:<br>
“Enizia a Comandante Brown” - chiamò.<br>
=^= Capitano, giuro che sto facendo tutto il possibile!
=^=<br>
“Ho bisogno di sapere se abbiamo energia per i
teletrasporti<br>
d'emergenza. ”<br>
=^= Posso deviare parte dell'energia del mantenimento
alla sala<br>
teletrasporto, ma non possiamo fare più di una dozzina
di<br>
teletrasporti contemporanei =^=<br>
“Sprema tutto quello che può dai motori, comandante!
Enizia, chiudo!”<br>
Tre minuti.<br>
Samak spezzò il silenzio.<br>
“Credo di riuscire ad avere una visuale della Curie sui
sensori” -<br>
disse.<br>
“Sullo schermo” - ordino' il capitano.<br>
La Curie era sospesa come in una sorta di nebbia. In
alcuni punti, il<br>
pulviscolo era più fitto e sembrava avvolgere la nave in
un batuffolo<br>
stranamente colorato.<br>
Due minuti.<br>
La nave scomparve, riapparve, scomparve di nuovo. Il
pulviscolo vicino<br>
alle gondole aveva assunto una colorazione rossastra,
riflettente.<br>
Mentre fissava lo schermo, Volkoff si rese conto che le
gondole<br>
stavano cedendo plasma.<br>
“Pochi secondi... - mormorò Volkoff – Pochi secondi
ancora!”<br>
Ora si vedeva più chiaramente. La sezione a disco era
stata trapassata<br>
più volte e attraverso le ferite perdeva gas, materiale,
forse anche<br>
uomini. Piotr provò una stretta al cuore, ma non aveva
tempo di<br>
pensarci, in quel momento. Controllò i circuiti dei
teletrasporti,<br>
cancellando con un gesto un paio di subroutine che
avrebbero<br>
rallentato l'arrivo dell'equipaggio dall'altra nave.<br>
“Siamo a portata di trasporto, capitano!”<br>
“Capitano a sala teletrasporto: agganciate quante più
persone<br>
possibile!”<br>
=^= Si, signore =^=<br>
Volkoff si rese conto di stare trattenendo il respiro.
Lasciò andare<br>
l'aria, si riempì di nuovo i polmoni, prima che
arrivasse una<br>
segnalazione dalla sala teletrasporto:<br>
“Abbiamo a bordo i primi membri dell'equipaggio,
signore!” - disse<br>
Volkoff.<br>
“Dica alla sezione di continuare a trasportare
l'equipaggio a getto<br>
continuo”<br>
“Già fatto, signore”<br>
Sullo schermo, una delle gondole si staccò dalla nave,
subito seguita<br>
dall'altra. Le luci di emergenza si spensero, facendo
piombare il<br>
relitto nell'oscurità. Senza più energia, la Curie era
condannata, non<br>
c'era altro modo per definirla. Si sarebbe aspettato che
la nave<br>
esplodesse in una vampa di fuoco. No: niente di tutto
questo. Era come<br>
se la Curie si stesse disgregando, smontandosi pezzo a
pezzo per<br>
riunirsi alla nebulosa di cui ormai avrebbe fatto parte,
lei ed i<br>
corpi immobili delle persone che in lei avevano trovato
la morte.<br>
Sul suo monitor, il numero relativo ai segni vitali
provenienti dal<br>
relitto brillarono ancora per un secondo, poi si
spensero. Non c'era<br>
più nessuno di vivo, laggiù.<br>
<br>
-----------------------------------<br>
FINE TRASMISSIONE]<br>
-----------------------------------<br>
<br>
Ciao! :-D<br>
Elena<br>
--<br>
Capitano Suri<br>
USS Curie<br>
Progetto Pytheas - Delta Quadrant<br>
--<br>
mail: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:olimpia@mclink.it">olimpia@mclink.it</a> <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:ayesha@alice.it">ayesha@alice.it</a><br>
ICQ 33856678<br>
_______________________________________________<br>
Stml9 mailing list<br>
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:Stml9@gioco.net">Stml9@gioco.net</a><br>
<a moz-do-not-send="true"
href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9"
target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a><br>
_______________________________________________<br>
Stml9 mailing list<br>
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:Stml9@gioco.net">Stml9@gioco.net</a><br>
<a moz-do-not-send="true"
href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9"
target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a></div>
</div>
</div>
</div>
<div> </div>
<div class="signature"><br>
<br>
<br>
====================================<br>
Lt. Piotr Alexei Volkoff<br>
Capo della Sicurezza<br>
USS Baffin NCC-69096<br>
Skype Combadge: Silente69<br>
Private comunicator: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:francocarretti@mail.com">francocarretti@mail.com</a><br>
[CV]:
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88">http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88</a><br>
===================================<br>
"Colpisci. Una volta iniziato il combattimento, colpisci. Ogni
altra cosa è secondaria." (La spada della Verità)</div>
</div>
<br>
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
<br>
<pre wrap="">_______________________________________________
Stml9 mailing list
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:Stml9@gioco.net">Stml9@gioco.net</a>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a>
</pre>
</blockquote>
<br>
<pre class="moz-signature" cols="72">--
-------------------------
Tenente Comandante Timeran Bhreel
CNS USS Curie
Phyteas Project</pre>
</body>
</html>