<p dir="ltr">Si in effetti...rileggendo lo ancora una volta qualche errore di correzione mal riuscita l'ho beccato, mi dispiace :(</p>
<p dir="ltr">In ogni caso, sono contenta che sia piaciuta l'idea!</p>
<p dir="ltr">Ileana</p>
<div class="gmail_quote">Il 06/set/2014 21:41 "Monica Miodini" <<a href="mailto:hannadegliiapigi@hotmail.it">hannadegliiapigi@hotmail.it</a>> ha scritto:<br type="attribution"><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Mi piace il salto di dimensione...un universo parallelo me gusta!<br>
brava Ileana!<br>
ho notato qualche errorino d'ortografia, ma credo siano errori di battitura<br>
per il resto niente da dire.<br>
baci<br>
Monica<br>
<br>
----------------------------------------<br>
> Date: Sat, 6 Sep 2014 12:42:35 +0200<br>
> From: <a href="mailto:ten.samak@gmail.com">ten.samak@gmail.com</a><br>
> To: <a href="mailto:stml9@gioco.net">stml9@gioco.net</a><br>
> Subject: Re: [Stml9] - Samak - 3.11 - Nemici inaspettati<br>
><br>
> Ehm ragazzi, c'era un piccolo errore..lo rimando corretto...<br>
><br>
> --------------------------------------------------------------------------------<br>
><br>
> USS Baffin – Sala Riunioni 1 - 30 marzo 2393 – Ore 20.00<br>
><br>
> Dopo pochissimi minuti da quando i Enizia e Suri erano tornate sulle<br>
> rispettive navi, fu indetta dalla prima una riunione a bordo della<br>
> Baffin per fare il punto della situazione e per chiarire a tutti gli<br>
> ufficiali quello che i due capitani avevano scoperto.<br>
><br>
> Prese la parola per prima il Capitano Suri, la quale dove aver<br>
> incrociato lo sguardo incerto dei sui ufficiali decise di spiegare<br>
> tutto l’accaduto: “Insomma, pare proprio che nel futuro la razza Borg<br>
> sia entrata a far parte della Federazione. Capisco che questo possa<br>
> sembrare strano, ma fino a prova contraria è la realtà dei fatti.<br>
> Quella strana nebulosa in cui ci siamo imbattuti non era un fenomeno<br>
> naturale ma un loro esperimento mal riuscito…” – mentre Suri<br>
> descriveva il loro incontro con quella gente del futuro, parte degli<br>
> ufficiali, Volkoff e Pierce più di tutti, erano visibilmente<br>
> preoccupati e contrariati da questa alleanza.<br>
><br>
> “Signori, anche a me questo futuro non piace per nulla – prese la<br>
> parola Enizia – e devo dire che il loro Capitano non mi ispira<br>
> assolutamente fiducia, ma purtroppo le cose stanno e saranno così.<br>
> Adesso la nostra missione è quella di iniettare un composto, chiamato<br>
> ‘Fattore Isilya’, nel nucleo a curvatura sia in questo tempo e nel<br>
> nostro passato…e per poterlo fare contemporaneamente come ci hanno<br>
> chiesto, dovremo separarci: la Curie rimarrà in questo presente e la<br>
> Baffin tornerà indietro. Sarà una missione molto dura e delicata.”<br>
><br>
> “Signori, io non voglio assolutamente mettere in dubbio questa<br>
> decisione ma, accettare così quasi ad occhi chiusi questa proposta non<br>
> mi sembra davvero una scelta saggia! - Esclamò quasi gridando il capo<br>
> della sicurezza della Baffin – Maledizione, ci stiamo fidando di un<br>
> gruppo di Borg e di un Trill che non sappiamo neanche chi sia, mi<br>
> dispiace ma questa volta proprio non capisco e non condivido quello<br>
> che stiamo per fare!” Volkoff era visibilmente agitato, la cosa di<br>
> separare le due navi e di spargerle nello spazio tempo con quella<br>
> leggerezza davvero non gli piaceva.<br>
><br>
> “Tenente – parlò Suri molto duramente – lei non ha il dovere di<br>
> condividere le nostre decisioni, lei deve solo rispettare gli ordini<br>
> che gli vengono impartiti.”<br>
><br>
> A questa frase, l’ufficiale quasi avrebbe voluto alzarsi e andare via<br>
> da quella stanza, ma non lo fece… Enizia invece lanciò un’occhiataccia<br>
> a Suri, stava quasi per parlare e ricordarle di occuparsi solo dei<br>
> suoi uomini, ma neanche lei lo fece. Non era il caso di scatenare una<br>
> rissa in quel momento così delicato.<br>
><br>
> “Signor Vizzini – riprese la Vulcaniana – tra quanto saranno complete<br>
> le riparazioni alla nave?”<br>
><br>
> Vizzini riferì che le riparazioni erano quasi complete e che nel giro<br>
> di 30 ore la nave sarebbe stata pronta a ripartire. Brown confermò gli<br>
> stessi tempi per le riparazioni sulla Baffin.<br>
><br>
> “Se non sbaglio, il Capitano Lumex ha detto che loro saranno pronti a<br>
> partire solo tra tre giorni, - prese la parola Tynan – potremmo<br>
> approfittare di questo vantaggio per condurre delle analisi più<br>
> approfondite, magari su questo Fattore Isilya che dovremmo iniettare<br>
> nei nuclei…” e Samak fece notare che la Baffin aveva a disposizione<br>
> anche dei dati sulla nebulosa che erano stati raccolti in precedenza e<br>
> che sarebbe stato meglio analizzare prima di procedere.<br>
><br>
> La riunione stava quasi per volgere al termine quando l’ufficiale<br>
> medico espose il suo grosso dubbio nei riguardi della missione.<br>
> Secondo quanto esposto dal Dottor Fuentes, se avessero completato la<br>
> missione con successo, i membri dell’equipaggio salvati dalla Curie<br>
> andata in pezzi sarebbero scomparsi. Quelle erano persone vive e<br>
> vegete, anche se doppioni: Luz li aveva analizzati con attenzione ed<br>
> erano proprio esseri umani in carne ed ossa con lo stesso diritto alla<br>
> vita di tutti gli altri. Nessuno ci stava pensando a loro…<br>
><br>
> “Parlerò con Lumex di questa implicazione, dottoressa, - intervenne<br>
> Enizia – onestamente non so ancora bene come sia stato possibile lo<br>
> sdoppiamento della Curie, appena avremo dati più certi ne<br>
> riparleremo.”<br>
><br>
> Di certo per la dottoressa questa risposta frettolosa ed inconcludente<br>
> non era sufficiente, ma del resto, così era e in quel momento nessuno<br>
> aveva le idee molto chiare di quello che era successo e di quello che<br>
> avrebbero dovuto fare. Quindi si accontentò.<br>
><br>
> Dopo qualche istante di silenzio, era ormai evidente che ognuno di<br>
> loro avesse espresso i propri dubbi e che alla fine nessuno si fosse<br>
> davvero convinto…<br>
><br>
> “Bene, ci siamo detti tutto – concluse quindi il Capitano Enizia –<br>
> adesso andate a riposarvi, sarà necessario avervi tutti ben vigili,<br>
> non voglio un equipaggio stanco!”<br>
><br>
> A queste parole, tutti gli ufficiali un po’ alla volta si alzarono ed<br>
> andarono verso le loro stanze…in silenzio.<br>
><br>
><br>
><br>
> USS Baffin – Alloggio del Tenente Samak - 31 marzo 2393 – Ore 2.00<br>
><br>
> Samak aveva davvero bisogno di rilassarsi, e da vulcaniana che era,<br>
> l’unico buon modo per farlo era quello di meditare. In poco tempo il<br>
> suo alloggio si era riempito di candele accese che regalavano a<br>
> quell’ambiente un’atmosfera molto rilassante. A lei piacevano<br>
> particolarmente quelle di colore blue, facevano una luce particolare<br>
> pensava, che l’aiutavano a meditare meglio. A gambe incrociate, in<br>
> pochissimi istanti Samak sprofondò nella sua anima.<br>
><br>
> Erano passate tre ore quando la Vulcaniana riprese coscienza di sé:<br>
> erano quasi le 6 di mattina ed il suo turno in plancia sarebbe<br>
> cominciato solo alle 7.30. Decise quindi di farsi una bella doccia<br>
> sonica e di andare in sala mensa per una colazione e per leggere: a<br>
> quell’ora quella sala era quasi del tutto infrequentata, avrebbe avuto<br>
> la possibilità di starsene tranquilla e senza distrazioni.<br>
><br>
><br>
><br>
> USS Baffin – Stiva di carico 2 – Contemporaneamente<br>
><br>
> Tutti i sopravvissuti della seconda Curie erano stati alloggiati nella<br>
> Stiva di carico 2, la quale era stata allestita ad infermeria per<br>
> poter permettere al personale medico della Baffin di prestare le cure<br>
> necessarie a quei poveri uomini. C’erano diversi feriti gravi, ma<br>
> nessuno di loro era in pericolo di vita. Di sicuro il loro morale era<br>
> a terra: erano tutti molto scossi per l’accaduto, una donna in<br>
> uniforme scientifica era raggomitolata nel suo letto e si lamentava di<br>
> continuo, un ufficiale sulla quarantina, umano, batteva i pugni sulla<br>
> porta e chiedeva di essere portato dal capitano.<br>
><br>
> L’infermiera di turno della Baffin stava completando il suo giro di<br>
> analisi sui pazienti allettati quando esausta, disse alla donna che<br>
> stava visitando in quel momento “Siete tutti sotto shock, il dottore<br>
> avrebbe fatto meglio a prescrivervi una bella dose di calmante”.<br>
><br>
> “Ha ragione dottoressa…” si sentì rispondere con una flebile voce.<br>
> Quello era il primo paziente che aveva la mente abbastanza lucida da<br>
> poter intraprendere una conversazione, era un guardiamarina abbastanza<br>
> giovane, probabilmente alla sua prima missione: una bella donna di<br>
> colore che era di turno in sala macchine al momento dell’esplosione.<br>
> Dopo qualche secondo di esitazione continuò a parlare: “nessuno tra<br>
> noi è riuscito a capire cos’è successo prima, è stato così,<br>
> all’improvviso… e adesso stanno tutti impazzendo.”<br>
><br>
> “Beh – prese la parola l’infermiera della Baffin – per quello che ne<br>
> so io la Curie doveva essere fuori da quella specie di nebulosa a<br>
> cercare di non farsi attaccare dai Kazon, quando ne è stata<br>
> inghiottita... non è andata forse così?” In realtà all’infermiera non<br>
> interessava davvero la risposta che le avrebbe dato quella donna, che<br>
> nel frattempo aveva scoperto si chiamasse Janet, voleva solo farla<br>
> parlare un po’ per tenerle compagnia e per cercare di capire se almeno<br>
> qualcuna tra quelle trenta persone avesse ancora la mente lucida e<br>
> salda.<br>
><br>
> “Infermiera, non credo proprio che le cose sia davvero andate così, la<br>
> Curie stava viaggiando a curvatura 1.5 ed eravamo diretti in missione<br>
> di ricognizione su un pianeta dell’ammasso di Mate. Non so bene cosa<br>
> sia successo, ma ad un certo punto sono iniziate delle esplosioni e il<br>
> Capitano Tynan ci ha ordinato di evacuare la sala macchine. Poi credo<br>
> di aver perso i sensi e mi sono risvegliata qua su questo letto…”<br>
><br>
> *Si come no…* pensò l’infermiera scuotendo la testa con una piccola<br>
> smorfia di disappunto<br>
><br>
> “Non mi crede neanche lei, vero? – continuò la ragazza – ho detto la<br>
> stessa cosa ad un ufficiale che è venuto qua a farci qualche domanda,<br>
> e…”<br>
><br>
> A quel punto l’infermiera sorrise e disse: “Non è che non le credo<br>
> Janet, ma penso che lei adesso dovrebbe solo farsi una bella dormita.<br>
> Avete tutti bisogno di riposare, i vostri rapporti sull’accaduto li<br>
> farete domattina.” Le diede così un blando sedativo ed andò via da<br>
> quell’ospedale.<br>
><br>
> “Janet, ma cosa diavolo ci è successo?!?” disse un ufficiale che aveva<br>
> il letto a fianco a quello del Guardiamarina e che aveva sentito tutta<br>
> la conversazione… “Non lo so Marc, davvero non lo so…” e si addormentò<br>
> dopo poco.<br>
><br>
><br>
><br>
> USS Baffin – Sala mensa - 31 marzo 2393 – Ore 6:50<br>
><br>
> Samak stava tranquillamente leggendo il suo libro seduta ad un<br>
> tavolino appartato in quella stanza che via via si iniziava a popolare<br>
> di ufficiali appena svegli. Fortunatamente non c’era ancora<br>
> confusione…<br>
><br>
> Tutt’a un tratto le si alzò il sopracciglio e la sua mente iniziò ad<br>
> analizzare dettagli su dettagli riguardo alla situazione che stavano<br>
> vivendo: c’era qualcosa che davvero non le tornava… aveva avuto<br>
> un’intuizione? No, il suo era solo il frutto di un ragionamento<br>
> logico. Subito toccò il comunicatore:<br>
><br>
> =^= Samak a Capitano Enizia =^=<br>
><br>
> Il Capitano si era appena svegliato e stava per entrare sotto la<br>
> doccia… =^=Buongiorno Tenente, ha riposato bene? =^= rispose con un<br>
> tono quasi sarcastico sapendo che la Vulcaniana in realtà non aveva<br>
> affatto dormito durante la notte.<br>
><br>
> =^= Sì Capitano, grazie. Le vorrei parlare di una questione piuttosto<br>
> urgente Capitano. =^=<br>
><br>
> =^= Va bene Tenente, ci vediamo nel mio ufficio un quarto d’ora prima<br>
> dell’inizio del turno in Plancia. Chiudo. =^=<br>
><br>
><br>
><br>
> USS Baffin – Ufficio del Capitano - 31 marzo 2393 – Ore 7:15<br>
><br>
> Quando il Tenente Vulcaniano arrivò nello studio del Capitano, questa<br>
> era già operativa da parecchio e stava studiando alcuni rapporti sullo<br>
> stato delle riparazioni e sulle condizioni di salute dei trenta membri<br>
> dell’equipaggio della Curie andata distrutta.<br>
><br>
> “Bene Samak, mi dica cos’è successo. Leggendo i rapporti che mi sono<br>
> arrivati mi pare che sia tutto nella norma… “<br>
><br>
> “Capitano, onestamente io non credo che, seppur in un futuro molto<br>
> remoto, i Borg possano essere alleati della Federazione e…”<br>
><br>
> A questa frase Enizia sgranò gli occhi e disse con aria seccata:<br>
> “Signor Samak, non immaginavo che anche lei si facesse prendere da<br>
> questa diffidenza razziale. La potrei capire da qualunque altro<br>
> ufficiale, ma non da lei…”<br>
><br>
> “Capitano, non si tratta di intolleranza o razzismo o diffidenza –<br>
> rispose Samak visibilmente contrariata – i Vulcaniani non provano<br>
> certe emozioni. Si tratta solo di logica. Qua abbiamo un cubo Borg che<br>
> si dice faccia parte della Federazione, cosa molto improbabile.<br>
> Abbiamo dei membri di una Curie ormai distrutta, doppioni esatti dei<br>
> rispettivi uomini sulla nostra Curie che riferiscono che il loro<br>
> Capitano fosse stato Tynan, avrà letto anche lei i loro rapporti…le<br>
> loro vite non sembrano affatto simili a quelle che invece avrebbero<br>
> dovuto avere, ed anche i loro caratteri sembrano diversi di quelli che<br>
> noi conosciamo.”<br>
><br>
> Mentre Samak parlava, Enizia sembrava sempre più convinta delle parole<br>
> che stava ascoltando.<br>
><br>
> “Tenente, mi sta dicendo che secondo lei siamo saltati in un’altra<br>
> dimensione invece che nel futuro?”<br>
><br>
> “Esattamente Capitano, questo spiegherebbe molte più cose: l’alleanza<br>
> strana con i Borg, i rapporti dei superstiti, potrebbe anche essere<br>
> che in qualche modo i Kazon abbiano scoperto il varco, e stanno<br>
> cercando di oltrepassarlo. Certo, senza dati certi il salto<br>
> dimensionale è solo più plausibile rispetto al salto temporale, ma ne<br>
> dobbiamo essere certi perché in questo caso, il nostro fattore Isilya<br>
> potrebbe essere qualunque cosa, anche un’arma…”<br>
><br>
><br>
> ======================================<br>
> Comandante Samak<br>
> Ufficiale Tattico Capo<br>
> USS Baffin<br>
> Progetto Pythaes - Delta Quadrant<br>
> ======================================<br>
> Email: <a href="mailto:ten.samak@gmail.com">ten.samak@gmail.com</a><br>
> Sype: dolcevoloo<br>
> ======================================<br>
><br>
><br>
> Il 06 settembre 2014 12:13, Tenente Samak <<a href="mailto:ten.samak@gmail.com">ten.samak@gmail.com</a>> ha scritto:<br>
>> Ecco il mio brano...non ne sono molto soddisfatta, ma spero comunque<br>
>> che vi piaccia!<br>
>> Sotto con i commenti!!<br>
>><br>
>> Ileana<br>
>><br>
>> __________________________________________________________________<br>
>><br>
>> USS Baffin – Sala Riunioni 1 - 30 marzo 2393 – Ore 20.00<br>
>><br>
>> Dopo pochissimi minuti da quando i Enizia e Suri erano tornate sulle<br>
>> rispettive navi, fu indetta dalla prima una riunione a bordo della<br>
>> Baffin per fare il punto della situazione e per chiarire a tutti gli<br>
>> ufficiali quello che i due capitani avevano scoperto.<br>
>><br>
>> Prese la parola per prima il Capitano Suri, la quale dove aver<br>
>> incrociato lo sguardo incerto dei sui ufficiali decise di spiegare<br>
>> tutto l’accaduto: “Insomma, pare proprio che nel futuro la razza Borg<br>
>> sia entrata a far parte della Federazione. Capisco che questo possa<br>
>> sembrare strano, ma fino a prova contraria è la realtà dei fatti.<br>
>> Quella strana nebulosa in cui ci siamo imbattuti non era un fenomeno<br>
>> naturale ma un loro esperimento mal riuscito…” – mentre Suri<br>
>> descriveva il loro incontro con quella gente del futuro, parte degli<br>
>> ufficiali, Volkoff e Pierce più di tutti, erano visibilmente<br>
>> preoccupati e contrariati da questa alleanza.<br>
>><br>
>> “Signori, anche a me questo futuro non piace per nulla – prese la<br>
>> parola Enizia – e devo dire che il loro Capitano non mi ispira<br>
>> assolutamente fiducia, ma purtroppo le cose stanno e saranno così.<br>
>> Adesso la nostra missione è quella di iniettare un composto, chiamato<br>
>> ‘Fattore Isilya’, nel nucleo a curvatura sia in questo tempo e nel<br>
>> nostro passato…e per poterlo fare contemporaneamente come ci hanno<br>
>> chiesto, dovremo separarci: la Curie rimarrà in questo presente e la<br>
>> Baffin tornerà indietro. Sarà una missione molto dura e delicata.”<br>
>><br>
>> “Signori, io non voglio assolutamente mettere in dubbio questa<br>
>> decisione ma, accettare così quasi ad occhi chiusi questa proposta non<br>
>> mi sembra davvero una scelta saggia! - Esclamò quasi gridando il capo<br>
>> della sicurezza della Baffin – Maledizione, ci stiamo fidando di un<br>
>> gruppo di Borg e di un Trill che non sappiamo neanche chi sia, mi<br>
>> dispiace ma questa volta proprio non capisco e non condivido quello<br>
>> che stiamo per fare!” Volkoff era visibilmente agitato, la cosa di<br>
>> separare le due navi e di spargerle nello spazio tempo con quella<br>
>> leggerezza davvero non gli piaceva.<br>
>><br>
>> “Tenente – parlò Suri molto duramente – lei non ha il dovere di<br>
>> condividere le nostre decisioni, lei deve solo rispettare gli ordini<br>
>> che gli vengono impartiti.”<br>
>><br>
>> A questa frase, l’ufficiale quasi avrebbe voluto alzarsi e andare via<br>
>> da quella stanza, ma non lo fece… Enizia invece lanciò un’occhiataccia<br>
>> a Suri, stava quasi per parlare e ricordarle di occuparsi solo dei<br>
>> suoi uomini, ma neanche lei lo fece. Non era il caso di scatenare una<br>
>> rissa in quel momento così delicato.<br>
>><br>
>> “Signor Vizzini – riprese la Vulcaniana – tra quanto saranno complete<br>
>> le riparazioni alla nave?”<br>
>><br>
>> Vizzini riferì che le riparazioni erano quasi complete e che nel giro<br>
>> di 30 ore la nave sarebbe stata pronta a ripartire. Brown confermò gli<br>
>> stessi tempi per le riparazioni sulla Baffin.<br>
>><br>
>> “Se non sbaglio, il Capitano Lumex ha detto che loro saranno pronti a<br>
>> partire solo tra tre giorni, - prese la parola Tynan – potremmo<br>
>> approfittare di questo vantaggio per condurre delle analisi più<br>
>> approfondite, magari su questo Fattore Isilya che dovremmo iniettare<br>
>> nei nuclei…” e Samak fece notare che la Baffin aveva a disposizione<br>
>> anche dei dati sulla nebulosa che erano stati raccolti in precedenza e<br>
>> che sarebbe stato meglio analizzare prima di procedere.<br>
>><br>
>> La riunione stava quasi per volgere al termine quando l’ufficiale<br>
>> medico espose il suo grosso dubbio nei riguardi della missione.<br>
>> Secondo quanto esposto dal Dottor Fuentes, se avessero completato la<br>
>> missione con successo, i membri dell’equipaggio salvati dalla Curie<br>
>> andata in pezzi sarebbero scomparsi. Quelle erano persone vive e<br>
>> vegete, anche se doppioni: Luz li aveva analizzati con attenzione ed<br>
>> erano proprio esseri umani in carne ed ossa con lo stesso diritto alla<br>
>> vita di tutti gli altri. Nessuno ci stava pensando a loro…<br>
>><br>
>> “Parlerò con Lumex di questa implicazione, dottoressa, - intervenne<br>
>> Enizia – onestamente non so ancora bene come sia stato possibile lo<br>
>> sdoppiamento della Curie, appena avremo dati più certi ne<br>
>> riparleremo.”<br>
>><br>
>> Di certo per la dottoressa questa risposta frettolosa ed inconcludente<br>
>> non era sufficiente, ma del resto, così era e in quel momento nessuno<br>
>> aveva le idee molto chiare di quello che era successo e di quello che<br>
>> avrebbero dovuto fare. Quindi si accontentò.<br>
>><br>
>> Dopo qualche istante di silenzio, era ormai evidente che ognuno di<br>
>> loro avesse espresso i propri dubbi e che alla fine nessuno si fosse<br>
>> davvero convinto…<br>
>><br>
>> “Bene, ci siamo detti tutto – concluse quindi il Capitano Enizia –<br>
>> adesso andate a riposarvi, sarà necessario avervi tutti ben vigili,<br>
>> non voglio un equipaggio stanco!”<br>
>><br>
>> A queste parole, tutti gli ufficiali un po’ alla volta si alzarono ed<br>
>> andarono verso le loro stanze…in silenzio.<br>
>><br>
>><br>
>><br>
>> USS Baffin – Alloggio del Tenente Samak - 31 marzo 2393 – Ore 2.00<br>
>><br>
>> Samak aveva davvero bisogno di rilassarsi, e da vulcaniana che era,<br>
>> l’unico buon modo per farlo era quello di meditare. In poco tempo il<br>
>> suo alloggio si era riempito di candele accese che regalavano a<br>
>> quell’ambiente un’atmosfera molto rilassante. A lei piacevano<br>
>> particolarmente quelle di colore blue, facevano una luce particolare<br>
>> pensava, che l’aiutavano a meditare meglio. A gambe incrociate, in<br>
>> pochissimi istanti Samak sprofondò nella sua anima.<br>
>><br>
>> Erano passate tre ore quando la Vulcaniana riprese coscienza di sé:<br>
>> erano quasi le 6 di mattina ed il suo turno in plancia sarebbe<br>
>> cominciato solo alle 7.30. Decise quindi di farsi una bella doccia<br>
>> sonica e di andare in sala mensa per una colazione e per leggere: a<br>
>> quell’ora quella sala era quasi del tutto infrequentata, avrebbe avuto<br>
>> la possibilità di starsene tranquilla e senza distrazioni.<br>
>><br>
>><br>
>><br>
>> USS Baffin – Hangar 2 – Contemporaneamente<br>
>><br>
>> Tutti i sopravvissuti della seconda Curie erano stati alloggiati nell’<br>
>> hangar 2, la quale era stata allestita ad infermeria per poter<br>
>> permettere al personale medico della Baffin di prestare le cure<br>
>> necessarie a quei poveri uomini. C’erano diversi feriti gravi, ma<br>
>> nessuno di loro era in pericolo di vita. Di sicuro il loro morale era<br>
>> a terra: erano tutti molto scossi per l’accaduto, una donna in<br>
>> uniforme scientifica era raggomitolata nel suo letto e si lamentava di<br>
>> continuo, un ufficiale sulla quarantina, umano, batteva i pugni sulla<br>
>> porta e chiedeva di essere portato dal capitano.<br>
>><br>
>> L’infermiera di turno della Baffin stava completando il suo giro di<br>
>> analisi sui pazienti allettati quando esausta, disse alla donna che<br>
>> stava visitando in quel momento “Siete tutti sotto shock, il dottore<br>
>> avrebbe fatto meglio a prescrivervi una bella dose di calmante”.<br>
>><br>
>> “Ha ragione dottoressa…” si sentì rispondere con una flebile voce.<br>
>> Quello era il primo paziente che aveva la mente abbastanza lucida da<br>
>> poter intraprendere una conversazione, era un guardiamarina abbastanza<br>
>> giovane, probabilmente alla sua prima missione: una bella donna di<br>
>> colore che era di turno in sala macchine al momento dell’esplosione.<br>
>> Dopo qualche secondo di esitazione continuò a parlare: “nessuno tra<br>
>> noi è riuscito a capire cos’è successo prima, è stato così,<br>
>> all’improvviso… e adesso stanno tutti impazzendo.”<br>
>><br>
>> “Beh – prese la parola l’infermiera della Baffin – per quello che ne<br>
>> so io la Curie doveva essere fuori da quella specie di nebulosa a<br>
>> cercare di non farsi attaccare dai Kazon, quando ne è stata<br>
>> inghiottita... non è andata forse così?” In realtà all’infermiera non<br>
>> interessava davvero la risposta che le avrebbe dato quella donna, che<br>
>> nel frattempo aveva scoperto si chiamasse Janet, voleva solo farla<br>
>> parlare un po’ per tenerle compagnia e per cercare di capire se almeno<br>
>> qualcuna tra quelle trenta persone avesse ancora la mente lucida e<br>
>> salda.<br>
>><br>
>> “Infermiera, non credo proprio che le cose sia davvero andate così, la<br>
>> Curie stava viaggiando a curvatura 1.5 ed eravamo diretti in missione<br>
>> di ricognizione su un pianeta dell’ammasso di Mate. Non so bene cosa<br>
>> sia successo, ma ad un certo punto sono iniziate delle esplosioni e il<br>
>> Capitano Tynan ci ha ordinato di evacuare la sala macchine. Poi credo<br>
>> di aver perso i sensi e mi sono risvegliata qua su questo letto…”<br>
>><br>
>> *Si come no…* pensò l’infermiera scuotendo la testa con una piccola<br>
>> smorfia di disappunto<br>
>><br>
>> “Non mi crede neanche lei, vero? – continuò la ragazza – ho detto la<br>
>> stessa cosa ad un ufficiale che è venuto qua a farci qualche domanda,<br>
>> e…”<br>
>><br>
>> A quel punto l’infermiera sorrise e disse: “Non è che non le credo<br>
>> Janet, ma penso che lei adesso dovrebbe solo farsi una bella dormita.<br>
>> Avete tutti bisogno di riposare, i vostri rapporti sull’accaduto li<br>
>> farete domattina.” Le diede così un blando sedativo ed andò via da<br>
>> quell’ospedale.<br>
>><br>
>> “Janet, ma cosa diavolo ci è successo?!?” disse un ufficiale che aveva<br>
>> il letto a fianco a quello del Guardiamarina e che aveva sentito tutta<br>
>> la conversazione… “Non lo so Marc, davvero non lo so…” e si addormentò<br>
>> dopo poco.<br>
>><br>
>><br>
>><br>
>> USS Baffin – Sala mensa - 31 marzo 2393 – Ore 6:50<br>
>><br>
>> Samak stava tranquillamente leggendo il suo libro seduta ad un<br>
>> tavolino appartato in quella stanza che via via si iniziava a popolare<br>
>> di ufficiali appena svegli. Fortunatamente non c’era ancora<br>
>> confusione…<br>
>><br>
>> Tutt’a un tratto le si alzò il sopracciglio e la sua mente iniziò ad<br>
>> analizzare dettagli su dettagli riguardo alla situazione che stavano<br>
>> vivendo: c’era qualcosa che davvero non le tornava… aveva avuto<br>
>> un’intuizione? No, il suo era solo il frutto di un ragionamento<br>
>> logico. Subito toccò il comunicatore:<br>
>><br>
>> =^= Samak a Capitano Enizia =^=<br>
>><br>
>> Il Capitano si era appena svegliato e stava per entrare sotto la<br>
>> doccia… =^=Buongiorno Tenente, ha riposato bene? =^= rispose con un<br>
>> tono quasi sarcastico sapendo che la Vulcaniana in realtà non aveva<br>
>> affatto dormito durante la notte.<br>
>><br>
>> =^= Sì Capitano, grazie. Le vorrei parlare di una questione piuttosto<br>
>> urgente Capitano. =^=<br>
>><br>
>> =^= Va bene Tenente, ci vediamo nel mio ufficio un quarto d’ora prima<br>
>> dell’inizio del turno in Plancia. Chiudo. =^=<br>
>><br>
>><br>
>><br>
>> USS Baffin – Ufficio del Capitano - 31 marzo 2393 – Ore 7:15<br>
>><br>
>> Quando il Tenente Vulcaniano arrivò nello studio del Capitano, questa<br>
>> era già operativa da parecchio e stava studiando alcuni rapporti sullo<br>
>> stato delle riparazioni e sulle condizioni di salute dei trenta membri<br>
>> dell’equipaggio della Curie andata distrutta.<br>
>><br>
>> “Bene Samak, mi dica cos’è successo. Leggendo i rapporti che mi sono<br>
>> arrivati mi pare che sia tutto nella norma… “<br>
>><br>
>> “Capitano, onestamente io non credo che, seppur in un futuro molto<br>
>> remoto, i Borg possano essere alleati della Federazione e…”<br>
>><br>
>> A questa frase Enizia sgranò gli occhi e disse con aria seccata:<br>
>> “Signor Samak, non immaginavo che anche lei si facesse prendere da<br>
>> questa diffidenza razziale. La potrei capire da qualunque altro<br>
>> ufficiale, ma non da lei…”<br>
>><br>
>> “Capitano, non si tratta di intolleranza o razzismo o diffidenza –<br>
>> rispose Samak visibilmente contrariata – i Vulcaniani non provano<br>
>> certe emozioni. Si tratta solo di logica. Qua abbiamo un cubo Borg che<br>
>> si dice faccia parte della Federazione, cosa molto improbabile.<br>
>> Abbiamo dei membri di una Curie ormai distrutta, doppioni esatti dei<br>
>> rispettivi uomini sulla nostra Curie che riferiscono che il loro<br>
>> Capitano fosse stato Tynan, avrà letto anche lei i loro rapporti…le<br>
>> loro vite non sembrano affatto simili a quelle che invece avrebbero<br>
>> dovuto avere, ed anche i loro caratteri sembrano diversi di quelli che<br>
>> noi conosciamo.”<br>
>><br>
>> Mentre Samak parlava, Enizia sembrava sempre più convinta delle parole<br>
>> che stava ascoltando.<br>
>><br>
>> “Tenente, mi sta dicendo che secondo lei siamo saltati in un’altra<br>
>> dimensione invece che nel futuro?”<br>
>><br>
>> “Esattamente Capitano, questo spiegherebbe molte più cose: l’alleanza<br>
>> strana con i Borg, i rapporti dei superstiti, potrebbe anche essere<br>
>> che in qualche modo i Kazon abbiano scoperto il varco, e stanno<br>
>> cercando di oltrepassarlo. Certo, senza dati certi il salto<br>
>> dimensionale è solo più plausibile rispetto al salto temporale, ma ne<br>
>> dobbiamo essere certi perché in questo caso, il nostro fattore Isilya<br>
>> potrebbe essere qualunque cosa, anche un’arma…”<br>
>><br>
>><br>
>><br>
>> ======================================<br>
>> Comandante Samak<br>
>> Ufficiale Tattico Capo<br>
>> USS Baffin<br>
>> Progetto Pythaes - Delta Quadrant<br>
>> ======================================<br>
>> Email: <a href="mailto:ten.samak@gmail.com">ten.samak@gmail.com</a><br>
>> Sype: dolcevoloo<br>
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> _______________________________________________<br>
> Stml9 mailing list<br>
> <a href="mailto:Stml9@gioco.net">Stml9@gioco.net</a><br>
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