<html><head></head><body><div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;"><div>
<div>Molto bello e molto pieno di pathos. Tutto il pezzo dal punto di vista di brown non me l'aspettavo, bell'idea farci seguire l'evento attraverso dei puntini sul monitor che Brown traduceva in immagini. Bello!</div>
<div> </div>
<div> </div>
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px; padding: 10px 0 10px 10px; border-left:2px solid #C3D9E5; word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space;">
<div style="margin:0 0 10px 0;"><b>Sent:</b> Sunday, November 30, 2014 at 11:17 PM<br/>
<b>From:</b> "Elena Fuccelli" <mf9115@mclink.it><br/>
<b>To:</b> "Progetto Pytheas" <stml9@gioco.net><br/>
<b>Subject:</b> Re: [Stml9] [3.15 - Suri - Pendolarità]</div>
<div name="quoted-content">OK. Innanzi tutto scusatemi (per l'ennesima volta) per il ritardo<br/>
allucinante. Ormai dovreste conoscermi: sono lenta, tanto<br/>
maledettamente lenta a scrivere...<br/>
Non vi dirò quante volte ho cancellato quello che avevo scritto ed ho<br/>
ricominciato da capo. Non sono minimamente contenta neanche di questa<br/>
versione, ma ormai ho tenuto il gioco fermo troppo a lungo per poter<br/>
riscrivere il pezzo di nuovo.<br/>
<br/>
Vabbé... Sparate pure.<br/>
-----------------------------------<br/>
INIZIO TRASMISSIONE<br/>
-----------------------------------<br/>
<br/>
USS Baffin - Corridoio - 31 marzo 2393 - Ore 8.54<br/>
<br/>
Ci sono momenti che sembrano eterni. Come se la mente, per poterli<br/>
comprendere, sentisse la necessità di svolgerli con lentezza, uno<br/>
dietro l'altro. L'urlo degli allarmi, il nido scuro che si apriva nel<br/>
petto di Appel, la smorfia di dolore che si stemperava nel buio degli<br/>
occhi del collega, il suo corpo che cadeva all'indietro urtando la<br/>
paratia e poi scivolava a terra. E davanti la bocca del faser che si<br/>
spostava per puntare contro di lei. Tutto questo si srotolò di fronte<br/>
agli occhi della trill, attimo dopo attimo, come una sequenza di<br/>
immagini scolpite su una parete.<br/>
L'uomo l'afferrò per un braccio e la costrinse ad avvicinarsi<br/>
abbastanza da sibilarle all'orecchio:<br/>
“Non credere di potermi incantare, donna – disse – Ho avuto accesso<br/>
alle specifiche di questa nave abbastanza da conoscerne le specifiche<br/>
tecniche. So dov'è l'hangar navette e tu mi ci accompagnerai”<br/>
Timeran ritrovò la voce:<br/>
“L'allarme ormai è stato dato – replicò – Le squadre di sicurezza<br/>
staranno arrivando. Non riuscirai mai ad allontanarti dalla nave. E<br/>
poi, dove vorresti andare? La nebulosa...”<br/>
Il braccio dell'uomo le si avvolse attorno al collo:<br/>
“Alle squadre di sicurezza, ci penserai tu, piccola...”<br/>
<br/>
<br/>
USS Baffin - Corridoio - 31 marzo 2393 - Ore 8.56<br/>
<br/>
<br/>
Il corridoio sapeva di polvere bruciata. Qualcuno aveva sparato, non<br/>
occorreva il rumore ossessivo dell'allarme faser per saperlo. Gli<br/>
uomini della sicurezza avanzarono lungo le pareti, con le armi<br/>
spianate verso il corridoio. L’uomo più avanti sporse uno specchietto<br/>
oltre l'angolo, lanciò un'occhiata all'indietro, per incrociare lo<br/>
sguardo del capo squadra.<br/>
Il capo gli fece cenno di avanzare. L'uomo si slanciò oltre l'angolo,<br/>
saettando il fucile a scatti:<br/>
“Libero! - proclamò – Uomo a terra!”<br/>
La squadra si fece avanti. Samak li raggiunse, superando l'angolo a<br/>
grandi passi. Il consigliere Appel era accasciato, con la schiena a<br/>
metà appoggiata ad una paratia. Sul petto, la divisa mostrava la<br/>
caratteristica bruciatura di un faser. Samak con un gesto, ordinò di<br/>
spegnere l'allarme faser, quindi scavalcò il corpo e si chinò per<br/>
andare a poggiare due dita sulla carotide dell'umano.<br/>
“E' vivo?” - domandò il comandante Volkoff, avvicinandosi.<br/>
“E' vivo” - confermò la donna, quindi premette il pulsante del<br/>
comunicatore per chiamare il teletrasporto di emergenza. Guardò<br/>
sparire il corpo di Appel, prima di rivolgersi al russo:<br/>
“Lei non dovrebbe essere qui, comandante - disse la donna, rialzandosi<br/>
da terra – L'uomo che stiamo cercando è identico a lei. Il fatto di<br/>
non potervi distinguere è uno svantaggio tattico per i nostri uomini”<br/>
“Lo so – replicò il capo sicurezza – Ma io voglio essere lì pronto a<br/>
dare all'altro me stesso un po' della stessa medicina che lui ha<br/>
servito a me, quando lo prenderemo!” – alzò una mano, a bloccare il<br/>
dissenso dell’altra: “...E non mi dica che il mio atteggiamento è<br/>
illogico, perché anche questo lo so da me.”<br/>
Samak però non lo stava guardando. La donna si chinò di nuovo a terra<br/>
e raccolse un oggetto dorato:<br/>
“Non è il comunicatore di Appel – notò lei – Lo aveva ancora indosso<br/>
quando lo abbiamo trovato”<br/>
“Potrebbe essere il mio – opinò Volkoff – Me lo ha preso quando lui e<br/>
quegli altri mi hanno aggredito. Quando si è sentito scoperto, lo ha<br/>
buttato per non essere rintracciato”<br/>
“Signore – uno degli uomini della sicurezza lo chiamò.<br/>
“Che c’è, Will?”<br/>
“Qui c’è un altro comunicatore” – l’uomo raccolse un secondo<br/>
apparecchio per terra e lo porse al capo sicurezza.<br/>
Volkoff lo afferrò e lo premette:<br/>
“Volkoff a capo ingegnere” – chiamò.<br/>
=^= Qui Brown =^= rispose quasi immediatamente la voce del capo<br/>
ingegnere.<br/>
“Può analizzare il segnale da cui la sto chiamando?”<br/>
=^= Certo. Solo un secondo… =^= la voce sparì. Nel microfono del<br/>
comunicatore si avvertì il suono di apertura di una porta. Volkoff udì<br/>
Brown dire a qualcuno di lasciargli la postazione, quindi percepì la<br/>
sequenza di login in un terminale.<br/>
=^= Comandante, perché mi sta chiamando con il comunicatore del<br/>
consigliere Bhreel? Il suo comunicatore ha esaurito la batteria? =^=<br/>
“No. Lo abbiamo trovato a terra dove è stato aggredito il consigliere<br/>
Appel.”<br/>
Ci fu una pausa:<br/>
=^= Quell'uomo ha preso Timeran Bhreel in ostaggio? =^= domandò<br/>
infine Brown.<br/>
Volkoff guardò verso Samak, che aveva estratto il proprio tricorder.<br/>
La donna accennò allo strumento:<br/>
“Ci sono tracce del passaggio recente di una trill in questo<br/>
corridoio. Può non voler dire niente”<br/>
Volkoff si rivolse di nuovo al comunicatore:<br/>
“Pensiamo di sì”<br/>
=^= Se è così, possiamo isolare la sua traccia anche senza il<br/>
comunicatore - disse Brown – Non ci sono molti trill congiunti<br/>
nell'equipaggio e Timeran Bhreel è la sola di sesso femminile. Basta<br/>
settare il sensore interno... Ecco. La sua traccia si sta muovendo ai<br/>
ponti inferiori. Insieme alla traccia della trill, c'è la traccia di<br/>
un umano... Sembra che siano diretti all'hangar navette. =^=<br/>
“Molto bene, ci dirigiamo lì” - esclamò il russo.<br/>
=^= Non vedo perché – ribatté Brown – Mi trovo in sala teletrasporto 2<br/>
in questo momento. Da qui sono in grado di isolare la loro traccia.<br/>
Sono troppo vicini per fare un trasporto singolo, ma posso<br/>
teletrasportarli insieme. Anche direttamente in cella, se necessario:<br/>
poi basterebbe tirare fuori la sola consigliera per risolvere la<br/>
situazione. =^=<br/>
“Negativo – rispose Volkoff – Il sospetto ha un faser ed ha<br/>
dimostrato di volerlo usare. Se si accorgesse di essere nel raggio di<br/>
un teletrasporto potrebbe sparare all'ostaggio, ucciderla, prima di<br/>
riuscire a completare il trasporto. Dobbiamo essere lì a distrarlo ed<br/>
a staccarlo da lei prima di trasportarlo in cella”<br/>
=^= Sicuro? Potrei... =^=<br/>
“Si, sono sicuro – troncò lui – Brown, tenga costantemente quelle due<br/>
tracce sotto controllo. Noi ci muoviamo verso l'hangar navette. Mi<br/>
segnali subito se ci sono novità nei movimenti del sospetto.”<br/>
=^= Intesi =^=<br/>
Volkoff fece un cenno circolare per raccogliere intorno a sé gli<br/>
uomini della sicurezza e Samak, quindi corse verso la sezione.<br/>
<br/>
<br/>
USS Baffin – Sala teletrasporto 2 - 31 marzo 2393 - Ore 8.59<br/>
<br/>
<br/>
Sullo schermo, le tracce degli uomini erano dei piccoli punti luminosi<br/>
sulle linee rette dei corridoi. I due punti accoppiati stavano<br/>
procedendo verso l'hangar navette, come aveva detto a Volkoff. Il<br/>
punto che rappresentava Timeran era quasi indistinguibile da quello<br/>
che era il umano, tanto procedevano appaiati. Brown poteva quasi<br/>
vedere l'umano tenere un braccio attorno alla gola o alla vita della<br/>
giovane donna, mentre la trascinava via. Lo schermo riportava anche<br/>
tracce che si allontanavano, brillando e poi spegnendosi ai margini<br/>
della zona selezionata. I tecnici erano stati allertati ed avevano<br/>
ricevuto l'ordine di togliersi dalla possibile scena di una<br/>
sparatoria.<br/>
La zona inquadrata dallo schermo gli ricordava gli schemi degli<br/>
antichi videogiochi che aveva visto da bambino a lezione di storia,<br/>
con lo schermo nero colorato da simboli semoventi, lontanissimi dalle<br/>
olografie cui era abituato. Quel gioco assomigliava al labirinto di un<br/>
gruppo di topi da esperimento, con le prede da una parte, separate da<br/>
alcune paratie dai segnali della squadra dei cacciatori che erano<br/>
apparsi da un lato. I cacciatori si muovevano rapidi, senza fermarsi,<br/>
scivolando uno dietro l'altro, lungo i lati dei passaggi, mentre le<br/>
prede avanzavano più lentamente, quasi con circospezione. Timeran ed<br/>
il sospetto erano adesso arrivati di fronte alla porta dell'hangar<br/>
navette. Brown rimpianse di non poterli teletrasportare. Sotto le sue<br/>
dita c'erano i comandi. Li aveva tenuti costantemente pronti e<br/>
bloccati sulle due tracce fin dal momento in cui li aveva individuati.<br/>
Sarebbe bastato un niente, pensò Brown: che il sospetto allontanasse<br/>
Timeran per un solo secondo, e lo avrebbe preso senza colpo ferire.<br/>
Senza bisogno di alcuna squadra di sicurezza.<br/>
*Ed invece, eccoli là * - pensò. I topi erano nel labirinto, gli uni<br/>
diretti verso gli altri, separati ormai solo da una paratia. Il umano<br/>
aveva aperto la porta dell'hangar navette – o Timeran lo aveva fatto<br/>
per lui. Individuò le masse delle navette alloggiate. Se avesse potuto<br/>
accendere le olocamere dell'hangar avrebbe potuto anche vederli, ma<br/>
per farlo avrebbe dovuto dirottare su quella consolle i comandi dalla<br/>
sala ingegneria e per questo il computer avrebbe avuto bisogno di<br/>
lasciare per qualche istante il lock delle tracce sul terminale<br/>
teletrasporto. Non poteva permetterselo. Doveva guardare le spalle<br/>
alla squadra di sicurezza.<br/>
Gli uomini della sicurezza erano arrivati a loro volta di fronte alla<br/>
porta dell'hangar navette. Il rumore dell'apertura della porta avrebbe<br/>
messo in allarme il sospetto, pensò Alan allarmato.<br/>
Le sue dita vibrarono nell'incertezza sopra la levetta dei comandi del<br/>
teletrasporto. Cosa poteva fare?<br/>
Le luci brillarono entrando di botto e diffondendosi all'interno<br/>
dell'hangar navette. L'allarme di energia a bordo ricominciò a<br/>
squillare, facendogli stringere la mascella. Poteva voler dire solo<br/>
una cosa, che che gli uomini avevano fatto irruzione sparando.<br/>
I punti luminosi si confondevano, disperdendosi per attaccare da più<br/>
lati. Sulla consolle si accese una luce rossa. La temperatura nel<br/>
luogo di destinazione del trasporto si stava surriscaldando per i<br/>
colpi dei faser. Presto sarebbe stata troppo alta per molte delle<br/>
razze a bordo. Trill compresi.<br/>
Le tracce di Timeran e dell'umano si erano tuffate – sempre appaiate,<br/>
sempre maledettamente appaiate! - dietro la massa di una navetta. Era<br/>
abile, dannazione. Il tritanio della navetta non avrebbe lasciato<br/>
passare i colpi dei faser, mentre il supporto vitale faticava a<br/>
ristabilire la temperatura in locale. Uno dei punti luminosi aggirò la<br/>
postazione, tenendosi protetto dietro un'altra navetta. L'uomo dovette<br/>
accorgersene perché si spostò rapidamente, mentre la trill<br/>
approfittava della diversione per scomparire all'interno della massa<br/>
di tritanio.<br/>
*Ecco!Adesso! * pensò. Le dita di Brown si curvarono appena. Il<br/>
teletrasporto iniziò a vibrare. I compensatori di Heisemberg<br/>
esaminarono ogni molecola in fase, selezionando e eliminando l'energia<br/>
dell'arma carica. L'umano iniziò a comparire sulla pedana. Brown<br/>
sorrise, allentando la presa sui connettori, quindi ci ripensò. La<br/>
pedana continuò a vibrare, allargando la propria luminescenza.<br/>
=^= Volkoff a comandante Brown – la voce del capo sicurezza risuonò<br/>
nel comunicatore – Ha preso il sospetto? Lo ha spedito in cella? =^=<br/>
“No. In questo momento lo sto tenendo in sospeso in un ciclo di<br/>
diagnostica. Sto aspettando i suoi, tenente, per tirarlo fuori dal<br/>
teletrasporto. Timeran?”<br/>
=^= Sta bene. Neanche un graffio, a quello che vedo, ma la farò<br/>
accompagnare in infermeria per sicurezza. Comunque, fra un minuto<br/>
saremo lì. =^=<br/>
“Potrebbe prima far spegnere l'allarme faser? Non posso farlo da<br/>
questa postazione, e mi sta rompendo i timpani!”<br/>
Si udì una risata:<br/>
=^= Si anche a me... non i timpani, però! =^=<br/>
Il suono della sirena cessò. Qualcosa però attirò la sua attenzione.<br/>
Il teletrasporto stava emettendo uno strano rumore – qualcosa che non<br/>
aveva mai sentito, come una nota acida in chiave di violino, di cui<br/>
non si era accorto prima a causa del suono soverchiante dell'allarme.<br/>
Chinò di nuovo lo sguardo alla consolle, verificando rapidamente il<br/>
ciclo di diagnostica.<br/>
Il segnale stava degradando.<br/>
Mormorando una interiezione, le sue dita corsero di nuovo alle leve<br/>
dei comandi. La luminescenza aumentò con il rumore. Il corpo dell'uomo<br/>
si consolidò fino ad apparire completamente.<br/>
Brown riconobbe Volkoff – un altro Volkoff, non aveva bisogno di<br/>
esaminare la sua firma quantica per sapere che non era la stessa<br/>
persona con la quale aveva parlato al comunicatore pochi istanti<br/>
prima. Aveva ancora in mano il faser, che puntò inutilmente verso di<br/>
loro premendo più volte a vuoto il contatto. Brown estrasse a sua<br/>
volta il proprio faser, che puntò verso il russo:<br/>
“Lascia andare l'arma!” - intimò.<br/>
Il braccio dell'uomo ricadde sul fianco, mentre l'arma finiva a terra.<br/>
Brown fissò dritto negli occhi del russo. L'uomo sapeva di essere<br/>
stato sconfitto, pensò l'ingegnere sorridendo tra sé, ma il sorriso<br/>
gli si spense sulle labbra notando che un fiotto di sangue gli stava<br/>
colando dall'angolo della bocca. Tossì. Tornò a guardarlo negli occhi,<br/>
in cui iniziarono a comparire piccole macchie scure di sangue. Il<br/>
russo fece un passo esitante sulla pedana, quindi cadde a terra,<br/>
rovinando sulle scalette.<br/>
Brown aggirò la postazione, accorrendo al corpo dell'uomo, lo rovesciò<br/>
sulla schiena, cercando di rianimarlo. Si rese conto a malapena che<br/>
alle sue spalle si stava aprendo la porta della sala, e che Volkoff –<br/>
il loro Volkoff – era arrivato appena in tempo per veder morire<br/>
l'altro sé.<br/>
<br/>
<br/>
<br/>
USS Baffin - Infermeria - 31 marzo 2393 - Ore 10.50<br/>
<br/>
<br/>
“Questo... E' incredibile” - disse il dottor Maurian. Luz Fuentes, che<br/>
osservava da sopra la sua spalla gli stessi risultati delle analisi<br/>
sul corpo dell'altro Volkoff non fece commenti, ma era evidente come<br/>
fosse d'accordo con il collega. Di fronte a loro, in piedi, il loro<br/>
capo sicurezza li guardava con impazienza crescente. Era già stato<br/>
abbastanza difficile assistere alla morte dell'altro, ed il fatto di<br/>
non sapere che cosa ne avesse causato la morte lo innervosiva. Non<br/>
c'era niente di naturale nella situazione in cui si trovavano, e la<br/>
presenza a bordo di persone provenienti da un universo parallelo –<br/>
compagni dell'uomo che lo aveva aggredito – non aiutava il suo sistema<br/>
nervoso. Certo, la prima cosa che aveva fatto era stata assicurare<br/>
loro un letto nelle solide celle della nave, ma voleva essere certo<br/>
che nessuno di loro fosse sfuggito alla cattura. Ma come essere<br/>
sicuro, se il DNA degli altri era assolutamente identico al loro?<br/>
“Che cosa è incredibile?” - si decise a domandare.<br/>
“Quest'uomo...”<br/>
“Lo so, è identico a me. Non è la prima volta che dei Federali<br/>
incontrano persone provenienti da un universo parallelo, no? Ed<br/>
abbiamo anche la sfasatura temporale che può produrre dei duplicati.<br/>
Non ne siete al corrente?”<br/>
“Naturalmente – disse Luz Fuentes – Come tutti. E' abbastanza noto<br/>
nella letteratura medica che persone provenienti da universi paralleli<br/>
hanno una differente firma quantica. Quest'uomo – e tutti i membri<br/>
dell'equipaggio della Curie che abbiamo recuperato teletrasportandoli<br/>
prima della fine di quella nave – hanno la stessa firma quantica, che<br/>
è diversa dalla nostra.”<br/>
“Ce lo aspettavamo” - aggiunse André Maurian.<br/>
“Se ve lo aspettavate, cosa c'è allora di strano?” -<br/>
“Le molecole di quest'uomo si trovano solo parzialmente all'interno<br/>
del nostro universo” – rispose Maurian.<br/>
“Come?”<br/>
“Ah, sul come sia possibile, è qualcosa di cui davvero non ho idea” -<br/>
scosse la testa Luz – Le sue molecole sembrano oscillare continuamente<br/>
fra un universo e l'altro... ”<br/>
“E' molto probabile che sia questa la causa della morte - disse<br/>
Maurian – Tecnicamente, è morto per emorragia interna. Lo stress cui<br/>
sono state sottoposte le sue molecole ha finito con il produrre una<br/>
devastazione negli organi interni... Ma mi domando che cosa possa aver<br/>
innescato questo tipo di reazione”<br/>
“Credo che sarà necessario chiedere al capo ingegnere un controllo<br/>
approfondito dei compensatori di Heisemberg del teletrasporto” - disse<br/>
la dottoressa Fuentes.<br/>
“Anche altre persone sono state teletrasportate, di recente – obiettò<br/>
Volkoff – Un problema al teletrasporto non riguarderebbe anche gli<br/>
altri?”<br/>
“Forse. E' probabile. Ma quell'uomo – Maurian segnò con il pollice<br/>
verso il bioletto che conteneva il cadavere – E' stato preso con il<br/>
teletrasporto da una nave che si trovava in una situazione<br/>
compromessa. E' probabile che tutte le parti della Curie stessero in<br/>
realtà oscillando tra più tempi e tra più universi, per l'influenza di<br/>
quell'enorme motore a curvatura che abbiamo visto nella nebulosa”<br/>
“Un ulteriore teletrasporto potrebbe aver causato una nuova<br/>
oscillazione tra gli universi. Non più di intere parti di una nave o<br/>
interi uomini, ma a livello molecolare”<br/>
“Questo significa che non potremo più adoperare il teletrasporto” -<br/>
concluse Volkoff.<br/>
“Non finché ci troveremo in prossimità di quel motore a curvatura” -<br/>
confermò Luz Fuentes.<br/>
<br/>
<br/>
--------------------------------------<br/>
FINE TRASMISSIONE<br/>
--------------------------------------<br/>
<br/>
Prima che mi diciate qualcosa: si, la scena di Alan Brown di fronte<br/>
alla consolle della sala teletrasporto è stata ispirata a PacMan ;oP<br/>
<br/>
Ciao! :-D<br/>
Elena<br/>
--<br/>
Capitano Suri<br/>
USS Curie<br/>
Progetto Pytheas - Delta Quadrant<br/>
--<br/>
mail: olimpia@mclink.it ayesha@alice.it<br/>
ICQ 33856678<br/>
_______________________________________________<br/>
Stml9 mailing list<br/>
Stml9@gioco.net<br/>
<a href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9" target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a><br/>
_______________________________________________<br/>
Stml9 mailing list<br/>
Stml9@gioco.net<br/>
<a href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9" target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a></div>
</div>
</div>
</div>
<div> </div>
<div class="signature"><br/>
<br/>
<br/>
====================================<br/>
Lt. Piotr Alexei Volkoff<br/>
Capo della Sicurezza<br/>
USS Baffin NCC-69096<br/>
Skype Combadge: Silente69<br/>
Private comunicator: francocarretti@mail.com<br/>
[CV]: http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88<br/>
===================================<br/>
"Colpisci. Una volta iniziato il combattimento, colpisci. Ogni altra cosa è secondaria." (La spada della Verità)</div></div></body></html>