<div dir="ltr"><p class="MsoNormal">ciao a tutti,</p><p class="MsoNormal">ecco il mio contributo. Sono partito direttamente per la tangente, tanto siamo solo agli inizi. :-)</p><p class="MsoNormal">spero piaccia.</p><p class="MsoNormal"><br></p><p class="MsoNormal"><br></p><p class="MsoNormal">============================================================</p><p class="MsoNormal">Baffin – Sala riunioni 1 - 10 Gennaio 2395 – Ore 24:00</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Abbiamo ripetuto le analisi fatte dalla dottoressa Fuentes
sui campioni prelevati dal pianeta e
sono risultate negative.” Senza troppi preamboli Sorin prese la parola. “Non
abbiamo trovato organismi patogeni tali da poter spiegare una qualche forma di
malattia. Per esserne però sicuri dovremmo fare delle analisi direttamente su
qualcuno di quegli uomini.”</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Pensiamo che la causa possa anche essere dovuta a qualche
forma di radiazione che da qui non riusciamo a individuare.” Intervenne Tynan,
che insieme al collega aveva seguito le analisi.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“In ogni caso non possiamo lasciare l’equipaggio sul pianeta
in quello stato, dobbiamo recuperarlo.” Il capitano Enizia aveva ancora negli
occhi le scene viste sul pianeta.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Nel caso facciano resistenza possiamo usare dei marcatori
per permettere al teletrasporto di agganciare le persone. Si sono liberati dei
comunicatori e … di tutto il superfluo.” Sebbene conscio della gravità della
situazione evidentemente anche negli occhi di Volkoff erano rimaste impresse
alcune scene.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Useremo tutto lo spazio disponibile sulla Curie per
predisporre una zona di quarantena in cui teletrasportare l’equipaggio in tutta
sicurezza.” Propose Suri. La sua nave era perfettamente attrezzata per
situazioni di emergenza sanitaria di questo tipo. “Ci vorranno però non meno di
24 ore.”</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Molto bene. Intanto, signor Volkoff, alcune squadre
dovranno scendere sul pianeta per monitorare la situazione e evitare che
qualcuno si faccia male, o peggio.” Disse Enizia rivolta al capo della
sicurezza.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Useremo delle tute protettive e faremo dei turni brevi,
Capitano.” Rispose il russo.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Chiedo il permesso di scendere sul pianeta per effettuare
dei controlli direttamente sul campo, Capitano.” Intervenne Tynan. “Se sono
coinvolte radiazioni o altri fenomeni locali non dovrebbero sfuggire ai nostri
tricorder.”</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Permesso accordato Comandante. Prima troviamo la causa di
questi comportamenti, meglio è.” Rispose Suri.</p>
<p class="MsoNormal"> </p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G - 10 Gennaio
2395 – Ore 24:30</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Intanto sul pianeta la natura aveva fatto il suo corso. Le
personalità e le attitudini di ognuno erano emerse per far fronte alle varie
esigenze. L’equipaggio era rimasto unito e si era già trovato un riparo in una
grotta sul fianco di una collina, non distante dalla zona dove era stato visto
l’ultima volta. Alla squadra di sbarco risultò subito chiaro che Pierce era
risultato il maschio alfa e aveva organizzato le varie attività del gruppo. </p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^=Dividiamoci in due gruppi. Voi due, Abrams e io faremo una
perlustrazione della zona circostante. Gli altri rimarranno qui di guardia e ci
avviseranno nel caso succeda qualcosa.=^= Volkoff perfettamente a suo agio nella
sua tuta protettiva rossa sembrava ancora più grande e minaccioso. =^=Comandante,
lei può venire con noi, così potrà condurre le sue analisi.=^= Rivolgendosi a
Tynan. Questi in tuta protettiva azzurra sembrava meno a sua agio.</p><p class="MsoNormal"></p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Il gruppo si divise in due. Una parte scomparve nel bosco e
l’altra rimase di guardia alla grotta dove si era rifugiato l’altro grosso
gruppo. C’era però qualcosa che non quadrava. Era stato chiaro fin da subito
che tutti facevano parte dello stesso grande gruppo. Ma mentre i due piccoli
gruppi parlavano tra di loro, quello grande nella grotta non parlava. Non
parlava ne con se, ne con i gruppi esterni. Forse, pensò, il gruppo nella
grotta era in qualche modo malato. C’è da dire che anche i due piccoli gruppi esterni
non parlassero poi molto. Anzi, c’era da stupirsi che potessero addirittura
muoversi, talmente piccoli erano e talmente poco dicevano. Senza contare che
parlavano un’altra lingua: incomprensibile. Ma avvenne una cosa ancora più
strana. Dalla grotta un altro piccolo gruppo si divise e usci all’aperto. In
silenzio. In completo silenzio. E si diresse verso il bosco. Il gruppo di
guardia avvertì subito l’altro gruppo, facendo un gran baccano. Ma evidentemente
il gruppetto appena uscito dalla grotta non se ne accorse. Strano. Comunque
bisognava intervenire subito, perché si stavano tutti mettendo nei guai. Se li
aveva sentiti lui figuriamoci i Fulvi.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^=Tenente Volkoff, un gruppo di uomini è appena uscito e
sta venendo nella vostra direzione. C’è anche il Comandante Pierce con loro.
Sembrano armati con bastoni e pietre. =^=</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^= Bene tenente, li terremo d’occhio.=^= Si mossero
nascosti dietro i cespugli e attesero Pierce e gli altri, che arrivarono di lì
a poco e si fermarono in una radura.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^=Tenente, sto rilevando del movimento dietro quegli alberi
laggiù.=^=</p>
<p class="MsoNormal">=^=Non riesco a vedere nulla Tynan. Abrams, tu vedi qualcosa?=^=</p>
<p class="MsoNormal">=^=Niente signore.=^=</p>
<p class="MsoNormal">Ad un certo punto Pierce cadde a terra urlando.
Contorcendosi, sotto gli occhi di tutti, venne trascinato da una forza
invisibile verso gli alberi all’inizio della radura da dove erano arrivati.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^=Ci sono delle interferenze radio, non riesco a stabilizzare
il tricorder. C’è del movimento anche intorno a noi, ma non vedo nulla neanche
qui.=^=</p>
<p class="MsoNormal">Volkoff passò alla visione all’infrarosso e in un istante gli
fu tutto chiaro.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^=Tutti fuori nella radura! Presto! Passate all’infrarosso.=^=</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Subito tutto il bosco da verde divenne di colore rosso e
giallo acceso. Ovunque c’erano forme che si muovevano strisciando per terra o che
scendevano dai rami o passavano da un albero all’altro. Il bosco ne era pieno. Una
stava trascinando Pierce caduto a terra. E altre figure si stavano avvicinando
acquattate agli uomini rimasti.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Volkoff sparò una raffica leggera di phaser all’essere che
si stava portando via il collega, in modo da spaventarlo. Ma la reazione non fu
quella che si aspettava. Appena colpita la forma esplose in un nugolo di forme
più piccole che scapparono in tutte le direzione a casaccio. La scena ricordò a
Volkoff quando da piccolo giocava con le gocce di mercurio. Alcune sparirono schizzando
via tra i cespugli, altre in qualche modo si riunirono a formare gruppetti più
grandi, altre si bloccarono immobili nell’erba. Un paio arrivarono fino ai
piedi di Tynan che poté vedere finalmente di cosa si trattava. Erano ragni.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Volkoff e i suoi uomini riuscirono a recuperare Pierce, che
seppure frastornato, non era stato ferito. Convinsero a gesti e spintoni anche
gli altri uomini a scappare e lasciare la radura dove il pericolo non era stato
ancora scongiurato. Scapparono in direzione della grotta, ma già usciti dal
bosco si sentirono al sicuro. Non c’era traccia di esseri viventi, ne con la
visione normale e ne con gli infrarossi. Si fermarono fuori dalla grotta per
prendere fiato. </p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Subito la dottoressa Fuentes uscì e accorgendosi che
qualcosa non era andata per il verso giusto corse in contro a Pierce. Lo
abbracciò e cercò di sostenerlo per quanto poteva. I due si fissarono per
qualche secondo senza parlare, ma si dissero ben più di quanto non si fossero
detti durante la loro ultima cena insieme. L’espressione preoccupata di lei si
rilassò e le sofferenze di lui si attenuarono un poco. </p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Per fortuna tutto era andato bene. Nessuno sembrava essersi
fatto troppo male. Era riuscito in qualche modo a nascondere la presenza di
quegli estranei e i Fulvi non erano riusciti nemmeno ad avvicinarsi. Era
successo però qualcosa di strano, ma non riusciva a ricordare bene. Un lampo e
poi per un po’ di tempo i ricordi erano confusi. Anche adesso si sentiva un po’
strano… </p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Guardava ancora i due gruppi davanti all’entrata della
grotta e vide che un singolo si staccò da un altro e si avvicinò, un po’
incerto, all’altro gruppo. Anche dall’altro gruppo variopinto si allontanò un
singolo e si avvicinò all’altro. Il singolo colorato di azzurro e luccicante
alzò un suo braccio e fece uno strano gesto con le lunghe appendi con cui
terminava il braccio. L’altro singolo impacciato sembrò rispondere. Dopo di che
i gruppi si ricomposero, uno rientrò nella grotta e l’altro dopo un po’
scomparve in un turbinio di luci e scintille.</p>
<p class="MsoNormal"> </p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Curie – Laboratori scientifico – Ore 1:30</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Le porte si aprirono con un fruscio e Volkoff entrò nel
locale. Tynan lo accolse gioviale e lo portò verso una gabbia contenitiva
trasparente. </p>
<p class="MsoNormal">“Che carini…” disse il russo.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Sono piaciuti subito anche a me. Ma per un altro motivo.
Ascolti.” E detto questo azionò un pulsante su una consolle lì accanto. Si
sentirono allora dei suoni confusi: come dei ticchettii e una serie di toni
all’apparenza senza senso. “Sono loro. Comunicano via radio.”</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Ragni radio?”</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Precisamente. Dalle scansioni sembra che abbiano degli organi che emettono onde radio e altri che le ricevono. Il computer sta analizzando i segnali per
cercare di decifrarli e tradurli. ”</p><p class="MsoNormal"></p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Sono intelligenti secondo lei?”</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Se intende intelligenza evoluta Tenente: non questi due da soli. Ma
magari può emergere un’intelligenza collettiva in un gruppo più grande. Come
quelli che ci hanno attaccati alla radura.”</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Secondo lei ci stavano attaccando Comandante? Ci ho pensato
anch’io. Perché non ci hanno circondato completamente e ci hanno lasciato una
via di fuga? Non ci eravamo nemmeno accorti della loro presenza.” </p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Ah già! Non le ho fatto vedere ancora questo.” Tynan digitò
alcuni dati alla console e la parete posteriore e il pavimento della gabbia in
cui erano contenuti i ragni virarono sul verde. A poco a poco anche i due ragni
cambiarono colore adeguandosi al nuovo ambiente. Successe la stessa cosa quando
Tynan cambiò il colore in marrone. “Ecco perché non li avevamo notati. Si
mimetizzano velocemente.”</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“Avrebbero potuto saltarci addosso da tutte le direzioni. Io
ho la sensazione che ci stessero bloccando la strada volontariamente.”</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">“L’unico modo per scoprire qualcosa è di riportare questi
due sul pianeta e vedere se riusciamo a studiare un gruppo più grande.”</p>
<p class="MsoNormal"> </p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Ore 2:00</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Dopo il salvataggio, Pierce egli altri uomini
dell’equipaggio rimasti sul pianeta, si erano dimostrati meno ostili e accettavano
di buon grado la presenza delle squadre di sicurezza che piantonavano la grotta
ad una certa distanza. Quando la squadra di Volkoff e Tynan arrivò sul pianeta
alcune persone in tuta protettiva stavano cercando di convincere quelli della
grotta ad agganciare i comunicatori ai pochi vestiti che avevano addosso.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Un altro gruppo tentava di comunicare con una dottoressa
Fuentes agitata e quasi in lacrime.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^= Cosa succede Guardiamarina?=^= intervenne Volkoff.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^= Sembra che sia sparito il Consigliere Bhreel, Tenente. Noi
siamo sicuri che dalla grotta non sia uscito nessuno. Ma la dottoressa continua
ad indicare il bosco e gli alberi. =^=</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^= Andiamo a cercarla noi. Voi rimanete qui di guardia. =^=
</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Volkoff e Tynan, seguiti da quattro uomini della sicurezza,
si allontanarono fino al limitare del bosco.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^= Da quella parte Comandante, sembra che ci sia un grosso
gruppo proprio dietro quei cespugli. =^=</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Tynan deglutì un po’ teso. =^= Sembrano veramente tanti. Mi
accompagna vero Volkoff? =^=</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">=^= Non sia timido Tynan, pensi che lo sta facendo per amore
della scienza! =^=</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Tynan liberò i due esemplari che aveva con sé, che subito
schizzarono in direzione del grosso gruppo nascosto. Quest’ultimo si mosse e
uscì allo scoperto.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Adesso anche lui aveva capito. Quegli esseri stavano in
gruppo, ma gli individui erano i singoli. Aveva la sensazione che fossero
intelligenti e indipendenti anche così. Tanto valeva provare, anche se potevano
lanciargli addosso ancora quel lampo. Forse avrebbero potuto aiutarlo. Si
avvicinò.</p><p class="MsoNormal"><br></p>
<p class="MsoNormal">Tynan vide uno sciame di ragni non più grossi del suo pugno
avvicinarsi in tutta fretta e fermarsi proprio di fronte a lui a qualche metro
di distanza. Cominciarono poi a salire freneticamente gli uni sugli altri. Da
prima formarono una piccola montagnetta, poi sempre più grande. Divenne più
alta fino a raggiungere l’altezza di Tynan. Da sopra il tronco centrale un
gruppo di ragni formò una specie di rigonfiamento. Sempre in cima al tronco, ma
lateralmente, altri due gruppi formano delle braccia. Alla fine ne risultò una
figura umanoide un po’ abbozzata. La forma composta si avvicinò di più a Tynan
e alzò il braccio destro riproducendo il gesto che aveva visto fare da Tynan a
Pierce il giorno prima. Anche Tynan fece un passo avanti e rispose al saluto
lui stesso. =^= Lunga vita e prosperità.=^=
disse.</p><p class="MsoNormal"><br></p><p class="MsoNormal">=====================================================</p><p class="MsoNormal"><br></p><p class="MsoNormal">sapevate che Breel è spiccatamente racnofobica?</p><p class="MsoNormal">MUAAAAAAAAAAA....</p><p class="MsoNormal"><br></p><br clear="all"><div>GG chiudo</div>-- <br><div class="gmail_signature">==============================================<br>Tenente Comandante Alan Brown<br>Ingegnere Capo<br>USS Baffin<br>Progetto Pytheas - Delta Quadrant<br>==============================================<br>Email: <a href="mailto:alan.brown.pytheas@gmail.com" target="_blank">alan.brown.pytheas@gmail.com</a><br>==============================================</div></div>