<div dir="ltr">I Fulvi mi stanno antipatici!<div><br></div></div><div class="gmail_extra"><br clear="all"><div><div class="gmail_signature"><div dir="ltr"><div> </div><div> </div><div>======================================</div><div>Comandante Samak</div><div>Ufficiale Tattico Capo</div><div>USS Baffin</div><div>Progetto Pythaes - Delta Quadrant</div><div>======================================</div><div>Email: <a href="mailto:ten.samak@gmail.com" target="_blank">ten.samak@gmail.com</a><br>Sype: dolcevoloo<br></div><div>======================================</div></div></div></div>
<br><div class="gmail_quote">Il giorno 16 febbraio 2015 09:56, Monica Miodini <span dir="ltr"><<a href="mailto:hannadegliiapigi@hotmail.it" target="_blank">hannadegliiapigi@hotmail.it</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Davvero bello e ha idea che sti Fulvi ci romperanno le scatole!<br>
o forse no?<br>
Monica<br>
<br>
________________________________<br>
> Date: Mon, 16 Feb 2015 00:23:06 +0100<br>
> From: <a href="mailto:ten.samak@gmail.com">ten.samak@gmail.com</a><br>
> To: <a href="mailto:stml9@gioco.net">stml9@gioco.net</a><br>
> Subject: Re: [Stml9] [4.03 - Tynan] -Comunicazione difficile<br>
<span class="">><br>
><br>
> Wooooowww! Brano scritto davvero molto bene...<br>
> Ottimo lavoro Luca!<br>
><br>
> Il 15/feb/2015 22:25 "Bren Tayan"<br>
</span>> <<a href="mailto:brennonboramtayan@gmail.com">brennonboramtayan@gmail.com</a><mailto:<a href="mailto:brennonboramtayan@gmail.com">brennonboramtayan@gmail.com</a>>> ha<br>
<div><div class="h5">> scritto:<br>
><br>
> Ciao a tutti, ecco qua il mio pezzo ... è decisamente diverso da quello<br>
> che avevo in mente inizialmente, ma spero che vi piaccia ... anche se<br>
> non accade molto ... ciao!<br>
><br>
> ---------------<br>
><br>
> [Flashback] Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 - 00:50<br>
><br>
> Corri. Allontanati. Fuggi!<br>
><br>
> Un solo assordante pensiero occupava la mente di Timeran, impegnata in<br>
> una corsa disperata senza una meta precisa. Le era bastato vedere da<br>
> lontano uno di quegli orrori ad otto zampe per irrigidirsi e gettare<br>
> contro il nemico peloso tutto ciò che aveva a portata di mano, poi,<br>
> qualcosa le aveva toccato una gamba e il suo cervello aveva fatto<br>
> cortocircuito. Non era nemmeno sicura fosse un ragno, ma, in preda al<br>
> panico, era comunque schizzata via a velocità di curvatura.<br>
><br>
><br>
><br>
> Da allora aveva continuato a correre, ferendosi e graffiandosi ogni<br>
> parte del corpo nudo mentre attraversava i rovi e i rami cadenti<br>
> degl’alberi che tentavano inutilmente di bloccarla. Aveva continuato a<br>
> correre anche quando i polmoni, impossibilitati ad incamerare più<br>
> ossigeno di quanto già facessero, erano entrati in sciopero e il cuore<br>
> aveva deciso di sfondarle il petto. Continuava a correre tutt’ora, che<br>
> la lucidità faticosamente iniziava a fare capolino dietro l’angolo.<br>
><br>
><br>
><br>
> La Trill iniziò lentamente a ridurre la velocità, fermandosi nei pressi<br>
> di un albero a cui si appoggiò, mentre il mondo attorno a lei iniziò a<br>
> girare. Sentì la nausea montare come un pugno nello stomaco e<br>
> tossicchiando rigurgitò lievemente a causa dello sforzo intenso,<br>
> annaspando in cerca d’aria.<br>
><br>
><br>
><br>
> Timeran ispezionò velocemente le varie ferite che si era fatta durante<br>
> la corsa, poi si guardò attorno, cercando di individuare qualche figura<br>
> familiare. Non aveva idea di dove si trovasse, di quanto avesse corso o<br>
> anche solo di come fosse riuscita a rimanere in piedi correndo per la<br>
> foresta di notte. Ma quei dannati graffi bruciavano come se ci avesse<br>
> buttato sopra dei tizzoni ardenti.<br>
><br>
><br>
><br>
> “Uh … ah uh …”<br>
><br>
><br>
><br>
> La Trill si produsse in una serie di suoni gutturali, sperando di avere<br>
> una qualche risposta, che però non sembrò arrivare. Non volendo sfidare<br>
> nuovamente la fortuna, muovendosi di notte, raccolse una pietra e si<br>
> sedette vicino ad un albero secco. Forse attendendo fino all'alba<br>
> avrebbe capito come ritornare alla grotta, sperando di non incontrare<br>
> altri ragni.<br>
><br>
><br>
><br>
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 02:12<br>
><br>
><br>
><br>
> I ragni che componevano il volto della creatura umanoide distesero le<br>
> zampette pelose, producendosi in un debole fremito mentre modificavano<br>
> il loro assetto, dando l'impressione che la creatura ripetesse<br>
> silenziosamente le parole del Trill.<br>
><br>
> Tynan, già dimentico della tensione provata in precedenza sorrise<br>
> ampiamente, colpito da un'incontenibile frenesia scientifica, frenata<br>
> però sul nascere dalla voce di Volkoff.<br>
><br>
><br>
><br>
> =^= Rimanga a distanza di sicurezza. - affermò il russo avvicinandosi<br>
> di un paio di passi mentre stringeva fra le mani il phaser, senza<br>
> puntarlo direttamente verso la creatura. Qualche metro più in la, i<br>
> quattro uomini di scorta tenevano sott'occhio la situazione. - Ancora<br>
> non conosciamo con esattezza le loro intenzioni.<br>
><br>
><br>
><br>
> =^= Non era stato lei a suggerirmi di avvicinarmi poco fa? =^= replicò<br>
> in tono euforico il Trill, senza distogliere gli occhi dalla creatura.<br>
> Volkoff gli riservò un occhiata a dir poco eloquente. Se avesse potuto<br>
> gli avrebbe assestato un amichevole scappellotto, ma invece si limitò a<br>
> fissarlo in silenzio compiendo qualche altro passo verso l'Ufficiale<br>
> Scientifico.<br>
><br>
><br>
><br>
> La creatura, che fino a quel momento si era limitata a concentrare<br>
> l'attenzione sul Trill, sembrò accorgersi del gigante calvo, o forse<br>
> dell'arma che stringeva fra le mani e si irrigidì visibilmente,<br>
> approntandosi alla fuga.<br>
><br>
><br>
><br>
> Tynan se ne avvide immediatamente e intimò al collega di fermarsi con<br>
> un gesto della mano.<br>
><br>
><br>
><br>
> =^= Stia fermo dov'è e cerchi di sembrare inoffensivo... =^=<br>
><br>
><br>
><br>
> =^= Cerchi di sembrare inoffensivo? - domandò il russo, a metà fra il<br>
> divertito e l'irritato dalla strana richiesta dell Ufficiale<br>
> Scientifico, prima di continuare con evidente sarcasmo– Cosa dovrei<br>
> fare? Rannicchiarmi a terra e mostrare la pancia? =^=<br>
><br>
><br>
><br>
> =^= Non conosco le abitudini di questa specie … - replicò il Trill<br>
> senza cogliere l'ironia nelle parole di Volkoff - … potrebbe<br>
> funzionare. =^=<br>
><br>
><br>
><br>
> La creatura composita osservò rapidamente lo scambio fra i due<br>
> individui, cercando di sforzarsi di comprendere le parole proferite in<br>
> quella loro lingua sconosciuta, senza successo. Quello grosso e rosso,<br>
> che stringeva fra le appendici l'aggeggio capace di produrre quello<br>
> strano fulmine, sembrava contrariato. Forse anche lui non capiva cosa<br>
> quello più piccolo colorato di azzurro stesse dicendo. Dopotutto,<br>
> quegli esseri erano simili fra loro ma erano anche così diversi. Se gli<br>
> individui erano veramente singoli, non sarebbero mai riusciti a<br>
> comunicare in modo efficiente. Sperava solo che i Fulvi, con tutto quel<br>
> baccano, non si rendessero conto di ciò che stava accadendo.<br>
><br>
> Quello piccolo si piegò in avanti, alzando le sue appendici verso<br>
> l'alto, in un gesto simile al precedente, ma al contempo decisamente<br>
> diverso. Quello più grosso produsse un suono, simile al vento che<br>
> soffia all'interno delle caverne, poi lo imitò. Non comprendendo, la<br>
> creatura fece lo stesso.<br>
><br>
><br>
><br>
> Poi dal comunicatore dell'Ufficiale Scientifico iniziarono a<br>
> fuoriuscire una serie di acuti fischi.<br>
><br>
><br>
><br>
> USS Baffin – Plancia – Contemperamente<br>
><br>
><br>
><br>
> “Capitano. – Samak, che come la controparte della Curie era intenta a<br>
> coordinare il lavoro delle squadre a terra, attirò l'attenzione di<br>
> Enizia – Sembra che il consigliere Bhreel sia riuscita ad uscire dal<br>
> perimetro di sicurezza e si sia data alla macchia... - l'andoriana<br>
> mosse rapidamente le antenne. In un'altra situazione, forse, avrebbe<br>
> sorriso all'affermazione del suo Ufficiale Tattico, pensando alla<br>
> sottile ironia di un Trill alla macchia, ma non era questo il caso. -<br>
> Volkoff, Tynan e una squadra di sicurezza sono impegnati nella<br>
> ricerca.”<br>
><br>
><br>
><br>
> “Possiamo dare loro una mano?” affermò Enizia volgendosi verso Sorin<br>
> che operava alla postazione scientifica<br>
><br>
><br>
><br>
> “Potremmo scansire il pianeta per segni di vita Trill … - suggerì<br>
> l'Ufficiale alzando un sopracciglio,quasi come se stesse affermando una<br>
> cosa ovvia, argomentando poi la sua idea dopo pochi attimi - …<br>
> dopotutto, sul pianeta, gli unici segni vitali Trill dovrebbero essere<br>
> quelli dei Comandanti Tynan e Bhreel ...”<br>
><br>
><br>
><br>
> “Lo faccia. - replicò secca l'andoriana, aggiungendo pochi attimi dopo<br>
> – La situazione è già abbastanza problematica senza bisogno di una<br>
> Trill nuda in giro per la foresta … Samak, mi chiami Volkoff”<br>
><br>
><br>
><br>
> “Signore … - affermò di rimando la vulcaniana, alzando un sopracciglio<br>
> dopo aver operato sulla propria consolle - ... non sono in grado di<br>
> contattare la squadra del Capo della Sicurezza"<br>
><br>
><br>
><br>
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Un paio di minuti più tardi<br>
><br>
> Un altro urlo. Quegli strani esseri capaci di agire singolarmente, di<br>
> tanto in tanto iniziavano ad urlare nel loro linguaggio<br>
> incomprensibile. Anche poco prima, qualcuno, nella direzione delle<br>
> caverne dove i vari gruppi si erano incontrati aveva inspiegabilmente<br>
> iniziato a sbraitare. Malgrado la lontananza lui l'aveva sentito<br>
> benissimo, probabilmente lo avevano fatto anche i Fulvi. Non c'era<br>
> tempo da perdere e lui doveva trovare un modo per farsi comprendere da<br>
> quelle strane creature colorate.<br>
><br>
> Tynan dal canto suo aveva cercato di comunicare con l'essere composito<br>
> per una manciata di minuti, senza ottenere assolutamente nulla. I<br>
> comunicatori, di tanto in tanto, producevano suoni, fischi che Brennon<br>
> era sicuro fossero prodotti dalla creatura. Aveva riconosciuto i suoni<br>
> come forme d'onda modulate in maniera coerente, abilità di tutt'altro<br>
> calibro rispetto ai singoli toni sinusoidali che aveva osservato in<br>
> precedenza. Una forma di linguaggio per alcuni versi simile a quella<br>
> delle balene terrestri, che necessitava di anni di studio approfondito.<br>
> Studio senza il quale non poteva verificare la sua teoria. Secondo lui,<br>
> infatti, quella strana creatura composita possedeva un'intelligenza<br>
> paragonabile a quella umana, ma senza una stele di rosetta per<br>
> codificare tutti quei suoni, ci vorrebbero voluti anni per riuscire a<br>
> concludere qualsiasi cosa. Peccato non avere a disposizione il<br>
> consigliere Bhreel, che con la sua diplomatica esperienza sarebbe<br>
> riuscita a riciclarsi anche come linguista impromptu.<br>
><br>
> =^= Non per metterle fretta … - si intromise Volkoff, che non aveva mai<br>
> perso di vista la creatura - … ma abbiamo ancora un consigliere allo<br>
> stato brado da recuperare e, se possibile dobbiamo comprendere perché<br>
> l'equipaggio è regredito … perciò ...=^=<br>
><br>
> Piotr simse di parlare, notando che, senza un motivo apparente, la<br>
> creatura aveva iniziato ad agitarsi, perdendo coesione e modificando il<br>
> suo aspetto, assumendo una forma più semplice, solo parzialmente<br>
> definita.<br>
><br>
> =^= Cosa diavolo sta facendo? =^=<br>
><br>
> =^= Credo che voglia che lo seguiamo … =^=<br>
><br>
> USS Curie – Ufficio del Capitano – 11 Gennaio 2395 - Ore 02:30<br>
><br>
><br>
><br>
> =^= Anche noi non riusciamo a contattare la squadra di Volkoff e Tynan<br>
> … - affermò Enizia, campeggiando sul monitor posto sulla scrivania del<br>
> Capitano Suri - … sappiamo che sono lì, possiamo osservarli, ma loro<br>
> non ci sentono … come se fossero dietro uno specchio unidirezionale …<br>
> =^=<br>
><br>
><br>
><br>
> “Secondo quanto dice Sorin … - puntualizzò la vulcaniana, iniziando a<br>
> citare il rapporto che l'andoriana le aveva girato - … le frequenze di<br>
> comunicazione sono occupate da altre frequenze di origine ignota …<br>
> finché questa fonte non cessa di produrre onde radio, possiamo fare ben<br>
> poco ...”<br>
><br>
><br>
><br>
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 - Ore 02:48<br>
><br>
><br>
><br>
> Timeran aveva freddo e i postumi della folle corsa di qualche ora prima<br>
> iniziavano a farsi sentire. Non c'era un muscolo che non le dolesse e<br>
> la stanchezza l'aveva costretta a piegare la testa più volte,<br>
> rischiando di addormentarsi. Poi, qualcosa di eccessivamente luminoso<br>
> le colpì gli occhi, stagliando i contorni di una figura umanoide nel<br>
> chiarore diffuso.<br>
><br>
><br>
><br>
> Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – Poco distante – Contemporaneamente<br>
><br>
><br>
><br>
> La creatura si fermò improvvisamente, dopo aver condotto, nel più<br>
> assoluto silenzio, la piccola squadra all'interno della foresta, verso<br>
> un’ampia radura ad una velocità assurda. Il piccolo drappello Federale<br>
> si era rivelato molto più lento rispetto a lui, probabilmente a causa<br>
> di Tynan il quale era inciampato più volte, rovinando anche addosso a<br>
> Piotr che, malgrado la mole, aveva sfoderato un'agilità a dir poco<br>
> felina. Malgrado ciò, non faticarono ad individuare la coppia di<br>
> piccole strutture metalliche che rilucevano nella notte in mezzo alla<br>
> radura.<br>
><br>
><br>
><br>
> La creatura emise un suono che fu prontamente riportato dai<br>
> comunicatori. Un fischio preoccupato. Un suono che battezzava i<br>
> proprietari delle strutture: I Fulvi.<br>
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