<html><head></head><body><div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;"><div>
<div>Ottimo pezzo, mi piace.</div>
<div>Volkoff sembra sempre più superman :D</div>
<div>Quindi ricapitolando qualcuno l'ha teletrasportata via?</div>
<div> </div>
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px; padding: 10px 0 10px 10px; border-left:2px solid #C3D9E5; word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space;">
<div style="margin:0 0 10px 0;"><b>Sent:</b> Monday, March 02, 2015 at 1:34 PM<br/>
<b>From:</b> Maddalena <vampitrill@gmail.com><br/>
<b>To:</b> "Progetto Pytheas" <stml9@gioco.net><br/>
<b>Subject:</b> [Stml9] [4.04 - Bhreel - Scomparsi]</div>
<div name="quoted-content">
<div style="background-color: rgb(255,255,255);">Ecco qua, ho cercato di non metterci tempi biblici.<br/>
Sto seguendo un'idea precisa e ho cercato di dare qualche indizio, ma naturalmente dipenderà da chi scrive dopo.<br/>
<br/>
Spero vi piaccia,<br/>
Maddy<br/>
<br/>
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<p class="MsoNoSpacing"><b><span style="font-size: 12.0pt;">Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 03.37</span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">La luce era vivida, abbagliante, accecante. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Riusciva a percepirla anche dietro le palpebre chiuse, come se qualcuno le stesse puntando in faccia la luce di un intero sole. Le faceva dolere gli occhi.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Cercò di voltare la testa. Il dolore nauseante che aveva provato era scomparso ma i suoi arti sembravano pesare il triplo del normale. Percepiva il freddo del metallo su cui era disteso il suo corpo, la morbidezza della coperta che la avvolgeva, stringendola da ogni lato. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Cercò di voltare la testa per sottrarsi a quella luce che sembrava volerle trapanare il cervello, ma il suo gesto non ebbe alcun risultato. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Il panico si fece largo nella nebbia dello stordimento ma non raggiunse il livello che si sarebbe aspettata. Si rendeva conto che la consapevolezza di essere in un luogo sconosciuto e in condizioni fisiche quanto meno precarie avrebbe dovuto suscitare in lei una reazione un po' più violenta<span> </span>del vago senso di paura mista a curiosità che stava provando. Un po' più appropriata. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Ma al momento attuale, quella sembrava l'unica reazione disponibile.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Si chiese vagamente se avesse avuto un incidente. Forse il tizio della stiva di carico le aveva sparato, alla fine.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">No, erano passati anni. Non poteva essere lui.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Perchè mai ci stava pensando ora.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Si sentiva come se qualcuno l'avesse picchiata con una mazza, per cui forse un membro del suo gruppo l'aveva colpita. Non che avessero armi sofisticate al campo, ma un bastone avrebbero potuto brandirlo anche nello stato regredito in cui si trovavano.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Per un attimo la sua mente inseguì un pensiero riguardante il fascino dello studio antropologico che avrebbe potuto ricavarne. Ma le sfuggì subito, come un pesciolino da una rete a maglie troppo larghe. E poi il punto su cui avrebbe dovuto concentrarsi era dove si trovava lei.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Ma dove si trovava lei?</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Qualcosa le sfiorò il braccio. L'istinto fu quello di ritrarsi, ma il suo sforzo ebbe lo stesso deprimente risultato del tentativo di voltare la testa. Una nuova ondata di panico, legato questa volta ad un pensiero terrorizzante, profondo e radicato in lei di cose striscianti. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Stia calma... come si sente?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Una voce la raggiunse, facendo breccia nella nebbia che le avviluppava il cervello. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Riesce a muoversi? Ad aprire gli occhi?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">La voce non era minacciosa, ma aveva un che di strano che non riusciva a identificare. Pareva quasi asessuata.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Io... cosa?" domandò, la voce gracchiante e rasposa. Parlare le costava uno sforzo maggiore di quello che avrebbe dovuto.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Riesce ad aprire gli occhi?" riprese la voce</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Timeran li aprì.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><b><span style="font-size: 12.0pt;">USS Baffin - Plancia -</span></b><span style="font-size: 12.0pt;"> <b>11 Gennaio 2395 – 03.44</b></span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Enizia aggrottò le sopracciglia e mosse lievemente le antenne. Non mostrò il disappunto che aveva provato al rapporto del suo ufficiale scientifico e, vista la situazione, fu uno sforzo encomiabile.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Com'è possibile? Da qualche parte deve essere..."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"In verità, ci sono molte spiegazioni, Capitano, " cominciò Sorin con noiosa e piatta precisione vulcaniana.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Se il consigliere Brheel si trovasse in un luogo schermato ai nostri sensori, come un giacimento di minerale o una grotta collocata in profondità nel sottosuolo, non potremmo rilevare i suoi segni vitali. Lo stesso accadrebbe se il consigliere disponesse di un congegno appositamente progettato o si trovasse in una zona ad alte emissioni elettromagnetiche."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">L'andoriana si voltò nella sua direzione, le braccia incrociate al petto e un espressione talmente scettica in volto che tutti in plancia, tranne Sorin e Samak, intuirono che la domanda successiva non avrebbe richiesto alcuna risposta.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"E quante possibilità ci sono che laggiù abbiano un dispositivo del genere?" </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Tenuto conto della situazione, direi che le probabilità sono approssimativamente stimabili..."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Il capitano alzò una mano, fermando la precisa esposizione che certo sarebbe seguita.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Naturalmente se il consigliere fosse morta, non rileveremmo i suoi segni vitali."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"No, Capitano."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">La situazione stava prendendo una piega che non le piaceva. Tornò con lo sguardo al visore principale che mostrava l'amena località di vacanza prescelta dall'equipaggio ruotare lentamente sotto di loro. Località di vacanza che si era appena inghiottita il loro consigliere. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Per quello che ne sapevano, poteva essersi persa, essere inciampate in una radice e aver battuto la testa su un maledetto sasso, oppure essere stata divorata da qualcosa di zannuto e con più zampe di quel che sarebbe auspicabile.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Una tranquilla vacanza. Certo.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Samak, non appena i canali di comunicazione tornano utilizzabili, ho bisogno di parlare con la squadra di sbarco." </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">* O, almeno, con quelli di loro che sono ancora in grado di rispondermi. *</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><b><span style="font-size: 12.0pt;">Quarto Pianeta del sistema solare Sa’G – 11 Gennaio 2395 – 03.48</span></b></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">La corsa attraverso il bosco all'inseguimento della creatura era stata un incubo, almeno per quanto lo riguardava. Tynan aveva ovviamente praticato l'attività sportiva obbligatoria richiesta durante il periodo accademico e possedeva in corpo più in forma della maggior parte dei civili ma non era abituato a percorrere al galoppo un intrico di alberi e sottobosco, specialmente con una tuta ambientale dalla dubbia comodità indosso.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Per tutto il tempo non aveva fatto altro che arrancare tra la vegetazione, tentando di tenere il passo e di non perdere nulla di ciò che aveva intorno e inciampando in una quantità impensabile di ostacoli tra cui pietre, radici, felci, rampicanti e i suoi stessi piedi.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Ora si trovava piegato sulle ginocchia al margine della radura, tentando di imparare di nuovo a respirare. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Volkoff dal canto suo, sembrava muoversi con agilità e scioltezza anche in quell'ambiente ostile. Nonostante la mole non trascurabile non aveva nemmeno il fiatone. Fresco come una rosa, sembrava appena sceso dal letto.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">* Ha le rotelle sotto i piedi?* </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Il trill alzò lo sguardo e <span> </span>la lieve invidia mista a stupore che aveva provato nei confronti del collega lasciò il passo alla curiosità.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">La creatura era in piedi, se così si poteva definire la sua postura, immobile nella luce fioca e diffusa dell'ampia radura in cui li aveva condotti. I contorni della sua figura erano mutevoli, ondeggianti, come se le minuscole entità che la componevano stessero riassestando la propria posizione. Un occhio meno scientifico del suo avrebbe temuto un'improvvisa ricomparsa della propria cena, a quella vista.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Il trill ne era affascinato.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">La creatura si teneva rivolta verso le strutture che campeggiavano al centro dello spiazzo.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">La poca luce presente si rifletteva sulla loro superficie, rivelandone la natura metallica. Avevano l'aspetto dei potenziatori di teletrasporto che la Flotta Stellare utilizza abitualmente. Tubi lunghi e sottili dotati di una base d'appoggio o di un treppiede. Ma erano alti quasi il doppio ed emanavano dalla sommità una delicata luce rossastra.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"E quelli che diavolo sono?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">La voce di Volkoff strappò Tyanan dai propri pensieri. Il tono non era particolarmente allarmato ma era chiaro, almeno per il russo, che la situazione era radicalmente cambiata dopo quella scoperta.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Non si trattava più solo di recuperare ufficiali della flotta intenti a scorrazzare per la foresta in tenute sconvenientemente succinte o di studiare piccoli emettitori radio con le zampe e la passione per il mimo. Su quel pianeta c'era anche qualche altro fattore in gioco. Qualcosa di enormemente più complesso e potenzialmente molto più pericoloso.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Strutture artificiali di qualche genere. Mi domando perchè ce le abbia mostrate."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Tynan sembrava prevedibilmente eccitato da quella scoperta. Quando fece qualche passo avanti, estraendo il tricorder, Volkoff tese un braccio.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Rimanga a distanza. Può analizzare quelle cose da qui?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Ci sto provando."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Il russo osservò il collega concentrarsi sul tricorder, ma non perse di vista la creatura che non pareva più così desiderosa di avvicinarsi. Il brulicare delle entità che la componevano era aumentato gradualmente durante il percorso verso la radura ed era diventato sufficientemente disgustoso da non prospettare nulla di buono. Per nessuno.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"La struttura esterna sembra essere composta da un qualche genere di lega simile al duranio. Non riesco a scansionare l'interno. Sembra sia schermata."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Sembra complessa per essere stata costruita da quelle cosette..."<span> </span>il russo piegò il capo verso la creatura comporta di ragni, indicandola al collega.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Sì. Inoltre emette un qualche genere di segnale di disturbo. Il raggio e molto limitato e non sembra influire sui nostri apparecchi."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"E allora su cosa?"</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Tynan alzò gli occhi sul capo della sicurezza, le sopracciglia aggrottate dietro la maschera della tuta. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">"Non saprei, forse..."</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">=^= Enizia a Vokoff =^=</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">=^= Qui Volkoff. =^=</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">La voce di Enizia, proveniente dal comunicatore era bassa e distorta, ma comprensibile. </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">=^= Tenente, state bene? Abbiamo avuto parecchie difficoltà a contattarvi nell'ultima mezz'ora. =^=</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">Volkoff e Tynan si scambiarono un'occhiata.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">=^= Stiamo bene, Capitano. Sono accadute alcune cose che di certo troverà interessanti. Ma non abbiamo ancora trovato il consigliere Bhreel. =^=</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;">=^= E' questo il punto, tenente. Non la troviamo neanche noi. =^=</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="font-size: 12.0pt;"> </span></p>
<p class="MsoNoSpacing"> </p>
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_______________________________________________ Stml9 mailing list Stml9@gioco.net <a href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9" target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a></div>
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Lt. Piotr Alexei Volkoff<br/>
Capo della Sicurezza<br/>
USS Baffin NCC-69096<br/>
Skype Combadge: Silente69<br/>
Private comunicator: francocarretti@mail.com<br/>
[CV]: http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88<br/>
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"Colpisci. Una volta iniziato il combattimento, colpisci. Ogni altra cosa è secondaria." (La spada della Verità)</div></div></body></html>