<html>
<head>
<meta content="text/html; charset=windows-1252"
http-equiv="Content-Type">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Grazie a tutti! Mi fa piacere vi sia piaciuto :D<br>
<br>
Maddy<br>
<br>
<div class="moz-cite-prefix">Il 14/07/2015 08:12, Luigi Fantin ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote
cite="mid:CAKxQYEzziWeUuufcOHUYFS9-9O2eFJA_4JzuQf12B3NnCS1XDA@mail.gmail.com"
type="cite">
<p dir="ltr">Veramente ben scritto, complimenti, e anche una bella
idea. Il punto di vista di Timeran mi ha fatto ridere un sacco.
Un bel Baigon versione gigante e via tutti verso casa ZZZzzzzz.
<br>
brava.</p>
<p dir="ltr">GG</p>
<div class="gmail_quote">Il 13/Lug/2015 15:47, "Lt. Cmdr. Brennon
Boram Tynan" <<a moz-do-not-send="true"
href="mailto:brennonboramtayan@gmail.com">brennonboramtayan@gmail.com</a>>
ha scritto:<br type="attribution">
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0
.8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF"> Sono riuscito a
leggerlo solo ora ... comunque complimenti. La faccenda dei
vari punti di vista mi è piaciuta parecchio ;P<br>
<br>
<div>On 09/07/15 14:48, Maddalena wrote:<br>
</div>
<blockquote type="cite"> Ecco qua, ho fatto un po' le corse
perchè dovendo partire non sapevo poi quando avrei potuto
postare il brano.<br>
Non sono andata avanti con la storia, ho solo aggiunto
qualcosa e ho cercato di mostrare tramite i personaggi i
diversi lati della questione e come questa venga percepita
dalle persone. Io mi sono divertita a scriverlo, cercando
di sviluppare alcuni pg. Spero che per voi non sia noioso
da leggere.<br>
<br>
Maddy<br>
<br>
---------------------------------------------<br>
<br>
<p class="MsoNormal"><b><span>USS Baffin<span> </span>-
Sala Tattica - 12 Gennaio 2345 - ore 14.23</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">"Se anche fossimo
sicuri che questi alieni hanno previsto la mutazione
genetica dei loro piccoli e la stanno sfruttando per
creare una nuova razza, se anche fossimo sicuri che ci
stanno mentendo, la Prima Direttiva ci imporrebbe
comunque di non interferire. Qualunque siano le nostre
convinzioni morali, non è nostra prerogativa imporle
ad altre culture. Per quanto aliene possano sembrare."</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">L'affermazione di
Samak fu seguita da un silenzio immobile, che parve
protrarsi all'infinito e allagare l'intera sala
tattica. </span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">La vulcaniana
capiva, poteva perfino percepire nonostante la totale
assenza di capacità strettamente empatiche, il disagio
che la sua affermazione aveva provocato, sia a bordo
della Baffin, sia a bordo della Curie.<span> </span>Era
ben visibile sui volti di tutti loro, di tutti gli
ufficiali riuniti fisicamente o olograficamente
intorno a quel tavolo.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Era un effetto
comune per le specie che non regolavano la propria
vita sulla logica. Samak lo sapeva fin troppo bene.
Dopotutto aveva sposato un umano. Ma sapeva anche che
doveva essere la razionalità a determinare le loro
prossime azioni.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Certo, non era del
tutto estranea al disagio che aveva provocato. Non
l'avrebbe ammesso ma lei stessa, in una piccola parte
di sè sepolta profondamente sotto anni di
addestramento, sentiva crescere il dubbio. Non era
chiaro cosa stesse accadendo su quel pianeta, quale
fosse la complessa immagine di cui loro avevano solo
qualche frammento. Innegabilmente, tuttavia, c'era
qualcosa di profondamente... sbagliato. Non solo per
il pericolo che la popolazione autoctona aveva e
avrebbe causato con tanta leggerezza a chiunque fosse
sbarcato. Non perchè era stata la loro tecnologia a
far regredire una buona parte del personale ad uno
stato animalesco. Ma Samak non poteva fare a meno di
pensare che una creatura tanto tecnologicamente
avanzata che accetta l'idea di sacrificare la propria
prole ha imboccato da qualche parte la via sbagliata
sulla strada dell'evoluzione.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">La vulcaniana era
consapevole di tutto questo. Era anche consapevole,
tuttavia, di aver prestato un giuramento e di essere
tenuta da questo a rispettare un regolamento basato su
convinzioni morali e soprattutto logiche
inattaccabili. Come altro avrebbero potuto districarsi
da quel groviglio senza l'aiuto della logica? Se si
fossero basati solo sulle emozioni, solamente sulla
loro percezione<span> </span>di una situazione che
non comprendevano, come avrebbero potuto prendere la
decisione giusta?</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Sì, la logica
doveva essere la loro guida, l'unica possibile. Era la
logica a imporre il rispetto dell'IDIC e non vi era
nessuna clausola su quale delle infinite diversità
fosse considerata accettabile. L'unica scelta che si
imponeva, dunque, era che loro ricevessero da questi
alieni tutto l'aiuto disponibile per riportare i
membri dell'equipaggio colpiti dall'effetto dei
dispositivi alla normalità e che se ne andassero,
lasciando quella razza alla sua autodeterminazione e
al suo destino, qualunque esso fosse. Il fatto che gli
esseri più piccoli avessero chiesto loro un incontro
non cambiava la verità di quel ragionamento.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Samak lo sapeva. Ma
non lo disse.</span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span>USS Curie<span> </span>-
Sala Tattica - 12 Gennaio 2345 - ore 14.25</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">"Se anche fossimo
sicuri che questi alieni hanno previsto la mutazione
genetica dei loro piccoli e la stanno sfruttando per
creare una nuova razza, se anche fossimo sicuri che ci
stanno mentendo, la Prima Direttiva ci imporrebbe
comunque di non interferire. Qualunque siano le nostre
convinzioni morali, non è nostra prerogativa imporle
ad altre culture. Per quanto aliene possano sembrare."</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Tynan non mosse un
muscolo, rimanendo rigidamente appoggiato allo
schienale della poltroncina su cui era accomodato da
ormai più di due ore. La riunione gli era sembrata
interminabile. Non tanto per la lunghezza - in
effetti, non era stata più lunga di una qualsiasi
altra riunione o di una lezione di meccanica
quantistica del Professor Tarth in Accademia - ma per
la totale mancanza di risultati. </span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Stavano girando
intorno alla questione fondamentale senza mai arrivare
ad una conclusione,<span> </span>ripetendo
ossessivamente le stesse cose ancora, ancora e ancora.
Gli pareva di essere costretto in un loop temporale.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">La sua mente
faticava a concentrarsi, continuando a vagare lontano
dalla sala tattica in cui era seduto, ritornando alle
foreste del pianeta. Un effetto che tendeva a
manifestarsi fastidiosamente sin da quando quegli
esseri lo avevano dotato delle nuove capacità
telepatiche che ora faticava tanto a controllare e con
cui, forse, avrebbe dovuto convivere per il resto
della vita. </span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Un'esperienza
inedita per un simbionte, una questione scientifica
stimolante e un'angoscia continua per lui. <span> </span>Si
sentiva... diviso. Diviso come mai ricordava di
essersi sentito in questa vita o nelle altre. </span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">La schiena iniziava
a irrigdirsi e il dolore alla testa, nonostante
l'analgesico e le rassicurazioni del medico che lo
aveva soccorso dopo il suo mancamento, continuava a
tormentarlo. Secondo il sostituto di Fuentes, si
trattava di un effetto dovuto allo squilibrio
neuronale indotto dall'inaspettato e violento
tentativo di comunicazione di quei piccoli esseri.
Fastidioso ma non pericoloso, almeno nell'immediato.
Quegli esseri, in ogni caso, non avevano mai voluto
fargli del male. Lui lo sapeva.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">La sua razionalità,
il suo addestramento, la sua moralità gli dicevano che
Samak aveva ragione. Che quello che dovevano fare era
raccogliere ogni informazione utile per aiutare i loro
compagni e andarsene da lì. Non infrangere la Prima
Direttiva più di quanto avessero già fatto e lasciare
quegli esseri alle loro consuetudini. Dopotutto era
questo il loro mandato. Sarebbe stato felice di
aiutare gli aracnidi a trovare un metodo meno
drastico, ma nessuna richiesta era stata fatta in quel
senso. Chi erano loro, chi era lui per venire da
migliaia di anni luce di distanza a giudicare la
cultura di questi esseri, scampati all'avanzata borg?
E se non si fidavano di loro, stranieri di un altro
mondo, dopo quello che avevano passato chi avrebbe
potuto biasimarli?</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Era la scelta
giusta. O almeno l'avrebbe pensato prima di quel
contatto. Ora che percepiva quei piccoli esseri, le
loro voci, le loro menti come avrebbe potuto
abbandonarli a quel destino? Non poteva e non voleva.
Avrebbero sofferto e sarebbero morti e lui doveva...
doveva cosa? Proteggerli? Proteggerli, sì. Ma da quale
minaccia? E con quale diritto? Ma se non avessero
fatto nulla, se li avessero abbandonati...</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Volevano un
incontro! Questa non poteva essere che una richiesta
di aiuto da parte loro, lo sapeva, un'invocazione e
lui doveva rispondere. Dovevano andare. Non potevano
decidere di ignorare la loro richiesta, di lasciarli
al loro destino. </span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Dopo un'attesa che
sembrò a lui stesso interminabile, Tynan si mosse
sulla poltroncina. </span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">"Io credo che
dovremmo indagare ulteriormente. Andiamo all'incontro.
Il comportamento del professione è indubbiamente poco
chiaro. E questa è chiaramente una richiesta di aiuto.
Come possiamo sapere che non sono cavie? Che non
stanno sperimentando un qualche tipo di... arma
biologica, ad esempio?"</span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span>USS Baffin<span> </span>-
Sala Tattica - 12 Gennaio 2345 - ore 14.26</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">"Io credo che
dovremmo indagare ulteriormente. Andiamo all'incontro.
Il comportamento del professione è indubbiamente poco
chiaro. E questa è chiaramente una richiesta di aiuto.
Come possiamo sapere che non sono cavie? Che non
stanno sperimentando un qualche tipo di... arma
biologica, ad esempio?"</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Il punto era
esattamente quello. La violazione della Prima
Direttiva, o meglio la decisione che agli occhi di una
commissione di inchiesta sarebbe potuta passare per
una violazione, era una faccenda spinosa che decine di
capitani ed equipaggi avevano in passato affrontato
prima di loro. E, immaginava Volkof, con le loro
stesse remore e preoccupazioni.<span> </span>Perchè
le implicazioni erano enormi e avrebbero potuto
perseguitarli, potenzialmente, per decenni a venire.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Ma non si trattava
solo di un problema etico. Sì, quello era il cuore
della Prima Direttiva, l'obbligo morale di lasciare
che una specie fosse padrona di sè stessa, qualunque
cosa questo potesse comportare, ma non era l'unico
aspetto. In realtà si trattava proprio del genere di
questione che ti trovi a dover affrontare sul campo
senza che lezioni teoriche di diplomazia ed etica
possano lontanamente aiutarti.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Da ore stavano
discutendo nonostante la decisione finale non
spettasse, di fatto, a nessuno di loro esclusi i due
capitani. Discutevano dell'eventualità che quegli
essere fossero in perfetta buona fede, che i loro
metodi potessero essere duri ma necessari, del fatto
che nessuno avesse diritto di imporne altri. Nemmeno
se questo avesse significato l'intollerabile opzione
dell'estinzione totale.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Ma che cosa sarebbe
accaduto in caso contrario? Se questi esseri non
avessero raccontato loro altro che frottole, se
fossero stati i testimoni involontari di qualche
esperimento, la questione sarebbe stata completamente
diversa. Se si fossero serviti di tecnologia borg per
costruire un'arma, se stessero massacrando una seconda
razza, allora il loro non agire avrebbe potuto creare
molti più problemi di quanto ne risolvesse.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Al puzzle si era
aggiunta la richiesta di un incontro che gli essere
più piccoli avevano fatto pervenire loro tramite
Tynan. Un incontro la cui finalità non era chiara. Non
gli erano sembrati abbastanza intelligenti da ordire
una trappola, ma, d'altra parte, nemmeno da fornire
loro qualche informazione utile. Non era chiaro che
cosa volessero, ma era abbastanza palese che potessero
minacciare la salute cerebrale di Tynan senza nemmeno
essere con lui. Proprio un gran bell'affare.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Volkof aveva
imparato che c'era un confine sottile tra la paranoia
e la prudenza, ma anche che era meglio essere
paranoici che morti. E c'erano diversi punti della
storia dei ragni giganti che non quadravano affatto.
Non ci voleva uno scienziato per accorgersene.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Il suo primo
istinto sarebbe stato di consigliare ai capitani di
lasciare l'orbita con le due navi, raccogliere i dati
necessari a invertire la condizione della Fuentes, di
Thomas e degli altri e di mettere tutta la distanza
possibile tra loro e quel dannato sasso, lasciando la
specie che lo abitava ai suoi affari, quali che essi
fossero.<span> </span>La situazione poteva essere
scomoda, perfino crudele, ma il suo primo dovere era
verso la nave.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Tuttavia, se quegli
esseri stavano davvero macchinando qualcosa, non
sarebbe stato così semplice. Non sarebbe bastata la
distanza a metterli al sicuro. </span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Volkof si sporse
appena sul piano del tavolo.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">"Se anche fosse
così, non ce lo direbbero di certo. Rischieremmo guai
peggiori di quelli che già abbiamo. Dobbiamo comunque
trovare una soluzione per i membri dell'equipaggio che
sono ancora in stato regredito, e se stessero davvero
costruendo un'arma, non facendo nulla potremmo
trovarci a doverli affrontare in futuro. Potrebbero
persino finire per scatenare una guerra."</span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span>USS Curie<span> </span>-
Sala Tattica - 12 Gennaio 2345 - ore 14.27</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">"Se anche fosse
così, non ce lo direbbero di certo. Rischieremmo guai
peggiori di quelli che già abbiamo. Dobbiamo comunque
trovare una soluzione per i membri dell'equipaggio che
sono ancora in stato regredito, e se stessero davvero
costruendo un'arma, non facendo nulla potremmo
trovarci a doverli affrontare in futuro. Potrebbero
persino finire per scatenare una guerra."</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">"Se anche lo
scoprissimo, che cosa potremmo fare? Sterminarli?"</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Sapevano gli
Spiriti, se a Timeran non sarebbe piaciuto scendere su
quel pianeta con una bomboletta di insetticida. Solo
l'idea che l'avessero toccata con tutte quelle zampe
le dava dei brividi freddi lungo la colonna
vertebrale. Era sciocco da parte sua, ma negarlo non
sarebbe servito a niente. Il fatto è che le era
necessario tutto il suo autocontrollo per guardare il
Professore, per parlarci, tutto il suo addestramento
per non considerarli animaletti spaventosi e, di
conseguenza, maligni. E anche in quel caso,
sterminarli non era una via praticabile.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">In fin dei conti,
poi, non era del tutto colpa loro se erano finiti in
quella situazione. Il personale federale aveva voluto
scendere sul pianeta con l'idea di un riposante
campeggio. Le precauzioni che avevano preso non erano
servite. Evidentemente non avevano controllato con la
dovuta cura.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Gli orrendi alieni
non si erano mostrati nè aggressivi nè violenti nei
loro confronti. In effetti, non avevano fatto un bel
niente, a parte provare ad aiutarli.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">In teoria avrebbero
meritato un minimo di fiducia e magari anche un
pizzico di gratitudine. Avrebbero meritato di essere
lasciati in pace a fare... qualunque cosa stessero
facendo, con una bella boa di segnalazione ad
avvertire gli ignari viaggiatori che lì era meglio non
fermarsi.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Tutto questo finchè
non era balenata la possibilità che ci fosse in ballo
un qualche inspiegabile, strano esperimento genetico.
Possibilità, non certezza. In effetti si trattava solo
di un bel mucchio di ipotesi, di concreto, a parte la
richiesta dei ragni più piccoli, di fatto, non avevano
nulla. Forse il Professore e la sua gente non sapevano
davvero della mutazione in corso. E se lo avessero
saputo... <span> </span>se volevano qualche zampa e
qualche occhio in più del considerevole numero che già
possedevano non poteva che essere affar loro. </span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Da consigliere, le
era chiaro come parte del suo pensiero fosse dettato
dalla sua fobia più che dalla sua razionalità. O
meglio, dal suo profondissimo, istintivo desiderio di
andarsene il più velocemente possibile, lasciandosi
dietro quel pianeta e tutti i suoi abitanti con troppi
arti, piccoli o grandi.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">Ma naturalmente
c'era la non trascurabile faccenda di Luz e degli
altri, faccenda su cui, forse quell'incontro avrebbe
potuto fare luce. Senza l'aiuto degli abitanti del
pianeta, chiunque di loro, come avrebbero fatto a
riaverli? Se era possibile riaverli, naturalmente. </span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span>Pianeta Sa'ag - Superficie -
Gennaio 2345 - ore 14.26</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times
New Roman","serif"">L'essere grande
formato da esseri piccoli si mosse come un'ombra tra
gli alberi, prima di disfacersi. Il messaggio era
arrivato a destinazione. Loro sarebbero venuti. Lui,
l'essere con cui comunicavano, sarebbe venuto.
Potevano sentirlo, sentire ciò che lui sentiva. E lui
non voleva abbandonarli. Sarebbe venuto. Per la prima
volta, avrebbero avuto una possibilità.</span></p>
<br>
<br>
<fieldset></fieldset>
<br>
<pre>_______________________________________________
Stml9 mailing list
<a moz-do-not-send="true" href="mailto:Stml9@gioco.net" target="_blank">Stml9@gioco.net</a>
<a moz-do-not-send="true" href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9" target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a>
</pre>
</blockquote>
<br>
</div>
<br>
_______________________________________________<br>
Stml9 mailing list<br>
<a moz-do-not-send="true" href="mailto:Stml9@gioco.net">Stml9@gioco.net</a><br>
<a moz-do-not-send="true"
href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9"
rel="noreferrer" target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a><br>
<br>
</blockquote>
</div>
<br>
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
<br>
<pre wrap="">_______________________________________________
Stml9 mailing list
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:Stml9@gioco.net">Stml9@gioco.net</a>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a>
</pre>
</blockquote>
<br>
</body>
</html>