<p dir="ltr">Veramente ben scritto, complimenti, e anche una bella idea. Il punto di vista di Timeran mi ha fatto ridere un sacco. Un bel Baigon versione gigante e via tutti verso casa ZZZzzzzz. <br>
brava.</p>
<p dir="ltr">GG</p>
<div class="gmail_quote">Il 13/Lug/2015 15:47, "Lt. Cmdr. Brennon Boram Tynan" <<a href="mailto:brennonboramtayan@gmail.com">brennonboramtayan@gmail.com</a>> ha scritto:<br type="attribution"><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Sono riuscito a leggerlo solo ora ... comunque complimenti. La
faccenda dei vari punti di vista mi è piaciuta parecchio ;P<br>
<br>
<div>On 09/07/15 14:48, Maddalena wrote:<br>
</div>
<blockquote type="cite">
Ecco qua, ho fatto un po' le corse perchè dovendo partire non
sapevo poi quando avrei potuto postare il brano.<br>
Non sono andata avanti con la storia, ho solo aggiunto qualcosa e
ho cercato di mostrare tramite i personaggi i diversi lati della
questione e come questa venga percepita dalle persone. Io mi sono
divertita a scriverlo, cercando di sviluppare alcuni pg. Spero che
per voi non sia noioso da leggere.<br>
<br>
Maddy<br>
<br>
---------------------------------------------<br>
<br>
<p class="MsoNormal"><b><span>USS Baffin<span> </span>- Sala Tattica - 12
Gennaio 2345 - ore 14.23<u></u><u></u></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">"Se anche
fossimo sicuri che questi alieni hanno previsto la mutazione
genetica dei loro piccoli e la stanno sfruttando per creare
una nuova razza, se anche fossimo sicuri che ci stanno
mentendo, la Prima Direttiva ci imporrebbe comunque di non
interferire. Qualunque siano le nostre convinzioni morali, non
è nostra prerogativa imporle ad altre culture. Per quanto
aliene possano sembrare."<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">L'affermazione
di Samak fu seguita da un silenzio immobile, che parve
protrarsi all'infinito e allagare l'intera sala tattica. <u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">La vulcaniana
capiva, poteva perfino percepire nonostante la totale assenza
di capacità strettamente empatiche, il disagio che la sua
affermazione aveva provocato, sia a bordo della Baffin, sia a
bordo della Curie.<span> </span>Era
ben visibile sui volti di tutti loro, di tutti gli ufficiali
riuniti fisicamente o olograficamente intorno a quel tavolo.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Era un effetto
comune per le specie che non regolavano la propria vita sulla
logica. Samak lo sapeva fin troppo bene. Dopotutto aveva
sposato un umano. Ma sapeva anche che doveva essere la
razionalità a determinare le loro prossime azioni.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Certo, non era
del tutto estranea al disagio che aveva provocato. Non
l'avrebbe ammesso ma lei stessa, in una piccola parte di sè
sepolta profondamente sotto anni di addestramento, sentiva
crescere il dubbio. Non era chiaro cosa stesse accadendo su
quel pianeta, quale fosse la complessa immagine di cui loro
avevano solo qualche frammento. Innegabilmente, tuttavia,
c'era qualcosa di profondamente... sbagliato. Non solo per il
pericolo che la popolazione autoctona aveva e avrebbe causato
con tanta leggerezza a chiunque fosse sbarcato. Non perchè era
stata la loro tecnologia a far regredire una buona parte del
personale ad uno stato animalesco. Ma Samak non poteva fare a
meno di pensare che una creatura tanto tecnologicamente
avanzata che accetta l'idea di sacrificare la propria prole ha
imboccato da qualche parte la via sbagliata sulla strada
dell'evoluzione.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">La vulcaniana
era consapevole di tutto questo. Era anche consapevole,
tuttavia, di aver prestato un giuramento e di essere tenuta da
questo a rispettare un regolamento basato su convinzioni
morali e soprattutto logiche inattaccabili. Come altro
avrebbero potuto districarsi da quel groviglio senza l'aiuto
della logica? Se si fossero basati solo sulle emozioni,
solamente sulla loro percezione<span>
</span>di una situazione che non comprendevano, come avrebbero
potuto prendere la decisione giusta?<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Sì, la logica
doveva essere la loro guida, l'unica possibile. Era la logica
a imporre il rispetto dell'IDIC e non vi era nessuna clausola
su quale delle infinite diversità fosse considerata
accettabile. L'unica scelta che si imponeva, dunque, era che
loro ricevessero da questi alieni tutto l'aiuto disponibile
per riportare i membri dell'equipaggio colpiti dall'effetto
dei dispositivi alla normalità e che se ne andassero,
lasciando quella razza alla sua autodeterminazione e al suo
destino, qualunque esso fosse. Il fatto che gli esseri più
piccoli avessero chiesto loro un incontro non cambiava la
verità di quel ragionamento.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Samak lo
sapeva. Ma non lo disse.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span>USS Curie<span> </span>- Sala Tattica - 12
Gennaio 2345 - ore 14.25<u></u><u></u></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">"Se anche
fossimo sicuri che questi alieni hanno previsto la mutazione
genetica dei loro piccoli e la stanno sfruttando per creare
una nuova razza, se anche fossimo sicuri che ci stanno
mentendo, la Prima Direttiva ci imporrebbe comunque di non
interferire. Qualunque siano le nostre convinzioni morali, non
è nostra prerogativa imporle ad altre culture. Per quanto
aliene possano sembrare."<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Tynan non mosse
un muscolo, rimanendo rigidamente appoggiato allo schienale
della poltroncina su cui era accomodato da ormai più di due
ore. La riunione gli era sembrata interminabile. Non tanto per
la lunghezza - in effetti, non era stata più lunga di una
qualsiasi altra riunione o di una lezione di meccanica
quantistica del Professor Tarth in Accademia - ma per la
totale mancanza di risultati. <u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Stavano girando
intorno alla questione fondamentale senza mai arrivare ad una
conclusione,<span> </span>ripetendo
ossessivamente le stesse cose ancora, ancora e ancora. Gli
pareva di essere costretto in un loop temporale.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">La sua mente
faticava a concentrarsi, continuando a vagare lontano dalla
sala tattica in cui era seduto, ritornando alle foreste del
pianeta. Un effetto che tendeva a manifestarsi fastidiosamente
sin da quando quegli esseri lo avevano dotato delle nuove
capacità telepatiche che ora faticava tanto a controllare e
con cui, forse, avrebbe dovuto convivere per il resto della
vita. <u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Un'esperienza
inedita per un simbionte, una questione scientifica stimolante
e un'angoscia continua per lui. <span> </span>Si sentiva... diviso.
Diviso come mai ricordava di essersi sentito in questa vita o
nelle altre. <u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">La schiena
iniziava a irrigdirsi e il dolore alla testa, nonostante
l'analgesico e le rassicurazioni del medico che lo aveva
soccorso dopo il suo mancamento, continuava a tormentarlo.
Secondo il sostituto di Fuentes, si trattava di un effetto
dovuto allo squilibrio neuronale indotto dall'inaspettato e
violento tentativo di comunicazione di quei piccoli esseri.
Fastidioso ma non pericoloso, almeno nell'immediato. Quegli
esseri, in ogni caso, non avevano mai voluto fargli del male.
Lui lo sapeva.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">La sua
razionalità, il suo addestramento, la sua moralità gli
dicevano che Samak aveva ragione. Che quello che dovevano fare
era raccogliere ogni informazione utile per aiutare i loro
compagni e andarsene da lì. Non infrangere la Prima Direttiva
più di quanto avessero già fatto e lasciare quegli esseri alle
loro consuetudini. Dopotutto era questo il loro mandato.
Sarebbe stato felice di aiutare gli aracnidi a trovare un
metodo meno drastico, ma nessuna richiesta era stata fatta in
quel senso. Chi erano loro, chi era lui per venire da migliaia
di anni luce di distanza a giudicare la cultura di questi
esseri, scampati all'avanzata borg? E se non si fidavano di
loro, stranieri di un altro mondo, dopo quello che avevano
passato chi avrebbe potuto biasimarli?<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Era la scelta
giusta. O almeno l'avrebbe pensato prima di quel contatto. Ora
che percepiva quei piccoli esseri, le loro voci, le loro menti
come avrebbe potuto abbandonarli a quel destino? Non poteva e
non voleva. Avrebbero sofferto e sarebbero morti e lui
doveva... doveva cosa? Proteggerli? Proteggerli, sì. Ma da
quale minaccia? E con quale diritto? Ma se non avessero fatto
nulla, se li avessero abbandonati...<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Volevano un
incontro! Questa non poteva essere che una richiesta di aiuto
da parte loro, lo sapeva, un'invocazione e lui doveva
rispondere. Dovevano andare. Non potevano decidere di ignorare
la loro richiesta, di lasciarli al loro destino. <u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Dopo un'attesa
che sembrò a lui stesso interminabile, Tynan si mosse sulla
poltroncina. <u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">"Io credo che
dovremmo indagare ulteriormente. Andiamo all'incontro. Il
comportamento del professione è indubbiamente poco chiaro. E
questa è chiaramente una richiesta di aiuto. Come possiamo
sapere che non sono cavie? Che non stanno sperimentando un
qualche tipo di... arma biologica, ad esempio?"<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span>USS Baffin<span> </span>- Sala Tattica - 12
Gennaio 2345 - ore 14.26<u></u><u></u></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">"Io credo che
dovremmo indagare ulteriormente. Andiamo all'incontro. Il
comportamento del professione è indubbiamente poco chiaro. E
questa è chiaramente una richiesta di aiuto. Come possiamo
sapere che non sono cavie? Che non stanno sperimentando un
qualche tipo di... arma biologica, ad esempio?"<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Il punto era
esattamente quello. La violazione della Prima Direttiva, o
meglio la decisione che agli occhi di una commissione di
inchiesta sarebbe potuta passare per una violazione, era una
faccenda spinosa che decine di capitani ed equipaggi avevano
in passato affrontato prima di loro. E, immaginava Volkof, con
le loro stesse remore e preoccupazioni.<span> </span>Perchè le implicazioni
erano enormi e avrebbero potuto perseguitarli, potenzialmente,
per decenni a venire.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Ma non si
trattava solo di un problema etico. Sì, quello era il cuore
della Prima Direttiva, l'obbligo morale di lasciare che una
specie fosse padrona di sè stessa, qualunque cosa questo
potesse comportare, ma non era l'unico aspetto. In realtà si
trattava proprio del genere di questione che ti trovi a dover
affrontare sul campo senza che lezioni teoriche di diplomazia
ed etica possano lontanamente aiutarti.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Da ore stavano
discutendo nonostante la decisione finale non spettasse, di
fatto, a nessuno di loro esclusi i due capitani. Discutevano
dell'eventualità che quegli essere fossero in perfetta buona
fede, che i loro metodi potessero essere duri ma necessari,
del fatto che nessuno avesse diritto di imporne altri. Nemmeno
se questo avesse significato l'intollerabile opzione
dell'estinzione totale.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Ma che cosa
sarebbe accaduto in caso contrario? Se questi esseri non
avessero raccontato loro altro che frottole, se fossero stati
i testimoni involontari di qualche esperimento, la questione
sarebbe stata completamente diversa. Se si fossero serviti di
tecnologia borg per costruire un'arma, se stessero massacrando
una seconda razza, allora il loro non agire avrebbe potuto
creare molti più problemi di quanto ne risolvesse.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Al puzzle si
era aggiunta la richiesta di un incontro che gli essere più
piccoli avevano fatto pervenire loro tramite Tynan. Un
incontro la cui finalità non era chiara. Non gli erano
sembrati abbastanza intelligenti da ordire una trappola, ma,
d'altra parte, nemmeno da fornire loro qualche informazione
utile. Non era chiaro che cosa volessero, ma era abbastanza
palese che potessero minacciare la salute cerebrale di Tynan
senza nemmeno essere con lui. Proprio un gran bell'affare.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Volkof aveva
imparato che c'era un confine sottile tra la paranoia e la
prudenza, ma anche che era meglio essere paranoici che morti.
E c'erano diversi punti della storia dei ragni giganti che non
quadravano affatto. Non ci voleva uno scienziato per
accorgersene.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Il suo primo
istinto sarebbe stato di consigliare ai capitani di lasciare
l'orbita con le due navi, raccogliere i dati necessari a
invertire la condizione della Fuentes, di Thomas e degli altri
e di mettere tutta la distanza possibile tra loro e quel
dannato sasso, lasciando la specie che lo abitava ai suoi
affari, quali che essi fossero.<span>
</span>La situazione poteva essere scomoda, perfino crudele,
ma il suo primo dovere era verso la nave.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Tuttavia, se
quegli esseri stavano davvero macchinando qualcosa, non
sarebbe stato così semplice. Non sarebbe bastata la distanza a
metterli al sicuro. <u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Volkof si
sporse appena sul piano del tavolo.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">"Se anche fosse
così, non ce lo direbbero di certo. Rischieremmo guai peggiori
di quelli che già abbiamo. Dobbiamo comunque trovare una
soluzione per i membri dell'equipaggio che sono ancora in
stato regredito, e se stessero davvero costruendo un'arma, non
facendo nulla potremmo trovarci a doverli affrontare in
futuro. Potrebbero persino finire per scatenare una guerra."<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span>USS Curie<span> </span>- Sala Tattica - 12
Gennaio 2345 - ore 14.27<u></u><u></u></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">"Se anche fosse
così, non ce lo direbbero di certo. Rischieremmo guai peggiori
di quelli che già abbiamo. Dobbiamo comunque trovare una
soluzione per i membri dell'equipaggio che sono ancora in
stato regredito, e se stessero davvero costruendo un'arma, non
facendo nulla potremmo trovarci a doverli affrontare in
futuro. Potrebbero persino finire per scatenare una guerra."<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">"Se anche lo
scoprissimo, che cosa potremmo fare? Sterminarli?"<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Sapevano gli
Spiriti, se a Timeran non sarebbe piaciuto scendere su quel
pianeta con una bomboletta di insetticida. Solo l'idea che
l'avessero toccata con tutte quelle zampe le dava dei brividi
freddi lungo la colonna vertebrale. Era sciocco da parte sua,
ma negarlo non sarebbe servito a niente. Il fatto è che le era
necessario tutto il suo autocontrollo per guardare il
Professore, per parlarci, tutto il suo addestramento per non
considerarli animaletti spaventosi e, di conseguenza, maligni.
E anche in quel caso, sterminarli non era una via praticabile.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">In fin dei
conti, poi, non era del tutto colpa loro se erano finiti in
quella situazione. Il personale federale aveva voluto scendere
sul pianeta con l'idea di un riposante campeggio. Le
precauzioni che avevano preso non erano servite. Evidentemente
non avevano controllato con la dovuta cura.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Gli orrendi
alieni non si erano mostrati nè aggressivi nè violenti nei
loro confronti. In effetti, non avevano fatto un bel niente, a
parte provare ad aiutarli.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">In teoria
avrebbero meritato un minimo di fiducia e magari anche un
pizzico di gratitudine. Avrebbero meritato di essere lasciati
in pace a fare... qualunque cosa stessero facendo, con una
bella boa di segnalazione ad avvertire gli ignari viaggiatori
che lì era meglio non fermarsi.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Tutto questo
finchè non era balenata la possibilità che ci fosse in ballo
un qualche inspiegabile, strano esperimento genetico.
Possibilità, non certezza. In effetti si trattava solo di un
bel mucchio di ipotesi, di concreto, a parte la richiesta dei
ragni più piccoli, di fatto, non avevano nulla. Forse il
Professore e la sua gente non sapevano davvero della mutazione
in corso. E se lo avessero saputo... <span> </span>se volevano qualche zampa e
qualche occhio in più del considerevole numero che già
possedevano non poteva che essere affar loro. <u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Da consigliere,
le era chiaro come parte del suo pensiero fosse dettato dalla
sua fobia più che dalla sua razionalità. O meglio, dal suo
profondissimo, istintivo desiderio di andarsene il più
velocemente possibile, lasciandosi dietro quel pianeta e tutti
i suoi abitanti con troppi arti, piccoli o grandi.<u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">Ma naturalmente
c'era la non trascurabile faccenda di Luz e degli altri,
faccenda su cui, forse quell'incontro avrebbe potuto fare
luce. Senza l'aiuto degli abitanti del pianeta, chiunque di
loro, come avrebbero fatto a riaverli? Se era possibile
riaverli, naturalmente. <u></u><u></u></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span>Pianeta Sa'ag -
Superficie - Gennaio 2345 - ore 14.26<u></u><u></u></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"">L'essere grande
formato da esseri piccoli si mosse come un'ombra tra gli
alberi, prima di disfacersi. Il messaggio era arrivato a
destinazione. Loro sarebbero venuti. Lui, l'essere con cui
comunicavano, sarebbe venuto. Potevano sentirlo, sentire ciò
che lui sentiva. E lui non voleva abbandonarli. Sarebbe
venuto. Per la prima volta, avrebbero avuto una possibilità.<u></u><u></u></span></p>
<br>
<br>
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