<html>
<head>
<meta content="text/html; charset=windows-1252"
http-equiv="Content-Type">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Questa situazione si sta facendo sempre più imbarazzante di minuto
in minuto.... XD<br>
Tra l'altro mi torna alla mente il ciclista che due settimane fa si
è fatto fare la ceretta dalla mia estetista strillando come un
vitello...<br>
<br>
Maddy<br>
<br>
<div class="moz-cite-prefix">Il 09/09/2015 16:44, Franco Carretti ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote
cite="mid:trinity-578e9a69-532c-4ecc-981e-fb1657482bfb-1441809887602@3capp-mailcom-lxa08"
type="cite">
<div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;">
<div>
<div>Brava Ileana, anche se gli ultimi due pezzi potevi anche
allungarli un po'.</div>
<div>Bene abbiamo Samak con un erezione, chi offre di più? :D</div>
<div> </div>
<div>Sono orgoglioso di me per aver trovato un modo per far
scrivere zozzerie alle donne della ML :D</div>
<div> </div>
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px; padding:
10px 0 10px 10px; border-left:2px solid #C3D9E5;
word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space;
-webkit-line-break: after-white-space;">
<div style="margin:0 0 10px 0;"><b>Sent:</b> Wednesday,
September 09, 2015 at 3:49 PM<br>
<b>From:</b> "Tenente Samak" <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:ten.samak@gmail.com"><ten.samak@gmail.com></a><br>
<b>To:</b> STML9 <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:stml9@gioco.net"><stml9@gioco.net></a><br>
<b>Subject:</b> [Stml9] [5.02 - Samak - Non devo
guardare!]</div>
<div name="quoted-content">
<div>Ecco il mio brano!
<div>Intanto devo dire che all'inizio è stato proprio
difficile... ma poi mi sono divertita a scriverlo,
anche se credo siano uscite tutte le mie carenze da
'scrittrice'... </div>
<div> </div>
<div>@Monica: mi dispiace ma ho dovuto rivelare un
segreto della tua Luz :D</div>
<div>@Luca: attento a te!</div>
<div> </div>
<div>Buona lettura!</div>
<div> </div>
<div>============================================================</div>
<div> </div>
<div>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span
style="font-size: 10.0pt;color: black;">USS
Curie – 21 Febbraio 2395 - ore 14:00</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span
style="font-size: 10.0pt;color: black;">Alloggio
del Comandante Pierce - Tre giorni alla
cerimonia</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Volkoff era arrivato quasi
di corsa dopo che Pierce l’aveva chiamato
praticamente disperato, anche se forse più che
aiuto quello che gli serviva era una vero e
proprio supporto morale. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Il russo, appena varcata
la soglia dell’alloggio dell’amico, gli diede
una bella pacca sulla spalla e andò diretto a
stravaccarsi sul divano, gambe divaricate e mani
incrociate dietro la nuca.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Allora Thomas, raccontami
quello che ti sta per succedere…” disse Piotr
con un tono divertito ma, appena alzato lo
sguardo sull’amico trovò una povera Luz ancora
piegata per la ‘<i>leggera pacca amichevole’</i>
ricevuta qualche istante prima. Con la mano
sulla spalla dolorante ed una smorfia di dolore,
la donna guardò il suo amico che si stava
alzando per prestarle soccorso, bloccandolo
subito:</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Per carità, non ti
muovere da lì! Non vorrei perdere anche l’uso
dell’altra spalla!” disse Luz che nel frattempo
non riuscì più a trattenere una risata:</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Beh, e adesso che c’è? Mi
trovi così comico?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Volkoff non poteva sapere
dello spettacolo che stava offrendo all’amico:
già soltanto il trovarsi sul divanetto del
proprio alloggio una donna vulcaniana tutta d’un
pezzo come Suri, seduta in quel modo così
maschile, sarebbe stato comunque divertente. Poi
il particolare gesto con cui l’aveva salutata,
quel gesto così umano e così invadente… quella
pacca non era stata pesante come se fosse stata
data da Volkoff in persona… ma in ogni caso la
mano del Capitano era stata sufficiente a
piegare una donna come lei…</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Hai mai visto un
vulcaniano sedersi in quel modo?? - Pierce non
riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere -
Aspetta Piotr, vado a prendere una cosa dalla
mia stanza, non ti muovere…” e tornò dopo
qualche secondo con uno specchio in mano che
puntò direttamente verso l’amico ancora seduto
sul divano. Il russo, pur sapendo benissimo di
non essere se stesso al cento per cento in quel
momento, quasi gli prese un colpo quando vide
riflessa l’immagine di una Suri modello
camionista del XXI secolo…</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Oh mio dio” esclamò
questo iniziando a ridere anche lui.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Poi Pierce raggiunse
l’amico sul divano e si specchiarono entrambi:</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Thomas, sai che sei
proprio carino!! Quasi quasi rimango qui nel tuo
alloggio” disse il russo con tono divertito e
continuarono così a scambiarsi battute maliziose
per qualche minuto.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Quando riuscirono a
tornare seri, Pierce riprese l’argomento
cruciale che tanto lo spaventava e per il quale
Volkoff era stato convocato:</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Senti Piotr, come posso
fare a tirarmi fuori dal pericolo depilazione?
Tu devi aiutarmi! Siamo riusciti a venire fuori
da guai ben peggiori… e adesso questo sembra
così… insormontabile e spaventoso!”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Il russo tirò un lungo
sospiro, il viso di Suri prese un’espressione
pensierosa. Dopo qualche istante di riflessione
il testimone di nozze si abbassò leggermente
dalla seduta del divano scoprendo un piccolo
lembo di pelle della gamba dell’amico il quale,
chiaramente, ritrasse subito l’arto senza aver
però capito dove Piotr volesse arrivare</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Ma che diavolo…” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Senti bellezza – riprese
il russo divertito – devi fare i conti con la
dura realtà. Io capisco che tu in quando Thomas
Pierce sei un uomo e ti senti un uomo, ma guarda
qua questa gamba! Questa è la gamba di una donna
e questa gamba ha peli che spuntano ovunque!
Non puoi non farlo… Devi prendere coraggio amico
mio” e gli diede un’altra sonora pacca.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">L’Ufficiale della Curie,
inizialmente indispettito dal fatto che si
stesse parlando in quel modo della gamba della
sua donna, fu costretto a dar ragione al suo
testimone: “Caspita, hai ragione… Ma io… -
abbassò lo sguardo vergognandosi di ammettere di
aver paura - …”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Tu hai paura, beh lo
posso immaginare…” Piotr cercava di rimanere
serio… ma davvero non ce la poteva fare… quella
situazione era troppo buffa!</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Ma tu invece – riprese il
futuro sposino – tu… cioè il Capitano… non… …”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Non che?? – disse il
russo divertito – vuoi sapere se anche io devo
affrontare questa dura prova di coraggio??
Ebbene no!! Il mio atletico e perfetto corpo è
già a posto… ho controllato prima!“ </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">All’occhiata di stupore di
Thomas, Piotr rispose alzando la gamba dal
divano a mo’ di ballerina scoprendo la pelle già
perfettamente depilata…</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“E in ogni caso, non sarei
di certo stato qua a piagnucolare…”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">*Si certo…* pensò Pierce…</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span
style="font-size: 10.0pt;color: black;">USS
Baffin – 21 Febbraio 2395 - ore 14:00</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span
style="font-size: 10.0pt;color: black;">Alloggio
del Comandante Samak - Tre giorni alla
cerimonia</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Questa storia dello
scambio sensoriale tra gli uomini dell’
equipaggio aveva destabilizzato praticamente
tutti, nessuno escluso. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">O quasi… In realtà
qualcuno si stava divertendo come non mai… </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Per la vulcaniana Samak,
invece, stava per diventare un vero e proprio
problema il fatto di non sapere come gestire
quella situazione, aggravata dal fatto che fosse
anche così intima…</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">La reazione più logica che
la donna riuscì ad elaborare era quella di…
ricorrere alla logica. E questa le suggeriva
vivamente di rintanarsi nel suo alloggio a
meditare fino a che gli strani effetti di quelle
stelle non fossero passati o quanto meno finché
non fosse riuscita a ritrovare un minimo di
equilibrio tra se stessa e quello strano corpo
che abitava.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Con calma la donna abbassò
le luci dell’alloggio, accese tutte le candele
necessarie e, seduta sul suo tappetino, iniziò
la meditazione.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Ben presto però si rese
conto che qualche cosa non andava. Non riusciva
a concentrarsi, non riusciva a separarsi dal suo
corpo come faceva da sempre durante la
meditazione… proprio adesso che aveva davvero
bisogno di alienarsi da quella parte fisica, non
riusciva a farlo. Sempre con gli occhi chiusi
sospirò e ricominciò la sessione dall’inizio,
dalla fase da cui iniziano i principianti:
quella che insegna a seguire il respiro che
entra ed esce. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Inspirare – espirare –
inspirare – espirare..</span></i><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Ci provò per più di
mezz’ora, cercando di concentrarsi il più
possibile, ma non ci riusciva. La sua mente
veniva inondata di sensazioni e pensieri che non
aveva mai provato. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">*Come devo fare* pensò la
donna quando capì che quel tentativo di
meditazione non sarebbe servita a nulla…</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">*Cosa devo fare…* e,
ancora a gambe incrociate e seduta per terra, si
guardò le mani che non erano le sue,
portandosele davanti agli occhi.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Samak stava ancora
cercando di capire se valesse la pena continuare
quei tentativi di meditazione, quando fu
distratta dalle sue gambe. In effetti da quando
era successo quell’incidente lei aveva cercato
il più possibile di non guardarsi allo specchio
pensando che l’immagine nuova avrebbe
contribuito a destabilizzarla ancora di più di
quanto già non fosse. Ma adesso non poteva più
evitarlo: il suo sguardo si posò prima sui
piedi, almeno 4/5 numeri più grandi dei suoi,
poi osservò le caviglie … e quei polpacci… ad un
certo punto iniziò anche a sentire un certo
formicolio, una specie di stanchezza diffusa a
tutte le gambe e quasi non le riusciva più a
muovere…</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">*Ecco perché il tenente
non riesce a progredire nei suoi esercizi di
meditazione… non riesce a tenerne la posizione…*
e sorrise tra sé contenta di aver finalmente
capito uno dei limiti del suo allievo. In questo
modo finalmente avrebbe escogitato per lui una
soluzione più comoda.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Fece un altro lungo e
profondo sospiro, si alzò dal cuscino e decise
di concedersi una rigenerante doccia sonica…
stando accuratamente attenta a non guardare
troppo quel corpo estraneo che si ritrovava,
ovviamente. Ma neanche la doccia riuscì a
calmare la mente di Samak, la sensazione di quei
muscoli che le tiravano sotto la pelle la faceva
sentire a disagio… inoltre per quanto cercasse
di non guardarsi sotto… non riuscì proprio a
farne a meno.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Poi c’era quel <i>verme</i>
che le stava nella pancia e alle volte sembrava
che le parlasse addirittura… </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">*Sto impazzendo* pensò, e
venne fuori anche dalla doccia…</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">*Ok, tanto la nave
riuscirà ad andare avanti un paio di giorni
senza di me. Devo solo resistere qualche giorno
senza impazzire e tutto sarà finito.* </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">La vulcaniana stava quasi
per mettere l’ avviso di ‘<i>non disturbare’</i>
sulla porta del suo alloggio quando qualcuno
bussò.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Chi…” la vulcaniana non
era ancora abituata a sentire una voce maschile
uscirle dalla bocca… se la schiarì e riprovò a
rispondere: “Chi…” niente, ancora quella voce…</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Non ricevendo risposta, il
visitatore della vulcaniana provò una seconda
volta a bussare, questa volta presentandosi: </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Comandante Samak, sono
io, il Tenente Tynan. Oggi abbiamo la lezione,
si ricorda?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Tynan aveva la sua voce, e
aveva anche ragione: si erano già fatte le 18 e
a quell’ora era programmata la seduta di
meditazione con il Trill. Non era logico
rimandarlo a indietro, lo fece entrare.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Nell’alloggio di Samak
c’erano lei e Tynan, come sarebbe stato in ogni
caso, con o senza quel maledetto ammasso
stellare… ma… lei non si sentiva lei e lui, beh
con Tynan non aveva parlato di questa situazione
quindi non sapeva come la stesse prendendo, del
resto non era logico fargli una domanda così
privata, ai fini della loro lezione non serviva.
</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Quindi iniziarono subito.
</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Come tutte le volte Samak
doveva condurre il collega ad una meditazione
guidata, ma presto si rese conto dell’errore che
aveva commesso a non annullare quella seduta:
dopo una ventina di minuti iniziò a percepire
come una specie di malore, i battiti le stavano
pian piano aumentando, percepiva il sangue che
gonfiava le vene di quell’estraneo corpo in modo
anomalo, sentiva di non avere più il pieno
controllo del suo corpo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Tenente Comandante Tynan,
deve assolutamente ed al più presto, lasciare
questo alloggio.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Lui guardò la sua
insegnante con sorpresa, era la prima volta che
una sessione di meditazione non veniva portata a
termine da quando avevano iniziato. Poi capì
quello che stava succedendo alla donna, o meglio
quello che stava succedendo al suo corpo… era
già da un po’ che succedeva… quindi si rimise le
scarpe, si alzò dal cuscino su cui era seduto e
andò via. Sapeva che per la vulcaniana sarebbe
stato difficile e non voleva forzare la
situazione.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Se vuole parlarne,
Comandante, può contare su di me…” Le disse e
uscì dalla stanza.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span
style="font-size: 10.0pt;color: black;">USS
Curie – 21 Febbraio 2395 - ore 15:20</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Alloggio del Comandante
Pierce - Tre giorni alla cerimonia</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Va bene, senti Thomas io
devo tornare sulla Baffin adesso… ho delle cose
da finire - disse il russo al suo amico dopo che
ebbero finito di prendersi in giro a vicenda… -
ho da sbrigare alcune cose in Plancia e vorrei
anche farmi una doccia prima di cena. Per quella
cosa invece, cerca di stare tranquillo, sono
sicuro che non ti succederà nulla di male…” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Si, va bene… ciao… ” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">Le due donne si
salutarono.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span
style="font-size: 10.0pt;color: black;">USS
Curie – 21 Febbraio 2395 - ore 16:30 -
Infermeria - Tre giorni alla cerimonia</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">La dottoressa Fuentes era
nella sua infermeria: aveva intenzione di finire
una ricerca che aveva iniziato qualche tempo
prima. Ma quelle manone che si ritrovava le
impedivano qualunque movimento al microscopio,
quindi lasciò perdere quasi subito. Poi stava
per raggiungerla la sua amica Timeran, per cui
anche la testa le volava altrove. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">La Trill non si fece
attendere, subito entrò in infermeria e iniziò a
parlottare a bassa voce con l’amica,
ridacchiando di tanto in tanto. Anche se
cercavano di farsi piccoline e di non dare
troppo nell’occhio, tutti quanti là dentro non
poterono non notare i due energumeni di Pierce e
Brown che si scambiavano abbracci e risatine… </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span
style="font-size: 10.0pt;line-height:
115.0%;color: black;">“Dai, organizziamo agli
uomini un bello scherzetto!” disse il
Consigliere all’amica… </span></p>
<div>
<div class="gmail_signature">
<div>
<div> </div>
<div> </div>
<div>======================================</div>
<div>Comandante Samak</div>
<div>Ufficiale Tattico Capo</div>
<div>USS Baffin</div>
<div>Progetto Pythaes - Delta Quadrant</div>
<div>======================================</div>
<div>Email: <a moz-do-not-send="true"
href="ten.samak@gmail.com"
target="_parent">ten.samak@gmail.com</a><br>
Sype: dolcevoloo</div>
<div>======================================</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
_______________________________________________ Stml9
mailing list <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:Stml9@gioco.net">Stml9@gioco.net</a> <a moz-do-not-send="true"
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target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml9</a></div>
</div>
</div>
</div>
<div> </div>
<div class="signature"><br>
<br>
<br>
====================================<br>
Lt. Piotr Alexei Volkoff<br>
Capo della Sicurezza<br>
USS Baffin NCC-69096<br>
Skype Combadge: Silente69<br>
Private comunicator: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:francocarretti@mail.com">francocarretti@mail.com</a><br>
[CV]:
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88">http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88</a><br>
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"Colpisci. Una volta iniziato il combattimento, colpisci. Ogni
altra cosa è secondaria." (La spada della Verità)</div>
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Stml9 mailing list
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:Stml9@gioco.net">Stml9@gioco.net</a>
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