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<p dir="ltr">Ma che simpaticoni gli eredi della Cepheus ...mo gli sosteniamo Volkoff contro e poi vediamo se sghignazzano ancora !
</p>
<p dir="ltr">Inviato da <a href="https://aka.ms/blhgte">Outlook Mobile</a><br>
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<div class="gmail_quote">On Wed, Dec 23, 2015 at 4:14 AM -0800, "Capitano Enizia"
<span dir="ltr"><<a href="mailto:ten.samak@gmail.com" target="_blank">ten.samak@gmail.com</a>></span> wrote:<br>
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<div dir="ltr">Ecco qua il brano, non mi piace eccessivamente ma ormai sono fuori tempo massimo e lo invio così! :P
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<div>In ogni caso, buona lettura!</div>
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<div>Ileana</div>
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<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span style="font-size:10pt">USS Baffin - Plancia - 4 dicembre 2395 – Ore 16:34</span></b></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Rapporto” chiese Enizia perentoria dopo un attimo di sbandamento.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Capitano. Non abbiamo avuto alcuna variazione né di posizione né di energia – Samak prese la parola – ma da una prima analisi i sensori indicano che non ci troviamo più dove eravamo
prima.”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Come sarebbe a dire? Comandante si spieghi meglio!” rispose l'andoriana un po' infastidita...</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Capitano, intorno a noi non ci sono più le stelle che avevamo monitorato fino a qualche istante fa. Ci sono tutti i presupposti per pensare che ci troviamo in una dimensione parallela.”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Chee? Una dimensione parallela? E come diavolo ci siamo arrivati?” gridò l’andoriana. Poi cercò di calmarsi: Enizia era appoggiata con entrambe le mani allo schienale della sua
poltrona e guardava lo schermo visore di fronte a lei. In effetti non c’erano più le stesse stelle che avevano visto fino ad un attimo prima… a dire il vero non c’erano proprio stelle…</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“La Curie?” chiese quindi con più calma</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“La Curie è qui. Signore, anche la navetta è qui fuori, sarebbe il caso di abbassare gli scudi e lasciarli rientrare.” Rispose prontamente Samak dalla sua postazione.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Sì ha ragione Comandante. Faccia subito rientrare la squadra di sbarco. Voglio un rapporto completo di quanto è successo là fuori. Appena a bordo li faccia venire subito nel mio
studio.”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Certo Capitano.” rispose Samak con una fredda efficienza.
</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">In una situazione normale, Enizia avrebbe sicuramente fatto notare al suo Ufficiale Tattico che non aveva perso tempo a tornare la vulcaniana di sempre, fredda e senza emozioni.
Ma quella non era di certo una situazione normale, così senza pensarci due volte, tirò dritto verso il suo studio… E per fortuna lo fece, visto che in realtà Samak non sentiva affatto di essere tornata come prima. Ancora era piegata degli effetti dello scambio
di sensazioni e di corpi da cui si erano appena liberati, tant’è che aveva riconosciuto un brivido di preoccupazione per la sorte di Tynan in quella nave aliena. I due avevano continuato a frequentarsi durante quei giorni: a Samak non erano dispiaciute le
sensazioni che aveva provato… ma questo lo sapeva solo lei…</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt"> </span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span style="font-size:10pt">USS Baffin – Ufficio del Capitano - 4 dicembre 2395 – Ore 16:40</span></b></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Appena sedutasi sulla poltrona del suo ufficio, Enizia diede ancora un rapido sguardo fuori poi decise di contattare la sua controparte sulla Curie. Il Capitano Suri era ancora in
plancia.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">=^= Capitano… =^= era Suri dall’altro lato</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">=^= Capitano Suri, avete già idea di quello che ci è successo? Il mio Ufficiale Tattico pensa che siamo finiti in una dimensione diversa dalla nostra. Per quanto mi riguarda, c’è
qualcosa che non mi torna… =^=</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">=^= Anche noi qui sulla Curie stiamo cercando di capire cosa sia successo. In effetti la questione non è del tutto chiara neanche a noi. Al momento sono tutti a lavoro, non appena
avremo novità la contatterò Capitano. =^=</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">=^= Va bene, noi faremo la stessa cosa. =^=</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Enizia stava per chiudere la comunicazione quando Suri le chiese se per motivi di sicurezza poteva far rimanere Tynan a bordo della Baffin, non erano ancora in grado di utilizzare
il teletrasporto e quindi non era logico far correre al suo Tenente un ulteriore rischio.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">=^= Non c’è problema Capitano, lo terremo a bordo della Baffin, affiancherà Sorin allo studio di quanto accaduto. =^=</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">La comunicazione si chiuse qualche attimo prima che il Tenente Payton bussasse al suo ufficio, * che tempismo * pensò e lo fece entrare.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">L’umano era da solo.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Dove sono gli altri, Tenente? Mi dica che stanno bene…”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Sì Capitano, la squadra di sbarco è rientrata tutta. Gli altri sono già ai loro posti. Tynan ha ricevuto l’ordine dal Capitano Suri di rimanere a bordo della Baffin e…”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Si si so tutto…” lo interruppe Enizia. “Adesso mi dica quello che è successo là fuori…”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“In realtà Capitano, c’è molto poco da dire. Quello che noi abbiamo visto dalla navetta, voi l’avete visto dalla Baffin. Appena agganciata la USS Cepheus stavamo rientrando quando
c’è stata una specie di esplosione, un lampo accecante, dopodiché non ho visto più nulla. Solo per un istante il teletrasporto si è rimesso in funzione, e in quell’attimo ho riportato gli altri a bordo della navetta. Poi il nulla.”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Enizia, durante l’esposizione, era seduta alla sua scrivania con le braccia incrociate davanti a sé e con il busto rivolto in avanti in segno di attenzione. Quando il ragazzo si
fermò, lei fece un sospiro e spostò lo sguardo alla sua destra in un punto non ben precisato dello studio. Sospirò di nuovo e si tirò indietro sullo schienale.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Va bene Signor Payton. Torni in plancia e passi in rassegna le nostre carte stellari della zona. Provi a vedere se c’è qualche punto del quadrante che può somigliare alla zona in
cui ci troviamo. Mi tenga costantemente informata.”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Sì Capitano” disse il giovane umano e andò via.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt"> </span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span style="font-size:10pt">USS Baffin – Sala Macchine – 4 dicembre 2395 – Ore 19:12
</span></b></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Tutta la sala macchine era in fermento.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Non c’erano state esplosioni, non c’erano stati sovraccarichi, non c’erano stati sbalzi di energia, eppure quella nave di certo non si trovava più dove era prima. Tutta la squadra
di Brown lavorava instancabilmente per dare una spiegazione a quello che era successo. Inoltre erano in costante comunicazione con la squadra del Tenente Vizzini, che sulla Curie, stava cercando le stesse loro risposte.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Dobbiamo capire cosa diavolo è successo!” l’ingegnere capo cercava di incitare la sua squadra in tutti i modi ed infatti erano tutti presi dai propri compiti.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Ad un tratto, probabilmente a causa dell’agitazione e dalla foga con cui tutti si spostavano da una postazione all’altra, il marinaio di seconda classe Darryl inciampò in un cavo
e cadde rovinosamente su una consolle attivando la curvatura della nave. La Baffin ebbe un sussulto, poi un altro di minore intensità, poi più niente.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">*eh? Com’è possibile * pensò Darryl
</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">L’incidente era avvenuto a pochi metri di distanza da Brown che si insospettì subito. Si portò sulla stessa consolle urtata dal marinaio e pigiò il pulsante di attivazione. Niente.
Il Comandante chiamò così il suo secondo con un gesto della mano:</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Il motore a curvatura è perfettamente funzionante, eppure, se cerchiamo di par partire la Baffin, questa non si muove. Strano vero?”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Già… - rispose il secondo pensieroso – inoltre, se proviamo ad attivare la curvatura – e pigiò nuovamente il tasto – non solo la nave non si muove, ma abbiamo un consumo di carburante
pari quasi al doppio di quello normale.” disse quello, mettendo con un solo veloce gesto i dati del consumo di antimateria a fianco a quelli dell’efficienza del motore sulla consolle su cui stavano lavorando.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Uhm, ok. Abbiamo una base di partenza. Adesso concentriamoci su questa anomalia. Avverti anche Vizzini e vedi se è così anche per loro…” disse Brown e si misero di nuovo tutti a
lavoro.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt"> </span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span style="font-size:10pt">USS Baffin – Laboratorio scientifico – Contemporaneamente</span></b></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Sorin e Tynan stavano lavorando insieme per cercare di mettere ordine in quella strana faccenda. Fino a quel momento si erano concentrati essenzialmente sullo studio delle cartografie
stellari: prendendo come punto di riferimento il pianeta che avevano visto poco prima, stavano cercando di tracciare tutte le rotte possibili. Ma non aveva molto senso. Il loro spostamento era stato praticamente istantaneo e quindi non c’era motivo di supporre
che si fossero spostati davvero da un’altra parte.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Lo pensi anche tu, vero?” chiese Tynan ad un tratto</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Penso cosa?” rispose il vulcaniano
</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Pensi anche tu che questo tipo di studio non ci porterà da nessuna parte. Vero?”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Quando uno studia un qualunque tipo di fenomeno, quasi mai sa a priori dove andrà a finire.” disse Sorin senza però preoccuparsi di capire dove il Trill volesse andare a parare.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Tynan era da un po’ passato alla via informale: lui e Sorin erano amici da tempo, e in quella stanza al momento c’erano solo loro due… lasciarono perdere i formalismi.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Senti, proviamo a ragionare per deduzione. – a queste parole il vulcaniano alzò un sopracciglio – allora, ci sono solo tre modi secondo me per fare un salto nel nulla come abbiamo
fatto noi: il primo è che ci hanno addormentato tutti e ci hanno trascinati non si sa dove e non si sa per quanto tempo. Il secondo è che per qualche strano fenomeno siamo finiti in una dimensione diversa. Il terzo è che ci hanno teletrasportati altrove. Navi
ed equipaggio, tutti insieme…”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Interessante teoria, vai avanti Brennon, ma credo di capire quello che vuoi dire…”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Bene, allora. Non credo che ci abbiano addormentati: il computer di bordo segna la data corretta e se anche fosse stato manomesso a quest’ora ce ne saremmo accorti. Ok, rimane l’ipotesi
del salto in una dimensione diversa, ma, dove sono finite le stelle? Io personalmente non ho mai vissuto l’esperienza di finire in un’altra dimensione, ma ho letto tanti rapporti e nessuno segnala la completa assenza di astri. Quindi rimane…”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“…quindi rimane il teletrasporto…” fu Sorin a completare l’esposizione di Tynan.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Certo mi dirai quanto deve essere grosso uno strumento in grado di teletrasportare contemporaneamente due navi stellari e tutto il suo equipaggio al completo… e soprattutto non
sappiamo se sia fisicamente possibile. Ma al momento è la strada più probabile che possiamo seguire.” Sorin annuì.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Avvertiamo il Capitano.”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt"> </span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span style="font-size:10pt">In un luogo imprecisato – Nello stesso momento</span></b></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Guardali, come si agitano!” esclamò il Capitano Norman II, figlio del Capitano Norman di quella che fu la USS Cepheus.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Una voce sghignazzante gli fece eco…</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">Sul monitor principale della postazione di controllo, Rick Norman II seguiva passo passo tutto quello che accadeva a bordo della Baffin e della Curie. I loro sensori, che avevano
razziato ad un popolo incontrato qualche anno prima, gli permettevano di seguire le tracce vitali dei componenti delle due navi anche attraverso lo scafo e soprattutto anche attraverso i loro scudi. Ma quei sensori così evoluti non erano l’unica cosa che quella
gente aveva rubato: tecnologia di occultamento, armi ad altissima potenza, sistemi di teletrasporto incredibili di cui la Federazione non conosceva neanche la possibilità di esistenza, facevano parte del loro bagaglio di viaggio.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“David, va a dire ai prigionieri che è arrivato il momento.”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Sì Capitano.”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">I prigionieri in questione, o meglio i vecchi prigionieri in questione, erano cinque vulcaniani, i cinque vulcaniani più giovani che all’epoca dei fatti erano imbarcati a bordo della
USS Cepheus e che erano rimasti ancora in vita. Malconci sì, ma ancora perfettamente vivi… Al Comandante David non piaceva per niente parlare con quella gente, non mostravano mai nessun segno di disapprovazione, non erano mai arrabbiati, mai alzavano la voce.
Niente di niente e questo gli faceva passare ogni godimento. Anche a quella notizia infatti, non batterono ciglio.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">*Mah, ci sarà pure qualcosa che li infastidisca, e prima o poi sono convinto che la scoprirò. * pensò fra sé il Primo Ufficiale di ritorno nella sala di controllo. </span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Niente Capitano, non hanno reagito.” Riferì questo</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">“Pazienza… - rispose Norman – anzi, collega la visione esterna al loro monitor… vediamo se si smuovono così.”</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">David obbedì e ad un attratto ai Vulcaniani si presentò un’immagine da far rabbrividire anche i più impavidi. La scena era questa: tre sfere della grandezza di un piccolo pianeta
erano disposte a formare un triangolo. Una quarta sfera gli stava sopra a formare una specie di forma geometrica regolare, molto simile ad un cono. Lungo tutti i bordi vi erano dei trasmettitori olografici e dei generatori di campo, i primi servivano a proiettare
l’immagine di uno spazio buio e senza stelle, i secondi formavano un potentissimo campo di contenimento da cui le due navi non si sarebbero mai potute liberare.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">La Baffin e la Curie erano in trappola, e ancora non lo sapevano…
</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt">I cinque vulcaniani impallidirono a questa visione.</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="text-align:justify"><span style="font-size:10pt"> </span> </p>
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<div><strong>Enizia</strong></div>
<div>Capitano USS Baffin / FO Progetto Pyteas</div>
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<div>Email: <a href="mailto:ten.samak@gmail.com" target="_blank">ten.samak@gmail.com</a><br>
Sype: dolcevoloo<br>
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