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<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Mi è piaciuto moltissimo, soprattutto la parte del flashback. E'
resa molto bene anche la parte dei simbionte.<br>
Bravo!<br>
<br>
Maddy<br>
<br>
p.s. solo una cosa... controllando (che manco io mi ricordo), Kelev
è il secondo ospite, non il quarto.<br>
<br>
<div class="moz-cite-prefix">Il 20/01/2016 22:48, Luigi Fantin ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote
cite="mid:CAKxQYExsXaz41wH+PR_5Bjzt63-D_OyU761KJOjPfXZ_PZNJpw@mail.gmail.com"
type="cite">
<div dir="ltr">
<div>Mi sono spinto la dove nessuno è mai giunto prima? </div>
<div>intendo come ritardo.</div>
<div><br>
</div>
<div>ecco il mio (sempre breve) contributo alla storia.</div>
<div><br>
</div>
<div>------------------------------------------------------------</div>
<div>Flashback - San Francisco, Terra - 13 luglio 2278 - ore
8.00</div>
<div>I grattacieli sfrecciavano via da un finestrino all’altro.
Il treno a sospensione magnetica correva lunga la monorotaia
sopraelevata ad una velocità tale che i palazzi vicini erano
una sfumatura continua e si riusciva a seguire con gli occhi
solo quelli molto lontani. Il vagone era pieno di gente ma
Kelev era riuscito a sedersi comunque, perché il grosso dei
pendolari salivano due fermate dopo la sua. Stava ancora
pensando all’incidente della Cepheus ed era sempre più
convinto che c’erano alcune cose che non quadravano.
L’inchiesta non stava conducendo da nessuna parte, aveva
contattato un sacco di gente all’interno della Flotta Stellare
ma nessuno sapeva nulla o non voleva essere intervistato.
Aveva usato anche parole forti, in alcuni articoli, per
tentare di smuovere le acque e fare uscire qualche pesciolino
allo scoperto, ma era solo riuscito a prendersi una lavata di
capo dal suo capo redattore.</div>
<div>La fermata di Civic Center. Ne mancavano ancora un paio
alla sua. La metro quasi si svuotò. Il tipo seduto vicino a
lui aveva aspettato fino all’ultimo ad alzarsi e poi era corso
fuori rischiando di finire intrappolato nelle porte
automatiche. Kevel sorrise, capitava spesso anche a lui di
essere talmente immerso nei suoi pensieri da perdere la
propria fermata. Guardò il posto lasciato vuoto di fianco a
lui ancora sovra pensiero e vide che era stato dimenticato un
piccolo dpad. Lo prese velocemente e si alzò cercando di
vedere se il proprietario si era accorto di averlo perso, ma
il treno era già ripartito. Avrebbe potuto scendere alla
fermata successiva e tornare indietro. Guardò lo schermo del
dpad e vi lesse il proprio nome che lampeggiava ritmicamente.</div>
<div>USS Baffin – Alloggi Comandante Bhreel - 4 dicembre 2395 -
ore 22.35</div>
<div>Timeran si svegliò di soprassalto. Ancora con il rumore
della metropolitana nella testa. Era stato un sogno piuttosto
vivido, le capitavano molto raramente così intensi e ormai era
riuscita a capire di cosa si trattava. Non erano sogni: erano
ricordi. Un episodio di un precedente ospite del simbionte.
Era già il secondo nell’arco di 24 ore ed erano in qualche
modo legati alla Cepheus. Richiamò sulla sua console personale
tutte le informazioni che c’erano sulla vita di Kevel Bhreell
quarto ospite del simbionte Bhreel. Quando la USS Cepheus
scomparve fu uno dei giornalisti che più si occupò del caso.</div>
<div>“L’unico che se ne occupò seriamente!”</div>
<div>Timeran fece un balzo sulla sedia dallo spavento. Si girò
di scatto ma nella stanza non c’era nessuno.</div>
<div>“Cosa sta succedendo? Io non …”</div>
<div>“Fallo per me Timeran. Per noi.”</div>
<div>Timeran guardò di nuovo il dpad e la foto di Kevel che la
fissava. Il report continuava descrivendo come Kevel si fosse
trovato coinvolto in un incidente che gli costò la vita e di
come il simbionte fosse stato unito in urgenza ad un altro
ospite.</div>
<div>“Non fu un incidente Timeran!”</div>
<div>“Ho capito.” Timeran non aveva altri dubbi. Si sedette per
terra e si tranquillizzò. Entrò in comunione con il suo io
interiore. Quell’entità a cui era stata affidata e di cui,
nello stesso tempo, doveva prendersi cura. Quell’entità amica
la prese per mano e la condusse giù, con calma, senza fretta e
senza timore. Di fronte a lei si parò una sobria porta a vetri
e al di là di questa la figura di un ragazzo con l’espressione
determinata ma gentile. Bhreel la invitò ad aprire la porta.
Una leggera brezza la investi e confuse i contorni del mondo
che la circondava. Mentre la luce scemava in penombra le
vennero raccontate delle fiabe, fece nuove amicizie e nuovi
amori, subì la prepotenza e l’invidia di alcuni, pianse e
sorrise, visse una vita breve ma coraggiosa e onesta. Alla
fine di tutto rimase con un triste peso sul cuore. Come la
sensazione di quando si perde un amico che avresti voluto
conoscere meglio ma non c’è stato il tempo e adesso non ce n’è
più. La luce ritornò e Timeran si ritrovò di nuovo nella
propria stanza, non più sola.</div>
<div>“Ricordo bene quell’inchiesta, mi fu affidata dall’allora
capo redattore J. J. Jameson. All’inizio contattai gli organi
ufficiali della Federazione ma in quello che mi dissero c’era
qualcosa che non mi convinse e che mi spinse ad indagare più a
fondo.</div>
<div>Allora ero giovane e la voglia di verità che avevo era più
grande della mia saggezza. Così cercai di mettermi in
contatto, in segreto, con ufficiali della federazione che
conoscevo bene e scoprii che la Cepheus non fu la sola nave a
scomparire. Una delle navi mandate a investigare l’accaduto
scomparve anche lei misteriosamente. La USS Bozeman. Nessuno
vide più entrambe le navi .”</div>
<div>“Mi sembra di ricordare” continuò Timeran “che fine ha
fatto la Bozeman. Fu intrappolata in una distorsione temporale
fino a quando non fu salvata dall’Enterprise del capitano
Picard. I diari del capitano su quell’accaduto sono tra quelli
più incredibili che ho letto.”</div>
<div>“Prima che insabbiassero l’inchiesta e mi obbligassero a
occuparmi di altro alcuni documenti parlavano di distorsioni
temporali causate da possibili aberrazioni degli scudi
adattativi.” Disse Kevel.</div>
<div><br>
</div>
<div>Luogo imprecisato - 4 dicembre 2395 - ore 23.10</div>
<div>“Capitano, questa è la prima volta che trovate una nave
della Federazione in questo quadrante. Forse non è una buona
idea distruggerla.” Intervenne uno dei vulcaniani più anziani.</div>
<div>“Ma non è sicuramente la prima segnalata da queste parti.
Anche se in effetti non credo che siano riusciti a
padroneggiare la tecnologia che ha portato qui mio padre e
quelli del suo equipaggio.” Il Capitano Norman parve
riflettere per un istante.</div>
<div>“E se fosse stata chiamata da quell’altra di cui ci
parlavano i Kazon?” intervenne David.</div>
<div>“Quelle erano minacce senza senso. Dubito che quei barbari
senza cervello possano aver chiamato in aiuto qualcuno della
Federazione. Sono troppo lontani per loro.” </div>
<div>“Però se riuscissimo a scoprire come sono arrivati qui
potremmo avere la possibilità di tornare a casa.” Continuò
l’altro.</div>
<div>“E’ questa la nostra casa David. Ci hanno lasciati soli
spedendoci dall’altra parte della galassia con un biglietto di
sola andata. Non troveremo striscioni di bentornati ad
accoglierci.”</div>
<div>“Forse ha ragione lei Capitano, ma con la tecnologia di cui
siamo venuti in possesso potremmo finalmente avere la nostra
vendetta se riuscissimo a tornare indietro.”</div>
<div>“Se vuole veramente avere la sua vendetta, Capitano,
potrebbe cominciare a capire chi sono i veri responsabili del
nostro naufragio.”</div>
<div>“Cosa vuoi dire vulcaniano?”</div>
<div>“Ricorda la storia del comandante Briton, il primo
ufficiale di suo padre? Lui sapeva quale era la vera natura
degli scudi adattativi e della provenienza di quella
tecnologia. Era l’unico a saperlo prima della partenza.”</div>
<div>“Si, mi ricordo di quella storia. Briton faceva parte di
qualche ramo segreto del governo e doveva fare rapporto su
tutto ciò che sarebbe successo durante l’uso di quei maledetti
scudi. Dubito che sia mai riuscito a comunicare qualcosa a
qualcuno.”</div>
<div>“Ne dubitiamo tutti Capitano, dopo quello che è succcesso.
Sono passati però parecchi anni dalla nostra partenza e magari
all’interno della Federazione qualcosa è emerso. Crede
veramente che tutti si siano dimenticati della Cepheus e del
suo equipaggio? Forse qualcuno si è interessato alla nostra
scomparsa. Forse qualcuno è riuscito a scoprire perché una
nave e tutto il suo equipaggio è stata usata come cavia per
testare l’utilizzo di una tecnologia Borg che nessuno aveva
mai visto prima.”</div>
<div>“Mi hai convinto Sustak, vediamo cosa dicono della Cepheus
gli archivi di quelle navi. David, inizia una procedura di
interfaccia al nucleo principale della nave più grande,
escludi ogni altro tipo di accesso.”</div>
<div>“Si Capitano, inizio immediatamente ma ci vorrà un po’ di
tempo i sistemi di sicurezza sono molto avanzati.”</div>
<div><br>
</div>
<div>USS Baffin – Plancia - 5 dicembre 2395 - ore 10.17</div>
<div>“Capitano, abbiamo perso il controllo della nave. Il
computer non risponde. Qualcuno ci ha tolto il controllo.”</div>
<div>Enizia si alzò dalla poltrona e controllò le console del
timoniere e del tattico: non davano segni di risposta.</div>
<div>“Computer autorizzazione Eniza-4-7-alpha-tango riportare il
controllo della nave in plancia.”</div>
<div>=^= Codice di autorizzazione riconosciuto. Capitano Enizia
del clan Gishna: accesso negato.=^=</div>
<div>“Come accesso negato? Computer, ripeto, autorizzazione
Eniza-4-7-alpha-tango riportare il controllo della nave in
plancia.”</div>
<div>=^= Codice di autorizzazione riconosciuto. Capitano Enizia
del clan Gishna: accesso negato.=^=</div>
<div> Anche Volkoff tentava di inserire i codici di
autorizzazione che conosceva ma senza successo. Fece un cenno
di diniego ad Enizia.</div>
<div>“Capitano Enizia a Sala Macchine: Comandante Brown voi
riuscite ad accedere al computer?”</div>
<div>=^= Negativo Capitano. Tutti gli accessi sono stati
disabilitati, non riusciamo ad entrare. =^=</div>
<div>“Sembra proprio che chiunque ci abbia portato fino a qui
stia venendo allo scoperto.” Intervenne Sorin guardando
Tynan.”</div>
<div><br>
</div>
<div>Luogo imprecisato - 5 dicembre 2395 - ore 10.40</div>
<div>“Ecco Capitano, questo è tutto il contenuto degli archivi.
Sulla Cepheus poco o nulla.”</div>
<div>“Vedi Sustak, si sono dimenticati di noi.”</div>
<div>“Capitano, sembra che un membro dell’equipaggio abbia
interrogato il computer proprio a riguardo della Cepheus poco
prima che lo facessimo noi. Sono richieste ben precise. Forse
qualcuno cerca delle risposte come noi.”</div>
<div>“Vedo... Forse è giunto il momento di parlare con i nostri
ospiti David. Apri un canale di comunicazione con le due navi:
facciamo gli onori di casa…”</div>
<div>-----------------------------------</div>
<div><br>
</div>
<div>un saluto a tutti.</div>
<div>GG</div>
<div><br>
</div>
<br clear="all">
<div><br>
</div>
-- <br>
<div class="gmail_signature">==============================================<br>
Tenente Comandante Alan Brown<br>
Ingegnere Capo<br>
USS Baffin<br>
Progetto Pytheas - Delta Quadrant<br>
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Email: <a moz-do-not-send="true"
href="mailto:alan.brown.pytheas@gmail.com" target="_blank">alan.brown.pytheas@gmail.com</a><br>
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Stml9 mailing list
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</pre>
</blockquote>
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<div class="moz-signature">-- <br>
Tenente Comandante Timeran Bhreel <br>
Consigliere USS Curie <br>
Progetto Phyteas
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