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<meta content="text/html; charset=windows-1252"
http-equiv="Content-Type">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Ma che paura!<br>
Bellissimo brano.<br>
<br>
<div class="moz-cite-prefix">Il 08/03/2016 16:33, Franco Carretti ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote
cite="mid:trinity-418c6d4b-e221-4103-ab46-9e8e5e36e4d1-1457451212010@3capp-mailcom-lxa16"
type="cite">
<div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;">
<div>All'inizio avevo trovato un po' difficile trovare un modo
per cui Norton si vendicasse della federazione. Spero che
quello che ho trovato sia accettabile.</div>
<div>Luigi finalmente ho usato il tuo amico :)</div>
<div> </div>
<div> </div>
<div>*********************</div>
<div> </div>
<div> </div>
<div><strong>USS Cepheus - Ponte inferiore - 05/12/2395 - ore
12,45</strong><br>
Ognuno reagiva alla cattività in maniera differente.</div>
<div>Suri era seduta al tavolo e non aveva mosso un muscolo
nella mezz'ora passata dall'incontro con il Capitano Norton,
stessa cosa per i Comandanti Bhreel e Boram che sembravano
immersi in una trans ipnotica per quanto erano immobili.
D'altro canto Brown e Volkoff sembravano due tigri in gabbia.
Camminavano incessantemente avanti e indietro per la stanza,
il primo cercando un modo per fuggire, il secondo cercando un
modo per distruggere qualcosa.</div>
<div> </div>
<div>Piotr non era fatto per l'inattività, soprattutto in una
situazione di pericolo. Il suo istinto faceva a cazzotti con
il cervello che cercava di tenerlo calmo. Lanciava occhiate in
direzione dei superiori sperando che a qualcuno venisse
un'idea o gli indicasse un bersaglio qualsiasi.</div>
<div>Brown aveva gli stessi problemi. Si trovava di fronte a una
tecnologia nuova e le sue mani prudevano dal desiderio di
tuffarsi in quel ben di dio... se solo i campi di forza non
gli avessero impedito di toccare qualsiasi cosa adesso la
paratia e quello che c'era dietro sarebbe già stata smontata
da un pezzo. Una vibrazione all'interno della giacca lo bloccò
di colpo.</div>
<div>"Vorrei proprio sapere cosa stanno aspettando..." esclamò
sospirando e tornando a sedersi al tavolo "ho assistenti
olografici che fanno un lavoro migliore!"</div>
<div>Suri voltò leggermente lo sguardo e sembrò rilassarsi, per
quanto possibile per un vulcaniano, poi con tono freddo
riprese l'ufficiale "La prego di astenersi da innervosire i
nostri carcerieri. Evidentemente devono valutare tutte le
opzioni quindi è meglio rimanere calmi e mantenere un basso
profilo. Ci sarà tempo per valutare la situazione, fino a quel
momento rimanga tranquillo."</div>
<div>Brown fece un cenno affermativo con la testa e Volkoff
sospirò sconsolato... il messaggio era chiaro. La prima parte
del piano era andata a buon fine ma Suri preferiva attendere.</div>
<div> </div>
<div> </div>
<div><strong>***Flashback***</strong></div>
<div><strong>USS Baffin - Sala Tattica - 05/12/2395 - ore 11,20</strong></div>
<div>Suri sollevò il sopracciglio alla vista del congegno che
Brown aveva appoggiato sul tavolo. Sembrava un disco di
metallo di circa sei centimetri di diametro per due centimetri
di spessore. La sua superficie superiore aveva
delle scanalature che emettevano una debole luce azzurrognola.</div>
<div>"Lei cosa ne pensa del Capitano Norton?" chiese il Capitano
Enizia all'indirizzo della pari grado mentre cercava di
dissimulare la curiosità. Nessuno di loro avevano la certezza
che quello che dicevano non potesse essere ascoltato dai loro
catturatori e quindi stavano costruendo un piano parlando di
altro.</div>
<div>"Abbiamo dieci minuti prima dell'incontro e spero di essere
pronta per affrontarlo a quel punto." rispose Suri guardando
Brown mentre parlava. </div>
<div>*10 minuti? Nessun problema...* L'uomo fece un
impercettibile cenno affermativo con la testa in risposta.</div>
<div>"Ritenete che sia saggio andare in così tanti? Più siamo e
più è un rischio per la sicurezza... non vorrei che qualcuno
compia per sbaglio qualche gesto che viene mal interpretato"</div>
<div>*Tutto è possibile...* Brown fece una smorfia prima di
rispondere "Il rischio c'è sempre, ma siamo i più qualificati
per un primo contatto. L'alternativa è affidarci solo alle
nostre menti". Per poi terminare pensando: *O meglio a quella
di Boram*</div>
<div>"Capitano Enizia, cosa ne pensa? Il signor Brown potrebbe
essere superfluo in questo incarico." chiese Suri pur
conoscendo la collega abbastanza da immaginare la risposta.</div>
<div>"Credo che avremo bisogno di qualsiasi tipo di aiuto...
solo dovete stare estremamente attenti."</div>
<div> </div>
<div>Brown fece un sorriso sotto i baffoni ormai ricresciuti e
fece roteare l'oggetto per aria prima di riprenderlo al volo
con gesto di soddisfazione.</div>
<div>Era stata sua l'idea ma era stato complicato spiegarla ai
colleghi usando frasi abbastanza innocenti da passare
inosservate. Gli unici ad aver capito quello che voleva fare
erano Boram perchè glielo aveva letto direttamente nella mente
e Volkoff che aveva riconosciuto il disco che teneva in mano.</div>
<div>"Signor Brown allora sarà dei nostri, ma nessuno deve fare
niente senza mio preciso ordine!" Suri guardò Brown
intensamente e l'ingegnere fece un cenno affermativo.</div>
<div> </div>
<div>*Spero tu sia davvero bravo quanto credo, amico mio...*
pensò Alan infilando il disco nel taschino interno della
giacca e battendo un paio di colpetti affettuosi sull'oggetto.</div>
<div>Erano anni che lavorava su Zac, il suo assistente
olografico. L'aveva dotato di una completa enciclopedia sulla
meccanica e sull'ingegneria. Molti, Volkoff compreso,
trovavano il suo amico un po' inquietante con quel suo aspetto
da fantasma e quella calma serafica con cui si rivolgeva ai
presenti. Dopo le ultime avventure avute nel quadrante delta e
i misteriosi congegni che l'enorme russo sembrava far sbucare
dal nulla, aveva pensato di dotarlo anche di sofisticati
algoritmi di infiltrazione. In quella modalità Zac poteva
entrare all'interno dei sistemi di una nave e raccogliere
informazioni senza essere scoperto... certo non poteva fare
molto, non aveva dei software di guerra informatica, si
limitava a raccogliere dati, ma in quella situazione era già
un lusso non indifferente.</div>
<div> </div>
<div> </div>
<div><strong>USS Cepheus - Tutta la nave - 05/12/2395 - ore
12,45</strong></div>
<div>Zac volava attraverso i sistemi della nave dissimulando il
suo segnale. Aveva trovato molti software di anti intrusione
durante il suo viaggio ma era riuscito a superarli sfruttando
le loro debolezze. Quei software si aspettavano di
intercettare programmi che carpivano dati o manomettevano i
sistemi, lui si limitava a girare per la nave e 'imparare' da
quello che vedeva. Usava le telecamere, microfoni ambientali,
persino i dpad lasciati incustoditi pur di vedere e sentire
tutto quello che succedeva in giro. Fu da uno di quei dpad che
fece la conoscenza di Clarice.</div>
<div>La bambina, che non sembrava avere più di sette anni, se ne
stava in un angolo mordendo il piede di una malfatta bambola.
La stanza era quasi al buio e da come se ne stava
raggomitolata Zac capì che aveva freddo. L'ologramma assimilò
l'informazione e poi passò oltre, ma qualcosa nella sua
programmazione, che nemmeno lui riusciva a spiegarsi, lo fece
tornare indietro. Attivò lo schermo del dpad abbandonato che
diffuse una luce un po' spettarale nella stanza. Dal punto di
vista della bambina sembrava che qualcuno avesse aperto una
finestra sul pavimento e adesso la luce di una spelndida
giornata di sole, facesse capolino nella sua piccola stanza.</div>
<div> </div>
<div>=^=Ciao!=^= esclamò con voce allegra Zac. La bambina dopo
un attimo di titubanza si affacciò allo schermo è spalancò gli
occhi.</div>
<div>"Chi sei?" chiese lei alzando il dpad per guardarci sotto.</div>
<div>=^=Io sono Zac... credo di essermi perso.=^=</div>
<div>"Dove stavi andando?" chiese lei dopo averci pensato un
attimo.</div>
<div>=^=In realtà non lo so... stavo gironzolando. Come ti
chiami?=^=</div>
<div>"Clarice... perchè sei nel dpad della mia mamma?" la
bambina morse di nuovo la bambola. Sembrava spaventata, come
se sapesse che toccare la roba di sua madre fosse una cosa da
non fare.</div>
<div>=^=Signorina Clarice è un piacere conoscerla...=^= i due
parlarono molto. Zac cercava di carpire qualche informazione
dall'unico membro dell'equipaggio che non lo avrebbe
tradito... e se anche avesse parlato di lui nessuno avrebbe
creduto alla storia di un uomo che appare in un monitor.
Nonostante la sua missione di raccolta informazioni si ritrovò
restio ad abbandonare la ragazzina, qualcosa nei suoi sistemi
gli impediva di andarsene...</div>
<div>*Dovrò richiedere a Brown una verifica dei miei sistemi...*
pensò l'ologramma.</div>
<div> </div>
<div> </div>
<div><strong>USS Cepheus - Ponte inferiore - 05/12/2395 - ore
14.25</strong></div>
<div>La paratia si aprì di nuovo con un sibilo e il Capitano
Norton entrò accompagnato dal suo primo ufficiale. Sul volto
dei due era disegnato il solito ghigno malvagio che faceva
accapponare la pelle a Bhreel ogni volta che posava lo sguardo
su di loro.</div>
<div>"E' un piacere rivedervi..." commentò Norton "Spero che
abbiate pensato a quello che vi ho detto."</div>
<div>"Certamente, ma non capiamo cosa si aspetta da noi." chiese
Suri con noncuranza. "Volete che ci uniamo a voi in cosa? Una
vendetta verso uomini morti da cento anni? Contro l'intera
Federazione?"</div>
<div>"Il piano qual'è? Viaggiare per setta'anni verso la terra e
poi distruggerla?" commentò Volkoff scuotendo la testa come se
parlasse con degli imbecilli.</div>
<div>Il Comandante David fece un ringhio nella sua direzione ma
Norton lo bloccò.</div>
<div>"Signori vi prego. Non dovete per forza credere che solo
perchè vi abbiamo catturati noi siamo i cattivi..." Norton
alzò le mani in segno di pace e sorrise, anche se non con gli
occhi. </div>
<div>"E' vero, vogliamo vendicarci della Federazione e della
Flotta Stellare, ma non come crede il vostro grosso ufficiale
- riprese quando anche Volkoff si sedette - la nostra
intenzione è tornare a casa e rendere pubbliche le azioni
compiute verso i nostri genitori. Sarà l'opinione pubblica a
decidere se abbiamo ragione o torto e a decretare se e quanto
la Federazione sia colpevole e come punirla. Per noi sarà una
vittoria in ogni caso. Riporterò la mia gente a casa e avrò,
per così dire, la mia vendetta. Sono certo che la gente non
apprezzerà quello che ci è stato fatto."</div>
<div> </div>
<div>Volkoff guardò la dottoressa Fuentes e il comandante
Bhreel. La prima sembrava pensierosa come se accettasse la
cosa come giusta, la sua empatia la metteva sempre dalla parte
del debole e sicuramente l'equipaggio della Cepheus faceva
degnamente la parte della vittima. Il comandante Bhreel aveva
invece aggrottato la fronte.</div>
<div>Dal canto suo Piotr, pur ritenendo che l'equipaggio della
Cepheus aveva tutto il diritto di chiedere soddisfazione e
l'avrebbe fatto in un modo del tutto legale, soprattutto
perchè non erano davvero degli ufficiali della Flotta Stellare
e quindi non soggetti a determinati giuramenti verso la
stessa, non si fidava assolutamente di quell'uomo. Il sorriso
di Norton era ferale... certo era un uomo nato e vissuto in un
posto orribile e affrontando chissà quali sofferenze, ma il
suo istinto gli gridava di ucciderlo... e lui si era sempre
fidato del suo istinto.</div>
<div> </div>
<div>"E quale sarebbe il piano? Come ha detto il signor Volkoff
il viaggio per tornare sulla terra sarebbe troppo lungo."
commentò Brown.</div>
<div>"Il piano è semplice ma pericoloso... molti di noi non
sopravviverebbero ad un viaggio così lungo, ma abbiamo delle
opzioni. Tempo fa abbiamo localizzato un nodo di
transcurvatura borg..."</div>
<div>"Siete pazzi?!" il comandante Boram, che era rimasto in
silenzio fino a quel momento si alzò di scatto facendo cadere
la sedia.</div>
<div>"Comandante si sieda!" esclamò glaciale il Capitano Suri
"Continui prego Capitano..." l'ufficiale scientifico guardò i
compagni e tornò a sedere rimettendo la sedia al suo posto.</div>
<div>"In questi anni, come avete capito, abbiamo sviluppato una
serie di tecnologie ricavate dalla stessa razza che vi
spaventa così tanto. Certo il rischio rimane, ma molto
inferiore a quello che pensate voi... non posso assicurare
niente, non abbiamo nemmeno un piano. Ma ora abbiamo qualcosa
che prima non avevamo. Voi! Se naturalmente deciderete di
aiutarci a tornare a casa."</div>
<div>"Dovremmo discutere la cosa e, nel caso accettassimo,
definire un piano d'azione congiunto." rispose Suri con tono
neutrale. Era difficile capire se la vulcaniana trovasse la
cosa accettabile.</div>
<div>"Come le ho detto, prima di oggi non avevamo niente se non
questa nave. Non c'erano speranze di tornare. Adesso una
speranza c'è, sta a voi decidere se aiutarci a tornare a casa
o abbandonarci come ha fatto la Federazione." </div>
<div>"Potreste sempre unirvi a noi nel nostro viaggio. Non
sareste più soli..." intervenne il Consigliere della Curie
come a voler dare un nuovo punto di vista.</div>
<div>"Comandante sono certo che dal suo punto di vista questa è
un opzione accettabile, ma lei non ha vissuto gli orrori che
abbiamo vissuto noi. Non potrebbe mai capire cosa vuol dire
per noi rimanere qui quando c'è una sola possibilità di
fuggire." per un attimo gli occhi di Norton espressero un
genuino dolore e un orrore sconfinato. Timeran rabbrividì.</div>
<div> </div>
<div>"Comunque adesso vi faremo riaccompagnare in sala
teletrasporto e da lì tornerete sulla vostra nave. Vi daremo
il tempo per prendere una decisione."</div>
<div>"E se fosse negativa?" chiese Suri sollevando un
sopracciglio.</div>
<div>"Come ho detto io farò di tutto per riportare a casa la mia
gente. Non posso costringervi, ma posso lasciarvi qui in
questa sacca di nulla a provare quello che abbiamo provato
noi. Ma sono certo che i vostri giuramenti di aiutare chi è in
pericolo, vi spingeranno a darci una mano... e permetteranno
anche a voi di tornare a casa."</div>
<div>Il Capitano Suri fece un segno di assenso con la testa.</div>
<div>"Comandante David li faccia tornare alla loro nave."</div>
<div>"Signore?" chiese questi come se non credesse alle proprie
orecchie.</div>
<div>"E' un ordine!" rispose solamente Norton prima di sparire
attraverso la paratia.</div>
<div> </div>
<div> </div>
<div><strong>USS Baffin - Sala telatrasporto 1 - 05/12/2395 -
ore 15.45</strong></div>
<div>Lo sfolgorio del teletrasporto, simile ad una cascata di
coriandoli luminosi era appena terminato che nella sala era
scoppiato un pandemonio. Il Capitano Enizia sembrava aver
trattenuto il fiato per tutto il tempo della missione e ora lo
faceva uscire tutto in una volta insieme ad un'infinità di
domande.</div>
<div> </div>
<div>"Cosa è successo? Cosa vogliono da noi? Dove diavolo ci
hanno portati!"</div>
<div>"Si calmi Capitano - commentò Suri lanciando un'occhiata
verso il personale della sala teletrasporto che mostrava
palesemente la loro preoccupazione - appena arriviamo in sala
riunioni la informeremo di tutto quello che abbiamo scoperto."
poi si rivolse al suo ufficiale scientifico passando il
Capitano della Baffin in secondo piano "Comandante Boram, è
riuscito a leggere le loro menti?"</div>
<div> </div>
<div>"Mi dispiace signore ma gli impianti borg che sembrano aver
adottato mi permettevano di leggere solo le loro emozioni e
dalle mie percezioni direi che il Capitano Norton è
completamente fuori di testa!"</div>
<div>"Il termine corretto è pazzo da legare..." commentò il
consigliere Bhreel vicino a lui mentre la dottoressa Fuentes
confermava annuendo con enfasi.</div>
<div> </div>
<div>"Signore..." la voce di Brown distrasse tutti sembrava
preoccupato. "Non trovo più il mio amico..." mostrò il disco
le cui scalanature non avevano più la luce blu e fece una
smorfia. "Ci sono delle informazioni, ma il programma
principale è assente. Zac è rimasto a bordo..."</div>
<div> </div>
<div>Suri lo guardò per un attimo e poi si girò verso il turbo
ascensore. "Capitano venga è arrivato il momento delle
spiegazioni!"</div>
<div> </div>
<div> </div>
<div><strong>USS Cepheus - Ufficio del Capitano - 05/12/2395 -
contemporaneamente</strong></div>
<div>"Opinione pubblica?" esclamò il primo ufficiale entrando
nell'ufficio e sbattendo con uno schianto i palmi della mani
sulla scrivania. I suoi occhi mandarono lampi di odio
sconfinato.</div>
<div>"Si sieda comandante..." mormorò Norton senza alzare gli
occhi dal pad che stava leggendo.</div>
<div>"Io non le permetterò di..." non terminò la frase, la mano
del suo capitano gli afferrò i capelli sbattendogli la testa
contro la scrivania, un fiotto di sangue macchiò il legno del
mobile. Gli occhi di David si spalancarono per la paura
vedendo la lama di un coltello a pochi millimetri dal suo
occhio.</div>
<div>"Non ti permetto di parlarmi così! Vuoi ascoltare o
preferisci finire nella Bara?" David deglutì sentendo il nome
dello strettissimo tubo jefferies che spesso usavano come
cella.</div>
<div>"Mi scusi Capitano..." mormorò senza smettere di guardare
la lama del coltello.</div>
<div>"Ho un piano!" commentò allegro Norton come se niente fosse
successo continuando a muovere il coltello come la bacchetta
di un direttore d'orchestra. "Un piano geniale per fargliela
pagare!" Fece un passo di danza e sorrise, questa volta il
sorriso raggiunse anche gli occhi.</div>
<div>"E in cosa consisterebbe?" chiese cauto l'altro.</div>
<div>"Come ho detto assalteremo il nodo di transcurvatura borg,
ne prenderemo il controllo e lo calibreremo per tornare sulla
terra."</div>
<div>"Tutto qui?"</div>
<div>"Dovranno fornirci i codici per l'accesso alle difese della
federazione, i nostri sono vecchi di cento anni... lasceremo
quei codici negli archivi del nodo Borg. Pensa David!
Centinaia di cubi Borg che raggiungono il quadrante alfa e
spazzano via tutto!" la risata di Norton fu agghiacciante, il
sorriso di David non fu da meno.</div>
<div> </div>
<div class="signature"><br>
<br>
<br>
====================================<br>
Lt. Piotr Alexei Volkoff<br>
Capo della Sicurezza<br>
USS Baffin NCC-69096<br>
Skype Combadge: Silente69<br>
Private comunicator: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:francocarretti@mail.com">francocarretti@mail.com</a><br>
[CV]: <a moz-do-not-send="true"
href="http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88"
target="_blank">http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=88</a><br>
===================================<br>
"Colpisci. Una volta iniziato il combattimento, colpisci. Ogni
altra cosa è secondaria." (La spada della Verità)</div>
</div>
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<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
<br>
<pre wrap="">_______________________________________________
Stml9 mailing list
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:Stml9@gioco.net">Stml9@gioco.net</a>
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</pre>
</blockquote>
<br>
</body>
</html>