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Elena ottimo finale, intenso e drammatico. <br>
</div>
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Io ci sono, come sempre ma gli altri non so ! <br>
<br>
</div>
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Ottieni <a href="https://aka.ms/ghei36">Outlook per Android</a></div>
<br>
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<hr tabindex="-1" style="display:inline-block; width:98%">
<div id="x_divRplyFwdMsg" dir="ltr"><font face="Calibri, sans-serif" color="#000000" style="font-size:11pt"><b>From:</b> Stml9 <stml9-bounces@gioco.net> on behalf of Elena Fuccelli <mf9115@mclink.it><br>
<b>Sent:</b> Thursday, February 15, 2018 9:54:08 PM<br>
<b>To:</b> Progetto Pytheas<br>
<b>Subject:</b> [Stml9] [Suri - 7.10] - Reazione a catena</font>
<div> </div>
</div>
</div>
<font size="2"><span style="font-size:11pt;">
<div class="PlainText">Non so se ci sia ancora qualcuno in ascolto... Comunque, ecco la fine
<br>
missione<br>
<br>
------------------------------<br>
INIZIO TRASMISSIONE<br>
------------------------------<br>
Nave Kirrirrs<br>
Plancia - 23/11/2396, ore 15:28<br>
<br>
Il timoniere urlò. La testa di Larring scomparve, vaporizzata <br>
all'istante dal colpo della sua arma. Il suo corpo rimase per un lungo <br>
istante in bilico. Le dita cedettero per prime, facendo cadere l'arma <br>
sull'impiantito con un tonfo sordo, quindi il corpo piombò a terra. Il <br>
primo ufficiale fece un balzo all'indietro, ma fu investito anche lui <br>
da un fiotto di sangue scuro, più scuro di quanto ne avesse mai visto. <br>
Non gridò, ma solo perché gli mancava il fiato per farlo. Scosse le <br>
mani inorridito, strofinò la tuta, ma ottenne solo di allargare la <br>
macchia.<br>
Il timoniere gridava ancora. Gli ordinò di smettere, ma l'altro non <br>
sentiva. Continuava a fissare la sagoma a terra, con il liquido scuro <br>
che scorreva fin sotto le consolle.<br>
“Basta!” - urlò. Si prese un istante per riacquistare il sangue <br>
freddo, poi gli afferrò il mento, lo costrinse a guardarlo negli <br>
occhi.<br>
“E' morto! Il capitano è morto...” - biascicò il timoniere.<br>
“Lo so!” - La postazione del timoniere era saltata, l'aria sapeva di <br>
fumo, ma prese l'uomo e lo spinse di fronte allo schermo centrale - “E <br>
ci ha lasciato in pieno spazio nemico! E sanno che siamo qui...”<br>
La voce gli si ruppe, mentre a sua volta fissava lo schermo centrale. <br>
L'ammiraglia nemica era in cattivo stato e da sola non sarebbe stata <br>
un problema, ma la fascia di asteroidi pullulava di navi più piccole, <br>
meno armate... troppe per poter anche solo sperare di poter fuggire, <br>
ora che non avevano più il loro occultamento. E poi c'erano quelle due <br>
maledette navi aliene, che stavano abbandonando l'orbita attorno a <br>
Ceres dritte verso la loro posizione.<br>
“Capitano... ” - l'ufficiale alle comunicazioni chiamò. Gli ci volle <br>
qualche istante prima di capire che parlava con lui e che doveva <br>
girarsi, ma comprese quello che stava per dirgli:<br>
“Ci ordinano di arrenderci, vero?”<br>
L'altro annuì.<br>
“Cosa vuole che risponda comand... capitano?”<br>
Capitano... Provò a parlare, ma gli uscì fuori solo un gorgoglio che <br>
terminò in un accesso di tosse. Il fumo puzzava di plastica bruciata e <br>
gli andava in gola. La nave era devastata, non potevano nascondersi o <br>
fuggire. Se l'era immaginato diverso il suo primo comando!<br>
“Non posso... - tossì di nuovo – Non possiamo arrenderci. Questa nave <br>
ha... aveva a bordo l'ultimo prototipo di congegno stealth. Avremmo <br>
dovuto preservarlo. Saremmo dovuti tornare subito sul nostro <br>
pianeta...” - recriminò. Non riusciva a guardare in faccia i <br>
superstiti della plancia, quindi abbassò lo sguardo sul cadavere di <br>
Larring. Come lo odiava, in quel momento!<br>
“Se solo lui...” - si interruppe. Non voleva mostrarsi debole.<br>
“E' andata così. Non possiamo permettere che questa nave sia esaminata <br>
dal nemico. Non solo i nostri non avrebbero più accesso a questa <br>
tecnologia: l'avrebbero i nostri nemici. Dobbiamo distruggerla...” -<br>
Si avvicinò alla postazione del capitano. Sembrava miracolosamente <br>
intatta, nella rovina che era la plancia. Su un lato dello schermo <br>
scorrevano i dati delle sezioni che riportavano i danni, ma non si <br>
fermò a leggerli. Provò i comandi. Funzionavano, ed inserì i codici <br>
per l'autodistruzione. Il computer avrebbe sovraccaricato i circuiti <br>
che controllavano la singolarità quantica della nave nel giro di due <br>
clik.<br>
Finalmente, alzò lo sguardo. Lo fissavano tutti. Non si sentivano più <br>
suoni, oltre il crepitio elettrico dei cavi sconnessi, come se <br>
avessero già tutti smesso di respirare.<br>
Sentì l'impulso di spiegare:<br>
“Ci sono ancora le navette di salvataggio e se qualcuno vuole <br>
scappare, io non l'impedirò. Ma non darò l'ordine di abbandonare la <br>
nave. Siamo troppo vicini a Ceres e troppo lontani dal nostro <br>
territorio per poter sperare di sfuggire alla cattura. Chiunque di noi <br>
venga catturato, verrà interrogato da persone che vorranno sapere <br>
tutto sull'occultamento... E non credo che si accontenteranno di un <br>
'non so' come risposta, neppure dal più giovane dei mozzi. Io <br>
preferisco morire che affrontare la tortura, ma se qualcuno non la <br>
pensa come me, è libero di andare”<br>
Attese. Nessuno si mosse.<br>
Terminò la sequenza con l'invio finale.<br>
<br>
<br>
Uss Baffin - Plancia - 23/11/2396, ore 15:42<br>
<br>
<br>
=^= Baffin, qui Enizia. Mi ricevete? Qual è la situazione? =^=<br>
La voce allarmata del capitano risuonò in plancia. Nurell allungò una <br>
mano sulla consolle per rispondere alla comunicazione.<br>
“Qui Baffin, capitano – rispose – Sto ricevendo i rapporti delle <br>
sezioni, ma al momento non risultano danni gravi. La nave che ci ha <br>
attaccato è alla deriva, non è più un problema per noi!”<br>
=^= Può darsi, ma continuate a tenerla sotto tiro. Qui su Ceres <br>
abbiamo terminato – disse Enizia - Se i teletrasporti funzionano, ci <br>
faccia portare su. Voglio vedere al più presto che cosa è successo <br>
alla mia nave! =^=<br>
Nurell fece una ricerca rapida per ritrovare il rapporto della sezione <br>
ingegneria, prima di rispondere:<br>
“Secondo i tecnici, il colpo che abbiamo ricevuto potrebbe aver <br>
destabilizzato i teletrasporti. Due delle piattaforme però sono state <br>
già controllate e sono sicure. Possiamo riportarvi a bordo a piccoli <br>
gruppi”<br>
=^= Va bene. Riportateci a bordo. Enizia chiude =^=<br>
Nurrel passò l'ordine, non senza un certo timore per la reazione del <br>
capitano alla lista delle riparazioni da fare. Non avrebbe <br>
riconsegnato la nave al capitano nello stesso stato in cui l'aveva <br>
ricevuta, ma anche se la lista era lunga, nessuno dei danni era <br>
segnalato come grave, e le squadre di riparazione erano già al lavoro. <br>
La lista dei feriti era anche più preoccupante, pensò Nurrel, e <br>
sollevò lo sguardo verso il falso satellite da cui erano partiti i <br>
siluri. La nave nemica non era più schermata ed era anzi pienamente <br>
visibile. Si alzò, andandosi a mettere vicino alla postazione delle <br>
comunicazioni.<br>
“Nessuna risposta?” - domandò. La ragazza scosse la testa:<br>
“Continuo a cercare su tutte le frequenze – disse - Ma non ricevo <br>
alcuna risposta dalla nave Kereven. Anche da Ceres hanno cercato di <br>
mettersi in comunicazione con loro. Gli hanno chiesto di arrendersi <br>
senza condizioni.”<br>
“Io al loro posto non lo farei... - commentò Nurrel – Non mi <br>
arrenderei, considerando quello che stanno facendo alla dottoressa <br>
Antarr”<br>
La ragazza si girò verso di lui:<br>
“E che cos'altro potrebbero fare?”<br>
Nurrel udì un'esclamazione e si girò. Lo schermo era illuminato a <br>
giorno. I meteoriti di roccia che vagavano nella cintura stavano <br>
venendo inghiottiti dall'onda che partiva da dove prima era una nave.<br>
“Allarme rosso! Alzate gli scudi!” - ruggì Nurrel.<br>
“La squadra di sbarco è quasi tutta ancora a Ceres! Non possono <br>
tornare a bordo se alziamo gli scudi!” - gridò Payton.<br>
“Vorrà dire che arriveranno più tardi! - ribatté Nurrel - Alziamo <br>
quei maledetti scudi!”<br>
L'onda d'urto si stava avvicinando. Alle sue spalle si aprì la porta <br>
del turboascensore. Ebbe appena il tempo di vedere il capitano Enizia <br>
che arrivava in plancia.<br>
“Tenetevi!” - urlò.<br>
Nurrel si tuffò verso una poltrona libera, cercando di agganciarsi le <br>
cinghie di sicurezza, ma l'onda fu più veloce. Sentì gridare e capì <br>
che il grido era anche il suo. Il pavimento si sollevò, la stringa gli <br>
bruciò in mano, la mollò, quindi ebbe l'impressione di volare prima di <br>
ricadere in un nulla profondo.<br>
<br>
<br>
Uss Baffin - Plancia - 23/11/2396, ore 15:50<br>
<br>
<br>
L'onda d'urto l'aveva sbalzata all'indietro, all'interno del <br>
turboascensore. Avvertì un dolore acuto che per un lungo istante le <br>
impedì di pensare. Scosse la testa, cercò di alzarsi, ma barcollò e si <br>
ritrovò in ginocchio. Si rese conto che una delle sue antenne era <br>
fratturata. Sotto la sirena dell'allarme rosso, ì voci confuse <br>
chiamavano l'infermeria, altre si lanciavano l'un l'altro rapporti di <br>
danni. Delle mani vennero ad aiutarla e dovette accettare che la <br>
portassero quasi di peso verso la plancia. Si lasciò deporre sulla <br>
poltrona centrale, prima di riconoscere Willis, il secondo ufficiale <br>
della sezione scientifica. L'uomo la guardava preoccupato, ma Enizia <br>
aveva troppo da fare per pensare a sé, in quel momento.<br>
“Rapporto!” - gridò, a nessuno in particolare. Willis le lanciò un <br>
ultimo sguardo preoccupato, quindi si diresse alla postazione <br>
scientifica. Lo schermo centrale era fuori uso, così come la maggior <br>
parte delle consolle. I monitor sembravano privi di energia, ma le <br>
luci di plancia non erano state sostituite dall'illuminazione di <br>
emergenza e questo era un segnale incoraggiante. Provò a <br>
reinizializzare il monitor della sua poltrona e con un certo sollievo <br>
lo vide ripartire.<br>
“Si registrano feriti da molte sezioni, capitano - disse l'ufficiale <br>
scientifico – Danni in varie sezioni. Un settore della sezione disco è <br>
stato evacuato per decompressione, ma non sono stati riportati morti o <br>
dispersi. La sezione ingegneria riferisce che le squadre di <br>
riparazione sono già al lavoro”<br>
Nurrel si tirò su, rifiutando con un gesto di farsi aiutare e tornò <br>
alla postazione del timoniere.<br>
“Il timone funziona regolarmente, signore” - riferì - Gli scudi sono <br>
stati investiti dall'onda d'urto, ma hanno retto. Siamo stati sbalzati <br>
dall'orbita di Ceres di alcuni chilometri.”<br>
“I teletrasporti sono fuori uso... Dovremo mandare una navetta a <br>
prendere i nostri che sono rimasti su Ceres – disse Willis, quindi si <br>
interruppe, concentrandosi sull'auricolare – Sto ricevendo <br>
comunicazioni dalla Galintius. L'onda d'urto li ha presi in pieno, <br>
sono alla deriva...”<br>
Le consolle, sotto le mani dei tecnici, stavano riprendendo vita. <br>
Anche lo schermo centrale iniziò ad emettere un ronzio che si <br>
trasfigurò in immagini confuse. Enizia identificò la Curie in un punto <br>
lontano sullo schermo. Per essere sbalzati così lontano dalla loro <br>
precedente posizione, dovevano aver cavalcato l'onda d'urto, anziché <br>
rimanere fermi dietro gli scudi, pensò il capitano.<br>
Lo scafo rimandò un tonfo soffocato che fece sussultare Enizia. I <br>
membri dell'equipaggio si scambiarono un'occhiata preoccupata. Un <br>
campo di asteroidi poteva essere pericoloso quanto una salva di <br>
siluri, se i deflettori non riuscivano a spostarli dalla loro rotta.<br>
“Willis, possiamo spostare i sensori sulla posizione in cui era la <br>
nave nemica? - ordinò Enizia - Voglio vedere se ci sono navette di <br>
salvataggio da prendere a bordo o relitti da evitare”<br>
Willis eseguì. Enizia si aggrappò alla poltrona, sentendo la testa che <br>
le girava come di fronte ad un abisso. Puntò il dito:<br>
“Che cosa... Che cosa sto vedendo?”<br>
Tutti gli ufficiali in plancia si irrigidirono, guardando verso lo <br>
schermo centrale. Le rocce che componevano la fascia di meteoriti si <br>
stavano visibilmente spostando dalla rotta, mischiandosi ai detriti <br>
della nave nemica, come se una mano invisibile li stesse raggruppando <br>
e imponendo di convergere verso un punto preciso. Una nube di <br>
pulviscolo si stava condensando, attirata dalla stessa forza, dando <br>
l'impressione che le stelle sullo sfondo, la Galintius e lo stesso <br>
pianeta Ceres fossero velati da una spessa foschia.<br>
Si girò verso Willis. Anche lui stava fissando lo schermo:<br>
“Io... Non lo so, signore – balbettò finalmente – I sensori rilevano <br>
variazioni della forza di gravità... Un forte aumento, con il punto <br>
d'origine nel luogo dove si trovava prima la nave Kerevan che è <br>
esplosa”<br>
“Ci stanno contattando dalla Curie” - intervenne Nurell – E anche dal <br>
pianeta. Il tenente Volkoff ci chiede che cosa sta succedendo e quando <br>
potrà tornare a bordo!”<br>
“Metta in comunicazione la Curie. Al tenente Volkoff dica che <br>
manderemo giù una navetta a prenderli non appena ci sarà possibile.”<br>
Sullo schermo comparve il volto del capitano Suri:<br>
=^= Sono contenta di vedere che anche lei, capitano, sia riuscita a <br>
risalire a bordo della sua nave prima dell'onda d'urto =^= - disse la <br>
vulcaniana<br>
“Avete avuto danni?” - domandò Enizia.<br>
=^=Niente di grave. Nessun ferito. I motori della Curie erano pronti a <br>
reagire e abbiamo cavalcato l'onda. Stiamo già manovrando per tornare <br>
verso la vostra posizione. La Baffin? =^=<br>
“Abbiamo avuto qualche ferito. Gli scudi hanno retto. I motori a <br>
curvatura ed i teletrasporti sono fuori uso, al momento, ma le squadre <br>
sono già al lavoro. Mi preoccupa di più il fenomeno che stiamo <br>
vedendo”<br>
Un nuovo scossone si fece sentire attraverso lo scafo. Enizia si resse <br>
al bracciolo della poltrona.<br>
“ Sembra che l'esplosione della nave Kereven abbia destabilizzato la <br>
cintura di asteroidi” - disse l'andoriana, cercando di ignorare il <br>
dolore e la testa che le girava – I deflettori fanno fatica a <br>
respingere le rocce che orbitano insieme a Ceres”<br>
Sullo schermo, Enizia vide che Suri si girava da un lato come se <br>
qualcuno l'avesse richiamata:<br>
=^= Che dice, comandante Tynan? =^= la sentì dire.<br>
Pochi istanti dopo, il trill comparve sullo schermo. L'uomo aveva il <br>
volto tirato:<br>
=^= Capitano Enizia, penso che dovreste essere voi a venire verso la <br>
nostra posizione, e non il contrario... Ed il più in fretta possibile! <br>
=^=<br>
“Perché?”<br>
=^= La cintura di asteroidi non è stata solo destabilizzata. La nave <br>
Kereven aveva un motore a singolarità, come quelli che montano le navi <br>
romulane... Se i miei calcoli sono esatti, la sua esplosione sta <br>
causando una reazione a catena con la nube di protoni: il residuo del <br>
collasso del tunnel spaziale di 2000 anni fa. =^=<br>
Lo scafo fu scosso di nuovo. Enizia premette un pulsante sul bracciolo <br>
della poltrona e sullo schermo ricomparvero le immagini dei sensori. <br>
Il pulviscolo si stava componendo in lunghe spirali, percorse dalle <br>
rocce più pesanti, simile ad un gorgo che si formasse in acque melmose <br>
attorno ad un fondo nero e privo di stelle.<br>
“Capitano, credo anche io che dovremmo allontanarci” - si fece sentire <br>
Willis – La gravità è aumentata del 400 per cento negli ultimi trenta <br>
secondi. Aumenta esponenzialmente a mano a mano che la massa rocciosa <br>
precipita nel vortice”<br>
“Sta dicendo... Che si sta formando un buco nero? All'interno di un <br>
sistema abitato da specie senzienti?” -<br>
Enizia guardò lo schermo con orrore. Il vortice era sempre più grande, <br>
sempre più visibile. Su un lato del gorgo, riconobbe la forma bianca <br>
della Galintius che stava venendo attirata all'interno dalle spire <br>
torbide. Sotto i suoi occhi, un meteorite la colpì trapassando uno dei <br>
ponti inferiori. Una nube di gas scoppiò all'esterno, per essere <br>
risucchiata nel vortice stellare.<br>
“Raggio traente! - ordinò Enizia – Tiriamoli fuori di lì, presto!”<br>
“Sono troppo lontani! - rispose Willis – Dovremmo avvicinarci al bordo <br>
del maelstrom per riuscire ad agganciarli.”<br>
“Di quanto possiamo avvicinarci?”<br>
“Non posso rispondere, capitano – scosse la testa l'ufficiale <br>
scientifico – La gravità varia continuamente... e non abbiamo neanche <br>
la curvatura!”<br>
Enizia premette il pulsante di comunicazione:<br>
“Enizia a ingegneria. Fra quanto saranno operativi i motori a <br>
curvatura?”<br>
=^= Qui Brown. Stiamo ancora facendo il conto dei danni! Ci vorranno <br>
due ore solo per mettere mano alle cose più urgenti. E tre giorni <br>
prima di poter rimettere a punto la curvatura, capitano.=^=<br>
“Non abbiamo tre giorni, comandante! Guardi i sensori!”<br>
=^= ...Come? =^= dal comunicatore uscì una esclamazione.<br>
“Esatto, comandante! - replicò Enizia – Dobbiamo tirarli fuori di lì!”<br>
=^= Signore, raggiungerli con il raggio traente dovremmo avvicinarci <br>
fino quasi al bordo del vortice con i motori subluce. Possiamo farlo, <br>
ma con variazioni di questo livello nella gravità, non posso garantire <br>
che riusciremo a ritornare indietro, con o senza la Galintius. E non <br>
posso deviare energia dai deflettori, ne abbiamo bisogno per schivare <br>
quei maledetti meteoriti!=^=<br>
Enizia guardò di nuovo verso lo schermo.<br>
“Dobbiamo fare qualcosa!” - si rivolse a Nurrel - “Rotta verso il <br>
bordo del maelstrom, massimo impulso. Willis, stia pronto con il <br>
raggio traente: dobbiamo strappare la Galintius alla gravità e <br>
scappare il più in fretta possibile!”<br>
In plancia si diffuse la familiare vibrazione dell'attivazione dei <br>
motori. Le spire del maelstrom divennero più grandi, simili a quelle <br>
di un mostruoso fiore carnivoro, mentre la nave si allineava alla <br>
posizione dell'altra.<br>
Le luci della Galintius si spensero, come se fosse stato premuto un <br>
interruttore. Per un istante, polveri e rocce la coprirono fino quasi <br>
a farla scomparire. Enizia temette di essersi mossa troppo tardi, ma <br>
vide luci riapparire all'altezza della sezione ingegneria. La nave <br>
parve riprendersi, combattere contro la pressione del vortice che <br>
l'attirava al suo interno.<br>
Le spire cominciarono ad avvolgersi anche sulla Baffin. Lo schermo <br>
sembrava riempirsi di una nebbia ferrosa, scura, che si apriva solo <br>
per mostrare i tratti bitorzoluti delle rocce attirate dal campo di <br>
asteroidi.<br>
“Faser pronti! - ordinò Enizia – Agganciate e distruggete ogni <br>
asteroide che si avvicini troppo a noi!”<br>
“Le polveri interferiscono con i sensori” - avvisò Willis – Non sono <br>
sicuro di riuscirci”<br>
“Deve, tenente Willis. I deflettori possono proteggerci solo entro <br>
certi limiti” - commentò Nurrel dalla sua postazione.<br>
Lo schermo ormai rimandava solo una confusa immagine grumosa, da cui <br>
emergevano solo le luci della sezione ingegneria della Galintius.<br>
“Siamo a portata di raggio traente - avvertì Willis, con una nota <br>
esultante nella voce – Li ho presi!”<br>
“Bene. Timoniere, andiamo via di qua!” - ordinò Enizia. Il capitano <br>
cominciò ad avvertire la tensione delle strutture. Si aggiungevano <br>
suoni cupi, striduli, a mano a mano che le paratie interne tremavano <br>
ritrasmettendo le oscillazioni dello scafo esterno.<br>
“Il timone non risponde, capitano” - disse Nurrel – Non riesco a <br>
manovrare per invertire la rotta. Stiamo venendo attirati anche noi <br>
verso il centro del vortice!”<br>
Enizia appoggiò il palmo sul pulsante di comunicazione:<br>
“Qui Enizia. Qual è la situazione?”<br>
=^= Qui Brown. Proverò a deviare l'energia da tutti i sistemi tranne <br>
il mantenimento e i deflettori. Sarebbe un suicidio spegnere i <br>
deflettori in un campo d'asteroidi, ma è un suicidio anche restare <br>
qui! =^=<br>
Il ronzio dei motori si fece più forte, mentre le luci di plancia si <br>
abbassavano all'emergenza. Una esclamazione di Nurrel la richiamò:<br>
“Si muove, finalmente!”<br>
Enizia respirò.<br>
“Ma non quanto dovrebbe...” - aggiunse il timoniere. Enizia provò una <br>
stretta alla bocca dello stomaco - “La spinta riesce a compensare la <br>
gravità che ci spinge verso il buco nero, ma non abbiamo abbastanza <br>
forza per allontanarcene.”<br>
“Siamo fermi?”<br>
“No... Ma i nostri progressi sono di metri, non dei chilometri che <br>
sarebbero necessari per portare noi e la Galintius fuori pericolo.”<br>
“La forza del maelstrom sembra diminuire – aggiunse Willis – <br>
L'anomalia sembra instabile... Ma questo non vuol dire che riusciremo <br>
a contrastarla abbastanza a lungo da venirne fuori”<br>
“Il maelstrom si è espanso, mentre ci avvicinavamo?” - domandò il <br>
capitano.<br>
“Ho tenuto conto dell'espansione, calcolando la rotta!” - ribatté <br>
Nurrel - “Anche se i sensori sono accecati, sono sicuro che non siamo <br>
finiti dentro al vortice!”<br>
“Ma la Galintius si” - fece Willis, a mezza voce.<br>
Enizia si voltò verso di lui:<br>
“Che vuol dire?”<br>
Willis scosse la testa.<br>
“Cosa vuol dire: la Galintius?” - ripeté. Provò ad alzarsi per andare <br>
a confrontarlo, ma capì di non potersi muovere.<br>
“Mi dispiace, capitano... - disse infine Willis – Voglio dire che <br>
quella nave non può essere salvata. E anzi, ci sta trascinando dentro <br>
al vortice.”<br>
“Non possiamo lasciarli andare così” - stabilì l'andoriana, con forza.<br>
Nessuno replicò. Willis fece cadere lo sguardo sulla tastiera della <br>
consolle. Enizia sapeva quello che lui stava pensando – anzi: quello <br>
che tutti, in plancia stavano pensando. Il raggio traente continuava a <br>
trattenere la massa ferrosa della nave aliena, ma i sensori non <br>
potevano dire se su quella nave ci fosse ancora qualcuno da salvare. <br>
Per quello che ne sapevano, stavano rischiando le loro vite per <br>
recuperare un pezzo di ferraglia pieno solo di cadaveri... Non <br>
potevano sapere se ne valesse o no la pena.<br>
Avvertì un sussulto.<br>
“Ci ha colpiti un meteorite? - domandò, ansiosa – Ci sono danni?”<br>
“Non è stato un meteorite! - esclamò Nurrel – E' la Curie!”<br>
La nave sussultò di nuovo, quindi Enizia avvertì una nuova pressione <br>
che la schiacciava contro lo schienale. Sullo schermo centrale si <br>
formò una sinusoide che quindi si squarciò, mostrando di nuovo il <br>
campo grumoso di asteroidi che si allargava a spirale.<br>
“Dov'è la Curie? Che stanno facendo?”<br>
“Sto cercando di contattarli, ma ci sono molte interferenze!”- riferì <br>
Willis<br>
“Sono sotto di noi – aggiunse Nurrel - Hanno esteso una bolla di <br>
curvatura attorno alla nostra nave, e ci stanno portando via dal campo <br>
gravitazionale!”<br>
L'immagine sullo schermo era sempre più definita. Enizia provò un <br>
tuffo al cuore vedendo la Galintius sempre agganciata al loro raggio <br>
traente, anche se la bolla di curvatura non riusciva a raggiungerla. <br>
La nave sembrava schiacciata su sé stessa. Lo scafo era stato <br>
bersagliato dalle masse rocciose degli asteroidi e mostrava vasti <br>
squarci aperti verso lo spazio. Non si vedeva più nemmeno quella linea <br>
di luci al livello ingegneria che l'aveva spinta a cercare di <br>
soccorrere i superstiti. Non osava domandare a voce alta se ci fosse o <br>
no ancora qualche segno di vita, lì dentro. Si girò verso Willis, <br>
sperando in un cenno favorevole, ma l'umano scrollò il capo.<br>
“E' stato inutile – mormorò Enizia – Tutto inutile...”<br>
<br>
<br>
Uss Curie – Studio del capitano<br>
29/01/2397, ore 18:48<br>
<br>
“Diario del capitano, data astrale 74078.85. La Curie e la Baffin sono <br>
ormai pronte per ripartire, dopo essere stati in orbita attorno al <br>
pianeta Ceres per più di due mesi. Il nostro equipaggio si è prodigato <br>
con abnegazione per portare sollievo alla popolazione locale, <br>
sconvolta dai terremoti causati dall'apertura e successivo collasso <br>
dell'anomalia nel loro sistema. Siamo costretti a lasciare su Ceres i <br>
corpi di alcuni membri del nostro equipaggio, che hanno purtroppo <br>
condiviso la sorte della popolazione residente, ma la nostra missione <br>
nel Quadrante Delta non si è ancora conclusa. Il loro viaggio è <br>
terminato qui. Per noi, ci saranno ancora anni luce di esplorazione e <br>
di avventure, prima di poter ritrovare la via di casa”.<br>
<br>
---------------------------<br>
FINE TRASMISSIONE<br>
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<br>
Ciao !;-D<br>
Elena<br>
_______________________________________________<br>
Stml9 mailing list<br>
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