Nome:
Sophie Archer
Età: 16
anni, ne compirà 17 il 10 agosto
Attività:
nuovo arrivo al Ellenville Institute, frequenta il terzo
anno. Entrerà nella banda della scuola e suonerà il
flauto traverso.
Famiglia:
vive con la zia, il gatto Teodoro e Emilie, sua figlia
di due anni.
Storia del personaggio: Sophie è nuova della zona,
si è trasferita infatti da poco in città. Prima di
arrivare ad Ellenville abitava, con i nonni materni, a
Cape Cod, nel New England. I suoi genitori sono morti in
un incidente
automobilistico quando lei aveva due anni. L'intera
famiglia Archer in quel occasione aveva deciso di fare
una gita in Canada, ma purtroppo ci fu un bruttissimo
incidente stradale e l'unica sopravvissuta fu Sophie.
E' una ragazza dall'aspetto gentile e da un modo di fare
socievole. E' brillante, razionale, a volte un po'
polemica e totalmente sincera. La sua sincerità,
proprio perché è totale, può far male a volte. Timida
e impacciata, riesce ad acquistare autocontrollo,
determinazione e freddezza, se necessario. Malgrado la
sua giovane età è una persona libera e indipendente,
capace di affrontare di petto i problemi, risolverli e
andare avanti comunque per la propria strada. Sophie è
una ragazza molto dolce e solare, allegra e piena di
voglia di vivere. A prima vista può sembrare fragile e
delicata, un piccolo cucciolo spaurito in un mondo
troppo crudele per tanta sensibilità,
ma è una ragazza forte perché gli avvenimenti che ha
affrontato nella sua vita hanno contribuito a farla
crescere e a forgiare il suo animo.
Da quando
era andata ad abitare con i nonni a Cape Cod, aveva
conosciuto Chistopher Hamilton di tre anni più grande.
I due ragazzi sono praticamente cresciuti assieme. Prima
erano amici di giochi, poi crebbero entrambi rafforzando
il sentimento che li univa. Ben presto quel sentimento
di amicizia, di complicità, di comunione si trasformò
in amore. Sophie aveva solo quattordici anni quando il
suo Chis morì. Lui la stava accompagnando a casa dopo
un appuntamento al cinema; fu un attimo, gli si avvicinò
un ladro che cercò di rubargli la borsa, Christopher lo
rincorse per recuperare il bottino, ma il
malintenzionato aveva con se una pistola. Il rumore di
un colpo si alzò alto e Christopher cadde a terra in
una pozza di sangue; era stato colpito alla testa. Per
Sophie fu uno shock e dopo aver urlato dallo spavento
svenne a terra.
Quando riprese conoscenza era in ospedale, si precipitò
subito in corridoio per sapere qualcosa di Christopher.
Un dottore la fece sedere e gli disse: "Mi spiace
per lui non abbiamo potuto fare niente, ma tu stai bene,
e anche il bambino....". Sophie scoprì così di
essere incinta.
Emilie Cristi nacque il 5 maggio dell'anno successivo,
un piccolo angelo con i ricci biondi quasi a farle una
coroncina in testa, i grandi occhi di un intenso verde
smeraldo come quelli del padre e la carnagione chiara
quasi fosse porcellana. Non ha voluto darla in adozione
ne abortire perché per lei sarebbe stato come uccidere
nuovamente il ragazzo con cui era cresciuta, il suo
migliore amico, il suo primo grande amore. Christopher
era sempre stato un punto cardine della sua vita, e la
gravidanza seppur così sconvolgente per la sua età,
per Sophie era un segno del destino, lei avrebbe avuto
di nuovo il suo amico accanto a se.
Adesso si è trasferita dalla zia Vivian che ha una
piccola ma particolare drogheria in città. Abita in una
villetta a schiera in una zona tranquilla e periferica.
Sophie si è trasferita perché non voleva continuare a
creare problemi ai suoi nonni. Per loro la gravidanza
della loro piccola nipotina fu un colpo molto duro. Le
origini della famiglia Archer erano molto antiche e
nobili.
Avevano una visione tradizionalista, ma nonostante tutto
la aiutarono molto e cercarono di non fargli pesare la
sua scelta di tenere il bambino. Tuttavia sotto la loro
la facciata di benevolenza Sophie sapeva che ci stavano
male, che si sentivano imbarazzati dai giudizi della
gente. Per questo decise di prendere il treno e chiedere
ospitalità alla zia che gli aveva spesso proposto di
venire a vivere da lei perché si sentiva sola. Sua zia
infatti non si era mai sposata e viveva sola e, fino
all'arrivo della sua nipotina, la sua unica compagnia
era Teodoro il suo gattone.
A scuola è una brava studentessa, diligente seria e
coscienziosa. Non è una persona che passa tutto il suo
tempo sui libri, anche perché con una bambina di due
anni, non è facile avere tanto tempo libero, ma ama
molto leggere e memorizza facilmente le nozioni
principali. Il suo sogno è riuscire a diventare un
antropologa, come lo era sua madre.
Poteri:
Fin da quando era molto piccola, Sophie ha sempre
avuto con se un piccolo flauto, ereditato dai defunti
genitori. Il suo potere infatti è derivato dalla
miscela del potere del padre (capace di sottrarre
energia vitale) e da quello della madre (in grado di
usare la voce per distruggere o allietare il cervello di
chi la ascolta), la zia Vivian è dotata invece dotata
di poteri psichici che usa esclusivamente per aiutare
coloro che entrano nel suo negozio. Ed è proprio usando
questo strumento che si è manifestato per la prima
volta il suo potere. A seconda della musica che decide
di suonare può far acquistare le forze,
tranquillizzare, rilassare oppure distruggere la mente
delle persone. Usando la musica del flauto Sophie agisce
direttamente sulla forza vitale delle persone. In realtà
non le sarebbe necessario il flauto perché il suo
potere si manifesta tramite la bocca, ma sono rarissimi
i casi in cui lei usa i suoi poteri senza l'ausilio del
suo fedele strumento musicale.
Note: la grande passione di Sophie è la lettura,
ama tantissimo immergersi completamente nelle storie dei
libri che sta leggendo. Si immedesima con i personaggi,
e a seconda della storia si trasforma nel Capitano
Hackab, in Dorian Gray, muore per mano di Otello, e si
taglia i capelli come Jo di Piccole Donne. Per lei è un
modo come un altro per evadere dai problemi quotidiani,
per scrollarsi di dosso lo stress, l'ansia e la
stanchezza dell'allevare una figlia a diciassette anni,
anche se la piccola Emilie è una bambina dolcissima e
tranquilla.
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