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Providence

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Nome giocatore: Des Demona (Blooddes)
 
Nome personaggio: Josephine Holland (ma preferisce sostituire il suo nome completo con il diminuitivo Jo)
 
Età: 16
 
Attività: si è trasferita in città quando ormai le lezioni scolastiche avevano già avuto inizio. Dovrebbe frequentare il secondo anno alla Providence High School ma ancora, benchè risulti regolarmente iscritta, non si è presentata neppure un giorno a lezione. Nella precedente scuola non si è ma interessata di attività extrascolastiche: quando poteva saltava perfino le regolari lezioni di educazione fisica. I suoi voti oscillavano regolarmente tra il sufficiente e lo scarso. L'anno precedente ha collezionato una quantità talmente elevata di assenze da mettere addirittura a rischio la promozione alla classe successiva.
 
Famiglia: divide un piccolo appartamento con il fratello maggiore, Julian Holland di 24 anni. Ormai, è lui l'unica famiglia che Jo possa considerare tale. Si può dire che non abbia mai conosciuto i suoi genitori: la madre Karen è morta dandola alla luce, mentre il padre è soltanto una presenza sepolta nel passato. Jo non conosce neppure il suo nome...sa  soltanto che lasciò la madre non appena seppe che la donna era incinta. Julian del resto non ama parlare  del padre. Quando però la donna rimase incinta per la seconda volta, quell'uomo scomparve...nonostante ciò Karen decise di portare a termine la gravidanza. Dei due gemelli che portava in grembo, soltanto uno Jo, vide la luce. Sia Karen che l'altro neonato morirono immediatamente dopo il parto.
Adrien, la nonna materna vedova da qualche anno, accolse Julian e la piccola Jo nella sua casa e li crebbe per dieci lunghi anni. Il giorno del diciottesimo compleanno di Julian, la nonna perse la vita a causa di un infarto. Julian, ormai maggiorenne, potè ottenere la custodia della sorellina...non avevano del resto altri parenti che potessero badare a loro... 
 
Storia del Personaggio: Jo aveva soltanto 8 anni quando morì sua nonna. Non ricorda molto del periodo precedente a quel momento...probabilmente perchè la sua vita fu del tutto identica a quella di qualsiasi altra bambina della sua età. Julian le racconta sempre che in quel periodo era un vero demonietto...non faceva che combinare guai e si arrampicava ovunque rischiando costantemente di cadere e farsi male.
Subito dopo il funerale della nonna, Julian e Jo si trasferirono in un'altra città. Mentre il fratello si arrangiava con lavoretti saltuari, Jo frequentava le elementari dimostrando ottime capacità soprattutto nel disegno. Il giorno del suo undicesimo compleanno, un uomo che Jo non conosceva bussò alla porta del loro piccolo appartamento. Nel momento in cui i suoi occhi incontrarono quelli dello sconosciuto, così assurdamente simili ai suoi, Jo seppe per certo che quello era suo padre! Ma l'uomo non disse niente e anche Jo rimase in silenzio. Solo dopo che ebbe parlato per molte ore con Julian, l'uomo se ne andò. Allora Jo chiese al fratello se quello era loro padre.
"Sì...ma non è importante...forse non lo rivedremo mai più...dobbiamo parlare di te, Jo. Di quel che sei...di quello che...siamo.", aveva risposto semplicemente il ragazzo. E Jo aveva notato una luce nuova nel suo sguardo. Da quel giorno, per Julian e Josephine ebbe inizio una nuova vita fatta di trasferimenti da una parte all'altra degli Stati Uniti. Era Julian di volta in volta a scegliere la meta più opportuna...
 
Note: Jo è una ragazza estremamente introversa. Non ama parlare di sè e tantomeno di quello che pensa. Questo suo atteggiamento l'ha sempre fatta apparire un pò "strana" agli occhi dei coetanei. Preferisce osservare anzichè parlare...ma quando apre bocca, sa essere tagliente come un vetro affilato. Non sa cosa sia la diplomazia e non perdona facilmente chi si macchia di qualche torto nei suoi confronti. La sua non è però cattiveria...preferisce definirla autodifesa. Odia i soprusi e in più di un'occasione si è messa nei guai per aver difeso qualche vittima del solito "bullismo" scolastico. E se c'è una categoria che proprio non sopporta sono le ragazze pon pon che, purtroppo per lei, ogni scuola che si rispetti presenta. Non è molto riflessiva quando si tratta di attaccar briga e spesso è lei la prima ad "alzare le mani"...in questo senso, la si potrebbe quasi definire un impenitente "maschiaccio".
Nonostante non faccia niente per mettersi in risalto, è proprio il suo aspetto a farla distinguere dalla massa. Per quanto riguarda l'abbigliamento, predilige il nero e il viola anche se spesso indossa accessori assolutamente colorati che risaltano quindi ancora di più. Che indossi un paio di anfibi alti come stivali o le sue adorate all star di vari colori, Jo presenta sempre un'immagine di sè vagamente dark. Un per il trucco scuro degli occhi, un pò per il suo stesso modo di muoversi, Jo è ben lontana dall'esprimere l'immagine della "classica brava ragazza".
Possiede un paio di rollerblade neri lucenti con cui è solita spostarsi da una parte all'altra della città. Nel tempo libero, non perde occasione per esercitarsi in acrobazie assurde...che talvolta le regalano contusioni e graffi per niente piacevoli!!
Adora disegnare e infatti porta sempre con sè tutto il necessario. E' molto brava anche se i suoi disegni hanno sempre un impronta prettamente cupa...sia per i soggetti sia per le tonalità che la ragazza si diverte a realizzare con il carboncino.
Da quando poi suo fratello ha iniziato a fumare, gli ruba spesso qualche sigaretta sperando che non se ne accorga.
 
Poteri: in un tempo in cui le streghe venivano perseguitate e i demoni che aleggiavano tra gli uomini erano serpenti velenosi da sopprimere, un uomo attraverso quelle stesse arti che le inquisizioni aborrivano, ottenne il potere che da anni bramava. Stringendo un letale patto con un demone ancorato ad una dimensione da tempo sigillata, quell'uomo venne permeato di capacità sovrannaturali e la Santa Inquisizione ottenne un nuovo micidiale alleato nella lotta contro tutto ciò che di extraterreno sfiorava le terre conosciute. Fu attraverso le parole di Julian che Josephine è venuta a conoscenza dell'origine di tutto. Che sia leggenda o meno, la realtà è che, attraverso il sangue impuro di loro padre, i due fratelli hanno ereditato fin dalla nascita parte dell'immenso potere ottenuto da quel loro antenato.
 
Julian è in grado letteralmente di "captare" i luoghi di maggior concentrazione demoniaca e magica...è attraverso queste sensazioni del resto che il ragazzo ha deciso di volta in volta dove e quando trasferirsi con la sorellina. Non ha altri poteri.
 
Josephine non ha mai trovato una parola per definirsi. Del resto, i suoi strani poteri, non sono maistati motivo di orgoglio per lei. E' attratta, talvolta in modo del tutto inconscio, dalle fonti magiche quando queste trovano sede in un corpo almeno in parte umano. Nonostante questo, non ha comunque alcuna capacità diretta di riconoscimento del tipo di potere posseduto. Riesce a percepire le alterazioni della realtà, laddove esse abbiano un fondamento magico...non ha importanza se di derivazione malvagia o benigna. Benchè Julian sia di tutt'altro avviso al riguardo, Josephine è molto attenta nel valutare queste percezioni. A causa degli errori del passato, è terrorizzata (anche se nasconde alla perfezione questa sua insicurezza...) dalla prospettiva di prendere la decisione sbagliata. A promesso a se stessa di non agire mai più contro persone che, pur possedendo poteri, ha ritenuto incapaci di portare danno agli altri. Anche se Julian non è minimamente d'accordo con la visione della sorella, dopo la morte di Catlin, non l'ha mai obbligata a portare a termine compiti che non gradisse.
 
Catlin era la migliore amica di Josephine...l'unica che la ragazza avesse mai avuto...è morta senza che Jo potesse fare niente per evitarlo e questo peso la ossessiona ancora oggi, a distanza di cinque anni da quell'orribile notte.
 
Josephine è il tramite del demone senza nome che secoli prima strinse un patto di sangue con l'Inquisitore, antenato della ragazza. Attraverso di lei, il demone ha un accesso al mondo umano che gli sarebbe altrimenti precluso. Il potere di Josephine si traduce nel realizzare un portale attraverso il suo stesso corpo. Tramite di esso, il demone può cibarsi della preziosa energia magica che rappresenta la sua stessa essenza di vita. E' la forza di volontà di Josephine a modulare l'intensità del trasferimento...chiudere il contatto prima che il demone si sia cibato dell'intera essenza del malcapitato è estremamente doloroso per la ragazza. Inizialmente, non era in grado di controllare in modo efficace il suo potere, alcune sue vittime sono scomparse, risucchiate nella dimensione oscura in cui il demone stesso ha dimora. Altre, come Caitlin, sono state private prima dei poteri e poi della vita...
 
Adesso, Josephine, seppur con grande sforzo, è in grado di controllare meglio le proprie capacità ma è comunque molto restia a sfruttarle. Soprattutto quando si tratta di essere umani, teme di poter perdere il controllo...anche per questo, dirige le proprie ricerche, verso individui che pur essendo in parte umani, siano ormai intrisi a tal punto di malvagità da non poter essere più salvati.

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