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Providence

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Nome del giocatore: Anna

 

Nome: Lucy Anne Voyance

Anni: 17

Storia del personaggio: Lucy Anne ha sempre avuto una vita normalissima. Nata e cresciuta a New Orleans con i genitori e, da buona figlia unica, è stata coccolata e vezzeggiata da entrambi ogni volta che ce n’era stata l’occasione.

Sua madre faceva la casalinga, per cui passavano sempre molto tempo insieme; mentre suo padre aveva un posto dirigenziale in una grossa azienda locale. Lui non era quasi mai a casa, a causa del lavoro, ma padre e figlia erano ugualmente molto uniti e la sera, quando lui rincasava, per quanto fosse stanco, trovava sempre la forza di chiacchierare un po’ con la sua “bambina”.

L’equilibrio si ruppe una domenica di Marzo. Lucy Anne aveva 16 anni ed era andata, insieme alla sua famiglia fuori città per fare una gita, approfittando di una delle prime giornate di sole della stagione. Era sera e si trovavano già sulla strada del ritorno, LucyAnne stava discutendo con i suoi genitori per ottenere il permesso di rincasare un po’ più tardi il sabato sera successivo, in occasione della festa di compleanno di un suo compagno di scuola. C’era stato bel tempo tutto il giorno, ma in quel momento un po’ di pioggia picchiettava il parabrezza. La discussione si fece più accesa e le suppliche più insistenti. Era bastato un secondo: suo padre si era girato innervosito per guardarla mentre le ripeteva l’ennesimo “no”. L’auto aveva sbandato. Un lampo e due fari contromano. Nient’altro.

Gli attimi successivi furono molto confusi per Lucy Anne: qualcuno aveva chiamato l’ambulanza. Degli infermieri tirarono fuori con urgenza i corpi dei suoi genitori dall’auto, mentre qualcun altro le tamponava la ferita che aveva in testa, fra i capelli.

Non sapeva neanche dire come fosse arrivata all’ospedale. Le misero quattro punti in testa. E poi ore di attesa, nel corridoio, a guardare il muro verdino di fronte a sé  con la vista che si annebbiava per la stanchezza e le luci al neon che confondevano tutti i contorni. Sua zia Clarisse (la sorella di suo padre) era corsa accanto a lei non appena era stata avvertita dell’accaduto.

Infine un medico venne a portare la tragica notizia: sua madre era morta, mentre suo padre era in coma.

Sopravvisse altri tre giorni, durante i quali Lucy Anne gli rimase sempre accanto. Lei stava bene, la ferita alla testa era piuttosto piccola e stava già guarendo. Ma si sentiva terribilmente in colpa: non poteva fere a meno di pensare che se solo non avesse fatto i capricci in quel modo… Ed ormai non c’era più nulla che potesse fare… Se solo avesse potuto parlargli ancora, almeno guardarlo negl’occhi ancora una volta, chiedergli scusa, fare qualcosa per farsi perdonare…

Quando lo guardava non riusciva a pensare ad altro. Poi, una notte, successe qualcosa di strano. Lei si trovava come sempre accanto al padre, quando il respiro di lui si fece più debole, fino a fermarsi. Immediatamente le macchine collegate al suo cuore cominciarono a suonare e due infermieri arrivarono di corsa per rianimarlo. Troppo tardi, e Lucy Anne lo sapeva con dolorosa certezza perché, nell’attimo in cui la sua anima era uscita dal corpo dell’uomo, lei l’aveva vista chiaramente. I tratti erano gli stessi di suo padre, ma più giovane, era luminosa ed aveva una sguardo sereno, mentre saliva scomparendo. Lui l’aveva guardata e le aveva sorriso, ma poi il suo sguardo si era fatto più triste ed era svanito.

Nei giorni successivi si era celebrato il funerale e Lucy Anne si era trasferita a casa della zia.

Era tranquilla, tanto da far preoccupare sua zia che l’aveva immediatamente messa in cura da una psicologo. Lucy Anne non era molto felice di questa soluzione e, con sua gioia, riuscì a presto a convincere la zia a non costringerla più ad andare.

Non raccontò a nessuno di quello che le era successo, prendendolo come un bel regalo fattole dal padre.

Dovette, però, presto ricredersi a proposito della bellezza di quel dono. Col passare dei mesi si accorse che c’era qualcosa di strano in lei: a volte le capitava di vedere persone e cose che in realtà non c’erano. Si trattava di brevi attimi, ma la cosa la sconvolgeva ugualmente. Piano piano capì di cosa si trattava: quella di suo padre, a quanto pareva, non era l’unica anima che lei fosse in grado di vedere.

Decise di fare delle ricerche sull’argomento. Lesse ogni libro che le capitò a tiro sulle capacità dei medium e sull’esoterismo in generale, ma non ne ricavò molte informazioni specifiche su come gestire la situazione.

Era terrorizzata, ma per qualche tempo tentò di mantenere la cosa sotto controllo.

Il problema (uno dei tanti di questo strano “dono”, in effetti) era che abitando in città, si trovava sempre circondata da un sacco di gente e le capitava spesso di vedere anche gente che in realtà non ci fosse più. Fu così che, dopo averci riflettuto su per qualche mese da sola, decise di chiede a sua zia se per lei era un problema se si fosse trasferita a vivere con la sua nonna materna. Sua zia Clarisse rimase sorpresa e delusa da questo desiderio della nipote, ma pensò che fosse perché New Orleans le ricordava troppo casa sua ed i suoi genitori, per cui non fece commenti ed accettò la proposta della ragazza.

Fu così che, dopo un paio di giorni per i preparativi, Lucy Anne si mise in viaggio per raggiungere sua nonna Grace, che viveva da sola in una piccola cittadina dell’interno, sperando di riuscire a trovare, nella quiete della provincia, una soluzione al suo problema. O quanto meno un po’ di relax…

 

Poteri: Lucy Anne è una medium, così come lo era stato suo nonno materno prima di lei. Lui aveva però bloccato questo potere nella figlia per proteggerla da qualcosa che riteneva molto pericoloso. In seguito era morto in circostanze misteriose. Lucy Anne non sa niente di tutto questo (neanche sua madre lo sapeva), l’unica a sapere dei poteri del marito ormai defunto, è la nonna di Lucy, Grace, da cui adesso la ragazza si è appena trasferita.

In quanto medium, ma avendo da poco ottenuto il suo potere, Lucy Anne non sa ancora gestire al meglio le sue nuove capacità. È una sorta di antenna capace di ricevere tutti i segnali che vengono dalla dimensione delle anime. Potrebbe capitarle (finora non è ancora successo) di essere posseduta da qualche spirito e dipenderà solo dalla sua forza di volontà il successo nel controllare questo tipo di situazione. Nel caso di possessione ogni conoscenza dello sia dello spirito sia di Lucy Anne sarà completamente condivisa fra i due ed il predominio del controllo di uno sull’altro dipenderà soltanto da una sorta di “braccio di ferro” mentale.

In quanto medium, se dovesse cominciare a studiare magie di evocazione e simili, Lucy Anne vi sarà naturalmente portata, per contro incontrerà con tutti gli altri tipi di incantesimo la stessa difficoltà di una qualsiasi persona “normale”.

Note: A scuola Lucy Anne è una studentessa assolutamente nella media: studia per quello che deve, ma non passa volentieri le domeniche pomeriggio sui libri di scuola. Le piace molto leggere, per cui spesso, nelle interrogazioni, se la cava grazie ad una buona parlantina, piuttosto che grazie a quello che ha studiato. Questo la porta ad essere brava nelle materie umanistiche, ma praticamente negata per quelle scientifiche (dove se non sai i dati di partenza, c’è poco da raccontare!). Ha una vera e propria passione per le materie artistiche, che sono quindi quelle in cui va meglio.

Nel tempo libero, oltre a leggere, le piace andare al cinema, ma soprattutto, andare a fare shopping per negozi: sarebbe capace di prosciugare tutto il fondo fiduciario lasciatole dai genitori, se non avesse qualche barlume di buon senso, di tanto in tanto. Da quando ha avuto l’incidente, però, è piuttosto restia ad uscire di casa.

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