[Kili-ml] R: Portare il gioco a scuola non la gamification

Carlo Carzan ludocarlo at libero.it
Sun Jul 1 11:25:32 CEST 2018


Buongiorno a tutti,
Ho trovato davvero interessanti e stimolanti i vari punti di vista che ho avuto modo di leggere. 
Da sempre mi occupo di giochi, didattica ludica, educazione al gioco e alla lettura, da formatore, autore e facilitatore. Ho portato i giochi nelle classi e in ambito formativo tra docenti, bibliotecari, educatori, sia con i giochi da tavolo che in tante altre forme, ultimamente con i “giochi Allenamente”, pensati per migliorare la consapevolezza di se stessi e quindi in prospettiva allenare e potenziare il cervello.
Questa premessa, non solo per raccontarvi ciò che faccio (che conoscete bene), ma per dirvi che anch’io sto maturando da tempo delle riflessioni sull’uso del gioco in ambiti diversi dal “divertimento” e sui risultati che si possono ottenere.
Rispetto all’intervento di Paolo Fasce e Marco Donadoni, credo che in fin dei conti molto dipenda dal significato che diamo alla parola Gamification, perché poi in termini di applicazione della “teoria del gioco” le due posizioni non mi sembrano lontane.
Credo che invece parlando del mondo della scuola, la parola chiave debba essere “Apprendimento”, nel suo significato più ampio, sia riferito alle conoscenze che alle competenze. 
In questo senso come ha scritto Andrea Ligabue, ma anche Paolo nel suo articolo, il gioco favorisce un’acquisizione di competenze, soprattutto sull’imparare ad imparare, che pochi altri strumenti hanno.  
La chiave di tutto ciò diventa il piacere e il divertimento, che non significa mancanza di fatica, significa invece coinvolgimento, passione e sacrificio. La scuola, come il mondo del lavoro, dovrebbe avere delle regole e un meccanismo che favoriscano proprio questo tipo di “fatica felice”.
Continuerò ad approfondire e a giocare.
Buon gioco e buona lettura a tutti.
Carlo Carzan

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Carlo Carzan il Ludomastro 
www.giochiallenamente.it


Inviato da iPhone

> Il giorno 29 giu 2018, alle ore 19:21, Andrea LIGABUE <andrea.ligabue at unimore.it> ha scritto:
> 
> Ciao a tutti
> 
> negli ultimi anni ho accumulato ben oltre 2000 ore di lezioni in classe con giochi da tavolo (e di ruolo)  e diverse centinaia di ore di formazione ad insegnanti e genitori e mi sono fatto una buona idea di cosa può funzionare e cosa no a scuola a livello ludico. Credo che la "gamification classica" (intesa come il classico paradigma points, badges, ladders) segni il suo tempo, soprattutto per chi, come noi, viene da un background ludico ed ha ben chiaro quali sono le potenzialità del gioco;  questo tipo di gamification è molto spesso fallimentare. Lo é nel mondo aziendale e tanto più nella scuola anche se per molti, ahimè, portare il gioco a scuola significa fare il gioco dell'oca in cui in certe casella si attiva la domanda di storia o geografia o il quiz matematico ...  L'idea invece di adottare ed importare meccaniche e metodologie ludiche per rendere una lezione più interattiva è invece una cosa che secondo me, in ambito scolastico, funziona molto bene. 
> 
> Poi, personalmente, credo che sia più interessante/utile/importante imparare ed insegnare a fare lezione utilizzando giochi da tavolo e di ruolo di qualità, che hanno davvero un potenziale educativo e didattico enorme, piuttosto che "gamificare" la lezione.
> 
> Buon gioco
> Liga
> 
> 
> 
> Il giorno 28 giugno 2018 14:01, Simone Luciani <simone_luciani at hotmail.com> ha scritto:
>> Ciao a tutti,
>> sul concetto di funziona bisogna chiarire prima quali sono gli obbiettivi preposti. Premetto che sono abbastanza ignorante sull'argomento gamification, ma da quello che ho letto è un approccio diretto al "risultato", quindi a modificare comportamenti in funzione di obbiettivi. Quindi se l'obbiettivo è costruire comportamenti adattati ad uno scopo, probabilmente è efficace, come molte altre tecniche psico-pedagogiche molto in voga negli ultimi anni. Se l'obbiettivo è produrre esseri umani felici, con le proprie motivazioni interne, resilienti alle avversità, capaci di relazioni umane positive e di capacità di adattamento a contesti diversi, non credo ci siano studi sull'efficacia della gamification, perchè studi di questo tipo richiederebbero decine di anni e complessità di interpretazione. Quindi se un azienda vuole aumentare la produttività un'attività del genere può funzionare, se vogliamo degli studenti più produttivi forse è lo strumento per noi. Ma se vogliamo degli studenti che siano capaci di costruire le proprie motivazioni, che, nel percorso formativo, siano capaci di strutturare qualità esistenziali, come l'autostima, la fiducia negli altri, e non solo "competenze", "adattamenti" e "fiducia in sè stessi", allora, forse, abbiamo più bisogno di gioco e di relazione che di attività ludiche che, grazie a motivazioni esterne, cerchino di modificarne i comportamenti e che, per quanto efficaci nell'immediato, riveleranno nel lungo periodo una funzionalità effimera.
>> Ciao
>> Simone
>> 
>> 
>> Da: Kili-ml <kili-ml-bounces at gioco.net> per conto di Andrea Angiolino <angiolino at gmail.com>
>> Inviato: giovedì 28 giugno 2018 10:25
>> A: kili-ml at gioco.net
>> Oggetto: Re: [Kili-ml] R: Portare il gioco a scuola non la gamification
>>  
>> Ciao.
>> 
>> Qui però parliamo di contesto scolastico. Dove le considerazioni di Paolo (meccanismi da gamification sono già alla base del sistema scolastico “vecchio stile”, il gioco già si usa da tempo nella didattica). Esistono studi di efficacia della gamification anche in questo settore?
>> 
>> Grazie,
>> 
>> Andrea
>> 
>> Il giorno 28 giu 2018, alle ore 12:02, marco alberto donadoni <marco at madonadoni.it> ha scritto:
>> 
>>> Per una volta permettetemi di dissentire da Paolo. Una volta sparavo anche io (ad acqua) contro la gamification e l’ho pure scritto. Poi ho parlato con ed ascoltato Christian Zoli, ho capito che non avevo capito,  e mi sono convinto che ci sono altri punti di vista meno talebani.
>>> 
>>> Suggerisco allora anche io:
>>> 
>>> http://scrconsulenza.it/innovare-il-lavoro-e-un-gioco-lapproccio-della-gamification/
>>> 
>>> Quando smettiamo di divertirci - Christian Zoli at TEDxBologna(1).mp4
>>> 
>>>  
>>> 
>>> Parla di lavoro ma secondo me vale anche nella scuola.
>>> 
>>>  
>>> 
>>> Secondo me, eh
>>> 
>>> Marco Donadoni
>>> 
>>>  
>>> 
>>>  
>>> 
>>> Da: Kili-ml [mailto:kili-ml-bounces at gioco.net] Per conto di Paolo Fasce
>>> Inviato: mercoledì 27 giugno 2018 20:46
>>> A: kili-ml at gioco.net
>>> Oggetto: [Kili-ml] Portare il gioco a scuola non la gamification
>>> 
>>>  
>>> 
>>> Forse intresserà a qualcuno il tema in oggetto.
>>> 
>>>  
>>> 
>>> http://educazioneaperta.it/archives/1430
>>> 
>>>  
>>> 
>>> Grazie e auguri di una serena estate.
>>> 
>>>  
>>> 
>>>  
>>> 
>>> --
>>> 
>>> Paolo Fasce
>>> 
>>>  
>>> 
>>> <image001.jpg>
>>> 
>>> Mail priva di virus. www.avast.com
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