[Stml10] R: Re: Soraya
Silvia Brunati
sbrunati a gmail.com
Mer 3 Feb 2016 20:50:32 CET
Ciao!
Il brano l'avevo già letto e mi era piaciuto molto (si siamo una nave di
pazzi :D).
Un paio di osservazioni:
1) quando spedite un brano vostro non fare il "rispondi a tutti" di un
brano precedente altrimenti uno lo interpreta come un commento e non ci si
capisce più niente; meglio fare una nuova mail e cambiare il soggetto
(magari dando un titolo al brano che si sta proponendo: Max, ad esempio, il
suo l'ha chiamato "Pirati", io "Il sottile Profumo dell'Adrenalina);
2) la flotta stellare non è una marina, è la flotta (quindi toglierei
radiata dalla Marina, e metterei Flotta Stellare :));
2) Come per Elena, è importante specificare dove si svolge l'azione,
altrimenti non ci si capisce niente: per cui per la parte nel presente
basta mettere, ad esempio, "*U.S.S. Erinle, Ponte Ologrammi, 3 Febbraio
2395*", magari dando un'occhiata al mese che stanno usando gli altri;
3) Per i flashback, ovvero quanto avviene nel passato, vale la stessa
regola, esempio: "*Accademia della Flotta Stellare, Terra, Ufficio del
Rettore, 16 Dicembre 2382, Flashback*".
Sono accorgimenti che permettono sia di uniformare i brani, che di rendere
più leggibile e comprensibile a tutti la storia.
Altri formalismi sono:
*Uso dei comunicatori/ Comunicazione fra nvi: *Chi risponde alla chiamata
parla sempre con =^= prima e dopo la fine della frase.
Comunque non vi preoccupate, a questo servono i primi brani, per rodarci. :D
Silvia
Il giorno 3 febbraio 2016 20:22, pfrosi a virgilio.it <pfrosi a virgilio.it> ha
scritto:
>
>
> Il sole caldo accarezzava dolcemente la spiaggia, facendo scintillare la
> sabbia rosata, le onde della risacca erano un dolce mormorio, infrangendosi
> serene e regolari sulla spiaggia, appena orlate di spuma, come un prezioso
> merletto. Allontanandosi dalla riva, il fondo digradava dolcemente,
> lasciandolo prima vedere attraverso le limpidissime acque, poi assumendo
> tutte le sfumature di verde e di azzurro e fondendosi in lontananza con un
> cielo di puro cristallo.Alcuni cavalli, dal pelo biondo e dalle lunghissime
> criniere, correvano sulla battigia, rincorrendosi dentro e fuori dall'acqua
> e rotolandosi sulla sabbia calda.Il gazebo, di purissimo lino candido,
> sorgeva ai margini di un grazioso boschetto di palme. Sotto di esso, un
> tavolo circondato da sedie con gli alti schienali elegantemente intagliati.
> Su di esso, sopra una tovaglia dello stesso cangiante colore del mare, una
> caraffa piena di vino rosso, cui la luce del sole dava riflessi di rubino
> ed una bottiglia di finissimo cristallo piena di vino bianco, dal colore
> così peno da sembrare che fossero gli stessi raggi del sole a comporlo.
> Attorno, alcuni bicchieri dal lungo stelo. Una grande ciotola d'argento
> lavorato era poggiata lì accanto, piena di frutta di ogni colore e
> stagione, uva, fichi, mele, pere, fragole, cachi, pesche, albicocche e
> molte altre ancora, i cui profumi riempivano l'aria, mescolandosi e
> fondendosi con quello del grande mazzo di rose scarlatte che nel suo vaso
> di porcellana blu cobalto ornava il tavolo. Il lontananza, il canto di un
> usignuolo riempiva l'aria.
>
> La ragazza si appoggiò all'indietro allo schienale della sedia,
> contemplando soddisfatta il suo lavoro. Con uno sbuffo allontanò un ciuffo
> di capelli castani dalla fronte. Non male, per il ponte ologrammi della
> sala relax equipaggio. Sorrise, pensando che quello era un lavoro
> decisamente insolito per un ufficiale scientifico. Ricordò le parole del
> comandante:
>
> “Ufficiale* Shinead O'Lauglin*, visto che nella sua preparazione è
> compreso anche lo studio degli ambienti naturali, ne ricrei qualcuno di
> decente per la nostra sala relax. Sono stufa di alberelli striminziti e
> caprette!”
>
> Spedì il lavoro finito al computer centrale e si mise a riflettere sul
> prossimo scenario. Magari ispirandosi ad una di quelle leggende su pixie e
> leprecauni che le raccontavano i suoi genitori, sulla Terra, nella Vecchia
> Scozia...
>
> Chiuse gli occhi, e si lasciò cullare dai ricordi...
>
> La porta dell'ufficio del Vecchio Kraken si avvicinava velocemente e
> Shinead ripassò mentalmente gli ultimi giorni, cercando di capire se avesse
> fatto qualcosa che non andava, ma proprio molto, per essere convocata dal
> direttore dell'Accademia. Il Kraken lo chiamavano perchè dicevano che
> quando era operativo non aveva mai mollato una nave nemica finchè non
> l'aveva distrutta o catturata. Lei aveva sbirciato il suo stato di
> servizio, bè non proprio autorizzata, e già solo le prime 20 pagine erano
> impressionanti, poi non era riuscita a finirlo. Troppa roba.
>
> Bussò alla porta, due colpi, e all'AVANTI entrò.
>
> L'uomo seduto alla scrivania poteva essere definito vecchio solo per il
> grigio dei capelli. L'uniforme non portava né gradi né medaglie. Solo
> perchè non ci sarebbero mai state tutte. L'ufficiale più decorato della
> Flotta.
>
> “Riposo cadetto O'Lauglin. Le vostre destinazioni, ora che avete finito i
> corsi, non sono ancora state decise, tuttavia ti ho segnalato per la nave
> Thor. che richiede un ufficiale scientifico con alcune qualifiche che tu
> possiedi. Che cosa significa Thor?”
>
> La domanda, precisa e inaspettata come una staffilata. La risposta,
> precisa, concisa e immediata. Se devi pensarci non sei adatto per
> l'incarico.
>
> “Thor era una divinità della mitologia norrena, era il dio delle tempeste,
> e provocava il tuono usando il martello Mjollnir.Altri suoi attributi
> erano...”
>
> Un cenno della mano, silenzio. Shinead sperò di aver superato in maniera
> soddisfacente la domanda. Si sarebbe documentata sulla divinità, fino
> all'ultima leggenda. Si sarebbe documentata sulla nave, fino all'ultimo
> bullone!
>
> “Ti ho consigliato perchè a mio giudizio sei adatta all'incarico. Di
> solito non mi sbaglio nelle assegnazioni. Spero che non debba succede
> questa volta.”
>
> Che cos'era? Il tono? Il modo di guardarti? Come faceva a farti sentire
> così... in DOVERE di dare il meglio e oltre? Oltre l'oltre? Dicevano che
> una volta fosse riuscito a far desistere un comandante Klingon
> dall'attaccare * parlandogli! *Chi non lo conosceva diceva che erano
> tutte leggende. Chi lo conosceva era certo che fosse vero. “Avrei voluto
> esserci” pensò la ragazza.
>
> “Sarò all'altezza del compito, Signore. La ringrazio per la fiducia,
> Signore.”
>
> “Lo spero, cadetto”
>
> Se non ce la fai non tornare, trovati un asteroide abbastanza piccolo e
> muorici. Poteva leggerglielo negli occhi, come se glielo avesse detto. Non
> si poteva deludere il Vecchio Kraken.
>
> “Puoi andare, ufficiale scientifico O'Lauglin”.
>
> Lei si girò e uscì, richiudendo dolcemente la porta alle sue spalle. E si
> fermò nel corridoio ad assaporare il dolce suono del suo nuovo grado.
>
>
> La Thor. Bella nave. E poi c'erano state la Venegut, la Imperion, la
> Invincible e la Valiant. E le basi sulle quali aveva costruito habitat
> vegetali per coloro che ci vivevano. E le molte strane razze che aveva
> incontrato e...
>
> YYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!
>
> Sobbalzò guardandosi intorno, il sudore gelato che le imperlava la fronte.
> Era tanto che non lo risentiva. Il lamento. Chiuse gli occhi
> raggomitolandosi su se stessa.
>
> YYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!
>
> Il lamento riecheggiò di nuovo nella sua mente. La ragazza gemette.
>
> Era una creatura senziente. Ne era certa. Nessuna creatura non senziente
> avrebbe potuto lamentarsi in quel modo. Aveva fatto bene a rifiutarsi di
> eseguire i test. Non gliene importava niente se questo le era costato il
> grado. E non rimpiangeva neanche i pugni che aveva tirato al primo
> ufficiale. E la corte marziale. Solo il Vecchio Kraken era riuscito ad
> evitarle di essere radiata dalla Marina, chissà come era venuto a sapere
> del suo processo. Aveva convinto i giudici che si era trattato di stress
> post traumatico. Troppo lavoro e troppo poco sonno. Troppi integratori,
> eccitanti, endorfine. E poi le aveva trovato l'imbarco su quella nave.
>
> Erinle.
>
> A progettare scenari per il relax dell'equipaggio. Il Capitano Drax
> l'aveva guardata con aria perplessa, era chiaro che avere un ufficiale
> indisciplinato a bordo non le faceva piacere. Ed era altrettanto chiaro che
> doveva un favore al Vecchio Kraken e lo stava pagando. E che si era letta e
> studiata il suo curriculum, l'accenno al Festivolo non le era sfuggito. E
> siccome la conversazione si stava facendo penosa Shinead aveva colto la
> palla al balzo e si era offerta di dare subito una prova delle sue abilità,
> proposta accolta con entusiasmo dal Capitano.
>
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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