[Stml10] [2.07 Drax - E' tutta una questione di diplomazia...

LordMax _ lordmax a gmail.com
Lun 6 Feb 2017 15:31:43 CET


Ciao

Ora siamo davvero nei guai.
Sinclair che fa la corte all'aliena, Toran che fa il diplomatico, Chorate
che fa l'hacker e Laughin che fa l'acchiappafantasmi.
Se non scoppia una guerra interspecie questa volta.
Ma tranquilli, ci penso io a farla scattare.
^__^


2017-02-05 17:17 GMT+01:00 Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com>:

> Eccoci!
>
> Spero vi piaccia!
>
>
> Silvia
>
>
> ***************************************************************
>
> *BRANO 2.7*
>
> *BRANO PRECEDENTE… e ora ci si mettono anche i fantasmi!*
>
> *TITOLO: E’ tutta questione di diplomazia…*
>
> *AUTORE: Sidzi Drax Ajen*
>
> ***************************************************************
>
> *U.S.S. Erinle - Plancia, 10 agosto 2396, ore 13:20*
>
> Mai come in quel momento, Sidzi Drax Ajen avrebbe voluto che il
> consigliere Soraya le fosse accanto. Non si fidava di lei, ma la sua aria
> pacata e tranquilla aveva il potere di rassicurarla e farle credere che,
> per quanto fosse intricata la situazione, tutto si sarebbe risolto. Al suo
> posto aveva invece Toran, la cui espressione tradiva quanto fosse stufo di
> essere in balia degli eventi; O’Lauglin e Chorate, la cui esaltazione per
> aver brillantemente portato a termine la missione era stata spazzata via in
> un istante dalla comparsa dei nuovi arrivati, e Sinclair che sembrava
> offeso dal fatto che lei gli avesse impedito di fare bella figura con
> l’enorme aliena.
>
> Allontanando infastidita dalla mente l’immagine di giovani uomini e ormoni
> che il simbionte le aveva prontamente portato alla memoria, il capitano
> fissò accigliata i tre alieni cercando di capire quanto l’aura che
> circondava i loro corpi fosse frutto di un’illusione ottica che li faceva
> somigliare a dei fantasmi o fosse parte delle loro caratteristiche fisiche.
> Sembravano realmente sulla plancia, ma Sidzi sapeva che esistevano molti
> modi di proiettarsi e interagire con chi si aveva davanti senza essere
> fisicamente li. Era certa che O’Lauglin sarebbe stata in grado di
> elencargliene almeno un centinaio.
>
> “Prima di tutto mi piacerebbe sapere con chi sto parlando”, esordì, “non
> autorizzerò nessuno,” e i suoi occhi si posarono ammonitori su Sinclair, “a
> fare nulla fino a quando non mi sarà ben chiaro quello che sta succedendo”.
>
> “Capitano,” intervenne uno dei fantasmi in tono conciliatorio facendo un
> passo avanti. Era alto, molto più di lei, e grosso. Sidzi si trattenne
> dall’indietreggiare, “vorremo avere tempo per parlare, ma gli Skeeter non
> hanno gradito il modo in cui avete rimesso, ehm, le cose a posto e dato che
> hanno il controllo delle armi, le assicuro che non perderanno tempo a
> reagire”.
>
> Con un tempismo che irritò Drax che cominciava a non poterne più,
> l’ufficiale tattico dalla sua consolle annunciò con voce allarmata che la
> base stava nuovamente puntando le armi contro la Erinle. Nello stesso tempo
> l’addetto alle comunicazioni le comunicò che gli skeeter li stavano
> chiamando. Con un luce trionfante nello sguardo, l’alieno indicò l’immagine
> della base sullo schermo, “vede cosa intendo? Le conv…” Si interruppe
> sorpreso di fronte all’indice teso verso l’alto che Drax infastidita aveva
> sollevato per zittirlo.
>
> “Tenente Chorate, la navetta con la quale siete andate alla base dov’è?”
>
> La boliana sollevò sorpresa le sopracciglia, “beh, credo sia ancora lì
> signore, visto che ci avete teletrasportati tutti sulla Erinle, non c’è
> nessuno in grado di pilotarla e…” Smise di parlare quando Drax si rivolse a
> O’Lauglin: “I suoi apparecchi olografici?”
>
> “Sempre sulle base signore, non credo sia una buona idea andarli a
> recuper…” Poi si interruppe mentre il suo viso si illuminava, “sono
> programmati per continuare a simulare l’attacco signore”.
>
> Drax guardò Toran, “non è anche lei stufo di questa situazione?”
>
> “Direi proprio di si,” rispose il primo ufficiale con un sorriso che gli
> scoprì i canini, il capitano annuì ed ignorando i tre alieni, si sedette
> sulla poltrona accavallando le gambe, “mi sembra giunto il momento di
> portare le cose su un piano più paritario. Tenente Chorate, mi auguro che
> nel suo viaggio sulla base abbia avuto modo di capire com’è fatta, si
> assicuri per favore, con la sua compagine tattica che i loro scudi restino
> giù. Signor Sinclair assuma il controllo a distanza della navetta e la
> faccia schiantare contro i loro sistemi d’arma,” notando l’espressione
> stupita del timoniere sollevò un sopracciglio. “Che aspetta? Lei è pilota
> no?”
>
>
>
> *U.S.S. Erinle - Sala Conferenze, 10 agosto 2396, ore 14:00*
>
> L’immagine minacciosa di Mmneporovser che campeggiava sullo schermo non
> corrispondeva affatto all’alieno nervoso che ora sedeva fissando torvo i
> tre ‘fantasmi’ che, corrucciati guardavano verso Toran, primo ufficiale
> della Erinle, i cui occhi erano fissi sulla porta dietro la quale era
> appena uscito il capitano.
>
> “Sono certa che se la caverà egregiamente, numero uno, io devo occuparmi
> di un’altra faccenda ora”, aveva detto Sidzi Drax con un sorriso cordiale
> che aveva inquietato l’ornariano, “arrivi ad un accordo, ma non venda loro
> la Erinle mi raccomando”, gli aveva sussurrato prima di dargli una pacca
> sulle spalle e uscire.
>
> Toran portò le mani al mento e guardò gli astanti che a loro volta lo
> fissarono in attesa. Aveva affrontato pirati, aveva rischiato la vita in
> missioni dove tutto si basava sulla sua capacità di improvvisare, aveva
> sedotto, tradito, tramato, ma era decisamente la prima volta in cui era
> costretto a condurre una trattativa che non prevedesse armi da fuoco.
> Sarebbe stata una novità interessante.
>
> “Bene signori, vogliamo iniziare dall’inizio?”
>
>
>
> *U.S.S. Erinle - Ufficio Dipartimento Operazioni, 10 agosto 2396, ore
> 14:10*
>
> “Un ologramma non può fare miracoli!” Esclamò Shinead O’Lauglin seccata,
> “Per averne uno della complessità del medico olografico sono occorsi mesi,
> se non di più, di programmazione!”
>
> “La complessità non mi preoccupa,” ribatté con entusiasmo Chorate in piedi
> accanto alla scrivania sulla quale campeggiava un complesso disegno di
> linee che si intersecavano e dividevano per poi intrecciarsi in diversi
> punti, “basta lavorarci con costanza e impegno. Pensa che faccia farebbe
> quel borioso di Alav’onl quando lo batteremo? Per anni ha vinto il Premio
> Zimmermam per l’Olografia e non ha fatto che vantarsi che nessuno è in
> grado di raggiungere la sua perfezione.”
>
> Shinead aveva smesso di passeggiare davanti alla scrivania e fissava la
> boliana accigliata, “Sarei un ufficiale scientifico”.
>
> “E io un capo operazioni, ma questo non mi ferma”.
>
> “Dovrei studiare le altre specie, analizzare il bioclima dei pianeti, i
> microcosmi alieni” protestò un po’ più debolmente l’umana.
>
> “Si, certo,” annuì Chorate, “ma anche divertirti”.
>
> “Io mi diverto!” Esclamò in tono offeso Shinead, “mi piace quello che
> faccio!”
>
> “Ovviamente,” la boliana annuì con il mento più volte, “anche a me, ma non
> vuoi proprio dare una lezione ad uno che ha definito il FestivOlo un’opera
> amatoriale per dilettanti?”
>
> Prima che O’Lauglin potesse rispondere, il capitano Sidzi Drax Ajen fece
> il suo ingresso nell’ufficio.
>
> “Signore!” Salutò rapida Chorate.
>
> “Signore,” la imitò Shinead dando un colpetto alla scrivania per far
> sparire il disegno.
>
> Sidzi Drax le fissò per qualche istante come se volesse commentare la
> scena, poi sembrò cambiare idea. “Oh bene, avevo bisogno di entrambe, è un
> bene trovarvi assieme, risparmieremo tempo” disse in tono sbrigativo,
> “tenente Chorate, esiste un modo di ottenere i log del computer della base
> senza, diciamo, chiederli ai legittimi proprietari, chiunque siano?”
>
> La boliana corrugò la fronte riflettendo, “dipende dalla complessità del
> loro computer e se li hanno cancellati o hanno provato o se sono molto
> antichi o…” si interruppe allo sguardo del capitano, “si signore, esiste”.
>
> “Bene, inizi subito, il comandante Toran sta conducendo una trattativa
> diplomatica che prevedo terrà impegnati i contendenti per parecchie ore, ma
> meglio non rischiare”, ordinò Drax prima di rivolgersi a O’Lauglin, “è
> possibile analizzare i nostri ospiti senza che se ne accorgano?”
>
> L’umana si accigliò, “con l’aiuto del dottor Vadik non dovrei avere
> problemi a farlo, signore”.
>
> “Ottimo”, Drax fece un passo verso l’uscita quando Shinead la richiamò.
>
> “Cosa dovremo cercare, signore?”
>
> “Fantasmi, tenente, fantasmi”.
>
>
>
> *U.S.S. Erinle – Ufficio del Capitano, 10 agosto 2396, ore 15:00*
>
> “Tenente, è già qui, ottimo”.
>
> Drax fece cenno a Sinclair di sedersi prima di sedersi a sua volta alla
> scrivania e fissarlo. Il timoniere obbedì e la sua espressione si fece via
> via sempre più nervosa man mano che il silenzio si protraeva.
>
> “Se è per via quello che è successo in plancia signore, io…” Esplose
> quando non ce la fece più.
>
> “Io non sono suo padre, tenente,” lo interruppe il capitano e Sinclair
> istintivamente si irrigidì, “non mi deve dimostrare la sua indipendenza e
> la sua capacità, le conosco. Non sarebbe qui altrimenti”.
>
> “Si signore”, annuì Sinclair.
>
> “Ho apprezzato il suo spirito di iniziativa e il modo in cui ha gestito le
> cose sulla base”.
>
> “Grazie signore,” rispose Sinclair arrossendo.
>
> “Non staremo trattando con gli skeeter e i nostri ‘ospiti’ se lei non
> avesse fatto un ottimo lavoro con la navetta prima”.
>
> “Ma…”
>
> Drax sollevò un sopracciglio alla domanda e si chinò in avanti verso il
> timoniere fissandolo con intensità.
>
> “Lo spirito di iniziativa è apprezzato se fatto con intelligenza, tenente.
> Non le permetterò più di mettere a rischio la sua vita senza prima
> essermene presa la responsabilità, è chiaro?”
>
> Sinclair si irrigidì nuovamente. “Si signore”.
>
> “Non sto dicendo che non debba rischiarla,” specificò Drax, “ma che non lo
> farà senza la mia autorizzazione, o quella di un superiore. A meno che non
> sia costretto, ovviamente, sono stata chiara?”.
>
> “Si, capitano”, annuì rigidamente Sinclair.
>
> “Se per esempio, durante una pausa delle trattative diplomatiche, volesse
> approfondire la conoscenza della nostra ospite aliena, non avrei nulla in
> contrario.”
>
> “Oh, certo signore, intrattenere gli ospiti diplomatici è uno dei doveri
> degli ufficiali della flotta stellare,” rispose prontamente con un sorriso
> appena accennato Sinclair.
>
> “Esattamente, è fondamentale per fare meglio il nostro lavoro conoscerne
> la cultura, la storia, gli usi..”
>
> “Le abitudini…” Aggiunse il timoniere con un sorriso decisamente più ampio.
>
> “Vedo che capisce quello che intendo, bene. Ora vada e non si faccia
> teletrasportare da nessuna parte”.
>
> Quando Sinclair se ne fu andato, Sidzi Drax Ajen si concesse un sospiro
> stanco che non poteva ancora permettersi, non ancora. Scacciò la stanchezza
> raddrizzando le spalle, si sarebbe rilassata solo quando quella storia
> fosse arrivata alla fine, non prima.
>
> Era stata una fortuna che gli skeeter fossero troppo spaventati dall’aver
> perso la potenza delle armi da accettare le trattative. Se avessero invece
> deciso di rapire nuovamente membri del suo equipaggio, la situazione si
> sarebbe fatta decisamente più brutta. Ora invece erano rinchiusi in sala
> riunioni con il suo primo ufficiale, Drax si concesse un sorriso divertito,
> ricordando l’espressione smarrita di Toran quando gli aveva affidato la
> conduzione della riunione. Per un uomo abituato all’azione, sarebbe stata
> dura imparare il lavoro della diplomazia. Andava bene così, era certa che
> l’ornariano se la sarebbe cavata egregiamente e inconsciamente dato il
> tempo a Chorate di scaricare i dati del computer della base e scoprire di
> chi fosse veramente quella base, mentre O’Lauglin avrebbe determinato se i
> fantasmi erano veramente tali.
>
> Per la prima volta da quando quella storia era iniziata, aveva finalmente
> l’impressione che fossero loro a condurre il gioco, ma, le ricordò Drax dal
> profondo della sua mente, quando mai le cose erano andate come si aspettava?
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> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
> occupati. Bertolt Brecht
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