[Stml10] [03.07 - Drax - Chi ha bisogno di una Libera Uscita?]
Silvia Brunati
sbrunati a gmail.com
Gio 18 Gen 2018 15:20:39 CET
Ehm no, quello che ha fatto il volo è Toran, il tattico galleggia nello
spazio con Alia :P
Silvia
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno 18 gennaio 2018 14:08, LordMax _ <lordmax a gmail.com> ha scritto:
> Ma quindi abbiamo già fatto fuori il tattico?
> ^__^
>
>
>
> 2018-01-18 12:34 GMT+01:00 Fabio <fab4web a email.it>:
>
>> Brava, bel pezzo.
>> Mi piace come hai usato il mio personaggio :)
>>
>> Il giorno 17 gen 2018, alle ore 18:55, Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com>
>> ha scritto:
>>
>> Ciao!
>> Ecco il mio pezzo.
>> E' un pò lungo e ho fatto accadere un pò di cose. Ho giocato un pò con le
>> dinamiche fra i personaggi.
>>
>> Spero vi piaccia
>> Silvia
>>
>> ------------------------------------------------------------
>> ------------------------------------------------------------
>> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
>> occupati. Bertolt Brecht
>> ------------------------------------------------------------
>> ------------------------------------------------------------
>>
>> ***************************************************************
>> *BRANO 3.07*
>> *BRANO PRECEDENTE: **Conoscenze*
>> *TITOLO: C**hi ha bisogno di una Libera Uscita?*
>> *AUTORE: Sidzi Drax*
>> ***************************************************************
>> *Bar “La Stazione Stellare” – Deep Space 5 – 4 settembre 2397 – Ore 22:00*
>> Il locale era affollato al punto che molti dei clienti si erano riversati
>> sulla camminata appena fuori, con i bicchieri in mano, rendendo
>> difficoltoso il passaggio. Risate, musica e voci che cercavano di imporsi
>> l’una sull’altra assaltando le orecchie per martellarle con dolorosa
>> frequenza. Nessuno sembrava farci caso però, in quel momento a Deep Space 5
>> erano ormeggiate tre navi della flotta stellare, quattro mercantili e una
>> nave trasporto passeggeri e sembrava che tutti gli equipaggi si fossero
>> dati appuntamento li.
>> Toran aveva stampato sul viso il sorriso di chi non vede l’ora di godersi
>> la libera uscita mentre, accanto a lui Shinead O’Lauglin mostrava tutti i
>> segni del fastidio alla vista di quella confusione. Convincerla a staccarsi
>> dal laboratorio non era stato facile, ma il consigliere aveva ‘velatamente’
>> suggerito a tutti di godersi questa franchigia e che era auspicabile, se
>> non obbligatorio, che tutti sbarcassero per almeno un paio d’ore per
>> ‘assaporare un po’ di libertà dai ruoli che segnano costantemente le loro
>> vite’. Erano state quelle le sue parole precise accompagnate dal movimento
>> perentorio del dito indice che indicava la direzione della sala
>> teletrasporto.
>> Il comandante Toran aveva storto il naso, ma alla fine le aveva dato
>> ragione: l’equipaggio della Erinle aveva decisamente bisogno di riposo. Il
>> sorriso gli si allargò al pensiero di come la sua vita fosse cambiata negli
>> ultimi tempi: da agente operativo, costantemente sul filo del pericolo, a
>> premuroso comandante che si preoccupa della salute del suo equipaggio.
>> “Comandante..:”
>> “Toran, non siamo in servizio ricorda?”
>> “Sissignore,” rispose Chorate arrossendo subito dopo per l’imbarazzo,
>> “volevo dire Tor..Insomma lei. Come conosce questo posto?” Chiese
>> inglobando con un unico gesto del braccio la passeggiata ed il locale.
>> “Ho una carriera lunga alle spalle,” rispose mantenendosi sul vago Toran
>> mentre valutava la situazione che li attendeva. Il suo sguardo si posò su
>> un gruppetto di persone che rideva troppo rumorosamente giudicandone pose,
>> sguardi e movimenti. “che mi permette di sapere a chi chiedere dove ci si
>> diverte veramente.” Si girò a guardare Chorate e O’Lauglin con un
>> sorrisetto di divertito, “e stasera ci si divertirà alla grande!”
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Passeggiata – Postazione Elevata – Deep Space 5 – 4 settembre 2397 –
>> Contemporaneamente*
>> Robert Naholo era appoggiato alla ringhiera che scorreva lungo la
>> passeggiata superiore con l’espressione annoiata di chi ha troppo tempo
>> libero per le mani e non sa cosa farsene. Aveva appena finito di scorrere
>> le offerte di Deep Space 5 ed ora perdeva tempo nel suo passatempo
>> preferito: guardarsi attorno. *Coppia che farebbe meglio a trovarsi un
>> alloggio; maschio, singolo, stringe troppo il bicchiere dal quale non ha
>> bevuto: in cerca di compagnia? No, attaccabrighe in cerca di vittime. Uhm,
>> perché però non ha bevuto? Le persone di questo tipo solitamente alimentano
>> l’irritabilità con l’alcool. *Spostò lo sguardo a sinistra. *Due maschi,
>> una femmina, divisa della flotta stellare, probabilmente di una delle navi
>> attraccate, non la Erinle, no. Sei persone, ridono, bevono, danno fastidio,
>> con troppa esagerazione. Una femmina ed un maschio, non una coppia,
>> aspiranti tali? Civili, probabilmente; armati, sicuramente pericolosi se
>> infastiditi. L’attaccabrighe farebbe meglio a non scegliere loro. Un
>> ornariano, una boliana ed un’umana, la barzelletta perfetta.*
>> L’ufficiale tattico si staccò dalla ringhiera con uno sbadiglio,
>> incamminandosi a passo lento verso le scale che portavano al piano
>> inferiore. Non capiva perché Toran avesse scelto proprio quel locale per
>> un’uscita dell’equipaggio, solitamente gli ufficiali della flotta stellare
>> si ritrovavano alla “Nave Perduta”, tre ponti sopra, ma il comandante aveva
>> ribattuto con un sorriso allegro che per godere veramente della licenza,
>> avrebbero dovuto mescolarsi, non fare gruppetto con gli ufficiali delle
>> altre navi. “Cerca la noia o il vero divertimento tenente?”
>> L’entusiasmo del comandante Toran era stato contagioso, ma non era per
>> quello che Robert aveva accettato il suo invito. Da quando era salito a
>> bordo della Erinle, aveva capito che l’ornariano non faceva mai nulla per
>> caso e se aveva insistito così tanto perché lui si unisse a loro, doveva
>> per forza esserci qualcosa sotto e Robert aveva tutte le intenzioni di
>> scoprirlo.
>> “Robert ce l’ha fatta!” La giovialità del saluto di Toran era esagerata,
>> sarebbe stato al suo gioco. Ricambiando il sorriso Naholo rispose al saluto
>> e si affiancò a Chorate. Visti da fuori, loro quattro, sembravano due
>> coppie in cerca di divertimento, Robert non poté fare a meno di notare però
>> che sia lui, che Toran avevano preso le due posizioni esterne, tenendo al
>> centro Chorate e O’Lauglin.
>> Il comandante aveva messo a parte le due ufficiali delle sue intenzioni,
>> qualunque fosse il suo piano, o erano all’oscuro come lui?
>> Erano ormai arrivati al locale e Robert provò la strana sensazione che
>> l’avrebbe scoperto presto.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Ufficio del Medico Capo – U.S.S. Erinle – 4 settembre 2397 – Ore 22:15*
>> “Non si fidi del capitano Drax”
>> A quelle parole Friedrich Koll guardò sorpreso il tenente comandante
>> Soraya che continuava ad armeggiare con i suoi ferri a maglia con
>> un’espressione così rilassata che per un momento pensò di aver sentito
>> male. Il consigliere distolse l’attenzione dalla maglia per incontrare il
>> suo sguardo. “Non faccia quell’espressione stupita, signor Koll,” rise,
>> “come tutti i capitani, Sidzi Drax segue alla lettera il regolamento, si
>> presenta alle visite di controllo e ai colloqui, ma ha sviluppato
>> un’abilità particolare nel non far trapelare quello che pensa o sente
>> veramente. Rilascia le informazioni che ritiene necessarie e nulla di più.”
>> All’inizio, quando il consigliere si era presentata nel suo ufficio,
>> Friedrich aveva temuto che fosse per un colloquio conoscitivo. Aveva così
>> tanto da fare che non poteva perdere tempo con quelle cose adesso, aveva
>> pensato irritato. Soraya invece l’aveva riempito di informazioni su tutto
>> quello che riteneva importante lui sapesse sull’equipaggio e sull’Erinle.
>> “Del resto,” proseguì intanto la donna, “un ufficiale con il passato del
>> nostro capitano, deve per forza aver imparato a nascondere quello che pensa
>> veramente…Oh, per diana!” Si interruppe per recuperare un punto della
>> maglia che apparentemente le era sfuggito dal ferro.
>> “Che cosa intende?”
>> Soraya tornò a guardarlo perplessa. “Con cosa?”
>> “Con quello che ha detto.”
>> Il consigliere agitò una mano accompagnando il gesto con un piccolo
>> sbuffo, “non ci faccia caso, dottore, è un’esclamazione della quale non
>> riesco a liberarmi, nella mitologia romana, Diana era…”
>> “No,” la interruppe Koll seccato, “che intendeva dire con quella frase
>> sul capitano:”
>> “Ah, quello,” Soraya sorrise posando i ferri sulle ginocchia. “non è un
>> segreto il passato del capitano, per lo meno non tutto.”
>> Koll la fissò perplesso non sapendo bene come prendere quello che il
>> consigliere aveva appena detto. “E lei?”
>> “Io cosa?” Soraya riprese in mano il suo lavoro.
>> “C’è da fidarsi di lei?”
>> “Assolutamente no.” Ed il sorriso che accompagnò quella frase un po’
>> inquietò Koll.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Hangar Navette – U.S.S. Erinle – 4 settembre 2397 – Ore 22:30*
>> Sinclair sedeva al posto del pilota tamburellando nervosamente con le
>> dita sulla plancia. Avrebbe dovuto essere già su Deep Space 5 a godersi la
>> meritata licenza, ma il comandante Toran gli aveva ordinato di salire sulla
>> navetta ed attendere una sua chiamata. Non gli aveva spiegato come mai, né
>> gli aveva fornito particolari dettagli su quello che avrebbe dovuto fare
>> una volta ricevuta la chiamata. Tutto quello che sapeva è che doveva salire
>> a bordo della navetta, contattare Deep Space 5 e riferire che probabilmente
>> sarebbe uscito per fare dei controlli di routine. Toran gli aveva
>> esplicitamente ordinato di non entrare nello specifico.
>> La cosa più strana non era l’ordine in se, in passato ad Alexander era
>> capitato altre volte di eseguire ordini dei quali inizialmente non aveva
>> capito il fine, ma il modo in cui gli erano stati impartiti. Toran l’aveva
>> invitato a provare il nuovo programma di simulazione sui pirati ideato dal
>> tenente O’Lauglin i cui obiettivi di missione errano quelli che ora
>> l’avevano portato su quella navetta. Sinclair aveva capito che erano ordini
>> reali perché Toran aveva usato ‘Lo sguardo’.
>> Nel corso degli ultimi mesi, il timoniere aveva passato parecchio tempo
>> con il comandante, soprattutto in sala ologrammi, ed aveva imparato che
>> quando lo guardava in quel modo, anche se sorrideva e parlava di argomenti
>> del tutto innocenti, c’era sempre un sottotesto che Alexander doveva
>> capire. Non era mai accaduto al di fuori delle simulazioni però e quando
>> Toran aveva usato ‘Lo sguardo’ prima di sbarcare su Deep Space 5, Sinclair
>> aveva capito che non doveva di certo andare in sala ologrammi.
>> E ora era lì, in attesa ma mezzora, che arrivasse il momento di agire.
>> Nei dettagli di missione della simulazione, ad un certo orario avrebbe
>> dovuto lasciare la nave ed attendere la chiamata di un tizio di nome Kwar
>> che aveva sottratto informazioni importanti ad un gruppo di ufficiali della
>> flotta stellare e aveva necessità di scappare in fretta. Alexander era
>> abbastanza certo che questo Kwar non fosse un vero pirata, ma qualcuno che
>> Toran aveva bisogno fosse allontanato in fretta da Deep Space 5. Come
>> avrebbe fatto a farlo, sinceramente Sinclair non lo sapeva, si augurava che
>> tutto si sarebbe chiarito una volta che la chiamata fosse arrivata.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Bar “La Stazione Stellare” – Deep Space 5 – 4 settembre 2397 – Ore 24:00*
>> Anche se il locale era troppo rumoroso per i suoi gusti, Shinead si stava
>> divertendo. Al di fuori dall’uniforme, il comandante Toran era un uomo che
>> amava divertirsi e far divertire, in grado di affascinare anche chi non lo
>> conosceva. Nemmeno un’ora dopo che erano arrivati, un capannello di persone
>> sii era formato attorno a loro per ascoltare i tragicomici aneddoti di cui
>> l’ornariano sembrava avere una scorta infinita.. Un paio di volte si era
>> ritrovata con le lacrime agli occhi per le risate e lei e Chorate si erano
>> scambiate sguardi sorpresi nel vedere quel nuovo aspetto del comandante.
>> L’unico a non sembrare divertirsi era il tenente Naholo che, appoggiato al
>> bancone, si limitava ad ascoltarli sorseggiando la birra. Ad un certo punto
>> Toran l’aveva abbracciato invitandolo a rilassarsi e per tutta risposta il
>> tenente aveva scosso la testa concedendogli solo un sorriso divertito. A
>> quel punto l’ornariano gli aveva sussurrato qualcosa all’orecchio e l’aveva
>> lasciato alla sua bevanda dopo avergli dato una pacca sulla spalla.
>> un’ora dopo Toran si rivolse a lei e Chorate dopo la conclusione
>> dell’ennesimo racconto, comincio a non avere più storie da raccontare, che
>> ne dite se ci allontaniamo da questo luogo di perdizione?” Un coro di
>> proteste si levò dal gruppo di persone attorno a loro e Toran sorrise
>> divertito, “dovrò pur avere il tempo di vivere le mie avventure per tornare
>> poi a raccontarvele no?”
>> “Sempre che tu le abbia vissute veramente,” ribatté un grosso klingon
>> seduto su uno sgabello a pochi passi da loro. L’ornariano si girò verso di
>> lui portando una mano al petto con espressione ferita.
>> “Giuro che è tutto vero, ma,” sollevò un dito, “se non lo fosse, sarebbe
>> stato bello viverlo”. Nuove risate scoppiarono nel locale, mentre rideva
>> Shinead si sentì tirare per la manica. Si girò a guardare Chorate.
>> “Hai idea di dove sia finito Robert?”
>> Con stupore Shinead si rese conto che l’uomo non era più al suo posto. Da
>> quanto tempo non l’avrebbe saputo dirlo.
>> “No,” rispose perplessa alla boliana, “era qui fino ad un minuto fa.” Si
>> guardarono entrambe attorno, ma c’era decisamente troppa gente per riuscire
>> a distinguere qualcuno. Il sospetto, che fino a quel momento si era
>> sforzata di scacciare che ci fosse qualcosa di strano in quella serata, si
>> fece decisamente più concreto. Shinead aveva scritto troppe trame per
>> programmi olografici per non pensare che ci fosse qualcosa di sospetto in
>> quella serata.
>> “Credo che il comandante stia tramando qualcosa,” commentò Chorate come
>> se le avesse letto nella mente, la sua voce era così bassa che nella
>> confusione Shinead riuscì a mala pena a sentirla, “qualcosa che ha a che
>> fare con quello che abbiamo scoperto prima di arrivare qui.”
>> Si scambiarono un’occhiata di intesa, “e non ci ha detto nulla,” commentò
>> a sua volta Shinead, “ci ha inviate qui con una scusa e non ci ha detto
>> nulla.” Seccata lanciò un’occhiata al comandante che aveva ripreso a tenere
>> banco, “e ci toccherà pure dargli una mano”. “Quella serata non era più
>> divertente come prima.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Bar “La Stazione Stellare” – Deep Space 5 – 4 settembre 2397 – Ore 24:05*
>> Approfittando della confusione, Robert Naholo si era allontanato dal
>> gruppo e da circa mezz’ora attendeva in fondo al locale fingendo di
>> aspettare che il bagno si liberasse. Nel frattempo rimuginava sulle parole
>> che il comandante gli aveva sussurrato all’orecchio quando l’aveva
>> abbracciato.
>> “Alle 24:10 arriverà un messaggero, la sua parola di riconoscimento sarà
>> Kwar. Lo porti fuori di qui.” Per esperienza Robert sapeva che un ordine
>> simile sottintendeva le parole ‘vivo’ e ‘illeso’ e che quindi il suo
>> compito era proteggere questo messaggero a costo della vita. Si chiese, non
>> per la prima volta, se questo Kwar fosse collegato all’assalto delle navi
>> Xinti o se riguardasse l’improvvisa licenza che una certa tenente aveva
>> richiesto, ed ottenuto, prima che arrivassero a Deep Space 5. Alla prima
>> occasione avrebbe preteso chiarimenti in merito a Toran perché se c’era una
>> cosa che non sopportava era essere tenuto all’oscuro, soprattutto se si
>> trattava di cose che rientravano nelle sue competenze, o, se non lo
>> facevano, ci andavano molto vicine. Per il momento avrebbe fatto quello che
>> gli era stato chiesto ed avrebbe tenuto occhi ed orecchie aperte per questo
>> Kwar.
>> La porta del bagno si aprì per fare uscire un’andoriana malferma sui
>> piedi, come se avesse bevuto troppo. Robert le lanciò una rapida occhiata
>> valutandola. Sembrava brilla, su questo non c’erano dubbi, ma non così
>> tanto da non riuscire a camminare. L’andoriana fece un passo in avanti,
>> inciampò su una sedia e cadde dritta fra le braccia di Robert che
>> istintivamente l’afferrò.
>> Fece appena in tempo a sentire la parola ‘Kwar’ prima che lei lo baciasse.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Navetta “Felix” – Spazio attorno a Deep Space 5 – 4 settembre 2397 – Ore
>> 24:10*
>> Sinclair lanciava diagnostiche dalla navetta in direzione della Erinle
>> fingendo di effettuare i controlli che nessuno gli aveva ordinato di fare.
>> Erano tutti programmi che avrebbe potuto interrompere immediatamente,
>> qualora fosse arrivata la chiamata del misterioso Kwar. Nessuno, né
>> sull’Erinle, né da Deep Space 5 aveva obiettato alla sua richiesta di
>> permesso di uscire nello spazio con la navetta. Il capitano in persona,
>> dalla plancia, si era raccomandata che facesse il suo lavoro con
>> attenzione. Segno che Sidzi Drax sapeva il perché Sinclair doveva uscire
>> nello spazio, segno che non si era sbagliato ad interpretare gli ordini del
>> comandante Toran, segno che se questi ordini non gli erano stati dati
>> direttamente e apertamente, c’era qualcosa sotto.
>> Tenendo a stendo a bada l’impazienza, Sinclair riprese a tamburellare con
>> le dita sulla console.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Bar “La Stazione Stellare” – Deep Space 5 – 4 settembre 2397 –
>> Contemporaneamente*
>> Toran svuotò il suo bicchiere e rispose ad una battuta di uno dei suoi
>> nuovi amici strappando altre risate. Avrebbe potuto continuare all’infinito
>> se necessario, ma sapeva che non avrebbe potuto tirare troppo la corda e
>> stava finendo l’inventiva. Naholo aveva una finestra di tempo molto piccola
>> in cui tutto sarebbe potuto andare bene o terribilmente male, si augurò che
>> Alia ce la facesse a mettersi in contatto con lui. Per come era la
>> situazione ora lui non poteva fare altro che continuare ad attirare
>> l’attenzione. Più le persone si fossero concentrate su di lui, meno
>> avrebbero notato quello che succedeva in un altro punto del locale.
>> “Se pensate che le sue storie siano divertenti, aspettate di sentire
>> quelle che riguardano come lo abbiamo conosciuto!” La voce di Shinead si
>> levò sopra le altre approfittando di un momento di silenzio. Toran lanciò
>> un’occhiata sorpresa alla donna che, salita su una sedia, con una bottiglia
>> di sidro in mano, si lanciava in un racconto totalmente inventato su come
>> lei e Chorate l’avessero incontrato due anni prima. La boliana incorporava
>> e ingigantiva il racconto dell’ufficiale scientifico con una serie di
>> particolari che rendevano la storia decisamente più interessante delle sue. *Grazie
>> al cielo! *Pensò sollevato l’ornariano approfittando dell’inaspettata
>> pausa che le due gli stavano regalando.
>> Con la coda dell’occhio, dietro al loro gruppo, gli sembrò di intravedere
>> Naholo, ma lo spiraglio fra le persone che gli aveva permesso di vederlo si
>> chiuse troppo presto perché potesse verificare se avesse preso contato con
>> Alia.
>>
>>
>>
>>
>> *Navetta “Felix” – Spazio attorno a Deep Space 5 – 4 settembre 2397 – Ore
>> 24:15*
>> =^= Koll a Sinclair, mi sente tenente?=^=
>> “Forte e chiaro dottore, cosa posso fare per lei?” La voce del dottore
>> sembrava preoccupata.
>> =^= Il capitano mi ha ordinato di tenermi pronto per un trasporto di
>> emergenza proveniente dalla sua navetta, ha detto, precise parole, ‘che
>> potrebbe esserci bisogno del mio aiuto. Ora io odio le frasi criptiche, lei
>> può dirmi qualcosa di più?=^=
>> “Magari…” mormorò Sinclar prima di rispondere un più diplomatico, “ne so
>> quanto lei signore”.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Bar “La Stazione Stellare” – Deep Space 5 – 4 settembre 2397 – Pochi
>> secondi dopo*
>> Se una bella andoriana ti si getta fra le braccia e ti bacia, chi sei tu
>> per rifiutare? Se quella stessa andoriana sussurra la parolina magica che
>> stavi aspettando, cos’altro puoi fare se non stringerla fra le tua braccia
>> e ricambiare quel bacio e continuarlo mentre ti sposti verso l’uscita
>> portandola con te? Diamine, quante volte ti capiterà un’altra occasione
>> simile? Staccandosi solo un’istante per riprendere fiato e valutare quanto
>> mancava all’uscita, Robert fu colto totalmente di sorpresa quando lei gli
>> saltò in braccio stringendo le gambe dietro la sua schiena e afferrando con
>> entrambe le mani il suo volto. “Hai una stanza?”
>> “Tutte quelle che vuoi.” Ribatté lui osservando affascinato le antenne
>> azzurre che si tendevano verso di lui come due secondi occhi per poi
>> reclamare nuovamente le labbra dell’andoriana, “tutte quelle che vuoi.”
>> Ripeté fra un bacio e l’altro portandola di peso con se verso l’uscita.
>> “Ehi!” Una mano si posò pesantemente sulla sua spalla rischiando di far
>> cadere entrambi. Robert si girò verso l’energumeno che aveva interrotto il
>> suo cammino.
>> “Che palle, Tov,” protestò l’andoriana, “mi sto divertendo!”
>> “Il capo ha detto di non allontanarsi.” Ribatté ringhiando l’altro.
>> “Eri tu quello che voleva farsi un goccetto e che ha proposto di venire
>> qui! ” Gli gridò lei allungando un pugno chiuso verso il suo volto, Robert
>> cercò di non perdere l’equilibrio mentre lei si piegava in avanti. “Ora
>> lasciami divertire!”
>> “Giusto,” intervenne lui tirandola nuovamente verso di lui, “lasciaci
>> divertire…”
>> L’andoriana gli rivolse un sorriso da ubriaca e tornò ad avvicinare il
>> viso al suo, mentre il tizio di nome Tov li fissava torvo. Probabilmente
>> non era così che si era aspettato che finisse la serata quando l’aveva
>> invitata a uscire. “Tornatene al tavolo con gli altri,” lo invitò
>> l’andoriana e, mentre quello sembrava combattuto sul da farsi, Robert
>> valutò distanza dall’uscita, dimensioni di Tov, tempo necessario a
>> stenderlo e fuggire con la ragazza.
>> La soluzione al problema venne risolta dall’improvviso scoppiare di
>> risate alle loro spalle che distrasse Tov e permise a lui di coprire gli
>> ultimi metri che li separavano dall’uscita.
>> Quando furono all’aperto, Kwar o chiunque fosse l’andoriana, smise di
>> stringerlo e saltò a terra.
>> “Andiamo,” le disse Robert afferrandola per la mano e dirigendosi a passo
>> veloce verso uno dei turboascendori.
>> “Molo d’attracco 6,” ribatté lei mentre dietro di loro cominciavano a
>> levarsi voci agitate.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Bar “La Stazione Stellare” – Deep Space 5 – 4 settembre 2397 –
>> Contemporaneamente*
>> Chorate si era seduta sul tavolo, non perché non ci fosse altro posto
>> dove sedersi, ma perché in questo modo avrebbe avuto una visuale migliore
>> del locale. Certo non era come quella di Shinead che, in piedi sulla sedia,
>> superava le teste di quelli che li circondavano, ma comunque riusciva a
>> vedere qualcosa di più di prima.
>> “…così,” stava dicendo l’ufficiale scientifico, “mentre noi due cercavamo
>> di far capire a questo testone, che no non eravamo interessate a quello che
>> offriva..”
>> “Lo baciammo..”
>> “Lo bac…cosa?” Shinead guardò sorpresa Chorate che gli fece
>> freneticamente cenno di continuare mentre cercava di non perdere di vista
>> il tenente Naholo.
>> “Lo baciammo sulle guance,” riprese a parlare Shinead, dopo un secondo,
>> mentre poco distante Toran seguiva lo sguardo della boliana e con una scusa
>> si allontanava in quella direzione. “Perché alla fine quando mai ti capita
>> un’occasione del genere?”
>> “E che uomo! Così grande e possente!” Aggiunse Chorate vedendo Toran
>> avvicinare un tizio che era grosso il doppio di lui.
>> “..non direi proprio così grosso,” la corresse Shinead perplessa cercando
>> di continuare la storia e nello stesso tempo vedere cosa stesse succedendo,
>> “era solo…”
>> “Molto, ma molto muscoloso e arrabbiato…” offrì Chorate.
>> “Arrabbiato , si giusto, così arrabbiato che noi non gli prestassimo la
>> dovuta attenzione che ci sentimmo in dovere di..”
>> “Picchiarlo.”
>> “Picchiarlo! Picchiarlo?”
>> Il suono di qualcosa di pesante che cadeva sopra un tavolo mandandolo in
>> pezzi, coprì l’esclamazione di Shinead che aveva visto il volo del
>> comandante Toran in direzione dello sfortunato tavolino.
>> “Credo sia venuto il momento di andare via!” Esclamò Chorate afferrando
>> l’umana per un braccio. Shinead saltò a terra senza farselo dire due volte
>> ed insieme cercarono di farsi largo fra la folla per raggiungere Toran.
>> “Ci dovranno delle spiegazioni.” Mugugnò la boliana.
>> “Un sacco di spiegazioni”, annuì Shinead.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Navetta “Felix” – Spazio attorno a Deep Space 5 – 4 settembre 2397 – Ore
>> 24:30*
>> “=^= Kwar! Kwar! =^=
>> Era la voce di Naholo quella? Sinclair si raddrizzò di colpo sul sedile-e
>> si affrettò a rispondere.
>> “Qui navetta Felix! Vi ricevo!”
>> =^= Molo d’attracco 6, tenente, si muova! =^=
>> Digitando rapidamente i comandi, Sinclair mosse la navetta verso la
>> direzione indicata.
>> “Arrivo previsto fra un minuto, devo attaccare o…”
>> =^= Non credo sarà necessario =^=
>> Fu in quel momento che i sensori della navetta segnalarono la presenza di
>> due forme di vita che galleggiavano nello spazio.
>>
>>
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