[Stml11] [Stml 11] 06.00 - Fantasmi - Francesca Alluso
Reis Squiretaker
vanessa_reis_squirtaker a outlook.it
Ven 17 Apr 2015 09:58:22 CEST
Grazie.. spero di aver interpretato bene il tuo Ichbur.. dei “nuovi” rispetto al varo iniziale è l’unico che ho usato..
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Tenente Comandante Francesca Alluso
Capo SEC/TAT
USS Togukawa NCC-51868
[CV]: http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=114
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From: ten.peter.ichbur
Sent: Thursday, April 16, 2015 9:48 PM
To: USS Tokugawa
Subject: Re: [Stml11] [Stml 11] 06.00 - Fantasmi - Francesca Alluso
Scusate il leggero ritardo! Comunque è un bel teaser, niente male brava!
Enviado de Samsung Mobile
-------- Mensaje original --------
De: Reis Squiretaker
Fecha:15/04/2015 11:29 (GMT+01:00)
Para: USS Tokugawa
Asunto: [Stml11] [Stml 11] 06.00 - Fantasmi - Francesca Alluso
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Ecco qua il teaser/brano/reimbarco.. criticate pure XD
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Quadrante Beta – Planetoide Classe K – Prigione Federale Morpheus – Ufficio della Direttrice Lenkis - 28 ottobre 2394 – Ore 10.40
“Direttrice Lenkis, c’è l’ammiraglio Hank Vitelyus in linea.. livello comunicazione SSC 47 signora..”
“Molto bene signor Jonathan, visualizzare sullo schermo principale.. darò io stessa il via alla trasmissione non appena tutti avrete lasciato il mio ufficio..”
Con un cenno al vice, questi aprì la porta lasciando defluire nel corridoio esterno la decina di persone ancora assiepate attorno al tavolo delle riunioni nell’ufficio della Lenkis.
Quest’ultima si accomodò sulla sua poltrona.. se ne era fatta installare una al centro della stanza.. sebbene si discostasse dalla semplicità delle poltrone da capitano della Flotta, essendo molto più ricercata ed elaborata, la funzione era la stessa. Dominare l’ufficio.. che a sua volta era posto sulla torre più alta dell’intero apparato detentivo. Da lì si poteva osservare praticamente tutto, dentro e fuori la prigione.
Il complesso sembrava un piccolo alveare immerso in una pianura brulla e sterile.. non cresceva nulla attorno ai campi contenitivi pressurizzati che delimitavano l’area di detenzione.
L’unica bellezza di quell’aspro paesaggio erano i giochi di luce che derivavano dalle rifrazioni delle due piccole lune che illuminavano il pianeta riflettendo come due specchi i raggi della lontana stella solare del sistema.
Era il posto perfetto per una prigione.. e per una donna come la Lenkis che amava essere autonoma nelle proprie decisioni. Erano passati vent’anni da quando aveva assunto la direzione di “Morpheus” e nessuno era riuscito ad evadere. Certo ci avevano provato, ma i sistemi difensivi della prigione e le unità navali di stanza nel sistema avevano sempre svolto egregiamente la propria funzione.
Senza contare che lei si era personalmente assicurata di tarpare le ali ai detenuti più promettenti o più recidivi.
Sapeva già cosa l’ammiraglio voleva.. le sarebbe potuto costare la carriera se la cosa non fosse andata nel verso giusto.. ma aveva studiato delle contromisure anche in quel caso.
Lasciando passare ancora qualche secondo premette il pulsante di avvio posto sul bracciolo sinistro della sua poltrona e sullo schermo apparve il faccione rubicondo dell’ammiraglio, col suo odioso naso a patata.
=^= Direttrice Lenkis.. spero abbia riflettuto sulla mia proposta =^=
“Certamente.. e sinceramente non vedo come potrei negarle questo favore.. dietro debita ricompensa..”
=^= Ovviamente.. converrà con me che è per il bene della Federazione e… =^=
KAAAAAAAAABOOOOOOOOOOOOOOM
Uno scoppio devastante che fece tremare la torre, come un’onda di terremoto..
Seguito dal segnale dell’allarme rosso.
In vent’anni mai era scoppiato l’allarme rosso.. il massimo livello di sicurezza raggiunto era stato l’arancione.
Gli schermi di sorveglianza della base si spensero uno per uno.. prima che altri scoppi rimbombassero ovunque..
La direttrice Lenkis afferrò un phaser prima di essere scaraventata a terra dall’onda d’urto.. la porta del suo ufficio era stata fatta saltare.. lei sparò in mezzo al fumo.. si udirono dei gemiti e il suono di due corpi che cadevano..
Poi l’inferno.. mentre lei sparava in mezzo al fumo si sentì immobilizzare alle spalle..
* non è possibile, da dove sono sbucati.. dannazione! *
Fu disarmata e quattro uomini incappucciati dominavano su di lei
“Chi diavolo siete! La pagherete cara!”
Per tutta risposta la direttrice fu immobilizzata a terra piantandole dei pungoli nelle mani aperte, strappandole urla di dolore.. ma fu solo l’inizio..
In quattro ci si accanirono sopra selvaggiamente.. fra le sue grida di dolore e le loro di libidinosa ferocia sessuale.
Il tutto di fronte ad un inorridito ammiraglio, il cui volto aveva perso del tutto colore.
Mentre i quattro si divertivano, apparve un umanoide alto, dinoccolato, dalle lunghe membra biancastre e dagli occhi vitrei.
Lentamente si accomodò sulla poltrona della Lenkis e si limitò a pronunciare
=^= Dobbiamo ridiscutere il nostro accordo ammiraglio.. Se vuole ancora il mio aiuto, questa volta si farà a modo mio =^=
Senza lasciare tempo al suo interlocutore di rispondere, troncò la trasmissione.. e si concentrò sulla scena che aveva di fronte, leccandosi le labbra con un ghigno di soddisfazione.
Quadrante Alfa – Terra – San Francisco – Centro Operativo della Flotta – Ufficio del Comandante della Sezione Sicurezza – 20 gennaio 2395 – Ore 11.33
Attorno ad un grande tavolo ellittico erano riuniti una ventina di uomini, di vario grado ed etnia.. C’erano numerosi posti vuoti, ma il vice ammiraglio Mastrers deputato a presiedere a quella riunione d’emergenza aveva comunque dato l’ok per il via ai lavori.
“Come ben sapete, la Federazione ha subito attacchi ad opera di cellule terroristiche.. sono da definirsi tali anche se non agiscono nella maniera abituale.. il loro obbiettivo non sono stragi, ma svolgono missioni ben organizzate. I loro obbiettivi sono esperti scienziati, con diversa preparazione accademica, come è successo qua sulla Terra, ma anche su Vulcano e su Tellar. Gli uomini che abbiamo messo loro di scorta hanno fatto una brutta fine.. seviziati e torturati. Avete tutto nei file che vi sono stati consegnati. A questi rapimenti sono susseguiti attacchi ad installazioni secondarie con lo scopo di approvvigionarsi di materiali e macchinari di vario genere e natura.. quale sia il loro piano è ignoto! Il vostro compito è scoprirlo!”
L’oratore si prese un minuto di pausa, sondando con lo sguardo le espressioni facciali dei cinque capitani e dei loro primi ufficiali. Sarebbero stati loro a rischiare navi e carriera per scoprire cosa c’era sotto.
“Voi signori sarete i nostri segugi.. dovete stanare la minaccia senza impegnarvi in combattimento se non strettamente necessario. Avrete in supporto due navi Classe Intrepid. Fare svolgere a loro il lavoro sporco. Lascerò al Contrammiraglio Crom il compito di illustrare a ciascuno di voi l’incarico che vi è stato affidato, con i parametri di missione. Siete in pochi, ma sarete dotati di un codice operativo che vi permetterà di richiedere e soprattutto di ottenere l’appoggio incondizionato di ogni nave Federale in vostro aiuto, quale che sia la loro missione, al di fuori ovviamente di navi impegnate contro un nemico della Federazione”.
Mentre Mastrers abbandonava la sala, Crom si alzò in piedi ed andò a prendere posto accanto ad un proiettore.. la sua espressione aveva perso la sua proverbiale bonarietà.
A Maximilien questo non sembrava minimamente un buon segno.. la Togukawa aveva subito un’enormità di danni nelle missioni precedenti.. era stata riparata più volte ed erano ritornati in azione più determinati che prima. L’avrebbero fatto anche stavolta, ma con molti cadetti in più vista la strage perpetuata da quel pazzo nexariano di Taor.
A causa sua la Togukawa era stata ferma mesi per le riparazioni.. e sempre a causa sua era stata scelta per venire immischiata in questa caccia ai fantasmi. Fantasmi col gusto del macabro e della tortura.. fantasmi in grado di attaccare la Federazione senza lasciare tracce e capaci di procurarsi manodopera selezionata e materie prime per costruire qualcosa.. fantasmi che preoccupavano non soltanto lui e gli altri quattro capitani lì riuniti, ma anche un’inguaribile ottimista come il denobulano Crom.
Avrebbe voluto parlare dell’intera faccenda con Damien, ma suo fratello era irreperibile da quasi due mesi.
40 anni luce da SOL III – USS Togukawa – Curvatura 6 – Alloggio Capo OPS – 27 febbraio 2395 – ore 07.33
Raji non riusciva a prendere sonno.. non appena chiudeva gli occhi iniziava una fase rem fatta di piccoli sogni o incubi indistinti.. chi poteva dirlo.. non era tranquillo.. certo non poteva esserlo pienamente dopo quello che avevano visto il giorno precedente.
Un intera base di supporto logistico della Federazione era stata spazzata via: oltre un centinaio di caduti ed un pugno di feriti.. molti dei quali vaneggiavano di ombre assassine e crudeli.
Probabilmente erano scioccati così come lo era l’intero equipaggio della Togukawa ma lo stress per aver subito l’attacco ed essersene salvati aveva giocato brutti scherzi alla loro memoria.
Certo qualcosa di vero ci doveva essere con tutti quei corpi così oscenamente conciati.. come qualcuno che si fosse voluto divertire con loro dopo averli ammazzati.
Vikram si sforzò di non pensarci ma non ci riusciva.. si era ripromesso di parlarne quanto prima col Consigliere di bordo, ma aveva bisogno di dormire per rimanere lucido. Con quei cadetti nella squadra non poteva più permettersi di delegare nulla.. non che l’avesse mai fatto volentieri, ma ormai si poteva fidare giusto del Tenente JG Bell. L’unica che non l’aveva deluso in nessun frangente da quando era salita a bordo tre anni prima. Gli altri erano stati uccisi o trasferiti e i nuovi li doveva ancora testare.. ci sarebbero voluti dei mesi.
All’ennesimo tentativo di prendere sonno, Raji decise di alzarsi e di dedicarsi alla meditazione. A caldo non era riuscito a farlo.. adesso erano passate svariate ore, poteva riprovarci..
Si mise nella sua posizione preferita e lasciò scorrere il tutto cercando di isolare la mente.. così come gli avevano insegnato a fare..
Non si rese conto del tempo e dello spazio.. rimase come sospeso nel vuoto per un periodo indefinito.. finché non ebbe un’imprevista visione.. si trovava a bordo.. al suo posto in plancia.. ma la Togukawa stava perdendo quota.. era intatta.. ma insensibile ad ogni suo tentativo di ripristinarla.. avvertiva chiaramente la gravità.. si sentiva trascinato in un vortice gravitazionale, come se tutto fosse sulle sue spalle.. sentiva le urla, le grida, le esclamazioni.. del capitano, di Hair e Juliette e degli altri.. l’angoscia permeava il tutto.. poi all’improvviso il contorno svanì.. restava solo lui a precipitare nel vuoto.. all’improvviso una mano apparve dall’alto in mezzo al nulla.. una mano femminile.. l’afferrò d’istinto e mentre veniva tirato lentamente su, si avvide di un braccialetto rosso e bianco che avvolgeva il polso della donna.. la fattura era indù.. il simbolo che caratterizzava il braccialetto rosso era inconfondibile.. aveva donato lui quel bracciale alla commemorazione di un’amica.. rosso per simboleggiare la forza che aveva quella donna.. ora insieme a quello rosso ce n’era uno simile di un bianco scintillante: un nuovo inizio..
Raji si risvegliò dalla meditazione di soprassalto.. pensava a lei.. dopo più di quattro anni, Francesca Alluso era tornata a fargli visita.. il cuore sembrava scoppiargli nel petto..
Ben presto si accorse che non era l’emozione.. palpitazioni forti, sensazione che perdesse dei battiti, fiato corto ed irregolare, fastidio al torace..
Si allungò con fatica verso l’uniforme.. ne attivò il comunicatore..
=^= Vikram a infermeria.. aiuto! =^=
45 anni luce da SOL III – USS Togukawa – Curvatura 6 – Sala Tattica – 3 marzo 2395 – ore 16.21
“Il signor Vikram come sta?”
Lo sguardo del Capitano Tracey si poggiò su De Chirico
“E’ stato due giorni fuori conoscenza, un po’ indotta ed un po’ come se il suo organismo si fosse messo sulla difensiva.. il problema che lo affligge dal punto di vista cardiaco può dare vita a certi scompensi di tanto in tanto..”
“Non aveva mai manifestato niente del genere ed è con me da quando sono al Comando. Abbiamo dovuto affrontare stress molto maggiori di questa caccia..”
“Vero Capitano, ma non so dirle di più.. non parla. Non ha problemi di natura medica e pertanto ho delegato il Consigliere a trovare una metodologia per farlo ritornare in sé. Ha subito un fortissimo shock emotivo”.
Ichbur, col suo consueto approccio pratico, si intromise nella conversazione interrompendo De Chirico:
“Dai rapporti risulta che in stato d’incoscienza blaterasse qualcosa no? Cosa diceva? Qualcosa di utile per capire se è stato aggredito?”
“No Comandante, nessun segno fisico.. è una questione psicologica. Che ha causato una crisi cardiaca di lieve entità, ma del tutto compatibile con la problematica del signor Vikram riportata sulla sua cartella clinica. Detto ciò ha parlato in dialetto indiano.. l’unica cosa che il traduttore è riuscito a riformulare è stato un qualcosa relativo ad un ritorno.. anzi per essere precisi a qualcosa che era tornata. Non so dire però a cosa si riferisse. Come detto ci sta pensando il Consigliere.”
Il Capitano Tracey decise che quell’incontro era durato fin troppo. De Chirico non amava mai quei briefing e Ichbur lo metteva in difficoltà senza volerlo. Il primo era troppo pianificatore ed organizzatore per non avere problemi ad interfacciarsi con uno molto più legato al lato pratico ed istintivo delle cose come il suo Primo Ufficiale.
Maximilien pertanto ringraziò e congedò il Medico di Bordo e rimase solo col suo vice.
“Numero Uno dovrà accollarsi l’onere di controllare al posto di Vikram il Turno Delta. Modifichi le assegnazioni dei turni di servizio. Vi scambierete di turno lei e Carpenter. A lui andrà provvisoriamente il comando del Beta, mentre lei guiderà il Gamma e sarà l’ufficiale anziano di riferimento per quelli del turno Delta.”
Ichbur non disse nulla, ma Maximilien intuì i pensieri del suo vice e facendo un cenno di assenso continuò a snocciolare cambi di turno:
“Nel turno Alfa voglio Shnar al timone, Girlan alla postazione scientifica, Bell a quella operativa mentre Tanas come responsabile sicurezza. Nel caso ce ne fosse bisogno, ma ne dubito, si senta libero di spiegare al Tenente Syntrey che ci serve lei per aiutare Carpenter nel turno Beta: si dovrebbero compensare come competenze. In ogni caso, sarò io il loro l’ufficiale anziano di riferimento. Le altre assegnazioni le faccia pure come preferisce, seguendo pure le richieste delle varie sezioni se occorre”.
Ichbur si limitò ad annuire ed attese un cenno del suo Capitano per lasciare la Sala Tattica.
70 anni luce da SOL III – USS Togukawa – Alloggio Albert e Juliette Hair – 27 marzo 2395 – ore 02.09
Juliette stava dormendo dolcemente accoccolata su se stessa in posizione fetale, quando all’improvviso le arrivò un calcione dal marito..
Un male intenso ad una caviglia la fece saltare su in maniera scomposta ed iraconda si rigirò verso Albert brontolando ad alta voce una serie di improperi e recriminazioni. Di solito era lei a scalciare lui, ma quella volta le aveva reso pan per focaccia.. un male tremendo..
Non sentendo movimenti da parte del marito, Juliette esasperata tentò la strada dell’attacco diretto.. sarebbe servito per delle scuse e probabilmente ci avrebbe guadagnato un bel massaggio riparatore..
“La prossima volta uccidimi visto che ci sei!! Ma sei scemo? Possibile che ti giri come un rinoceronte alla carica? Non sai che siamo in due qua su sto letto?”
Nessuna risposta.
Imbufalita, Juliette si voltò di scatto strappando via il lenzuolo da sopra al marito.
Nel giro di un secondo, la sua espressione si tramutò in terrore puro.. Albert era bianchissimo in volto.. gli occhi come se fosse preda di un attacco epilettico..
Juliette sapeva che non aveva di questi problemi.. l’unica spiegazione è che fosse in quella trance che aveva imparato malamente ad utilizzare già in passato.
Qualunque cosa fosse, l’aveva spaventato così tanto da ridurlo così..
Juliette si lanciò sul comunicatore ed emise fra i singhiozzi due sole parole
=^= Infermeria, aiuto! =^=
90 anni luce da SOL III – USS Togukawa – Curvatura 6 – Plancia – Turno Delta – 14 aprile 2395 – ore 00.40
Il tenente JG Sandi sedeva nervosamente sulla poltrona del Capitano.. sapeva di poter contare sul Comandante Ichbur in caso di necessità.. ma da quando era salito a bordo di quella nave si era intimamente convinto che erano stati maledetti da qualche divinità aliena.
Tutti, ma proprio tutti gli ufficiali superiori in grado di aver qualche capacità mentale o telepatica erano stati attaccati. L’unico che resisteva era il Capitano.. che però accusava tremende emicranie, anche se cercava di dissimulare il tutto.
Le voci si inseguivano in via informale e prendevano forma e nuova linfa ogni volta che venivano raccontate.
Come se ciò non bastasse, la USS Togukawa stava viaggiando parzialmente alla cieca.. la maggior parte dei sistemi computerizzati erano andati in ripristino quasi in contemporanea.. senza che nessuno dalla sala macchine avesse mai nemmeno pensato di avviare decine e decine di subroutine contemporaneamente.
Aveva ordinato l’allarme blu ed era in costante contatto col Tenente Lind che stava verificando coi sensori l’intero apparato della nave.. lanciando programmi di diagnostica di livello 3 e 4.. nulla di irregolare.. nulla di strano da meritare una diagnostica a livello 1 o 2 o peggio l’emanazione di un allarme giallo.
USS Togukawa – Alloggio Ufficiali attualmente non in uso – Contemporaneamente
Francesca era confusa, si sentiva come pizzicare ovunque nel corpo e nella mente.. cercò di uscire dal suo alloggio, ma la porta non si aprì come accadeva di consueto.
“Computer.. anomalia porta alloggio n°15.. codice sicurezza Alluso-alfa070-phi359.. aprire porta”
=^= Attendere prego.. esame vocale e visivo in corso =^=
“Computer.. ripeto codice sicurezza Alluso-alfa070-phi359.. richiedo sblocco porta del mio alloggio”
=^= Riconoscimento vocale e visivo completato.. codice sicurezza valido ma non operativo. =^=
“Computer.. codice manutentivo primario heta-alfa-ni-2390.. lancio subroutine sicurezza numero 152015.. sblocco porta alloggio ufficiali 15”
=^= Riconoscimento effettuato. Bentornata a bordo =^=
* Bentornata? Ammasso di ferraglia ma che stai dicendo? E’ tempo che con Hair ti diamo una controllata ai circuiti *
Senza indugiare oltre, Francesca lasciò il proprio alloggio per dirigersi verso il turbo ascensore.
USS Togukawa – Plancia – Turno Delta – 14 aprile 2395 – ore 00.55
=^= A parte una subroutine di sicurezza che è partita in maniera autonoma, qua sotto è tutto in ordine =^=
“Grazie Tenente Lind.. chiudo”
Il facente funzione di Capitano del turno Delta si lasciò scappare un rumoroso sospiro di sollievo prima di interrompere la trasmissione, facendo sorridere Juliette.
All’improvviso le porte della plancia si aprirono ed entrò una donna dai capelli lunghi biondo scuri e dai penetranti occhi marroni.. era un ufficiale della sicurezza.. un tenente quindi il più alto in grado in plancia.. con un uniforme che le stava in maniera impeccabile se non fosse come sdrucita qua e là.. come portata per troppo tempo.
La donna si soffermò sulla porta e scrutò l’intero turno Delta in plancia, finendo per soffermarsi prima intensamente sul povero guardiamarina della sicurezza seduto in consolle tattica e poi decisamente su Sandi.
Che deglutì pesantemente prima di ergersi in piedi.
* Questa chi diavolo è? *
Prima che potesse dar aria ai propri pensieri, Sandi si sentì rivolgere la parola dalla donna
“Facente funzioni di Capitano vorrei che mi dichiarasse nome e grado suo e di tutti i membri dell’equipaggio in questo momento operativi in Plancia.. non ne conosco nessuno.. ed esigo una spiegazione”
La voce era ferma, decisa, sebbene impastata come se avesse taciuto per tanto tempo, Sandi si sentì gelare il sangue nelle vene.. era una sua diretta superiore, ma non aveva mai visto quella donna prima e riuscì a mantenere la mente lucida.
“Guardiamarina Phillips allarme giallo!”
“Guardiamarina Wellin allerti la Syntrey.. sicurezza in plancia.. phaser su stordimento!”
“Guardiamarina Telec.. richieda con urgenza l’intervento del Comandante Ichbur in plancia!”
USS Togukawa – Alloggio del Capitano – Contemporaneamente
Maximilien stava riposando, alternando sogni agitati a momenti di risveglio costellati dall’emicrania..
De Chirico e il suo staff avevano provato ogni cosa, ma tutti i pazienti avevano avuto sintomatologie differenti e non si riusciva a capire cosa fosse..
Tracey resisteva da giorni ormai.. ed era allo stremo.. aveva affidato ogni cosa a Ichbur e odiava farlo.. Rimaneva impassibile sulla sua poltrona durante il turno Alfa, agognando il momento in cui potesse rifugiarsi altrove.. in sala tattica o nel suo ufficio..
La mancanza di sonno stava danneggiando il suo spirito ed il suo corpo.. ma Maximilien lottava e ciò era la cosa più importante..
Sentì distintamente l’allarme giallo.. e tentò di alzarsi in piedi, ma crollò in ginocchio e riprese a vomitare.
USS Togukawa – Alloggio del Primo Ufficiale – Contemporaneamente
Ichbur dormiva vestito in uniforme e quando sentì l’allarme giallo prima e poi la richiesta di presentarsi in plancia con urgenza sia lui sia la sicurezza si buttò giù dal letto ed nel giro di trenta secondi varcava ad amplissime falcate la soglia del suo alloggio.
* Se quell’idiota di Sandi s’è messo nuovamente paura per nulla, lo eietto nello spazio *
USS Togukawa – Alloggio Capo OPS – Contemporaneamente
L’allarme e la richiesta di intervento inaspettato avevano colto di sorpresa sia Syntrey sia i suoi gatti che dormivano su di lei.. il suo alzarsi improvviso li aveva fatti innervosire e ora Lupin, Jigen e Fujiko, miagolavano indispettiti nei confronti della padrona, arruffando il pelo.
Lei si vestì alla svelta, dedicando pochi istanti ad una rapida carezza ai tre felini che però non cambiarono atteggiamento.
Lei afferrò il phaser e si allontanò scrollando le spalle.
Una volta uscita dal suo alloggio si mise in contatto coi suoi uomini
“Squadra 1 pronti ad entrare in plancia con me fra massimo 4 minuti!”
=^= Roger =^=
“Signor Tanas prenda la squadra 2 ed entri in plancia dall’accesso secondario”
Un grugnito che doveva corrispondere ad un sì le confermò l’accettazione dell’ordine da parte del klingon.
“Squadra 3 isolare il ponte 1!”
=^= Sissignora =^=
USS Togukawa – Plancia – 14 aprile 2395 – ore 01.03
All’arrivo di Ichbur in plancia la situazione era di grande confusione.
V’era un guardiamarina a terra della sezione sicurezza, chiaramente svenuto..
Molti altri stavano alle loro consolle con gli occhi sgranati e Sandi balbettava qualcosa dalla poltrona di comando.. gli rivolse uno sguardo implorante prima di accasciarsi privo di sensi.
Icbur non perse tempo.. con un agile salto si piazzò in mezzo alla plancia torreggiando su quella donna che portava i gradi e l’uniforme della sicurezza ed assumendo una posizione difensiva del corpo a corpo.
“Sono il Comandante Peter Ichbur, Primo Ufficiale di questa nave.. riveli il suo nome e la sua identità Tenente.. dopodiché si inginocchi con le mani dietro la testa.. è un ordine!”
“Sono il Tenente Alluso, ufficiale responsabile tattico e capo della sicurezza della USS Togukawa! E chiedo scusa, ma prendo ordini solo dal Capitano Tracey. Lei non ho idea di chi sia.. e di cosa fa sulla mia nave!”
Peter rimase senza parole.. comprendendo lo sbalordimento degli ufficiali di plancia.. erano a caccia di fantasmi ed un fantasma aveva appena messo piede sulla nave. Quella donna era dispersa in azione da quattro anni o forse cinque.. erano stati celebrati memoriali in suo onore per la sua scomparsa.
Prima di poter replicare, scoppiò il finimondo..
Le porte alle spalle della Alluso di aprirono di colpo ed entrarono quattro uomini della sicurezza guidati dalla Syntrey.
L’irruzione era stata così fulminea che si erano portati troppo vicini a Francesca per poter usare subito i phaser su stordimento.
La reazione della donna fu immediata: non riconoscendo alcun volto in quella squadra si comportò come sotto attacco.. attraverso rotazioni, spostamenti laterali e movimenti molto veloci e fluidi, si incuneò fra i suoi avversari e con colpi precisi e mirati li mise fuori combattimento.
Tutti tranne l’andoriana che serrò gli occhi lasciandoli aperti come piccole fessure e si preparò allo scontro: un corpo a corpo che sembrava una danza, con colpi e parate.
Ad interrompere quella strana geometria, ci fu l’ingresso dalle porte secondarie della seconda squadra di sicurezza guidata dal klingon.
La scena che si aprì allo sguardo di Tanas fu stupefacente: le due donne che si stavano scontrando erano i suoi superiori.. quella attuale e quella dispersa da anni.. quella per cui aveva sempre rifiutato ogni trasferimento dalla Togukawa.
Si avvide che uno dei suoi stava puntando il phaser e ringhiò di fermarsi, ordinando a tutti di rimanere fermi.. prima di lanciarsi personalmente verso le due donne.
Francesca si avvide dell’arrivo del klingon e lo riconobbe.. perdendo per un istante la concentrazione.. la Syntrey ne approfittò subito per buttarla a terra, ma prima di potersi scagliare su di lei ed immobilizzarla, le si parò di fronte la sagoma massiccia del suo vice.
“Tanas che combini?! Lasciami subito!”
Il klingon si girò di scattò con gli occhi furibondi e sibilò un no forte e deciso, per poi inginocchiarsi di fronte all’altra donna.
“Tenente.. sta bene? Mi riconosce?”
Francesca si prese un attimo di tempo.. forse troppo vedendo la faccia sinceramente preoccupata del klingon, ma poi rispose
“Certo che si Tanas.. puzzi come al tuo solito!”
Il klingon sorrise e le offrì il braccio.. che Francesca afferrò, ma nell’istante stesso in cui cercò di rimettersi in piedi le crollarono le gambe..
La plancia si fece buia e poi mosaicata e poi ogni tessera del mosaico si tinse di mille colori diversi.. la testa iniziò a martellarle.. tutto girava..
All’improvviso sibilò a Tanas
“Scudi!!”
Poi svenne..
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Tenente Comandante Francesca Alluso
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