[Stml11] [6.05] Tracey - Buio Pesto
Maximilien Tracey
cpt.maxtracey a gmail.com
Mer 5 Ago 2015 21:09:43 CEST
Ciao a tutti. Mi sono preso TUTTO il tempo che potevo prendermi e sono
arrivato al limite, ma quest'ultimo periodo è stato particolarmente
incasinato (ad esempio, oggi ho passato a casa 3 ore in tutto) ... siate
più bravi di me in futuro ;P
Detto questo, come probabilmente le nostre mailing list hanno avuto
problemi di rimpallo mail (magari il problema sussiste, non ne sono sicuro)
per questo, oltre che in lista ho aggiunto ogniuno di voi nei destinatari
per essere sicuro che vi arrivasse. Per i commenti e/o cose varie,
utilizzate l'opzione "rispondi a tutti" cosicchè tutti possano vedere cosa
dite e non solo io ... che dire spero che il brano vi piaccia ... mi sono
focalizzato su un paio di punti e basta ma vabbè ...
Ah! quasi dimenticavo ... in seguito a calcoli che mi hanno portato a
leggere su varie fonti, mi sono reso conto che la distanza a cui (nel pezzo
di Amedeo) rileviamo i residui dell'esplosione è probabilmente eccessiva.
Difatti, l'Enterprise D (l'unica di cui ho trovato le statistiche) è in
grado di individuare un residuo solido di massa importante posto in un
raggio di 2.5 anni luce in 24 ore. Noi siamo più vicini è vero, ma mi pare
comunque strano che schioccando semplicemente le dita. A mio avviso,
l'unica è avvicinare l'esplosione, anche perchè, se i calcoli sono corretti
per percorre quell'anno luce di distanza impiegheremmo poco più di un paio
d'ore a curvatura 9, quasi un giorno a curvatura di crociera. Quindi, come
detto io avvicinerei, lasciando comunque una bella distanza ... diciamo
mezzo anno luce?
In ogni caso, Enjoy!
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Uss Tokugawa – Plancia - 17 Aprile 2395, 16:12
Il Capitano Tracey, seduto sulla propria poltrona, osservava con sguardo
attento le immagini che campeggiavano sul monitor della plancia. La navetta
su cui erano imbarcati Ichbur e la sua squadra, si stava avvicinando
lentamente alla nave priva di energia e ben presto l'avrebbe raggiunta.
Maximilién in realtà avrebbe voluto dirigersi anche verso i rilevamenti
energetici individuati da Carpenter, ma sapeva che ci sarebbe voluto
parecchio tempo per raggiungerli, almeno un paio d'ore a curvatura massima.
Malgrado la sua curiosità, non poteva di certo abbandonare la nave che gli
era stato ordinato di cercare. Non quando era lì, davanti ai suoi occhi,
malgrado lo stato in cui versava. Difatti, anche attraverso le sue scarse
doti empatiche, la nave non appariva altro che un guscio vuoto, un
involucro di metallo alla deriva nello spazio privo di un equipaggio.
Quantomeno, privo di un equipaggio in vita.
=^= Siamo dentro. - qualche minuto dopo, la voce del Primo Ufficiale spezzò
il silenzio carico di tensione che aveva invaso la plancia. - Come avevamo
rilevato in precedenza, il supporto vitale non è attivo, così come la gravit
à artificiale. Attivate gli stivali magnetici. =^= ordinò l'ufficiale di
colore agl'altri componenti della squadra che prontamente attivarono anche
le torce poste sui caschi delle loro tute ambientali. Maximilién si alzò
dalla propria postazione, compiendo un paio di passi in avanti, verso lo
schermo che mostrava ciò che vedeva il suo Primo Ufficiale, attualmente
intento picchettare con un dito su di una luce d'emergenza, sperando magari
di avviarla con un colpo di fortuna.
=^= Fate attenzione. – affermò il Capitano. Parole quasi materne, se non
fosse stato per il tono duro. – La vostra è solo una ricognizione
preliminare. Non abbiamo idea di cosa possiate trovare la dentro. Cercate
di essere il più veloce possibile =^=
=^= Affermativo. – replicò laconicamente Ichbur, prima di dare un nuovo
ordine ai suoi sottoposti – attivate le telecamere. - Lo schermo della
Tokugawa si tramutò in un mosaico di piastrelle su cui veniva mostrato quel
poco che i sei membri della squadra riuscivano a vedere. - Ci divideremo in
gruppi di due per battere più terreno possibile. Non separatevi mai dal
vostro partner e riferite qualsiasi cosa troviate. - l'Ufficiale di colore
di volse verso immediatamente verso il klingon appartenente alla sezione
sicurezza, poi verso ognuno dei suoi sottoposti. - Tanas, con me. Syntrey,
lei e Girlan dirigetevi da quella parte, mentre Vikram e il guardiamarina
Svenson cercheranno di riattivare l’energia … quantomeno la gravità
artificiale, posto che sia possibile. =^= concluse.
“Nessuna novità sugl’altri fronti?”domandò Maximilién volgendosi verso il
proprio Ufficiale Scientifico.
“Negativo – replicò Carpenter dalla propria posizione. – Ho rilevato tracce
di Duranio, Tritanio e altri materiali comuni nella costruzione di navi
spaziali, ma a questa distanza è difficile avere letture precise,
specialmente per quanto riguarda le traccie energetiche. Sembrano decadere
ad un ritmo piuttosto elevato.”
“Quanto abbiamo prima che decadano completamente?” lo interruppe il
Capitano bruscamente. L’Ufficiale iniziò a far danzare rapidamente le dita
sulla propria consolle con espressione meditabonda.
“Dalle sei alle otto ore” replicò Carpenter, spostando finalmente lo
sguardo sul proprio Capitano, il quale si limitò ad un gesto d’assenso col
capo. Avevano qualche ora di margine, ma avrebbero comunque dovuto fare in
fretta se volevano almeno provare a capire cosa fosse successo.
“Per quanto riguarda l’altra questione?” domandò Maximilén, riferendosi
chiaramente all’Alluso. La possibilità che la donna fosse dietro agli
strani eventi che stavano accadendo gli fece rizzare i peli sul collo, ma
non poteva ne doveva, in quanto Capitano permettere ai sentimenti di
prevalere sulla logica. Francesca era stata un ottimo ufficiale, ma questo
non voleva dire che la Francesca che era tornata a bordo fosse la stessa
che se ne era andata. In ogni caso, Carpenter osservò ancora una volta la
propria consolle, prima di scuotere la testa in segno di diniego.
USS Gerkoff – Stiva di Carico 2 – Pochi attimi dopo
=^= Quest'oscurità non mi piace per niente ... =^= commentò Tanas, tenendo
ben saldo il phaser fra le mani e guardandosi attorno con circospezione.
=^= Non pensavo la mettesse a disagio … - lo punzecchiò il Primo Ufficiale,
poco più indietro, osservando una consolle completamente priva di energia e
di fatto inutilizzabile. - … non mi dica che ha paura … =^=
Tanas si voltò immediatamente. Sul volto, la terrificante espressione di un
klingon offeso.
=^= Io non ho paura. Signore. - replicò, dapprima in modo brusco, poi
addolcendo il tono come si confà quando ci si relaziona con un proprio
superiore. - Semplicemente questa oscurità rappresenta un netto svantaggio
tattico. Potrebbe nascondere qualunque cosa e … =^=
Ichbur lo fermò poggiandogli amichevolmente una mano sulla spalla, cercando
di livellare i dieci centimetri netti di differenza.
=^= Tanas, si rilassi. Il mio voleva semplicemente essere un commento
ironico. - il klingon lo osservò a lungo, poi si voltò nella direzione
opposta, bofonchiando qualcosa di non intelleggibile e continuando il
cammino. - Ho presupposto che dovesse essere parecchio scosso o magari
sotto pressione. Non è roba da tutti giorni ritrovarsi il proprio Ufficiale
Superiore, disperso da quattro anni, in plancia … =^= il klingon rispose
con un grugnito.
=^= La mia fedeltà va in primis alla Flotta Stellare, non alla persona. -
replicò secco Tanas, quasi volesse rassicurare il Primo Ufficiale sulle
proprie priorità. - riconosco che non mi sarei mai aspettato di ritrovare
il Tenente Alluso. Non così. Dopotutto, mi ha insegnato parecchio dopo che …
=^= il klingon smise improvvisamente di parlare, fermando il proprio
cammino ed intimando ad Ichbur di fare altrettanto con un gesto.
=^= Tanas, ha individuato qualcosa? =^= la voce del Capitano Tracey eruppe
dal comunicatore, quasi come se il grande occhio indagatore del mezzosangue
betazoide lo avesse beccato esattamente nel momento più opportuno.
=^= Credo di si. =^= replicò il klingon, alzando il tiro del proprio
phaser, illuminando lentamente una paratia, su cui poggiava un corpo
umanoide vestito in divisa federale.
Uss Tokugawa – Alloggi del Tenente Comandante Alluso - 17 Aprile 2395, ore
16:30
“Non è possibile … “ si lasciò sfuggire Francesca lasciandosi andare di
peso sulla poltrona della propria scrivania. Parole cariche di sconforto,
in un tono più simile ad un bisbiglio piuttosto che a pensieri a cui la
donna aveva inconsciamente dato voce.
Aveva passato l’intera nottata in compagnia di una tazza di raktajino
bollente, che riposava poco lontano e di una serie di padd informativi
volti a ragguagliarla degli ultimi sviluppi.
La scoperta della guerra civile Borg, la recente perdita di tre
antichissime civiltà praticamente sconosciute, il sanguinoso esito della
missione su Qumo, notizie e rapporti di missione si mischiavano vorticando
nella sua testa cercando inutilmente di tappare l’enorme buco nelle sue
memorie. Ancora faticava a razionalizzare la sua situazione, ma che non
poteva certo ignorarla, visto le prove che aveva davanti.
Dopo il suo risveglio in infermeria, in ogni caso, era stata nuovamente
sottoposta agli esami di rito e immobilizzata a un bioletto per un paio
d'ore, poi era finalmente stato deciso di confinarla in quelli che erano
stati i suoi alloggi, piantonata da un paio di guardie che non conosceva e
impossibilitata a utilizzare il computer se non nelle sue funzioni più
basilari.
Un provvedimento decisamente sgradevole, ma non biasimava il Capitano
Tracey per quella decisione. Data la situazione, lei avrebbe fatto
altrettanto.
Dopotutto Francesca non apparteneva più all'equipaggio. Un'intrusa su di
una nave che era stata la sua casa per due anni e per cui aveva sacrificato
molto.
Appoggiò la faccia fra le mani, stropicciandola leggermente, cercando di
reagire alla stanchezza accumulata nel corso di questa strana vicenda.
Presto sarebbe arrivato il dottor De Chirico o forse uno dei suoi
sottoposti per il periodico controllo cui la sottoponevano, ma non era
quello a crucciarla.
Qualcosa, seppellito nel profondo della sua psiche, continuava a premere e
a battere contro la sua scatola cranica. Bam. Bam. Bam. Ritmicamente, come
un punteruolo che spacca il ghiaccio, qualcosa cercava di emergere nel suo
io cosciente. Qualcosa che probabilmente le avrebbe rivelato il perché di
questo suo inaspettato ritorno.
USS Gerkoff – Stiva di Carico 2 - 17 Aprile 2395, 16:40
Syntrey si avvicinò a grandi falcate verso il vice ufficiale scientifico,
chino nell’oscurità intento ad esaminare il corpo rinvenuto da Tanas, che
assieme al Primo Ufficiale si stava occupando di mantenere il perimetro in
sicurezza. Le torce della maggior parte degli ufficiali ora illuminava la
figura riversa a terra, mostrando con maggior chiarezza l'attraente volto
di una giovane fanciulla di origine Bajoriana all’apparenza addormentata.
=^= Guardiamarina Soze Jorna, sezione operazioni – la identificò il trill,
esaminandola a lungo con il proprio tricorder, prima di volgersi verso
l'andoriana infagottata nella tuta ambientale. - L'ho identificata tramite
i ruolini di servizio, il tricorder sembra fornire informazioni errate. =^=
=^= Che cosa intende dire? =^= domandò Maximilién attraverso il
comunicatore. Una domanda di cui conosceva temeva la risposta. Il trill
lanciò una nuova, rapida occhiata al cadavere, prima di riprendere la
parola.
=^= Tutta la chimica organica si basa sulla produzione e scambio di
energia, anche dopo la morte … - il trill si produsse in una breve pausa,
prima di continuare nella spiegazione. - Apoptosi, sintesi di proteine,
necrosi … Secondo il tricorder invece il corpo di questa donna ne è
totalmente privo. - affermò il trill riguadagnando la posizione eretta. -
Ciò che appare dai dati è solo un conglomerato di carbonio, acqua ed altri
elementi basici. - il trill si schiarì la voce, messo a disagio dalla
definizione che aveva dovuto dare di quella che, fino a qualche giorno
prima, era un essere vivente. - Il tricorder ha individuato anche altre
anomalie, ma posto che l'apparecchio non sia guasto, quello che abbiamo di
fronte non è sicuramente un evento naturale. Anzi, se non lo vedessi con i
miei occhi crederei fosse possibile. =^=
Altrove, Uffici del delegato Alan Caulfield - contemporaneamente
Un giovane guardiamarina trafelato fece il suo ingresso negli uffici del
delegato, tenendo stretto fra le mani un paio di padd. Immediatamente, il
delegato piantò i suoi gelidi occhi azzurri sul giovane che si limitò a
rispondergli con un cenno del capo che il delegato recepì immediatamente.
“Bene. - affermò, riportando lo sguardo sul suo interlocutore boliano,
sfoggiando un ampio sorriso mentre si alzava dalla propria poltrona,
allungando la mano. - Direi che per oggi abbiamo finito. L'aspetto la
settimana prossima per finalizzare i dettagli dell'accordo.”
Il boliano si alzò a sua volta, ringraziandolo e stringendo vigorosamente
la mano del delegato, prima di uscire dalla stanza salutando i due
federali.
“Quante volte ti ho detto di attendere se sono impegnato? - affermò il
delegato, agguantando un bicchiere di liquido scuro posto sul tavolo, prima
di dirigersi verso un ampia vetrata da cui si poteva godere il panorama
mozzafiato della città sottostante. Mentre il giovane lo raggiungeva a
grandi falcate, il delegato iniziò a sistemarsi i pochi, untuosi capelli
biondi rimasti con la mano libera. - cos'è successo?”
“Meziane. - replicò l'altro in tono decisamente agitato, mentre per contro
il delegato avvicinava il bicchiere alle labbra con estrema calma,
prendendo poi una lunga sorsata di liquido scuro. - Il suo segnale si è
interrotto qualche ora fa …”
“Calma amico, calma … - replicò il delegato, zittendo il sottoposto con un
gesto della mano. - … Meziane non è l'unica pedina a nostra disposizione ...
”
Uss Tokugawa – Infermeria - 17 Aprile 2395 – 17:20
Maximilién fece il suo ingresso in infermeria col suo solito passo deciso,
proprio mentre il dottor De Chirico concludeva l'analisi del corpo della
Bajoriana. Successivamente al ritrovamento del guardiamarina le squadre
della Tokugawa avevano ritrovato gran parte dell'equipaggio sparse per
tutte la nave, la quale, come i macabri resti, appariva priva di qualsiasi
forma di energia.
“Non posso che confermare le analisi eseguite in prima battuta dal tenente
Girlan. - affermò il medico, intravedendo il Capitano con la coda
dell'occhio, mentre si puliva le mani. - Il corpo del Guardiamarina Soze è
stato prosciugato in maniera innaturale di qualsiasi tipo di energia. Ciò
rende impossibile stabilire con esattezza l'ora esatta della morte.”
“Mi faccia capire bene. - lo interruppe il Capitano, indicando il corpo
della donna ancora steso sul bioletto. - Ha detto che il corpo è privo di
energia, quindi anche la necrosi dei tessuti ...”
“Se vuole sapere se questo corpo è soggetto a decomposizione, la risposta è
si. - lo interruppe a sua volta De Chirico. - Malgrado lo stato iniziale in
cui l'abbiamo trovata, il nostro intero universo trasuda energia e
lentamente questo corpo sta tornando ad essere un normale cadavere. Con
tutto ciò che ne consegue. Lo avrebbe fatto comunque, ma credo che il
nostro intervento abbia accelerato il processo in maniera esponenziale.”
Il Capitano si produsse in un gesto di assenso col capo, poi prima che
potesse aggiungere altro il dottore riprese la parola.
“Ho scoperto anche un'altra cosa. - aggiunse il medico porgendo al Capitano
un padd contenente diverse informazioni – Sono riuscito ad identificare una
delle anomalie individuate dal tenente e so che non le piacerà ...”
Maximilién inarcò un sopracciglio, poi con un gesto della mano lo invitò a
continuare nella sua esposizione.
“Il codice genetico del guardiamarina Soze non è quello tipico bajoriano.
Sono convinto che troveremo alterazioni molto simili negli altri corpi. In
ogni caso, sembra che qualcuno si sia divertito ed abbia cercato di
aggiungere alcuni elementi appartenenti ad una specie diversa, cercando di
emularne la struttura genetica senza modificare la struttura originale in
maniera marcata. - De Chirico prese tempo massaggiandosi il collo, quasi
avesse paura delle parole che stava per dire, decidendosi dopo una manciata
di secondi. - Credo stessero cercando di emulare il dna 8472 ...”
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Cpt. Maximilien Tracey
Commanding Officer
USS Tokugawa - nx 51868
Commbadge(mail): cpt.maxtracey a gmail.com
Commbadge(msn) : tamiel a email.it
Commbadge(ICQ) : 166168538
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"E se per caso incontra un pullman di monache e le frigge col laser, come
li vedete i titoli sui giornali di domani?" "... Fritto Mistico ..." -
Howard Marner & Ben Jabituya, Corto Circuito.
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