[Stml11] 6.09 - Shnar - Il piano sta andando avanti. Sì ma, quale piano?

Ileana tenjr.shnar a gmail.com
Sab 24 Ott 2015 12:38:27 CEST


Ragazzi buongiorno!
Intanto mi scuso per il ritardo che è stato davvero troppo grande :( ma non
sto qui a tediarvi!

Spero solo che il brano vi piaccia!

Ileana

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*USS Tokugawa – Alloggio del Tenente Alluso – 18 Aprile – Ore 07:00*

Il Consigliere di bordo aveva lasciato riposare il Tenente Alluso dopo
l’incubo che aveva avuto. Chiaramente la donna non era proprio lasciata
sola: nel suo alloggio vi erano diverse telecamere che la riprendevano in
ogni suo movimento. Questo ovviamente, solo per ragioni di sicurezza.
Inoltre fuori, c’erano sempre appostate due guardie. Nessuno poteva entrare
in quella stanza senza autorizzazione.

Alle 7 della mattina successiva, prima di riprendere servizio, Nil Dertel
passò dalla Alluso per sincerarsi delle sue condizioni e per chiederle se
avesse passato una buona notte. Entrata nelle sue stanze trovò la donna
ancora nel letto, si era svegliata da pochissimo e ancora preferiva
rimanere sotto la coperta. Non che avesse un grandissimo da fare, certo, ma
quella mattina aveva proprio l’espressione di chi sta cercando di ripassare
mentalmente un sogno per non lasciarlo andare via…

“Buongiorno” disse Nil con un sorriso.

“Buongiorno” rispose Francesca di rimando con la voce ancora assonnata

“Come ha dormito stanotte?”

Il Tenente aggrottò le sopracciglia e, tirandosi su, fece un lungo sospiro.

“Ho fatto uno strano sogno stanotte, Tenente. Ma non riesco ancora a
metterlo bene a fuoco”

Il consigliere le sorrise, aveva capito fin da subito che la Alluso avesse
un sogno che voleva ricordare… “Vada avanti” le chiese

“Ero come sospesa nel vuoto. Non respiravo ma riuscivo a non soffocare.
Apparentemente ero sola, ma tutto intorno a me sentivo delle presenze.
Erano spiriti malvagi, ma io non ero spaventata da loro, anzi, mi erano
quasi familiari. Poi all’improvviso ho scoperto che volevano fare del male
a qualcuno e mi sono spaventata. Ma non di quella paura che ti fa svegliare
sudata, infatti ho dormito fino a cinque minuti prima del suo arrivo, era
più che altro una paura che mi faceva venir voglia di agire, di correre…
non so come spiegarlo. Purtroppo non ho ricordi precisi di quello che è
successo… sono più che altro sensazioni ed è difficile raccontarle.”

Il Consigliere aveva ascoltato tutto con molta attenzione. In effetti dalle
registrazioni video della Alluso che dormiva non era emersa alcuna forma di
agitazione notturna in quelle ore passate, quindi si poteva pensare che
quelle entità che aveva sognato, pur essendo malvagie, non avevano
sufficientemente spaventato la donna. Oppure voleva dire che le erano
davvero familiari…

“Francesca, adesso svegliati con calma e fai colazione. Più tardi passerò a
vedere come stai e se ti saranno venute altre cose in mente ne
riparleremo.” E si congedò da quell’alloggio con un sorriso.

*Si, ne riparleremo… - pensò la Alluso mentre Nil andava via – sempre che
riuscirò a sopravvivere alla battaglia*

“Ma di che battaglia sto parlando? - disse Francesca ormai da sola – sto
impazzendo…” ancora seduta sul letto, si portò le mani al viso scuotendolo
a destra e sinistra in segno di disperazione.

“Ma di che battaglia sto parlando!” disse questa volta gridando e scagliò
con violenza contro il muro, la tazza della tisana della sera prima che
ancora aveva sul suo comodino. Poi, per la prima volta da quando era
tornata a bordo della Tokugawa, Francesca scoppiò in lacrime.



Il Consigliere si era attardata fuori dalla porta dell’alloggio, sentendo
più o meno chiaramente tutto quanto successo. Pensierosa, poi, prese il
corridoio diretto in plancia, strada che però abbandonò quasi subito:

=^=  Consigliere Dertel a Comandante Ichbur =^=

Il Comandante rispose immediatamente alla chiamata: =^= Qui Ichbur, mi dica
Consigliere. C’è qualche problema? =^=

=^= No, Comandante, nessun problema. Volevo solo comunicarle che vorrei
stilare un profilo psicologico accurato della Alluso per notare se ci sono
differenze con la vecchia Alluso, poi vorrei condurre una ricerca r ho
bisogno dei miei libri. Se c’è bisogno di me, mi può trovare nei miei
alloggi. Appena finito verrò in Plancia. =^=

=^= Faccia pure Tenente. La saluto. =^= il Primo Ufficiale tagliò corto
quella comunicazione, anche se in modo gentile.



*USS Tokugawa – Laboratorio Scientifico – 18 Aprile – Contemporaneamente*

Carpenter si trovava nel suo laboratorio con Shnar, Girland ed il Tenente
Lind. Avevano messo insieme tutte le tracce che erano state trovate fino a
quel momento: il congegno, lo strano frammento biomedicale trovato nel
turbo ascensore e i dati della comunicazione a bassa frequenza notati la
sera prima.

Il Dottor de Chirico aveva analizzato il frammento per tutta la notte
cercando di stabilire se fosse parte una tecnologia utilizzata in medicina
per curare una chissà quale malattia, ma la sua ricerca non aveva dato
risultati: quel frammento di colore nero opaco, a prima vista sembrava
fosse un pezzo di un organo artificiale ma l’analisi accurata a cui lo
sottopose il dottore, rivelò che non si trattava di quello né di un
qualunque altro congegno usato in medicina.

“E se fosse una specie di impianto sottocutaneo che si attiva attivando la
scatola nera?” Era così che avevano chiamato il congegno che stavano
studiando, per via della sua forma e per via del suo colore nero…

“Cioè, tu vorresti dire – Girlan rispose a Carpenter – che quando la nostra
scatola nera si attiva, questa attiva  a sua volta la anomalia Meziane?”

“Siii, e la scatola nera potrebbe essere attivata invece tramite una
comunicazione a bassissima frequenza che normalmente i nostri sensori non
capterebbero!” Juliette si intromise nella ricostruzione che stava nascendo…

“Ok, secondo me potrebbe filare – riprese la parola Carpenter – ma a questo
punto abbiamo tantissime altre domande a cui trovare risposta, sempre
supponendo che le nostre intuizioni siano vere…”

“Già. Come ad esempio, come ci finisce quest’affare nel corpo della
eventuale vittima? Meziane è stato *assimilato* da questo congegno oppure
quando si è imbarcato sulla Tokugawa già ce lo aveva addosso?”  disse
subito Juliette soffermandosi sul termine *assimilato* come a voler far
notare che sì, aveva usato proprio quel termine, ma che non aveva nessuna
relazione con l’assimilazione Borg… o almeno non fin a quel momento.

“Certo, se questi impianti venissero innestati sulle vittime direttamente a
bordo della nave, significherebbe che ognuno di noi potrebbe diventare una
anomalia a sua volta…” disse il timoniere con un filo di voce.

“Ok, adesso però non facciamoci prendere dal panico – disse Girlan –
finalmente abbiamo delle basi da cui partire per sbrogliare questa
maledetta matassa. E da qua dobbiamo partire!”

“Il Tenente ha ragione – tagliò corto Carpenter – dobbiamo metterci subito
a lavoro. Come prima cosa riferiamo quanto scoperto al Capitano, io poi
andrei in infermeria a parlarne con il dottore. Magari ha qualche idea
biologica su questi innesti. A lavoro!” L’Ufficiale scientifico diede una
bella carica ad i suoi colleghi e tutti si rimisero all’opera.



*USS Tokugawa – Alloggio del Tenente Alluso – 18 Aprile – Ore 09:20*

Erano passate poco più di due ore da quando Francesca si era svegliata. La
donna aveva passato gran parte di questo tempo a piangere come una
ragazzina cercando di sfogare tutta la rabbia e la frustrazione che quella
situazione le provocava. Ad un certo punto fu come immobilizzata da un mal
di testa così forte che la fece sobbalzare dall’angolino della stanza in
cui si era rannicchiata e la fece gridare così forte che le guardie fuori
la sua porta si spaventarono.

“AIIIIUTOOOOOOOOooo” fu il suo grido di dolore quando queste le bussarono
alla porta per sapere cosa stesse succedendo.

Le due guardie chiamarono subito Tenas che arrivò nel giro di due minuti.
Quando questo aprì la porta si trovò la Alluso per terra in ginocchio con
le mani sulla fronte che si agitava come impazzita dal dolore. Dopo
pochissimo arrivò anche il consigliere.

“Presto, teletrasportatela subito in infermeria!” Gridò il tenente Dertel.

E quasi istantaneamente si attivò il teletrasporto di emergenza che portò
la Alluso direttamente sul bioletto a lei dedicato in Infermeria. Il
dottore non era neanche stato avvertito, ma si accorse subito
dell’emergenza e si fiondò alla gola della donna con una bella dose di
sedativo.

*Ma che diavolo è successo…* e si mise subito a lavoro per capire cosa
avesse attaccato quella poveretta.



*USS Tokugawa – Ufficio del Capitano – 18 Aprile – Ore 09:30*

Il Capitano Tracey aveva ascoltato tutta la ricostruzione dei fatti che i
suoi uomini avevano elaborato. Era rimasto fermo sulla sua poltrona per
tutto il tempo con aria grave.

“Quindi, mi state dicendo, che è possibile che Meziane fosse stato
infettato da questo affare, - disse Maximilian indicando il frammento scuro
trovato nel turbo ascensore – direttamente a bordo della mia nave.” Le mani
incrociate davanti al viso nascondevano parte dell’espressione preoccupata
di Tracey.

“In pratica quindi, posso presumere, che chiunque tra noi può esserne
colpito.”

A quelle parole, che lui stesso aveva detto poco prima, Shnar guardò
Carpenter.

“Sì, temo di sì Capitano.” Rispose questo.

Tracey non fece neanche in tempo a riprendere la parola che fu interrotto
dal suono del suo comunicatore

=^= De Chirico a Capitano =^=

=^= Qui Tracey. Che è successo? =^= rispose questo lapidario.

=^= Capitano la Alluso è stata portata in infermeria in condizioni di
emergenza. Ho fatto delle prime analisi e credo sia meglio che venga qua =^=

=^= Arrivo. =^= a memoria quell’uomo non era stato mai più teso come in
quel momento

“Voi, venite con me. La Alluso è in infermeria.”



*USS Tokugawa – Infermeria – 18 Aprile – Ore 09:36*

De Chirico stava lavorando sulla donna quando arrivò il Capitano e tutta la
squadra che stava da lui.

“Capitano…”

“Dottore – rispose Tracey con un sospiro profondo allo scopo di distendere
i suoi nervi – che è successo?”

“Capitano, guardi qua. – Il dottore indicò un’ area del suo monitor dove si
vedevano delle curve che salivano e scendevano. Non le faccio perdere tempo
– De Chirico non voleva fare alterare ulteriormente Tracey cercando di
fargli vedere cose che lui non sarebbe mai stato in grado di vedere -.
Queste sono le curve delle sinapsi mnemoniche di Francesca. In poche
parole, il forte mal di testa che l’ha portata qua quasi incosciente,
dipende dal fatto che i percorsi neurali della sua memoria si stanno
ricostruendo.”

“Vale a dire – si intromise Carpenter – che il Tenente sta riacquistando la
memoria di questi due ultimi anni?”

“E’ esatto Tenente.”



*Spazio Eltek - In una località imprecisata dello spazio tempo*

“Il nostro piano sta andando bene. La donna sta costruendo la sua memoria
proprio come noi volevamo…”

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Tenente JG Shnar
Timoniere USS Tokugawa
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Email: tenjr.shnar a gmail.com
Sype: dolcevoloo
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*** L'unica differenza tra un pazzo e me è che io non sono pazzo ***
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