[Stml11] 07.09 - Alluso - Un altro fenomeno? O forse no?

Vanessa Reis Squirtaker Vanessa_Reis_Squirtaker a outlook.it
Ven 11 Nov 2016 16:44:47 CET


Ho cercato di ricollegare alcuni spunti passati lasciati dimenticati senza però assolutamente cambiare l’impostazione data da Alberto, magari l’ho solo complicata con altri fattori, però in linea coi brani online
Fatemi sapere
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Abraxas, Dintorni della Tenuta del Capitano Keheller - 27 maggio 2396, 22.41
I dati inviatole dalla Tokugawa non erano del tutto convincenti per Francesca. Certo avrebbero spiegato molte cose e conosceva ormai da molti anni Hair per essere sicura dell’ottimo lavoro svolto dall’amico e collega, ma probabilmente c’era qualcosa in più.
Dov’erano finiti il Trill Kers, della sua squadra di sbarco, la moglie Marta del Governatore Ray e tutti i suoi compaesani, dov’erano finiti Carpenter, l’Andoriana nonché neo primo ufficiale Margret ed il povero guardiamarina Theroult?
Cos’era quella forma di vita di grandi dimensioni che il suo tricorder aveva appena iniziato a captare prima della tempesta di sabbia?
Come mai un fenomeno naturale in ciclicità ogni 450 anni, si era ripetuto con così assidua frequenza in punti ben precisi, senza mantenere un grado imperscrutabile di assoluta casualità?
E come mai nessuno fra gli Abraxiani ne aveva mai sentito parlare in passato?
C’era nella loro storia una leggenda che potesse collegarsi a qualcosa di simile? Sarebbe dovuta venire fuori a quel punto oppure c’era un aspetto che ancora non avevano considerato?
Come mai quell’effetto interessava solo le persone e non gli animali? E che fine avevano fatto quest’ultimi?
Francesca sapeva che non poteva permettersi simili distrazioni al buio, in un’area potenzialmente molto pericolosa, alla guida di uomini nervosi e preoccupati pronti a reagire a qualsiasi suo ordine, giusto o sbagliato che questo fosse.
Faceva compiere periodicamente, circa ogni dieci minuti, una sosta di non più di un paio di minuti affinché tutti usassero i tricorder per scandagliare l’area attorno a loro.
Aveva chiesto al Capitano Hesse di dedicare loro almeno un paio di sensori dalla Tokugawa, ma le comunicazioni erano diventate difficoltose e così, molto probabilmente, pure le attività dei sensori dall’orbita avrebbero avuto problematiche intrinseche con le interferenze riscontrate.
La debole traccia di energia non identificata sembrava essere una delle cause, anche se non quella principale, di quelle interferenze.
Se non altro, i tricorder sembravano funzionare ancora bene così come i comunicatori secondari con frequenza criptata di cui erano dotati tutti nella squadra da sbarco.
Nell’ultima sosta, Francesca aveva delegato il Capitano Keheller a scrutare eventuali segnali dal tricorder: le paffute e pelose dita dell’attempato Abraxiano reggevano quel dispositivo come se avessero in mano una bomba pronta a scoppiare.
Francesca si trovò a sorridere inconsapevolmente.
L’età di quell’uomo probabilmente lo portava a dubitare di ogni tecnologia a lui nuova, ma ugualmente nei suoi occhi brillavano scintille di curiosità: sicuramente avrebbe voluto aprire quel tricorder e vedere cosa c’era dentro, un po’ come fanno i nonni quando cercano di aggiustare qualcosa.. per loro tutto si può sempre aggiustare, in qualche modo.
Non era sua abitudine delegare, ma la Alluso aveva bisogno di concentrarsi sulla missione di ricognizione e non indugiare su ragionamenti tecnici su cui non era ferrata, ma che non poteva trascurare per cercare di dare un senso a ciò che stavano affrontando.
Chiamò a sé lo Zakdorn della sua squadra, conosceva abbastanza bene l’indole della sua razza per sapere che non era adatto per una caccia notturna, ma per interminabili sfide mentali: gli diede ordine di tornare indietro, di individuare, in collaborazione con la Tokugawa, una postazione ritenuta sicura e difendibile all’interno della tenuta di Keheller e di stabilire lì un avamposto mobile.
Voleva affiancargli anche l’Ornariano Tenas, ma quest’ultimo era ancora scosso per la sparizione di Kers e doveva tenerlo sotto controllo. Non aveva i nervi saldi del suo quasi omologo Klingon Tanas.. certo definire il suo vice uno dai nervi saldi era un parolone, ma si conoscevano da anni ed oramai il bestione sapeva come agiva Francesca e viceversa.
L’Ornariano Tenas, invece, era un nuovo acquisto e Francesca doveva ancora inquadrarlo pienamente.
Probabilmente leggendo nelle intenzioni della Alluso, fu Keheller ad offrirle una soluzione: avrebbe rimandato indietro i suoi uomini, ad eccezione di Molabe che era del posto e conosceva ogni sentiero possibile ed immaginabile della zona.
In ogni caso, non sarebbero stati utili in quella caccia al nulla, ma al contempo si sarebbero battuti come tigri inferocite contro qualunque cosa si fosse abbattuta su una postazione predisposta alla difesa.
Stavano affrontando qualcosa mai visto prima e probabilmente l’anziano Abraxiano riteneva i suoi poco motivati ad affrontare il buio e l’ignoto. Meglio il caldo e le luci della sua tenuta.
Francesca fissò Keheller negli occhi intensamente quasi a chiedergli come mai lui non volesse andare con loro: rivide lo stesso sguardo attento e gli stessi movimenti delle candide vibrisse di quando osservava attento il funzionamento del tricorder.
Keheller era d’indole curiosa ed era convinto che poteva aggiustare quel problema, in un modo o nell’altro.. dal canto suo Francesca sapeva che forse era l’unico in grado di fermare Molabe , senza ucciderlo, se quest’ultimo avesse mai scoperto che c’era qualcuno dietro alla sparizione dei suoi cari.
Molabe si era graffiato il volto e gli arti anteriori in segno di disperazione e quasi non voleva farsi medicare: solo l’intervento di Keheller l’aveva convinto che era l’unico modo per partecipare alla sortita notturna.
Con un cenno del capo, la Alluso acconsentì alla proposta dell’Abraxiano che convocò silenziosamente i suoi diramando i nuovi ordini: avrebbero ubbidito allo Zakdorn come se non ci fosse stato un domani o gliel’avrebbero pagata cara.
La determinazione nelle poche parole di Keheller fecero breccia facilmente ed i suoi uomini si schierarono attorno all’ufficiale federale come una gabbia di sicurezza, prima che quest’ultimo desse ordine di tornare indietro.
Ad Hesse probabilmente non sarebbe piaciuto, si era raccomandato di fare attenzione ed ora la Alluso era pronta ad addentrarsi verso l’ignoto con un pugno di uomini: quattro federali e due Abraxiani.
Schierò la Vulcan T’Aven alle spalle di tutti, come nel palmo di una mano le cui dita erano composte dagli altri membri della squadra: era la seconda migliore tiratrice dopo Tenas, ma l’Ornariano non era tranquillo.
Decise di schierarlo all’estrema sinistra, come il pollice di quella mano immaginaria, affiancato dall’Ulliana, così che questa, grazie alle sue abilità telepatiche, fosse in grado di percepire, se non prevedere, eventuali cambi repentini di umore da parte dell’Ornariano.
Dopo pollice ed indice, la posizione del medio era occupata da Molabe, in posizione più avanzata di tutti: la visione notturna abbastanza sviluppata tipica degli Abraxiani oltre alla sua perfetta conoscenza del territorio circostante, sarebbero state indispensabili per seguire la traccia di energia senza incappare in asperità del terreno o trappole naturali invisibili al buio.
Al fianco destro di Molabe, c’era Keheller mentre Francesca si era schierata all’estremità destra dello schieramento. Non era la posizione più congeniale secondo T’Aven: era lei che doveva andare in avanscoperta, mentre la sua responsabile di sezione viaggiare protetta al centro, ma le obiezioni logiche addotte dalla Alluso finirono per convincere anche la riluttante tiratrice Vulcan che era meglio restasse in retroguardia a coprire le spalle a tutti.
Per evitare discussioni con Hesse, aveva dato ordine al gruppo guidato dallo Zakdorn di informare la Tokugawa del suo piano solo una volta tornati alla tenuta di Keheller, anche se era certa che, se i sensori fossero stati attivi e puntati su di loro, come immaginava e sperava, il Capitano se ne sarebbe accorto immediatamente.

Abraxas, circa 4 km più avanti - 27 maggio 2396, 00.05
Molabe aveva dato segno di fermarsi, annusando l’aria e scrutando davanti a sé, soffiando e scuotendo il capo e la coda..
La terra davanti a sé dava inequivocabili segni di cambiamento: non era più dura, compatta, a tratti ghiacciata o ricoperta di muschi.. v’erano lapilli biancastri che si vedevano a malapena, ma risaltavano ugualmente nel buio e soprattutto v’erano tracce di sabbia, come una rena rossastra, untuosa, puzzolente, appiccicaticcia e tingente.
Una sorta di..
Non gli venne in mente nulla, prima di essere raggiunto da Keheller e dalla Alluso.
Il primo fu ugualmente colpito dalla multiformata combinazione di odori e percezioni tattili arricciando le folte vibrisse bianco candido che ora si tingevano di tinte rossastre.. la seconda pareva barcollare: probabilmente gli umani non riuscivano a sopportare  esalazioni e fetori simili.
Molabe la indicò a Keheller che si fiondò sulla donna un attimo prima che questa si afflosciasse su se stessa, piegandosi sulle ginocchia, con gli occhi prima sbarrati e poi chiusi come in una fase rem.
Il tutto durò pochissimi istanti, poi sia Molabe sia Keheller avvertirono qualcosa in movimento davanti a loro e si stavano affrettando a prendere di forza la Alluso e portarla via, quando questa aprì gli occhi ed ordinò loro con un tono di voce flebile, ma al contempo autoritario di non muoversi.
Si appiattirono in silenzio dietro una leggera rientranza del terreno, scrutando per quanto possibile davanti ai loro occhi.
Nell’oscurità videro un’ombra, simile a quella rilevata dal tricorder della Alluso prima della tempesta di sabbia, dirigersi strisciando verso quella che sembrava una roccia di forma vagamente sferica.
Molabe arricciò il muso focalizzando lo sguardo e vide strane striature su quella roccia prima che venisse raggiunta dall’ombra.
Ombra che si fermò sulla roccia e rimase immobile per lunghissimi minuti.
Il silenzio della notte era assoluto, niente si muoveva e si poteva solo sentire un lento suono profondo simile ad un russare umano proveniente da quell’enorme ombra che si stagliava nell’oscurità.
All’improvviso, un rumore simile ad un attivatore phaser.
Francesca ci mise qualche secondo per riconoscerlo, ancora stordita da quanto successo.
Quando capì, era troppo tardi.
L’Ornariano Tenas si era già lanciato in avanti urlando a pieni polmoni e scaricando il phaser su qualunque cosa fosse davanti a lui.
L’ombra si aprì e due fasci luminosi iniziarono a scandagliare attorno a sé prima di individuare l’aggressore.
I raggi phaser illuminarono la notte, ma quando Tenas si fermò non c’era più nulla davanti a lui, l’ombra era scomparsa.
Non fece in tempo a voltarsi indietro che sparì sotto gli occhi esterrefatti dei due Abraxiani e di Francesca.

USS Tokugawa - 27 maggio 2396, 00.15
“Confermo Capitano, perdita di un segno vitale della squadra del Comandante Alluso”
“Sono sotto attacco?”
“No signore, non ci sono tracce di aggressori, ma l’interferenza del fenomeno che disturbava le nostre frequenze è diminuita”
“Li voglio a bordo! Ora!”
“Sì signore, ma..”
Il bippare della consolle interruppe il Tenente Girlan per qualche istante.
“Capitano, comunicazione solo voce del Comandante Alluso”
Hesse sospirò prima di dare cenno di aprire la trasmissione
=^= Tenas caduto in missione, ma abbiamo trovato qualcosa simile a uova solidificate, invio campioni a bordo.. una era aperta, qualunque cosa ci fosse stata dentro ora è in giro e sta cercando di covare altre uova.. invio anche registrazione dal mio tricorder. L’immagine deve essere purificata e migliorata dalle scariche elettrostatiche, ma a me pare abbia la forma di un essere serpentiforme gassoso e sabbioso.. =^=
La comunicazione si interruppe di colpo e, mentre Girlan manovrava con la consolle per ripristinarla, Hesse si trovò, suo malgrado, a ripensare a quella filastrocca trovata nel registro della Flotta, nonché alla leggenda Abraxiana del Dormiente e dell’Alleatore.
Se quelle uova avessero un tempo di incubazione simile al fenomeno analizzato da Hair? Uova di Dormiente e fenomeno Alleatore? O fenomeno Dormiente ed Uova di Alleatore?
Nel primo caso, le sparizioni sarebbero dovute ad un’errata calibrazione del fenomeno Alleatore che si è azionato anzitempo ed aveva colpito luoghi fecondi per quelle Uova. La miniera, il bacino d’acqua, il villaggio di Tiani e la tenuta del Capitano Keheller potrebbero essere stati identificati come luoghi fecondi e le sparizioni nient’altro che effetti collaterali per salvaguardare l’incolumità degli Abraxiani da qualcosa di terribile.
Il fatto che passassero 450 anni da un evento all’altro poteva significare che le storie diventassero via via più assurde tramutandosi in leggende prime e fiabe per bambini cattivi poi.
Nel secondo caso, il fenomeno Dormiente avrebbe colpito, invece, in maniera causale, ma continua per un certo periodo e le sue vittime, se tali si dovaveno considerare, che fine facevano? Traslate in un lasso temporale ed incentrate in luoghi ove solidificavano e diventavano Uova? E..
Demian si rese conto di essere sfinito quando vide Girlan che muoveva la bocca con aria preoccupata.
“..  Capitano? Ha compreso? Il Comandante Hair è certo che il fenomeno sia diverso da quello finora studiato, dovremmo preparare un algoritmo apposito e..”
“Tenente ho capito.. fate quello che dovete, ma alla svelta. Convochi il facente funzioni per il turno Delta che prenda il mio posto. Io vado a fare una ricerca nel mio alloggio e voglio un canale prioritario con la Capitale di Abraxas.. se il Governatore Ray è ancora impossibilitato a svolgere le sue funzioni, voglio qualcuno che lo sia!”
“Signorsì”
“Tenete d’occhio la squadra del Comandante Alluso, in caso di pericolo, voglio che siamo pronti ad evacuarli in qualunque momento, non ho intenzione di perdere altri uomini!”
“Va bene Capitano, altri ordini?”
“SI.. voglio sapere dove diavolo è finita il mio primo ufficiale e tutti gli altri, quindi datevi una mossa!”
Era la prima volta, da quando era a bordo, che aveva Demian assunto quella vena cupa e scontrosa che ogni tanto prendeva il sopravvento nel suo animo.
Ci fu più di un momento in cui, mentre usciva dalla plancia, sembrò fermarsi per scusarsi di quanto detto, ma poi scrollò mentalmente le spalle: si consolò pensando che a bordo erano stati abituati al ben più tagliente carattere del Capitano Tracey.



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Tenente Comandante Francesca Alluso
Capo SEC/TAT
USS Tokugawa NCC-51868
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