[Stml11] [7.8 - Margret - Tempeste di sabbia]
Maddalena
vampitrill a gmail.com
Mar 20 Set 2016 13:57:09 CEST
Ce l'ho fatta. Non è molto lungo, nonostante il ritardo, ma spero vi
piaccia comunque. Ho cercato di inserire qualche nuovo spunto, anche se
la cosa è abbastanza complicata.
Maddy
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*USS Tokugawa - Plancia - 27 Maggio 2396, ore 11:23*
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Margret tamburellò con le dita sul bracciolo della poltrona del primo
ufficiale su cui era rigidamente accomodata, se mai accomodata potesse
essere un termine adatto a descriverla, e tenne lo sguardo fisso sullo
schermo. Sotto di loro, Abraxas ruotava placido sul suo asse, una palla
colorata nel buio dello spazio, assolutamente ignara dell'orrore che la
stava sconvolgendo.
"Rapporto dalla squadra di sbarco?" domandò, al guardiamarina alla
postazione dietro di lei, che aveva sostituito la Alluso durante la sua
assenza.
Il ragazzo scosse appena la testa. "Niente di nuovo, Signora. Il
comandante riferisce solo che il villaggio è deserto. Stanno tentando di
capire dove sono finiti tutti."
"Quello che vogliamo capire tutti," commentò Demian, accanto a lei. Si
voltò leggermente, appoggiandosi al bracciolo della poltrona dal suo
lato, e si sporse leggermente di lato.
"Storia misteriosa, vero?" le chiese a voce non troppo alta. Non tanto
da dare l'impressione di sussurrare, ma abbastanza da non far sapere a
tutta la plancia, assorta nei propri compiti, cosa stava dicendo.
"Brutta storia, direi io," rispose l'andoriana, nello stesso tono. La
mano destra salì a grattare distrattamente un'antenna, le sopracciglia
aggrottate. "Di certo c'è qualcosa sotto."
"Di certo," concordò lui. "Un fenomeno naturale che fa sparire la gente?"
"Tutto può essere, con quel che abbiamo visto. Ma sembra un po'
improbabile, no?"
"Già." Demian si raddrizzò nella poltrona. "Più che improbabile."
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*Abraxas - Villaggio Tiuni - 27 Maggio 2396, ore 11:38*
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Il villaggio era completamente deserto. Non solo, dava l'impressione di
esserlo da decenni e che nessuno si fosse mai preso la briga di venire a
raccogliere gli ultimi oggetti personali rimasti.
Francesca ordinò alla squadra di sparpagliarsi per il villaggio e di
rimanere in contatto, poi fece rapporto alla Tokugawa. Non c'era nulla
che indicasse un pericolo evidente per nessuno di loro, nessuno rimasto
da soccorrere, nessun orrore, soprannaturale o meno, con cui
confrontarsi. Semplicemente in quel posto, non c'era un bel niente, se
non un bel po' di case vuote e qualche carcassa qua e là. L'unica cosa
in cui potevano sperare era di trovare qualche indizio, qualcosa su cui
fondare una teoria un po' più realistica e precisa.
Francesca scostò piano con la punta dello stivale un utensile lasciato
sul terreno e si guardò intorno, il tricorder aperto nella mano destra e
la sinistra alzata a ripararsi dal vento che soffiava da ovest. Finora
non avevano rilevato nulla di particolarmente interessante. In compenso
avevano constatato che, di qualunque cosa si trattasse, il fenomeno
coinvolgeva solo le persone, non gli animali. Tuttavia, non ce n'era uno
vivo nel raggio di cinquanta chilometri. La donna ricevette due rapporti
dagli altri membri della squadra e annuì a sè stessa. Il suo tricorder
emise un trillo di allarme. Abbassò lo sguardo proprio nel momento in
cui le letture mostravano una forma di vita di grandi dimensioni proprio
di fronte a lei, ad un centinaio di metri di distanza. Si mosse
immediatamente in quella direzione, ma prima che potesse raggiungerla,
cominciò la tempesta.
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*USS Tokugawa - Plancia - 27 Maggio 2396, contemporaneamente*
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Margret si grattò di nuovo l'antenna sinistra. Erano dieci minuti buoni
che andava avanti così.
Hesse le gettò un'occhiata perplessa. "Hai deciso di staccartela?"
La donna gli gettò quella che lui percepì come un'occhiataccia ma che
nella realtà dei fatti, considerando il fatto che si trovavano entrambi
in plancia nell'esercizio delle loro funzioni e che Margret stessa si
sarebbe fatta sparare fuori da un portello piuttosto che contravvenire
al protocollo, fu una semplice occhiata neutra, leggermente infastidita.
"No, Signore. E' solo un leggero fastidio. Come se ci fosse della polvere."
"Della polvere?" domandò Hesse sempre più perplesso.
"Sì. Mi succedeva anche su Risa. Ma non è possibile."
"Se non fossimo nel bel mezzo di un'emergenza, potresti far controllare
i filtri ambientali, ma..."
"Capitano!"
La voce di Carpenter suonò eccitata e preoccupata al tempo stesso e fece
voltare tutte le teste, antenne o meno, nella sua direzione. "Ho delle
rilevazioni dalla superficie. Sta succedendo di nuovo."
"Può localizzare con esattezza la posizione in cui si sta verificando il
fenomeno?"
"In elaborazione... sì..." Carpenter si bloccò. "E' il villaggio! La
posizione della nostra squadra di sbarco!"
Hesse si voltò immediatamente verso il retro della plancia. "Chiami il
comandante Alluso, rapporto immediato. Glasgow, li tiri fuori da lì. Ora."
Sia il guardiamarina alla tattica che Mark annuirono, le dita che
correvano sulle rispettive consolle.
"Non rispondono, Signore," rapportò il primo.
"Non riesco ad ottenere un aggancio," riferì Mark.
"Riprovate," ordinò Margret, senza che ce ne fosse bisogno. "Carpenter?"
"Qualcosa interferisce con i sensori. Sembra..." L'uomo aggrottò le
sopracciglia, scorrendo i dati. "Sto rilevando delle alterazioni
nell'assetto climatico della zona. Era già successo, ma non con questa
portata."
"Che genere di alterazione climatica?"
"Sembra una tempesta di sabbia, ma è difficile esserne sicuri dalle
letture dei sensori e..." John si interruppe ancora una volta. "Sto
rilevando un secondo fenomeno," disse lentamente.
"Dove?" chiese Hesse.
John si voltò, esterrefatto. "Qui."
Non fece quasi in tempo a terminare l'ultima parola che la plancia fu
travolta. Non fu un attacco, non venne dall'esterno. Ogni persona in
plancia venne improvvisamente accecata e soffocata da minuscole
particelle guizzanti nell'aria. Durò circa dieci secondi, poi tornò la
calma.
Demian si strofinò gli occhi e il viso con la manica dell'uniforme e si
guardò intorno.
"State tutti bene?"
Vennero varie conferme. La plancia intorno era intatta, se non per un
sottile strato di polvere rossa che sembrava essersi depositato su ogni
superficie.
"Che diavolo ci fa qui tutta questa sabbia?" sbottò il capitano, in
direzione dell'ufficiale scientifico. Solo che Carpenter, così come
Margret e il guardiamarina della tattica, non c'era più.
-------------- parte successiva --------------
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