[Stml11] [08.02] Un nuovo, pessimo, inizio

Maddalena vampitrill a gmail.com
Ven 24 Nov 2017 11:05:14 CET


Finalmente, ho avuto modo di leggere anche io. Il brano mi è piaciuto 
molto. Credo che il nuovo consigliere, sarà un ottimo personaggio. E 
diciamocelo, un consigliere ci serve tutto ;-)


Il 21/11/2017 11:47, Ilenia De Battisti ha scritto:
> *
> Questo è il brano, spero vi piaccia ^_^
>
> *****************************************
>
> Brano: 08.02
>
> Titolo: Un nuovo, pessimo, inizio
>
> Autore: Ten. Cmd. Hana (Ilenia)
>
> *****************************************
>
>
>
>
>
> - Flashback -
>
> Betazed - Casa della Famiglia Hana
>
> D.T. 18/09/2396 - Ore 22:46
>
>
> Asami se ne rimaneva immobile e con gli occhi chiusi, seduta a terra 
> nel giardino posteriore dell’abitazione familiare; l’aria frizzantina 
> delle belle mattinata di Betazed erano sempre state un toccasana per 
> lei, eppure quella mattina faticava a raggiungere una concentrazione 
> sufficiente per riuscire per meditare. Aprì gli occhi e si osservò 
> attorno per svariati istanti, dovendo ammettere a sè stessa che la sua 
> inquietudine era ufficialmente tornata: dopo la pessima avventura con 
> quel gruppo di orioniani si era autoconvinta che mai avrebbe risentito 
> il desiderio di lasciare Betazed, il proprio porto sicuro, eppure a 
> svariati mesi di distanza dovette ammettere che si era sbagliata di 
> grosso. Era giunto il momento di richiamare la Flotta? Era davvero 
> pronta a riprendere in mano la propria carriera con il rischio di 
> finire di nuovo nei guai?
>
>
> “Veramente una splendida giornata..”
>
> La voce della madre la fece voltare ma non la sorprese “Si, è una 
> giornata piacevolmente fresca considerando il periodo estivo.. una 
> giornata ideale per meditare”
>
> “Non mi sembra che la meditazione ti stesse riuscendo” la apostrofò la 
> madre
>
> Asami sorrise divertita “Non sempre le cose riescono al primo 
> tentativo, ma non per questo smettiamo di tentare”
>
> Meera sorrise osservando la figlia, pensò per qualche attimo a cosa 
> dire per poi mettersi ad osservare il cielo “Ieri ho potuto osservare 
> uno splendido documentario su di un pesce che vive su Sol III.. il 
> salmone, credo che dovresti guardarlo anche tu”
>
> Asami si voltò sorpresa “Un pesce.. di Sol III.. interessante?” scosse 
> il capo “Da quando in qua tutto questo interesse al mondo ittico?”
>
> Meera mosse appena una mano come a scacciare le domande della figlia 
> “Se lo avessi visto non me lo chiederesti.. nasce nel fiume, passa 
> tutta la sua vita nel mare e, quando arriva il momento di riprodursi, 
> risale la corrente sino a tornare nel medesimo torrente in cui era 
> nato, si riproduce ed infine muore..”
>
> “Alla faccia dello splendido documentario, deve essere affascinante 
> vedere un animale lottare per poter andare a morire.. se sapessero di 
> partenza che quella è la fine che faranno probabilmente lo eviterebbero”
>
> “No, ti sbagli..” Meera osservò la figlia sorridendo “Compirebbero 
> comunque quel viaggio e accetterebbero di buon grado la sua fine”
>
> “E secondo te perchè lo farebbero?”
>
> “Perchè è nella loro natura..” Meera si sedette accanto alla figlia 
> “E’ insito in loro, non possono non partire.. anche sapendo a cosa 
> andranno incontro”
>
> “Non stiamo parlando di pesci adesso” Asami incrociò le braccia al 
> petto “Ma infondo credo che non tu non avessi mai intenzione di 
> parlare d’altro se non di me”
>
> “E’ nella natura delle cose, ci sono persone che amano le comodità che 
> possono avere sul loro pianeta e chi è nato allo scopo di viaggiare.. 
> sanno a cosa possono andare incontro lasciando le proprie certezze, ma 
> nonostante tutto non possono far altro che continuare con il loro 
> continuo peregrinare in giro per la galassia..”
>
> Asami tirò un lungo respiro prima di tornare ad osservare il cielo “Un 
> anno.. sono rimasta in balia dei pirati orioniani per un anno…” 
> irrigidì la mascella mentre il suo umore peggiorò via via mentre la 
> sua mente le faceva rivedere vari flash di quell’orribile periodo “Non 
> sono cose che nessuno vorrebbe vivere”
>
> “Non mi hai mai voluto parlare di quel periodo..”
>
> “E intendo continuare a tenere per me quell’anno, lo sai”
>
> “Si, e non ho mai insistito con te” Meera osservò la figlia “Ma lascia 
> che ti faccia una domanda che ti facevo sempre quando eri piccola.. lo 
> sai perchè cadiamo?”
>
> Asami ridacchiò divertita, ripensando a quante volte nella sua vita si 
> fosse sentita fare sempre la medesima domanda “Per imparare a 
> rimetterci in piedi”
>
> Meera si alzò in piedi ed osservò la figlia “Sta solo a te decidere se 
> è arrivato il momento di rialzarti in piedi e riprendere in mano la 
> tua vita e la tua carriera nella Flotta Stellare ma, a prescindere da 
> ciò che ritieni razionalmente più sicuro, il tuo istinto sarà sempre 
> quello di viaggiare.. è la tua natura e dovrai farne i conti, prima o 
> poi” sorrise alla figlia ma non attese una risposta, preferendo 
> andarsene e lasciare Asami a riflettere sul da farsi.
>
>
>
>
>
> - Flashback -
>
> USS Tokugawa - Sala Tattica
>
> D.T. 02/11/2396 - Ore 07:28
>
>
> Hana percorse i corridoi della sua nuova casa osservandosi attorno con 
> una certa curiosità, lo sguardo vagava attorno mentre si faceva 
> un’idea via via sempre più dettagliata sul clima dell’equipaggio. 
> Raggiunse senza eccessiva fretta l’ufficio del Capitano, del resto era 
> consapevole di essere in anticipo di qualche minuto, ma le piaceva 
> prendersela con comodo: attese che il Capitano aprisse le porte ed 
> accedette nell’ufficio, salutando formalmente il superiore.
>
>
> “Comandante Hana a rapporto, Signore”
>
>
> Il suo sguardo si posò dapprima sul Capitano, studiandone inizialmente 
> l’aspetto, forse un po’ particolare, tenendo conto del suo ruolo a 
> bordo. Per un momento ebbe l’impressione di trovarsi di fronte ad un 
> batterista di musica rock piuttosto che ad un provetto ufficiale, ma 
> come betazoide sapeva di dover spingere la propria analisi oltre le 
> apparenze, concentrandosi sulle proprie percezioni empatiche più che 
> alla propria vista:
>
> *Blu scuro, con qualche venatura blu elettrico.. il Capitano Hesse è 
> sicuramente una persona decisa. Si è da soli al vertice e non tutti 
> hanno un carattere così adatto al ruolo come quello dell'uomo che le 
> stava di fronte. Le persone con il tipo di personalità del Capitano 
> Hesse sono fantasiose eppure decise, ambiziose eppure private, 
> incredibilmente curiose, ma in grado di non sprecare la propria 
> energia. Il carattere solare che percepiva era solo un aspetto di 
> quell'uomo, seppure gli altri lati del suo carattere sembrano essere 
> nascosti dietro quell'area di allegria che lo contraddistingue. I 
> soggetti come il Capitano irradiano fiducia in se stessi e un alone di 
> mistero, le loro osservazioni risultano penetranti, le idee originali 
> e la logica formidabile, tanto di consentirgli di promuovere il 
> cambiamento con la pura forza di volontà e la forza della personalità; 
> tutte cose che quasi certamente non lo rendono un individuo 
> particolarmente gradito al genere femminile. Si.. sarà bello aver modo 
> di conoscere la psiche di quest'uomo*
>
>
> Il Capitano alzò il capo dal proprio terminale, invitando la giovane 
> ad accomodarsi sulla poltroncina libera di fronte alla scrivania “Le 
> do il benvenuto sulla Tokugawa, Comandante” mosse una mano nella 
> direzione dell’andoriana seduta all’altra poltroncina “Le presento il 
> Comandante Margret, il primo ufficiale della nave.. avrà modo di 
> conoscere in seguito il resto degli ufficiali superiori”
>
>
> Asami si voltò verso il primo ufficiale cennando con il capo “E’ un 
> piacere conoscerla, Comandante”, quindi di soffermò a studiare il 
> secondo ufficiale in comando della nave con una punta di curiosità: 
> *Per le personalità come il Capitano è spesso una sfida trovare delle 
> persone con una mentalità simile in grado di tenere il passo con le 
> loro valutazioni e la rapidità di pensiero, eppure sembrava che il 
> Capitano Hesse avesse avuto fortuna.. il suo primo ufficiale 
> rappresentava un degno supporto al comando.. un altro blu scuro. Le 
> persone come il Comandante Margret incarnano in sé le doti di carisma 
> e confidenza, proiettando un’autorità che riesce a trascinare le folle 
> dietro un obiettivo comune.. obbiettivo che tendenzialmente sono in 
> grado di individuare e difficilmente mutano. La decisione che li 
> caratterizza può portarli ad essere a volte testardi e caparbi*
>
> Margret annuì alle parole di Hesse per poi osservare a sua volta la 
> nuova consigliera "Le do il benvenuto sulla nave, dottoressa"
>
> "Avremo modo di parlare meglio in seguito, ma voglio farle una 
> domanda: si sente pronta per tornare ad indossare l'uniforme?"
>
> "E' una domanda difficile Signore, potrei risponderle molto 
> semplicemente di sì ma questo non toglierebbe i suoi dubbi.. cosa che 
> fra l'altro riesco a comprendere" Hana sorrise osservando il Capitano 
> "Posso solo dirle che sarà il tempo a decidere se ho ragione, ma ora 
> come ora non ho dubbi a riguardo"
>
> Hesse annuì alzandosi "In questo caso non la trattengo.. fra un paio 
> di ore avremo una riunione con gli altri ufficiali superiori.. potrà 
> conoscere lì i suoi colleghi. In libertà"
>
>
>
>
>
> Luogo indeterminato - Tempo indeterminato
>
>
> *Perchè cadiamo? Per imparare a rimetterci in piedi..*
>
> Hana si destò con le parole della madre in testa, non aveva idea né di 
> dove fosse né quanto tempo fosse passato, sapeva solo che qualcosa era 
> cambiato: le sue percezioni erano diverse, sentiva se stessa ma anche 
> altri individui.. non era sola!
>
> Si alzò lentamente iniziando ad avanzare verso le prime due persone 
> che le sembravano più vicine e si fermò solo quando capì di essere 
> abbastanza vicina al Capitano.
>
> “Mi scusi Signore..” Hana decise di parlare, del resto in buio era 
> completo ed il Capitano avrebbe potuto non avvedersi del suo arrivo 
> alle spalle
>
> “Consigliere.. come ha fatto a trovarci qui in mezzo?” Margret si 
> voltò verso la direzione della voce di Hana
>
> “Vi ho percepito.. mi sono mossa verso la zona da cui sentivo 
> provenire le vostre empatie..”
>
> “Beh, pensa di riuscire a trovare anche gli altri?” la voce di Hesse 
> appariva quasi speranzosa
>
> “Non posso escluderlo.. anche se..”
>
> “Anche se.. continui Consigliere..” le rispose Hesse
>
> “Signore.. noi non siamo soli.. percepisco altre empatie nell’area.. 
> siamo osservati” rispose a bassa voce Hana
>
> Hesse si voltò verso la voce della consigliera “Potrebbero essere 
> altri membri dell’equipaggio o degli estranei caduti come noi in 
> questa.. bah.. trappola?”
>
> “No, Capitano.. io percepisco seppure a una certa distanza tutti gli 
> altri ufficiali superiori.. non riesco a percepire il resto 
> dell’equipaggio e..” Hana scosse il capo “Difficile da spiegare ma 
> percepisco dei grigi attorno a noi..”
>
> “Dei grigi, Comandanti?” anche Margret si voltò verso la consigliera
>
> “Percepisco entità prive di qualsivoglia emozione..” Hana “Credo sia 
> difficile da spiegare”
>
> “Individui di cui non riesce a percepire l’empatia, un po’ come i 
> ferengi?” chiese il Capitano
>
> “No, è diverso.. immaginate per un attimo che tutti gli individui 
> esistenti siano come delle bottiglie di vetro e che, a seconda del 
> colore del liquido che contengano, voi possiate determinarne 
> l’empatia.. un ferengi è come una bottiglia nera, non posso vedervi 
> attraverso e quindi non posso sapere cosa vi sia all’interno. In 
> questo caso io ho di fronte una bottiglia trasparente, come siete voi 
> ed io.. ma con una diversità, la bottiglia è completamente vuota! Non 
> ho problemi a percepire quegli esseri solo che dentro non trovo alcuna 
> traccia di emozione.. sono totalmente neutri”
>
> Il Capitano sospirò “Dirigiamoci verso i nostri colleghi, magari tutti 
> assieme verremo a capo di questa situazione”
>
>
> *
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