[Stml11] R: [7.17] - Non c’è soluzione senza problema

Capitano Demian Hesse tenjr.shnar a gmail.com
Mer 11 Ott 2017 08:54:42 CEST


Messo on line!


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Capitano Demian Hesse
USS Tokugawa
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Sype: dolcevoloo
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*** L'unica differenza tra un pazzo e me è che io non sono pazzo ***

Il giorno 3 ottobre 2017 07:47, Vane <hazyel91 a gmail.com> ha scritto:

> Eccomi.. ottimo brano pure qua XD
>
>
>
>
> ========================
> Tenente Comandante Francesca Alluso
> Capo SEC/TAT
> USS Tokugawa NCC-51868
> ========================
>
>
>
> *Da: *Ilenia De Battisti <fulmine791 a gmail.com>
> *Inviato: *sabato 30 settembre 2017 22:31
> *A: *USS Tokugawa <stml11 a gioco.net>
> *Oggetto: *[Stml11] [7.17] - Non c’è soluzione senza problema
>
>
>
> Questa era la mia idea per chiudere la missione, spero possa piacervi ^_^
> buona lettura.
>
>
>
> *******************************************
>
> *Brano:7.17*
>
> *Titolo: Non c’è soluzione senza problema*
>
> *Autore: Ten. Cmd. Hana (Ilenia)*
>
> *******************************************
>
>
>
>
> *Abraxas - Villaggio Tiuni*
>
> *D.T.  28/05/2396 - Ore 15:22*
>
>
>
> Il calore quel giorno era particolarmente fastidioso, tanto che alcune
> goccioline di sudore stavano scorrendo lungo la fronte del Comandante
> Alluso, ma lei non sembrava farvi caso: il suo sguardo era perso da quasi
> dieci minuti ad osservare il medesimo punto, come se stesse riflettendo su
> qualcosa che le creava forti dubbi.
>
>
>
> “Ha sete, Comandante?”
>
> La voce del tenente Gorjuss fece voltare di scatto la giovane, ancora un
> po’ persa nei suoi pensieri “Mi scusi?” il Comandante Alluso scosse un
> attimo il capo per allontanare tutti i pensieri che le occupavano la mente
> e si sforzò di sorridere a Gorjuss “Cosa voleva sapere?”
>
> “Le avevo chiesto se avesse sete..” Gorjuss si sedette accanto alla
> giovane “Ma era più che altro una scusa, la vedevo pensierosa..”
>
> “Già, in questo momento sono particolarmente pensierosa.. tutta questa
> storia ha un che di soprannaturale. Ogni volta che abbiamo l’impressione di
> avvicinarci alla soluzione, o quantomeno a comprendere l’esatto problema,
> ecco che individuiamo un nuovo tassello che non combacia con la nostra
> ricostruzione.. ed all’improvviso siamo di nuovo al punto di partenza o
> quasi” Alluso sbuffò con convinzione “Siamo venuti sul pianeta per via di
> sporadiche sparizioni che sembravano ricollegarsi alì a grande miniera da
> cui estraete le vostre gemme preziose, ma poi è sparito un intero villaggio
> e tutte le possibili ipotesi di tentativi di furto o ancora tentativi di
> farvi desistere dell’estrazione delle gemme è stato necessariame te
> accantonato”
>
> “È un’ipotesi da accantonare, dato che le sparizioni capitavano in maniera
> casuale fra tutte le fasce della società” annuì Gorjuss
>
> “Precisamente, ma grazie alle nostre analisi siamo riusciti ad individuare
> la presenza di una sorta di raggio in grado non so bene come di rendere
> molto più labile il confine fra due differenti dimensioni, tanto da
> translarli in questa dimensione parallela.. permettendo a coloro che hanno
> compiuto tale passaggio di poter vedere coloro che sono ancora nella
> dimensione corretta.. ma non di essere visti” Alluso fece una pausa “Tale
> raggio è poi collegata a quella che fra la popolazione è ritenuto solo un
> mito”
>
> “La storia del Dormiente e dell’Alleatore”
>
> “Esattamente, storia che noi potremmo aver ricollegato all’anomalia
> rilevata vicino al Sole del sistema…” Alluso alzò lo sguardo al cielo “Ma
> anche così le domande restano molteplici.. perchè il raggio ha una cadenza
> così ciclica? Che cosa sono quei gusci d’uovo trovati sul pianeta? E quel
> segno vitale che rilevai nella tormenta di sabbia? Chi era quella creatura
> che era salita a bordo sulla nave? Ci sono ancora ancora troppe domande e
> così pochi indizi sparpagliati da far sembrare davvero impossibile giungere
> a qualche conclusione… ma dobbiamo capire ciò che sta accadendo, solo così
> avremo qualche piccola possibilità di invertire gli effetti!”
>
> Gorjuss sospirò pesantemente osservando il superiore “Ha ragione
> Comandante, non possiamo mollare”
>
> Il Comandante Alluso osservò con sguardo fiero il proprio sottoposto “Ne
> stia certo, non lasceremo questo posto sino a che non troveremo una
> soluz..” lo sfarfallio del teletrasporto la colse impreparata mentre,
> osservandosi attorno, si rese conto che era in plancia “..ione, ma che
> succede?”
>
>
>
>
> *USS Tokugawa - Plancia*
>
> *D.T.  28/05/2396 - contemporaneamente*
>
>
>
> Il Capitano sedeva sulla postazione di comando muovendosi di
> continuazione, quasi che la poltroncina fosse improvvisamente divenuta
> rovente “Voglio un collegamento con quella dannata navetta, voglio capire
> per quale motivo sono entrati nell’anomalia!”.
>
> Anche il primo ufficiale appariva un po’ più nervosa del solito,
> probabilmente presa alla sprovvista da quanto era accaduto alla navetta. In
> plancia il silenzio era assoluto, nessuno aveva il coraggio di parlare
> mentre l’addetto alle comunicazioni stava tentando qualsiasi strada per
> riuscire a contattare i colleghi all’interno dell’anomalia.
>
>
>
> “La navetta è entrata volontariamente nell’anomalia o vi è stata
> attirata?” il primo ufficiale fissava con espressione decisamente irata i
> presenti per poi soffermarsi alla consolle scientifica
>
> “Signore, non ho rilevato campi o emissioni tali da far presupporre che
> siano stati attratti nell’anomalia, tuttavia è pur sempre vero che stiamo
> utilizzando i sensori a lungo raggio e stiamo analizzando un’area dello
> spazio estremamente a ridosso della stella, quindi le letture non sono
> molto accurate.. non posso escludere con assoluta certezza che vi sia stata
> qualche forza attrattiva che abbia attirato la navetta..”
>
> “Non avrei inviato la navetta se avessimo potuto avere letture precise già
> a questa distanza..” Hesse tornò a guardare l’addetto alle comunicazioni
> “Allora?”
>
> L’addetto alle comunicazioni appariva a disagio “Mi spiace signore, ho
> tentato in ogni modo.. a meno che non avvenga un miracolo io dubito che
> riusciremo a collegarci con la navetta.. Non fino a che saranno all’interno
> dell’anomalia”
>
>
>
> Hesse stava per rispondere all’addetto alle comunicazioni quando lo
> sfarfallio di un teletrasporto in corso lo fece voltare ad osservare il
> centro della plancia.
>
> “..ione, ma che succede?” Alluso si osservò attorno sorpresa
>
> “Comandate Alluso, perchè si trova qui?” lo sguardo di Margret appariva
> sorpreso
>
> “Signore, stavo per farle la stessa domanda…” il Comandante Alluso fece un
> paio di passi avanti “Sono stata teletrasportata qui, ma non ho richiesto
> io questo teletrasporto”
>
> “Signore..” l’addetto alla consolle operazione apparve sorpreso “Tutti i
> nostri uomini che si trovavano sul pianeta, ora sono a bordo.. ma non li
> abbiamo teletrasportati noi..”
>
> Il Capitano ed il suo primo ufficiale si osservarono negli occhi per
> qualche istante: non avevano ancora capito a pieno quanto era accaduto ma
> sentivano entrambi che era soltanto il principio.
>
> “Signore!” la voce allarmata del timoniere fece voltare tutti i presenti
> “La nave! Ci stiamo muovendo verso il sole del sistema!”
>
> “Arrestare la nave!” tuonò Hesse mentre la Alluso raggiungeva la consolle
> della tattica
>
> “Signore, i motori sono fermi ma la nave si muove lo stesso!” il timoniere
> digitata freneticamente alla consolle “Veniamo trascinati!”
>
> “Confermo signore, veniamo trascinati verso l’anomalia da una forma di
> energia che deriva..” la Allulo digitò alla consolle per poi spalancare gli
> occhi “..deriva dell’anomalia! Qualsiasi cosa sia all’interno di quella
> strana sfera di energia sta cercando di farci arrivare lì.. E la velocità
> sta aumentando, di questo passo saremo dentro all’anomalia in un minuto”
>
> “Motori indietro tutta!”
>
> L’ordine di Margret fece scattare come una molla il timoniere, che si mise
> immediatamente al lavoro “Signore, è del tutto inutile” la voce del
> timoniere risuono scoraggiata e piuttosto tesa “Qualsiasi cosa tenti di
> fare viene automaticamente resa inutile! Per quanto mi sforzi non c’è modo
> di impedire lo slittamento della nave”
>
> “Trenta secondi all’entrata nell’anomalia” la voce del Comandante Alluso
> anticipò di poco l’inizio di una serie di forti scossoni che iniziarono a
> ripercuotersi su tutta la nave
>
> “Siamo sempre più vicini al sole, la sua forza di gravità sta accentuando
> la forza attrattiva che ci ha catturati, proseguendo in questo modo
> rischiamo che la nave vada in pezzi!”
>
>
>
> La voce dell’addetto alle operazioni fece voltare il Capitano dalla sua
> parte, ma durò poco tanto che Hesse non ebbe neppure il tempo di
> rispondere. Tutto improvvisamente tornò alla tranquillità, la nave era
> entrata all’interno dell’anomalia ma senza ripercussioni di sorta ed ora
> sembrava essere in un’orbita geostazionaria con un piccolo planetoide
> errante.
>
> Hesse e Margret rimasero per qualche istante ad osservare sullo schermo
> principali le immagini di quel corpo celeste in silenzio, poi il primo
> ufficiale si voltò verso la consolle scientifica “Esattamente come è
> possibile che un simile pianeta sopravviva ad una distanza così piccola
> dalla stella del sistema?”
>
> “Tecnicamente non potrebbe..” l’addetto alla consolle scientifica si
> schiarì un po’ la voce “Un planetoide a questa distanza verrebbe
> inesorabilmente attratto all’interno della stella, verrebbe distrutto senza
> dubbio, ma a questo punto dobbiamo ipotizzare che la barriera che lo
> circonda lo protegga.. oppure che in questo spazio tale planetoide non sia
> interamente all’interno della nostra dimensione, ma si trovi a cavallo fra
> ambo le dimensioni.. la nostra e quella in cui il raggio ha traslato la
> gente di Abraxas” nel mentre digitava alla consolle
>
> “Quindi mi sta assicurando che si tratta realmente di un pianeta?”
>
> “Si Capitano, sulla base dei dati a mia disposizione potrei classificarlo
> come un classe L?” l’addetto sembrò per un attimo bloccarsi “Oppure un
> classe H.. difficile essere precisi”
>
> “In che senso è difficile essere precisi?” anche Margret si voltò verso la
> consolle scientifica “Non riesce a classificare questo pianeta, tenente?”
>
> “In effetti no, non ci riesco. Mi rendo conto che possa sembrare strano ma
> posso dirle che sostanzialmente il pianeta appare essere un pianeta
> desertico di classe H per circa i tre quinti della sua superficie, ma vi
> sono due aree simili a delle oasi verdeggianti che mil porterebbero a
> classificarlo come un classe L. Questo pianeta sembrerebbe avere solo il
> 14% di superficie coperta dall’acqua, ci si aspetterebbe di incontrare un
> pianeta completamente ricoperto da una vegetazione resistente al calore ed
> alla siccità, ma quelle due oasi di cui vi parlavo, ognuna ampia
> all’incirca un quinto della superficie complessiva del pianeta, sono
> composte da piante che necessitano di molta acqua.. ed io non riesco a
> rilevare neppure falde sotterranee che ne giustifichino la crescita.. è un
> mistero”
>
> “Uno dei tanti..” Hesse si alzò in piedi “Rilevate la presenza dei nostri
> uomini?”
>
> “Si signore!” rispose prontamente Alluso “Rilevo la navetta ed i nostri
> uomini.. desidera li teletrasporti a bordo?”
>
> Hesse osservò il Comandante Alluso “Un momento, prima provate a
> chiamarli.. magari ci spiegheranno come mai si trovan..” lo sfarfallio del
> teletrasporto lo fermò dal proseguire a parlare e prima ancora che qualcuno
> potesse fare nulla il Capitano, il Primo Ufficiale ed il Comandante Alluso
> non erano più a bordo.
>
>
>
>
> *Gaena - Superficie planetaria*
>
> *D.T.  28/05/2396 - Ore 15:22*
>
>
>
> Il Capitano ed il Primo ufficiale stavano ancora ascoltando il rapporto di
> Carpenter e Hair, assieme a tutti gli ufficiali superiore dell’equipaggio,
> che erano stati teletrasportati sul pianeta quando l’Alleatore ed il
> Dormiente tornarono a far visita al gruppo, fermandosi al centro di loro ed
> osservandoli con espressione quasi divertita. Hesse aveva ascoltato le
> spiegazioni dei suoi uomini e, seppure non fosse pienamente d’accordo sulla
> loro scelta di entrare nell’anomalia, aveva deciso di rimanere in silenzio
> sino in fondo.
>
>
>
> Il Comandante Hair prese la parola, schiarendosi la voce “Quindi.. per
> concludere possiamo dire che se risolveremo il problema della spartizione
> di questo pianeta fra il Dormiente e l’Alleatore, entrambi accetteranno di
> aiutarci ad invertire l’effetto del raggio”
>
> Hesse e Margret si osservarono per un attimo attorno, ma fu il capitano a
> prendere la parola “Mi spiace, ma non esiste alcuna una soluzione senza un
> problema..”
>
> “Forse non avete compreso ma su questo pianeta io e colui che voi avete
> chiamato Alleatore siamo in conflitto per la designazione di chi sia
> l’erede ufficiale di nostro padre Malark” il Dormiente intervenne
> osservando gli ufficiali della Tokugawa
>
> “Esattamente” annuì prontamente l’Alleatore “E voi avete affermato di
> poterci aiutare a risolvere questo nostro  problema, e per questo motivo
> noi vi abbiamo condotto qui. Come fate ad asserire che non esiste alcun
> problema?”
>
> “Perchè in effetti voi vi siete già spartiti il pianeta” la voce di
> Margret apparve sicura “O meglio, ognuno di voi due ha occupato quel tanto
> di spazio che gli interessava, lasciando tutto il resto nel suo stato
> normale.. entrambi avete preso possesso di circa un quinto del pianeta, a
> conti fatti potrebbero starvi altri tre di voi”
>
> “Ed onestamente non credo che l’eredità sia il vostro reale problema”
> Hesse fece qualche passo avanti “Fatemi indovinare.. se non siete impegnati
> nei vostri conflitti ognuno di voi se ne sta nella propria oasi, è
> corretto?”
>
> Il Dormiente e l’Alleatore annuirono “Si, esatto”
>
> “Quindi la mia affermazione è esatta” le labbra del capitano si apriroro
> ad un sorriso “Il vostro reale problema è la noia e l’apatia. Tranne quando
> litigate non avete nulla da fare. Una volta ogni quattrocento anni vi
> scontrate e basta, per il resto passate un eternità soli con i vostri
> pensieri” scosse il capo “Non riuscirei neppure ad immaginare una cosa così
> noiosa” sorridendo.
> Il Dormiente osservò Hesse “Lei non può capire, questo è il mondo che
> scelse nostro padre dopo il suo lungo peregrinare. Non avete idea dei
> pericoli che possono esistere fuori da questa galassia.. fuori da questa
> dimensione, neppure nostro padre era pronto a ciò che vide..”
>
> “Quando nostra madre, Gaena, morì.. lui ne fu distrutto” L’alleatore prese
> la parola “Portò me e mio fratello su questo pianeta, a cavallo fra due
> dimensioni per proteggerci da ciò che esiste là fuori” L’alleatore si
> osservò attorno “Questo posto è sicuro.. questo posto è casa”
> Carpenter osservò i due “Vostro padre era un viaggiatore, come noi”
> indicando i propri colleghi “Fin da quando la nostra razza ha potuto alzare
> lo sguardo verso il cielo vedendo le stelle ha sognato di viaggiarvi
> attraverso. Non è stato facile eppure ora noi siamo qui a parlare con voi”
>
> Hair prese la parola “E’ vero, non posso negarlo.. è pericoloso là fuori,
> ma in parte è proprio quello il bello” indicò l’erba attorno a sé “Io posso
> capire che questo posto è sicuro, ma possiamo anche dire che sia
> interessante? Sicuramente per un po’ può anche esserlo, ma poi? Una volta
> che hai contato filo per filo tutta l’erba che compone le due oasi.. che
> cosa vi resta da fare?”
>
> Margret osservò i due esseri, per poi aggiungere, “Questa rimarrà per
> sempre la vostra casa e qui potrete sempre tornare. Vostro padre si è
> trovato davanti pericoli insormontabili, ma voi non siete lui e siete in
> due. Invece che lottare tra di voi collaborate, vedrete che non ci saranno
> limiti che non potrete superare”
> Il Dormiente e l’Alleatore si osservarono per un po’, prima che il primo
> di essi prendesse la parola “Non avevamo mai preso in considerazione la
> possibilità di lasciare Gaena, l’abbiamo sempre considerata la nostra
> seconda madre”
> Il capitano li osservò ora sorridendo “E lo sarà sempre.. come ha detto il
> Comandante Carpenter, voi qui potrete sempre tornare” fece una piccola
> pausa “In più valutate la situazione attuale.. fino a ieri non ci
> conoscevate neppure e invece ora siamo qui a dialogare con voi” inclinando
> la testa osservandoli “La galassia è piena di razze simili alla nostra, non
> solamente pericoli”
>
> L’Alleatore ed il Dormiente tornarono a guardarsi fra loro “Ci avete dato
> molto su cui riflettere e di questo vi ringraziamo” il Dormiente fece una
> rapida pausa “Ora ripristineremo le cose ristabilendo l’equilibrio fra le
> due dimensioni, tutti coloro che sono stati inavvertitamente spostati
> torneranno alla propria realtà”
>
> “Abbiamo apprezzato le vostre parole e credetemi, prenderemo in
> considerazione i vostri consigli” l’Alleatore annuì alle parole del
> Dormiente, terminando la sua frase.
>
> Il Capitano Hesse sorrise osservandoli, ma durò pochi attimi perchè con la
> stessa rapidità con cui tutti gli ufficiali superiori si erano trovati su
> Gaena, altrettanto rapidamente furono tutti teletrasportati sulla Tokugawa,
> navetta compresa.
>
>
>
>
> *USS Tokugawa - Ufficio del Capitano*
>
> *D.T.  28/05/2396 - ore 16:38*
>
>
>
> Il Primo Ufficiale fece il suo ingresso nell’ufficio del Capitano per poi
> accomodarsi sulla poltroncina di fronte alla scrivania “Abbiamo parlato con
> il Governatore del pianeta, ci ha confermato il ritorno di tutta la
> popolazione scomparsa. Ha voluto ringraziarci nuovamente per l’aiuto che
> siamo riusciti a dargli..”
>
> “In realtà sono stati l’Alleatore ed il Dormiente a ripristinare il
> confine fra le due dimensioni e riportare alla realtà tutta quella gente,
> ma se non altro ora è finita” Hesse portò lo sguardo sul terminale “Il
> problema è stato risolto”
>
> “E’ vero.. anche se..” la voce del Primo Ufficiale apparve per un attimo
> dubbiosa “Non credo che tutto ciò abbia dato una risposta a tutte le
> questioni che erano emerse.. ad esempio, cos’erano quei gusci d’uovo che
> erano stati trovati sul pianeta?”
>
> Hesse fece per un attimo spallucce “Potrei ipotizzare che si trattasse di
> una forma di vita che viveva nell’altra dimensione.. magari, come gli
> abraxiani sono stati trascinati da una dimensione all’altra, anche loro
> hanno subito il medesimo spostamento”
>
> “E l’essere che era apparso sulla nave?” chiese nuovamente Margret
> osservandolo
>
> “Noi non abbiamo conoscenza di come fosse quella dimensione, non possiamo
> sapere quante e quali forme di vita potessero esistervi.. poteva
> rappresentare semplicemente una specie che noi non abbiamo mai visto.. una
> forma di vita più istintiva ed attratta dalle fluttuazioni del dilitio”
>
> Margret annuì ma non apparve del tutto convinta “Eppure sento che alcuni
> punti sono rimasti comunque senza risposte”
>
> Hesse osservò il suo primo ufficiale sorridendo guardandola “Non dobbiamo
> rispondere a tutte le domande. Se potessimo scoprire tutto non avremmo più
> uno scopo” si alzò guardando fuori dai finestroni “Prendiamo ad esempio la
> poesia.. ricordi? Quei pochi versi che trovai nel database e che facevano
> riferimento proprio ad Abraxis.. scritto in un’epoca in cui la mia razza
> neppure pensava di poter realmente viaggiare verso altri pianeti..” si
> voltò appoggiando le spalle al vetro “Sappiamo che loro padre era un
> viaggiatore, magari è passato da Sol III parecchi secoli fà e ha lasciato
> il segno.. o forse è solo una casualità” si strinse nelle spalle “A volte
> dobbiamo accettare che non a tutto c’è una soluzione semplice, ma una cosa
> è certa.. non smetteremo mai di cercare quelle risposte”
>
>
>
>
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>
>
>
>
>
> _______________________________________________
> Stml11 mailing list
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