[Stml11] 10.09 - Quando l’unica scelta è la resa..
Bryn Lwellelyn
bryn.lwellelyn a gmail.com
Gio 1 Ago 2019 15:43:48 CEST
Pardon, credevo di aver inviato la risposta. Bel brano, mi è piaciuta la
resa dei personaggi.
Il mer 31 lug 2019, 20:46 Marco Calandri <cesare.mouri.sf a gmail.com> ha
scritto:
> Ciao
> bel brano complimenti! Molto interessante.
> Mi è piaciuto il comportamento fiero di Hair!
>
> Il 31/07/2019 00:02, Ilenia De Battisti ha scritto:
> > Signori,
> >
> > ecco a voi il mio brano.. spero vi piaccia.
> >
> > Ilenia
> >
> >
> > *****************************************
> >
> > Brano: 10.09
> >
> > Titolo: Quando l’unica scelta è la resa..
> >
> > Autore: Ten. Cmd. Hana (Ilenia)
> >
> > *****************************************
> >
> >
> > USS Tokugawa - Plancia
> >
> > 9 aprile 2399, ore 14.15
> >
> > Eberhard De Rais era sempre più furioso e frustrato a mano a mano che il
> > tempo passava. La Tokugawa non era appena uscita dai cantieri e gli anni
> > avevano certamente pesato sulla sua struttura ma non sino al punto di
> > renderla una carretta spaziale; doveva esserci molto di più alla base di
> > tutte quelle disfunzioni.
> >
> > Dapprima era iniziato tutto con un problema di calibrazione dei sensori
> > interni: si era ipotizzato fossero stati sabotati da quello sporco
> klingon
> > Kret'Aq, che tentava in tal modo di poter girare pern la nave senza
> essere
> > notato e di raggiungere il Capitano.
> >
> > Poi c’erano stati dei problemi a mantenere la curvatura, ma anche questo
> > problema aveva una facile spiegazione: erano veramente in pochi a gestire
> > quella grande nave e questo creava gravi problemi di operatività. E poi?
> >
> > I sensori interni sembravano necessitare di continue calibrazioni e non
> > operavano mai oltre al 41%, cosa del tutto inaccettabile perchè gli
> rendeva
> > impossibile sapere cosa stesse succedendo a bordo della nave; senza
> contare
> > che anche l'efficienza dei sensori esterni stava a poco a poco scemando.
> >
> > L’uomo alla consolle scientifica continuava i suoi laconici rapporti con
> la
> > stessa enfasi di chi legge una pagina di necrologi; tutti i tentativi di
> > capire come risolvere il guasto non stavano dando alcun risultato.
> >
> > “Se prosegue in questo modo presto saremo ciechi” la voce dell’uomo alla
> > consolle scientifica era completamente spenta, come se non avesse la più
> > pallida idea di cosa fare “Le ho tentate tutte ma se l'efficienza
> continua
> > a scendere presto non vedremo più cosa accade dentro e fuori al vascello”
> >
> > “E saremo anche sordi e muti..” la donna alle comunicazioni si voltò
> verso
> > De Rais “Anche il sistema delle comunicazioni non funziona, non riesco a
> > comunicare né ad aprire le comunicazioni.. è come se la consolle fosse
> > andata in blocco!”
> >
> > Eberhard scosse il capo “No signori, io non sarò un ingegnere ma questo
> non
> > è normale! Hanno sicuramente sabotato la nave, questo è poco ma sicuro!”
> >
> > “Signore.. usciamo dalla curvatura!” la voce del timoniere era stupita
> > “Stiamo uscendo dalla curvatura proprio ora e non ho modo di impedirlo,
> > saremo costretti a proseguire ad impulso!”
> >
> > “Ad impulso??” De Rais scattò in piedi “Inaccettabile! Avete la più
> pallida
> > idea di quanti giorni ci occorrerebbero per raggiungere il rendez vous?”
> > sfiorò il pannellino posto sulla postazione del Capitano attivando
> > l’interfono “Plancia a Sala Macchine! Maledizione, si può sapere che
> > diavolo state combinando?! Abbiamo perso la curvatura!”
> >
> > =^= Sala Macchine a Plancia, ci stiamo lavorando il più rapidamente
> > possibile.. il fatto è che inizialmente pensavamo che il problema fosse
> la
> > mancanza di organico, ora siamo quasi certi che sia stato infettato il
> > computer della nave! I sistemi si stanno ad uno ad uno disattivando e per
> > quanto tentiamo di ristabilirli non otteniamo alcun risultato.. è
> > sicuramente un sabotaggio! =^=
> >
> > “Maledetto Kret'Aq.. questa è tutta colpa sua!”
> >
> > =^= Dubito che sia lui il responsabile signore, chi ha compiuto questo
> > gesto è qualcuno che deve avere competenze avanzate in ingegneria ed
> > informatica =^=
> >
> > “Quindi abbiamo un sabotatore a bordo, questo non ci voleva..” De Rais
> era
> > sempre più inviperito mentre si osservava attorno nel tentativo di
> trovare
> > una soluzione alla situazione “Cosa diavolo sta facendo l’ingegnere capo?
> > Possibile che anche il Comandante Hair non sappia cosa diavolo fare?”
> >
> > =^= Si e no. Sicuramente potrebbe essergli d’aiuto essere supportato
> > dall’ufficiale scientifico per identificare e debellare il problema
> > informatico all’interno del computer, ma al momento non sembra
> minimamente
> > interessato a sistemare il vascello. Si rifiuta di aiutare dei terroristi
> > =^=
> >
> > Eberhard non se lo fece ripetere due volte “Cambierà idea.. stanne certo,
> > cambierà idea! Arrivo!” si voltò verso l’uomo alla consolle tattica per
> poi
> > dirigersi al turboascensore “Endymion, prendi il comando.. è il momento
> di
> > far capire chi comanda sulla Tokugawa”
> >
> >
> >
> > USS Tokugawa - Sala macchine
> >
> > 9 aprile 2399, ore 14.28
> >
> > Eberhard entrò in sala macchine guardandosi attorno; tutti i suoi uomini
> > stavano correndo a destra e a manca per tentare di risolvere i vari
> > problemi che si stavano via via presentando. Una sola persona se ne stava
> > immobile, a braccia conserte, nel bel mezzo della parapiglia: il Tenente
> > Comandante Hair osservava i colleghi in silenzio, con un sorriso
> divertito
> > dipinto sul volto.
> >
> > “Si stanno disattivando gli smorzatori inerziali di sinistra! Ma li avevo
> > attivati nuovamente solo una decina di minuti fa! Qui stiamo solo
> perdendo
> > tempo!!”
> >
> > “Non ti arrendere John, vedrai che ne verremo fuori in qualche modo!”
> >
> > Eberhard rimase per qualche istante ad osservare i suoi uomini lavorare
> per
> > poi puntare a passo spedito verso Hair “Tenente Comandante Hair, le
> ordino
> > di sistemare la mia nave e di farlo ora!”
> >
> > “Tenente Eberhard De Rais, questa non è la sua nave e lei è solamente un
> > ufficiale addetto alla sicurezza in stanza su Sol III.. non fa neppure
> > parte dell’organico di questo vascello” Hair rispose serafico, con una
> > grande calma e compostezza “Avete sequestrato una nave federale ed il suo
> > equipaggio.. come pensa che potrà finire questa storia?”
> >
> > “Con la tua morte se non ti decidi a metterti al lavoro!” De Rais fece
> > partire un destro diretto alla mascella dell’ufficiale superiore, ma Hair
> > si spostò giusto in tempo facendo infuriare ancora di più Eberhard “Se
> non
> > si mette immediatamente al lavoro la farò ammazzare”
> >
> > “E così perderete definitivamente l’ufficiale ingegnere capo della nave,
> la
> > persona che conosce di più i sistemi ingegneristici di questa vecchia
> > signora” Hair continuava a mantenere un aplomb da vero ufficiale
> superiore
> > “Il che vi porterà con buone probabilità a perdere del tutto i sistemi
> > propulsivi all’incirca tra un’ora”
> >
> > “Quindi lei si rifiuta di collaborare?” Eberhard fece un ghigno sadico
> > “Vediamo se rimarrà della stessa idea ancora per molto..” quindi fece un
> > cenno ad alcuni dei suoi uomini
> >
> > Pochi attimi dopo all’interno della sala macchine vennero trascinati
> tutti
> > gli ufficiali superiori donne, ossia i Comandanti Margret, Hana ed
> Alluso.
> > Il volto di Hair si rabbuiò immediatamente nel veder maltrattare le tre
> > donne.
> >
> > “Vede, lei pensa di non avere nulla da perdere.. di poter essere
> superiore
> > alle nostre richieste perché non ha paura di noi..” De Rais camminava
> > lentamente verso le tre donne, con le mani legate dietro alla schiena
> “Ma i
> > membri dell’equipaggio sono molti e a noi non servono. E’ pronto a
> vederli
> > morire ad uno ad uno e a sopportare il peso di esserne l’unico
> > responsabile?”
> >
> > Hair rimase per un attimo bloccato, non avrebbe mai voluto aiutare dei
> > terroristi, ma quelle erano le sue colleghe e non poteva semplicemente
> > voltarsi dall’altra parte. De Rais colse negli occhi del comandante quel
> > dubbio e ne fu soddisfatto “Non le interessa dunque? Molto bene..”
> >
> > Gli uomini che tenevano le tre ufficiali donne non sembravano attendere
> > altro e colpirono con forza i Comandanti seppure fossero legate e quindi
> > impossibilitate a difendersi. Alluso venne raggiunta da un montante al
> > plesso solare, ma grazie all’addestramento incassò meglio delle altre il
> > colpo, incespicando ma riuscendo nonostante tutto a restare in piedi.
> > Viceversa, Margret e Hana non si aspettavano di essere colpite e
> finirono a
> > terra, la prima piegata in due per essere stata colpita alle costole
> mentre
> > la seconda con il labbro spaccato da un colpo in pieno volto rimase a
> terra
> > priva di conoscenza.
> >
> > “Lasciatele stare!” Hair fece una gran fatica a controllare la rabbia
> > “Fatela finita!”
> >
> > De Rais sorrise divertito “Vede, è questo che vi rende deboli.. il fatto
> > che alla fine non siete mai in grado di mantenere i vostri propositi..”
> > estrasse il phaser dalla propria fondina puntandolo alla testa di Margret
> > “Potrei ucciderle tutte e tre in pochi istanti ma sono certo che questo
> lei
> > lo sappia, Comandante.. glielo domando nuovamente, intende riparare la
> > nave?”
> >
> > “E cosa ci dice che se lo facesse noi potremmo restare in vita?”
> Francesca
> > osservò con lo sguardo carico di odio i terroristi “Ci risparmiate per
> > quanto, un’ora.. due? Il tempo che Albert sistemi la nave, e poi?”
> >
> > “Preferisce morire, subito?” Eberhard spostò l’arma in direzione della
> > Alluso “Posso accontentarla..”
> >
> > “No!” Margret intervenne prontamente faticando a rimettersi in piedi per
> il
> > dolore alle costole “Finora siete punibili solo per sequestro di un
> > vascello federale e per rapimento.. volete davvero aggiungervi un’accusa
> di
> > omicidio?”
> >
> > De Rais scoppiò a ridere mantenendo il phaser puntato sulla Alluso “Io
> non
> > riconosco più alcuna autorità alla Federazione Unita dei Pianeti, non mi
> > interessa se voi mi considerate solo un criminale.. quando il piano verrà
> > messo in atto io sarò considerato un eroe!”
> >
> > “Un momento..” la voce di Hair si fece fredda “Vi offro uno scambio.. la
> > nave per la vita di tutto l’equipaggio sequestrato. Io riparerò i sistemi
> > della nave ma esigo che a nessuno di noi venga torto un capello”
> >
> > De Rais osservò Hair con una certa curiosità “E chi mi dice che non sta
> > solo guadagnando tempo per fare qualche piano dei vostri?”
> >
> > “Nulla, esattamente come io non ho basi per fidarmi di lei ma ci pensi..
> è
> > uno scambio che può soddisfare entrambi” Hair incrociò le braccia al
> petto
> > “A lei questa nave serve, giusto? Il resto dell’equipaggio viceversa è
> solo
> > un rischio, potrebbero tentare di fuggire o di riprendersi la nave..
> troppo
> > pericoloso. Questa è la mia proposta, sistemerò la nave e poi lei farà
> > sbarcare me e tutto il resto dell’equipaggio su di un pianeta vivibile”
> >
> > Eberhard ci riflettè per svariati secondi, poi abbassò il phaser “Le do
> due
> > ore, non di più.. poi l’accordo salta!”
> >
> >
> > Argelius II - Enope City
> >
> > Cevotov Museum - esterno dell’edificio
> >
> > 9 aprile 2399, contemporaneamente
> >
> > Freya Icrash, giovane umana trasferitasi da circa due anni su Argelius
> II,
> > aveva iniziato la sua consueta giornata tipo: si era innamorata di un
> > argeliano e aveva deciso di trasferirsi da lui per farsi una famiglia. Da
> > allora ogni mattina usciva di casa intorno alle 8.30 per incamminarsi per
> > le vie della città di Enope e raggiungere la centrale comunicazioni,
> > prendendo posto come addetta alla consolle principale.
> >
> > Camminava con calma anche quella mattina, gustandosi il tepore del sole
> che
> > le scaldava il viso; non c'era nessun rumore ed il cielo era di un
> celeste
> > intenso, senza nuvole, tanto che le venne quasi il desiderio di cambiare
> > direzione e raggiungere la spiaggia.
> >
> > Superato il ponte di Ravinie si ritrovò a passare in un punto poco
> distante
> > dal museo Cevotov; si trattava di un edificio considerevole, era alto
> > cinque piani e tutte le pareti erano fatte di vetri specchi colorati, che
> > lo facevano apparire come un gigantesco cubo di Rubik. Passò a poca
> > distanza dall’entrata per poi girare in direzione della via principale
> > quando improvvisamente si voltò indietro. Neppure lei riuscì a capire che
> > cosa l’avesse convinta a fermarsi ma per qualche attimo ebbe la
> sensazione
> > di aver sentito un rumore diverso dall’ordinario.
> >
> > Freya si voltò indietro ad osservare le scolaresche che si preparavano ad
> > entrare al museo mentre delle povere insegnanti cercavano di radunarli e
> > riportare l’ordine; ridacchiò divertita mentre riprendeva a camminare
> > aggirando l’edificio e lasciandoselo alle spalle ma ecco che nuovamente
> > sentì quello strano rumore. Tornò nuovamente ad osservare il museo, la
> luce
> > del sole riflessa nelle grandi finestre a specchio dell'edificio era
> tanto
> > accecante che dovette portare la mano destra alla fronte e poi.. poi
> nulla
> > fu come prima.
> >
> > La giovane vide un flash, quello che si potrebbe definire una grande luce
> > irradiarsi alle basi del museo, poi un rombo simile ad un tuono la
> investì
> > con tanta violenza da sollevarla in aria e spingerla con forza contro un
> > edificio a poca distanza. Era stata proiettata via dall’onda d’urto di
> > un’esplosione che aveva coinvolto il museo di xeno antropologia ma se ne
> > rese conto solo svariato tempo dopo, quando riprese quasi miracolosamente
> > conoscenza ancora semi-sommersa fra le macerie.
> >
> > Cosa era successo? Chi mai avrebbe fatto una cosa simile in un pianeta
> come
> > Argelius II? Quanto tempo era rimasta incosciente? Qualcuno l’avrebbe
> > trovata lì dove si trovava? Come stava il suo ragazzo? Ed i bambini che
> > aveva visto poco prima davanti al museo? ..mille domande affollavano la
> sua
> > mente ma non avrebbe saputo rispondere a nessuna di esse.
> >
> > Attorno a lei il profondo silenzio lasciò improvvisamente spazio alle
> grida
> > della gente che chiedeva aiuto; neppure lei capì come fece, ma si rialzò
> > barcollando e si tolse di dosso dei calcinacci che le erano finiti sopra
> le
> > gambe, uscendo dal piccolo anfratto che le aveva offerto un po’ di
> > protezione dopo l’esplosione. Attorno a lei il paesaggio si era
> trasformato
> > in un inferno di fuoco e gente agonizzante; centinaia di cadaveri
> distesi a
> > raggiera attorno a ciò che era stato un museo, come fossero stati
> > proiettati fuori dalle finestre a causa dell’esplosione, avevano
> riportato
> > danni così gravi da non avere più una parvenza umana. Tutti gli edifici
> > limitrofi, compreso il gigantesco museo, erano stati rasi al suolo ed
> > un’intensa polvere si stava alzando rendendo più difficile la
> respirazione
> > e celando in parte alla vista l’entità della devastazione avvenuta.
> >
> > Le fiamme avevano iniziato a lambire le case che ancora non erano
> crollate,
> > mentre la gente sopravvissuta cercava di spostarsi in luoghi sicuri
> > nonostante le gravi ferite che avevano riportato. Freya iniziò a muoversi
> > come un automa, incapace di capire la portata della situazione,
> > incamminandosi per come poteva verso il suo luogo di lavoro. Solo allora
> > una vocina risuonò nella sua testa richiamandola ai suoi doveri; ancora
> > ferita raggiunse la sua postazione attivando una chiamata verso Sol III
> >
> > “Al Comando di Flotta su Sol III, qui Argelius II.. abbiamo subito un
> > attentato, chiediamo immediato aiuto”
> >
> >
> > USS Tokugawa - Alloggio del Capitano Hesse
> >
> > 9 aprile 2399, contemporaneamente
> >
> > Hesse fissava ancora la strana figura che era apparsa di soppiatto nel
> suo
> > alloggio, aveva scambiato poche parole con quel Grandis ma per il momento
> > non sentiva di potersi fidare a pieno di quell’uomo. Ma del resto, in
> quel
> > momento avrebbe avuto difficoltà a fidarsi della maggior parte dei membri
> > della nave; aveva subito un ammutinamento ed era stato confinato nel
> > proprio alloggio, aveva assistito alla morte di Kret'Aq e ancora non
> aveva
> > idea di dove stessero conducendo la Tokugawa.
> >
> > “Lei non è una persona facile da convincere” Alphonse Grandis fa qualche
> > passo avanti verso il capitano “Ma infondo la posso capire, non credo sia
> > facile fidarsi di qualcuno che faceva parte della stessa organizzazione
> che
> > ha requisito la sua nave..”
> >
> > “Che cos’è la Cura?”
> >
> > “Non è facile rispondere a questa domanda” Alphonse si sedette sul divano
> > mettendosi comodo “La Cura è un'organizzazione secolare, neppure io so
> > quando sia nata esattamente anche se con tutta probabilità è antecedente
> > alla fondazione della Federazione Unita dei Pianeti. Il suo scopo
> > dichiarato è la difesa dell’unicità delle varie razze federali ma i buoni
> > propositi nascondono spesso pessime intenzioni”
> >
> > “Si spieghi meglio..” Hesse si sedette di fronte all’inaspettato ospite
> >
> > “Il principio che guida gli ideali della cura sono legati all’idea della
> > preservazione delle unicità di ogni razza a discapito del conformismo..
> ma
> > ciò che intendono affermare è che le varie razze dovrebbero essere poste
> > nell’impossibilità di riprodursi fra loro.. la Federazione Unita dei
> > Pianeti viene vista come un pericolo perché con il passare del tempo le
> > varie razze riproducendosi fra loro potrebbe portare alla creazione di
> > razze ibride che potrebbero perdere le unicità delle singole razze che li
> > compongono”
> >
> > “E’ un ragionamento priva di senso”
> >
> > “Capitano, l’ideale delle razze pure non sono nuove nel nostro mondo.. se
> > le razze si sommassero tutte le peculiarità culturali, storiche e persino
> > fisiche andrebbero perdute per sempre” Grandis osservava il Capitano con
> > una strana convinzione negli occhi “Ma se un tempo l’ideale era
> perseguito
> > solo a carattere filosofico, ora la Cura si è mobilitata per distruggere
> la
> > Federazione e portare ai popoli ad un'auto isolazionismo protettivo..
> meno
> > rapporti fra i popoli, meno rischi di figli ibridi fra i vari mondi”
> >
> > “Da chi è composta la Cura?”
> >
> > “La Cura è composta da una moltitudine di persone, chi all’interno della
> > flotta.. chi nel mondo degli intellettuali.. altri tra persone comuni.
> Sono
> > tutte persone eterogenee che sono accomunate dalla piena convinzione nei
> > principi della Cura” Grandis fece una pausa “I membri di
> > quell’organizzazione hanno dimostrato un totale asservimento ai principi
> > dell’organizzazione e sarebbero felici di dare la vita per loro. La
> setta,
> > negli anni, ha addestrato alcuni valorosi membri della flotta stellare
> che
> > ora si stanno ad uno ad uno ammutinando”
> >
> > “Ed ora, quale sarà la loro prossima mossa?”
> >
> > “Ancora non lo so..” Grandis scosse il capo “Ma spero di scoprirlo prima
> > che sia troppo tardi..” lo strano uomo si alzò “Ora mi perdoni, ma devo
> > tornare a confondermi fra i traditori della Cura, non tema.. sono certo
> che
> > avremo modo di rivederci” detto questo uscì di soppiatto dall’alloggio
> del
> > Capitano.
> >
> >
> > Sol III - Ufficio del Contrammiraglio Darion
> >
> > 9 aprile 2399, ore 14.51
> >
> > Le notizie si stavano via via susseguendo sull’attentato di Argelius II;
> il
> > contrammiraglio Darion cercava di seguire quasi in tempo reale sul
> > conteggio delle vittime che purtroppo stava salendo sempre di più. Il
> suono
> > del sensore lo fece quasi trasalire, mentre il Contrammiraglio Bates
> > entrava nel suo ufficio.
> >
> > “Questa non ci voleva, la situazione rischia di sfuggirci tra le dita..”
> > Bates sembrava preoccupato tanto quanto il collega “Ed il peggio deve
> > ancora venire”
> >
> > Darion alzò il capo dal terminale sgranando gli occhi “Non me lo dire, un
> > altro attentato?”
> >
> > Bates scosse il capo “No, ma gli effetti dei due attentati si stanno
> > facendo sentire.. vari pianeti hanno fatto richiesta di avere un aumento
> > delle navi di pattuglia temendo di poter essere i prossimi obiettivi,
> > stiamo cercando di dare risposte concrete alle varie richieste ma fra le
> > navi che hanno lasciato le proprie posizioni senza dare motivi e tutte le
> > richieste pervenute..”
> >
> > “Sta diventando quasi impossibile riuscire accontentare tutti?”
> >
> > Bates annuì brevemente a Darion accomodandosi sulla poltroncina “Si.. si
> > stanno creando dei vuoti nelle difese e la cosa rischia solo di
> > peggiorare..” fece una pausa “E nel frattempo è stato confermato che
> anche
> > la Corwin non risponde più alle chiamate, siamo nei guai.. siamo davvero
> > nei guai John”
> >
> >
> > Zona sconosciuta - Asteroide di classe M Sconosciuto
> >
> > 9 aprile 2399, ore 16.51
> >
> > Erano nuovamente tutti insieme sull’asteroide, o quasi.. il capitano
> Hesse
> > non si vedeva da nessuna parte, tanto che ormai era palese fosse stato
> > trattenuto sulla nave, forse come ostaggio. Margret passava con lo
> sguardo
> > il volto dei membri dell’equipaggio rimasti leali alla Flotta Stellare
> > senza sapere esattamente cosa dirgli.
> >
> > Erano stati abbandonati in quel luogo sperduto, con pochissime
> attrezzature
> > ed ora non gli restava altro che sopravvivere in attesa che qualcuno
> > potesse trovarli.
> >
> > “Siamo in una zona poco trafficata Comandante”
> >
> > La voce di Asami fece voltare Margret che annuì “Lo so, ma dobbiamo
> > continuare a crederci.. non ci siamo mai arresi, non lo faremo neppure
> > adesso! Ci hanno lasciato una boa di emergenza.. siamo in un’area in cui
> > passano poche nave ma questo non significa nulla, saremo trovati presto..
> > me lo sento”
> >
> >
> > USS Tokugawa - Alloggio del Capitano Hesse
> >
> > 9 aprile 2399, contemporaneamente
> >
> > Hesse fissò per qualche attimo l’asteroide prima che la Tokugawa
> ripartisse
> > a curvatura e sorrise dentro di sé: il suo equipaggio nonostante tutto
> era
> > salvo ora stava a lui e all'improbabile alleato Grandis trovare un modo
> per
> > fermare la vecchia signora.
> >
> > *Riuscirò a trovare un modo a fermare tutto questo.. la Cura non l’avrà
> > vinta..* pensò Hesse fra sé e sé *Li fermerò.. costi quel che costi*
> >
> >
> > _______________________________________________
> > Stml11 mailing list
> > Stml11 a gioco.net
> > http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml11
>
>
> _______________________________________________
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