[Stml11] 10.09 - Quando l’unica scelta è la resa..

Vanessa Marchetti hazyel91 a gmail.com
Gio 1 Ago 2019 15:49:40 CEST


Direi che manca solo più il protagonista di questo brano.. Alberto col suo
Hair.. ci leggi?


========================================

Capitano Kevides

Ufficiale in Comando

USS Poseidon NCC-83302

========================================
Tenente Comandante Francesca Alluso
Capo SEC/TAT
USS Tokugawa NCC-51868

========================================




Il giorno gio 1 ago 2019 alle ore 15:44 Bryn Lwellelyn <
bryn.lwellelyn a gmail.com> ha scritto:

> Pardon, credevo di aver inviato la risposta. Bel brano, mi è piaciuta la
> resa dei personaggi.
>
> Il mer 31 lug 2019, 20:46 Marco Calandri <cesare.mouri.sf a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Ciao
>> bel brano complimenti! Molto interessante.
>> Mi è piaciuto il comportamento fiero di Hair!
>>
>> Il 31/07/2019 00:02, Ilenia De Battisti ha scritto:
>> > Signori,
>> >
>> > ecco a voi il mio brano.. spero vi piaccia.
>> >
>> > Ilenia
>> >
>> >
>> > *****************************************
>> >
>> > Brano: 10.09
>> >
>> > Titolo: Quando l’unica scelta è la resa..
>> >
>> > Autore: Ten. Cmd. Hana (Ilenia)
>> >
>> > *****************************************
>> >
>> >
>> > USS Tokugawa - Plancia
>> >
>> > 9 aprile 2399, ore 14.15
>> >
>> > Eberhard De Rais era sempre più furioso e frustrato a mano a mano che il
>> > tempo passava. La Tokugawa non era appena uscita dai cantieri e gli anni
>> > avevano certamente pesato sulla sua struttura ma non sino al punto di
>> > renderla una carretta spaziale; doveva esserci molto di più alla base di
>> > tutte quelle disfunzioni.
>> >
>> > Dapprima era iniziato tutto con un problema di calibrazione dei sensori
>> > interni: si era ipotizzato fossero stati sabotati da quello sporco
>> klingon
>> > Kret'Aq, che tentava in tal modo di poter girare pern la nave senza
>> essere
>> > notato e di raggiungere il Capitano.
>> >
>> > Poi c’erano stati dei problemi a mantenere la curvatura, ma anche questo
>> > problema aveva una facile spiegazione: erano veramente in pochi a
>> gestire
>> > quella grande nave e questo creava gravi problemi di operatività. E poi?
>> >
>> > I sensori interni sembravano necessitare di continue calibrazioni e non
>> > operavano mai oltre al 41%, cosa del tutto inaccettabile perchè gli
>> rendeva
>> > impossibile sapere cosa stesse succedendo a bordo della nave; senza
>> contare
>> > che anche l'efficienza dei sensori esterni stava a poco a poco scemando.
>> >
>> > L’uomo alla consolle scientifica continuava i suoi laconici rapporti
>> con la
>> > stessa enfasi di chi legge una pagina di necrologi; tutti i tentativi di
>> > capire come risolvere il guasto non stavano dando alcun risultato.
>> >
>> > “Se prosegue in questo modo presto saremo ciechi” la voce dell’uomo alla
>> > consolle scientifica era completamente spenta, come se non avesse la più
>> > pallida idea di cosa fare “Le ho tentate tutte ma se l'efficienza
>> continua
>> > a scendere presto non vedremo più cosa accade dentro e fuori al
>> vascello”
>> >
>> > “E saremo anche sordi e muti..” la donna alle comunicazioni si voltò
>> verso
>> > De Rais “Anche il sistema delle comunicazioni non funziona, non riesco a
>> > comunicare né ad aprire le comunicazioni.. è come se la consolle fosse
>> > andata in blocco!”
>> >
>> > Eberhard scosse il capo “No signori, io non sarò un ingegnere ma questo
>> non
>> > è normale! Hanno sicuramente sabotato la nave, questo è poco ma sicuro!”
>> >
>> > “Signore.. usciamo dalla curvatura!” la voce del timoniere era stupita
>> > “Stiamo uscendo dalla curvatura proprio ora e non ho modo di impedirlo,
>> > saremo costretti a proseguire ad impulso!”
>> >
>> > “Ad impulso??” De Rais scattò in piedi “Inaccettabile! Avete la più
>> pallida
>> > idea di quanti giorni ci occorrerebbero per raggiungere il rendez vous?”
>> > sfiorò il pannellino posto sulla postazione del Capitano attivando
>> > l’interfono “Plancia a Sala Macchine! Maledizione, si può sapere che
>> > diavolo state combinando?! Abbiamo perso la curvatura!”
>> >
>> > =^= Sala Macchine a Plancia, ci stiamo lavorando il più rapidamente
>> > possibile.. il fatto è che inizialmente pensavamo che il problema fosse
>> la
>> > mancanza di organico, ora siamo quasi certi che sia stato infettato il
>> > computer della nave! I sistemi si stanno ad uno ad uno disattivando e
>> per
>> > quanto tentiamo di ristabilirli non otteniamo alcun risultato.. è
>> > sicuramente un sabotaggio! =^=
>> >
>> > “Maledetto Kret'Aq.. questa è tutta colpa sua!”
>> >
>> > =^= Dubito che sia lui il responsabile signore, chi ha compiuto questo
>> > gesto è qualcuno che deve avere competenze avanzate in ingegneria ed
>> > informatica =^=
>> >
>> > “Quindi abbiamo un sabotatore a bordo, questo non ci voleva..” De Rais
>> era
>> > sempre più inviperito mentre si osservava attorno nel tentativo di
>> trovare
>> > una soluzione alla situazione “Cosa diavolo sta facendo l’ingegnere
>> capo?
>> > Possibile che anche il Comandante Hair non sappia cosa diavolo fare?”
>> >
>> > =^= Si e no. Sicuramente potrebbe essergli d’aiuto essere supportato
>> > dall’ufficiale scientifico per identificare e debellare il problema
>> > informatico all’interno del computer, ma al momento non sembra
>> minimamente
>> > interessato a sistemare il vascello. Si rifiuta di aiutare dei
>> terroristi
>> > =^=
>> >
>> > Eberhard non se lo fece ripetere due volte “Cambierà idea.. stanne
>> certo,
>> > cambierà idea! Arrivo!” si voltò verso l’uomo alla consolle tattica per
>> poi
>> > dirigersi al turboascensore “Endymion, prendi il comando.. è il momento
>> di
>> > far capire chi comanda sulla Tokugawa”
>> >
>> >
>> >
>> > USS Tokugawa - Sala macchine
>> >
>> > 9 aprile 2399, ore 14.28
>> >
>> > Eberhard entrò in sala macchine guardandosi attorno; tutti i suoi uomini
>> > stavano correndo a destra e a manca per tentare di risolvere i vari
>> > problemi che si stavano via via presentando. Una sola persona se ne
>> stava
>> > immobile, a braccia conserte, nel bel mezzo della parapiglia: il Tenente
>> > Comandante Hair osservava i colleghi in silenzio, con un sorriso
>> divertito
>> > dipinto sul volto.
>> >
>> > “Si stanno disattivando gli smorzatori inerziali di sinistra! Ma li
>> avevo
>> > attivati nuovamente solo una decina di minuti fa! Qui stiamo solo
>> perdendo
>> > tempo!!”
>> >
>> > “Non ti arrendere John, vedrai che ne verremo fuori in qualche modo!”
>> >
>> > Eberhard rimase per qualche istante ad osservare i suoi uomini lavorare
>> per
>> > poi puntare a passo spedito verso Hair “Tenente Comandante Hair, le
>> ordino
>> > di sistemare la mia nave e di farlo ora!”
>> >
>> > “Tenente Eberhard De Rais, questa non è la sua nave e lei è solamente un
>> > ufficiale addetto alla sicurezza in stanza su Sol III.. non fa neppure
>> > parte dell’organico di questo vascello” Hair rispose serafico, con una
>> > grande calma e compostezza “Avete sequestrato una nave federale ed il
>> suo
>> > equipaggio.. come pensa che potrà finire questa storia?”
>> >
>> > “Con la tua morte se non ti decidi a metterti al lavoro!” De Rais fece
>> > partire un destro diretto alla mascella dell’ufficiale superiore, ma
>> Hair
>> > si spostò giusto in tempo facendo infuriare ancora di più Eberhard “Se
>> non
>> > si mette immediatamente al lavoro la farò ammazzare”
>> >
>> > “E così perderete definitivamente l’ufficiale ingegnere capo della
>> nave, la
>> > persona che conosce di più i sistemi ingegneristici di questa vecchia
>> > signora” Hair continuava a mantenere un aplomb da vero ufficiale
>> superiore
>> > “Il che vi porterà con buone probabilità a perdere del tutto i sistemi
>> > propulsivi all’incirca tra un’ora”
>> >
>> > “Quindi lei si rifiuta di collaborare?” Eberhard fece un ghigno sadico
>> > “Vediamo se rimarrà della stessa idea ancora per molto..” quindi fece un
>> > cenno ad alcuni dei suoi uomini
>> >
>> > Pochi attimi dopo all’interno della sala macchine vennero trascinati
>> tutti
>> > gli ufficiali superiori donne, ossia i Comandanti Margret, Hana ed
>> Alluso.
>> > Il volto di Hair si rabbuiò immediatamente nel veder maltrattare le tre
>> > donne.
>> >
>> > “Vede, lei pensa di non avere nulla da perdere.. di poter essere
>> superiore
>> > alle nostre richieste perché non ha paura di noi..” De Rais camminava
>> > lentamente verso le tre donne, con le mani legate dietro alla schiena
>> “Ma i
>> > membri dell’equipaggio sono molti e a noi non servono. E’ pronto a
>> vederli
>> > morire ad uno ad uno e a sopportare il peso di esserne l’unico
>> > responsabile?”
>> >
>> > Hair rimase per un attimo bloccato, non avrebbe mai voluto aiutare dei
>> > terroristi, ma quelle erano le sue colleghe e non poteva semplicemente
>> > voltarsi dall’altra parte. De Rais colse negli occhi del comandante quel
>> > dubbio e ne fu soddisfatto “Non le interessa dunque? Molto bene..”
>> >
>> > Gli uomini che tenevano le tre ufficiali donne non sembravano attendere
>> > altro e colpirono con forza i Comandanti seppure fossero legate e quindi
>> > impossibilitate a difendersi. Alluso venne raggiunta da un montante al
>> > plesso solare, ma grazie all’addestramento incassò meglio delle altre il
>> > colpo, incespicando ma riuscendo nonostante tutto a restare in piedi.
>> > Viceversa, Margret e Hana non si aspettavano di essere colpite e
>> finirono a
>> > terra, la prima piegata in due per essere stata colpita alle costole
>> mentre
>> > la seconda con il labbro spaccato da un colpo in pieno volto rimase a
>> terra
>> > priva di conoscenza.
>> >
>> > “Lasciatele stare!” Hair fece una gran fatica a controllare la rabbia
>> > “Fatela finita!”
>> >
>> > De Rais sorrise divertito “Vede, è questo che vi rende deboli.. il fatto
>> > che alla fine non siete mai in grado di mantenere i vostri propositi..”
>> > estrasse il phaser dalla propria fondina puntandolo alla testa di
>> Margret
>> > “Potrei ucciderle tutte e tre in pochi istanti ma sono certo che questo
>> lei
>> > lo sappia, Comandante.. glielo domando nuovamente, intende riparare la
>> > nave?”
>> >
>> > “E cosa ci dice che se lo facesse noi potremmo restare in vita?”
>> Francesca
>> > osservò con lo sguardo carico di odio i terroristi “Ci risparmiate per
>> > quanto, un’ora.. due? Il tempo che Albert sistemi la nave, e poi?”
>> >
>> > “Preferisce morire, subito?” Eberhard spostò l’arma in direzione della
>> > Alluso “Posso accontentarla..”
>> >
>> > “No!” Margret intervenne prontamente faticando a rimettersi in piedi
>> per il
>> > dolore alle costole “Finora siete punibili solo per sequestro di un
>> > vascello federale e per rapimento.. volete davvero aggiungervi
>> un’accusa di
>> > omicidio?”
>> >
>> > De Rais scoppiò a ridere mantenendo il phaser puntato sulla Alluso “Io
>> non
>> > riconosco più alcuna autorità alla Federazione Unita dei Pianeti, non mi
>> > interessa se voi mi considerate solo un criminale.. quando il piano
>> verrà
>> > messo in atto io sarò considerato un eroe!”
>> >
>> > “Un momento..” la voce di Hair si fece fredda “Vi offro uno scambio.. la
>> > nave per la vita di tutto l’equipaggio sequestrato. Io riparerò i
>> sistemi
>> > della nave ma esigo che a nessuno di noi venga torto un capello”
>> >
>> > De Rais osservò Hair con una certa curiosità “E chi mi dice che non sta
>> > solo guadagnando tempo per fare qualche piano dei vostri?”
>> >
>> > “Nulla, esattamente come io non ho basi per fidarmi di lei ma ci
>> pensi.. è
>> > uno scambio che può soddisfare entrambi” Hair incrociò le braccia al
>> petto
>> > “A lei questa nave serve, giusto? Il resto dell’equipaggio viceversa è
>> solo
>> > un rischio, potrebbero tentare di fuggire o di riprendersi la nave..
>> troppo
>> > pericoloso. Questa è la mia proposta, sistemerò la nave e poi lei farà
>> > sbarcare me e tutto il resto dell’equipaggio su di un pianeta vivibile”
>> >
>> > Eberhard ci riflettè per svariati secondi, poi abbassò il phaser “Le do
>> due
>> > ore, non di più.. poi l’accordo salta!”
>> >
>> >
>> > Argelius II - Enope City
>> >
>> > Cevotov Museum - esterno dell’edificio
>> >
>> > 9 aprile 2399, contemporaneamente
>> >
>> > Freya Icrash, giovane umana trasferitasi da circa due anni su Argelius
>> II,
>> > aveva iniziato la sua consueta giornata tipo: si era innamorata di un
>> > argeliano e aveva deciso di trasferirsi da lui per farsi una famiglia.
>> Da
>> > allora ogni mattina usciva di casa intorno alle 8.30 per incamminarsi
>> per
>> > le vie della città di Enope e raggiungere la centrale comunicazioni,
>> > prendendo posto come addetta alla consolle principale.
>> >
>> > Camminava con calma anche quella mattina, gustandosi il tepore del sole
>> che
>> > le scaldava il viso; non c'era nessun rumore ed il cielo era di un
>> celeste
>> > intenso, senza nuvole, tanto che le venne quasi il desiderio di cambiare
>> > direzione e raggiungere la spiaggia.
>> >
>> > Superato il ponte di Ravinie si ritrovò a passare in un punto poco
>> distante
>> > dal museo Cevotov; si trattava di un edificio considerevole, era alto
>> > cinque piani e tutte le pareti erano fatte di vetri specchi colorati,
>> che
>> > lo facevano apparire come un gigantesco cubo di Rubik. Passò a poca
>> > distanza dall’entrata per poi girare in direzione della via principale
>> > quando improvvisamente si voltò indietro. Neppure lei riuscì a capire
>> che
>> > cosa l’avesse convinta a fermarsi ma per qualche attimo ebbe la
>> sensazione
>> > di aver sentito un rumore diverso dall’ordinario.
>> >
>> > Freya si voltò indietro ad osservare le scolaresche che si preparavano
>> ad
>> > entrare al museo mentre delle povere insegnanti cercavano di radunarli e
>> > riportare l’ordine; ridacchiò divertita mentre riprendeva a camminare
>> > aggirando l’edificio e lasciandoselo alle spalle ma ecco che nuovamente
>> > sentì quello strano rumore. Tornò nuovamente ad osservare il museo, la
>> luce
>> > del sole riflessa nelle grandi finestre a specchio dell'edificio era
>> tanto
>> > accecante che dovette portare la mano destra alla fronte e poi.. poi
>> nulla
>> > fu come prima.
>> >
>> > La giovane vide un flash, quello che si potrebbe definire una grande
>> luce
>> > irradiarsi alle basi del museo, poi un rombo simile ad un tuono la
>> investì
>> > con tanta violenza da sollevarla in aria e spingerla con forza contro un
>> > edificio a poca distanza. Era stata proiettata via dall’onda d’urto di
>> > un’esplosione che aveva coinvolto il museo di xeno antropologia ma se ne
>> > rese conto solo svariato tempo dopo, quando riprese quasi
>> miracolosamente
>> > conoscenza ancora semi-sommersa fra le macerie.
>> >
>> > Cosa era successo? Chi mai avrebbe fatto una cosa simile in un pianeta
>> come
>> > Argelius II? Quanto tempo era rimasta incosciente? Qualcuno l’avrebbe
>> > trovata lì dove si trovava? Come stava il suo ragazzo? Ed i bambini che
>> > aveva visto poco prima davanti al museo? ..mille domande affollavano la
>> sua
>> > mente ma non avrebbe saputo rispondere a nessuna di esse.
>> >
>> > Attorno a lei il profondo silenzio lasciò improvvisamente spazio alle
>> grida
>> > della gente che chiedeva aiuto; neppure lei capì come fece, ma si rialzò
>> > barcollando e si tolse di dosso dei calcinacci che le erano finiti
>> sopra le
>> > gambe, uscendo dal piccolo anfratto che le aveva offerto un po’ di
>> > protezione dopo l’esplosione. Attorno a lei il paesaggio si era
>> trasformato
>> > in un inferno di fuoco e gente agonizzante; centinaia di cadaveri
>> distesi a
>> > raggiera attorno a ciò che era stato un museo, come fossero stati
>> > proiettati fuori dalle finestre a causa dell’esplosione, avevano
>> riportato
>> > danni così gravi da non avere più una parvenza umana. Tutti gli edifici
>> > limitrofi, compreso il gigantesco museo, erano stati rasi al suolo ed
>> > un’intensa polvere si stava alzando rendendo più difficile la
>> respirazione
>> > e celando in parte alla vista l’entità della devastazione avvenuta.
>> >
>> > Le fiamme avevano iniziato a lambire le case che ancora non erano
>> crollate,
>> > mentre la gente sopravvissuta cercava di spostarsi in luoghi sicuri
>> > nonostante le gravi ferite che avevano riportato. Freya iniziò a
>> muoversi
>> > come un automa, incapace di capire la portata della situazione,
>> > incamminandosi per come poteva verso il suo luogo di lavoro. Solo allora
>> > una vocina risuonò nella sua testa richiamandola ai suoi doveri; ancora
>> > ferita raggiunse la sua postazione attivando una chiamata verso Sol III
>> >
>> > “Al Comando di Flotta su Sol III, qui Argelius II.. abbiamo subito un
>> > attentato, chiediamo immediato aiuto”
>> >
>> >
>> > USS Tokugawa - Alloggio del Capitano Hesse
>> >
>> > 9 aprile 2399, contemporaneamente
>> >
>> > Hesse fissava ancora la strana figura che era apparsa di soppiatto nel
>> suo
>> > alloggio, aveva scambiato poche parole con quel Grandis ma per il
>> momento
>> > non sentiva di potersi fidare a pieno di quell’uomo. Ma del resto, in
>> quel
>> > momento avrebbe avuto difficoltà a fidarsi della maggior parte dei
>> membri
>> > della nave; aveva subito un ammutinamento ed era stato confinato nel
>> > proprio alloggio, aveva assistito alla morte di Kret'Aq e ancora non
>> aveva
>> > idea di dove stessero conducendo la Tokugawa.
>> >
>> > “Lei non è una persona facile da convincere” Alphonse Grandis fa qualche
>> > passo avanti verso il capitano “Ma infondo la posso capire, non credo
>> sia
>> > facile fidarsi di qualcuno che faceva parte della stessa organizzazione
>> che
>> > ha requisito la sua nave..”
>> >
>> > “Che cos’è la Cura?”
>> >
>> > “Non è facile rispondere a questa domanda” Alphonse si sedette sul
>> divano
>> > mettendosi comodo “La Cura è un'organizzazione secolare, neppure io so
>> > quando sia nata esattamente anche se con tutta probabilità è antecedente
>> > alla fondazione della Federazione Unita dei Pianeti. Il suo scopo
>> > dichiarato è la difesa dell’unicità delle varie razze federali ma i
>> buoni
>> > propositi nascondono spesso pessime intenzioni”
>> >
>> > “Si spieghi meglio..” Hesse si sedette di fronte all’inaspettato ospite
>> >
>> > “Il principio che guida gli ideali della cura sono legati all’idea della
>> > preservazione delle unicità di ogni razza a discapito del conformismo..
>> ma
>> > ciò che intendono affermare è che le varie razze dovrebbero essere poste
>> > nell’impossibilità di riprodursi fra loro.. la Federazione Unita dei
>> > Pianeti viene vista come un pericolo perché con il passare del tempo le
>> > varie razze riproducendosi fra loro potrebbe portare alla creazione di
>> > razze ibride che potrebbero perdere le unicità delle singole razze che
>> li
>> > compongono”
>> >
>> > “E’ un ragionamento priva di senso”
>> >
>> > “Capitano, l’ideale delle razze pure non sono nuove nel nostro mondo..
>> se
>> > le razze si sommassero tutte le peculiarità culturali, storiche e
>> persino
>> > fisiche andrebbero perdute per sempre” Grandis osservava il Capitano con
>> > una strana convinzione negli occhi “Ma se un tempo l’ideale era
>> perseguito
>> > solo a carattere filosofico, ora la Cura si è mobilitata per
>> distruggere la
>> > Federazione e portare ai popoli ad un'auto isolazionismo protettivo..
>> meno
>> > rapporti fra i popoli, meno rischi di figli ibridi fra i vari mondi”
>> >
>> > “Da chi è composta la Cura?”
>> >
>> > “La Cura è composta da una moltitudine di persone, chi all’interno della
>> > flotta.. chi nel mondo degli intellettuali.. altri tra persone comuni.
>> Sono
>> > tutte persone eterogenee che sono accomunate dalla piena convinzione nei
>> > principi della Cura” Grandis fece una pausa “I membri di
>> > quell’organizzazione hanno dimostrato un totale asservimento ai principi
>> > dell’organizzazione e sarebbero felici di dare la vita per loro. La
>> setta,
>> > negli anni, ha addestrato alcuni valorosi membri della flotta stellare
>> che
>> > ora si stanno ad uno ad uno ammutinando”
>> >
>> > “Ed ora, quale sarà la loro prossima mossa?”
>> >
>> > “Ancora non lo so..” Grandis scosse il capo “Ma spero di scoprirlo prima
>> > che sia troppo tardi..” lo strano uomo si alzò “Ora mi perdoni, ma devo
>> > tornare a confondermi fra i traditori della Cura, non tema.. sono certo
>> che
>> > avremo modo di rivederci” detto questo uscì di soppiatto dall’alloggio
>> del
>> > Capitano.
>> >
>> >
>> > Sol III - Ufficio del Contrammiraglio Darion
>> >
>> > 9 aprile 2399, ore 14.51
>> >
>> > Le notizie si stavano via via susseguendo sull’attentato di Argelius
>> II; il
>> > contrammiraglio Darion cercava di seguire quasi in tempo reale sul
>> > conteggio delle vittime che purtroppo stava salendo sempre di più. Il
>> suono
>> > del sensore lo fece quasi trasalire, mentre il Contrammiraglio Bates
>> > entrava nel suo ufficio.
>> >
>> > “Questa non ci voleva, la situazione rischia di sfuggirci tra le dita..”
>> > Bates sembrava preoccupato tanto quanto il collega “Ed il peggio deve
>> > ancora venire”
>> >
>> > Darion alzò il capo dal terminale sgranando gli occhi “Non me lo dire,
>> un
>> > altro attentato?”
>> >
>> > Bates scosse il capo “No, ma gli effetti dei due attentati si stanno
>> > facendo sentire.. vari pianeti hanno fatto richiesta di avere un aumento
>> > delle navi di pattuglia temendo di poter essere i prossimi obiettivi,
>> > stiamo cercando di dare risposte concrete alle varie richieste ma fra le
>> > navi che hanno lasciato le proprie posizioni senza dare motivi e tutte
>> le
>> > richieste pervenute..”
>> >
>> > “Sta diventando quasi impossibile riuscire accontentare tutti?”
>> >
>> > Bates annuì brevemente a Darion accomodandosi sulla poltroncina “Si.. si
>> > stanno creando dei vuoti nelle difese e la cosa rischia solo di
>> > peggiorare..”  fece una pausa “E nel frattempo è stato confermato che
>> anche
>> > la Corwin non risponde più alle chiamate, siamo nei guai.. siamo davvero
>> > nei guai John”
>> >
>> >
>> > Zona sconosciuta - Asteroide di classe M Sconosciuto
>> >
>> > 9 aprile 2399, ore 16.51
>> >
>> > Erano nuovamente tutti insieme sull’asteroide, o quasi.. il capitano
>> Hesse
>> > non si vedeva da nessuna parte, tanto che ormai era palese fosse stato
>> > trattenuto sulla nave, forse come ostaggio. Margret passava con lo
>> sguardo
>> > il volto dei membri dell’equipaggio rimasti leali alla Flotta Stellare
>> > senza sapere esattamente cosa dirgli.
>> >
>> > Erano stati abbandonati in quel luogo sperduto, con pochissime
>> attrezzature
>> > ed ora non gli restava altro che sopravvivere in attesa che qualcuno
>> > potesse trovarli.
>> >
>> > “Siamo in una zona poco trafficata Comandante”
>> >
>> > La voce di Asami fece voltare Margret che annuì “Lo so, ma dobbiamo
>> > continuare a crederci.. non ci siamo mai arresi, non lo faremo neppure
>> > adesso! Ci hanno lasciato una boa di emergenza.. siamo in un’area in cui
>> > passano poche nave ma questo non significa nulla, saremo trovati
>> presto..
>> > me lo sento”
>> >
>> >
>> > USS Tokugawa - Alloggio del Capitano Hesse
>> >
>> > 9 aprile 2399, contemporaneamente
>> >
>> > Hesse fissò per qualche attimo l’asteroide prima che la Tokugawa
>> ripartisse
>> > a curvatura e sorrise dentro di sé: il suo equipaggio nonostante tutto
>> era
>> > salvo ora stava a lui e all'improbabile alleato Grandis trovare un modo
>> per
>> > fermare la vecchia signora.
>> >
>> > *Riuscirò a trovare un modo a fermare tutto questo.. la Cura non l’avrà
>> > vinta..* pensò Hesse fra sé e sé *Li fermerò.. costi quel che costi*
>> >
>> >
>> > _______________________________________________
>> > Stml11 mailing list
>> > Stml11 a gioco.net
>> > http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml11
>>
>>
>> _______________________________________________
>> Stml11 mailing list
>> Stml11 a gioco.net
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