[Stml11] 10.08 – Mouri - L'anti-Cura
Marco Calandri
cesare.mouri.sf a gmail.com
Dom 21 Lug 2019 22:48:51 CEST
Ciao,
riesco soltanto ora a connenterrmi, come avevo comunicato ero via e non
ho potuto leggere i commenti.
Concordo in pieno con Vanessa. Anche secondo me la Cura è nata come uno
strumento nobile per proteggerele singole culture ma poi è stata
"dirottata" dal maestro degenerando in una oscenità violenta.
Vero forse fare Grandis il numero 3 era un pò troppo ambizioso.
Mi potreste dare due giorni per degradare Grandis e sistemare alcune
cosette?
Il 21/07/2019 11:39, Albert K Hair ha scritto:
> Non saprei, se non sono troppo corpose direi di continuare. Al limite il
> prossimo sta un po' generico sulle questioni aperte?
>
> Il 21 lug 2019 10:54, Bryn Lwellelyn <bryn.lwellelyn a gmail.com> ha scritto:
>
> Al momento credo che Marco sia via. Per le correzioni forse dovremo
> attendere. Volete proseguire intanto o aspettiamo?
>
> Il gio 18 lug 2019, 13:06 Vanessa Marchetti <hazyel91 a gmail.com
> <mailto:hazyel91 a gmail.com>> ha scritto:
>
> E' una cosa che andrebbe narrativamente spiegata.. può darsi che
> all'inizio, oppure alle apparenze, la Cura sia nata come organizzazione
> per tutelare e valorizzare le peculiarità razziali tipiche di ogni
> popolo.. una sorta di memoria collettiva.. di salvaguardia del
> patrimonio culturale.. insomma qualcosa del genere.. e qua avevano
> accolto il nostro per qualche ragione particolare.. si dice che sia un
> ex agente dell'intelligence.. magari lavorava per recuperare reperti o
> che ne so.. qualcosa che loro consideravano importante per promulgare i
> loro "buoni fini".. in realtà fin dall'inizio il "maestro" potrebbe aver
> ingannato tutto selezionando i propri seguaci ed indottrinandoli oppure,
> in un secondo momento, colui che è diventato il "maestro" ha fatto fuori
> gli originari pensatori e ha convertito a sua immagine ciò che era
> partito con buone intenzioni.. dipende tutto da come vogliamo impostare
> la cosa
>
>
> ========================
> Tenente Comandante Francesca Alluso
> Capo SEC/TAT
> USS Tokugawa NCC-51868
> ========================
>
>
> Il giorno gio 18 lug 2019 alle ore 11:07 Amedeo Laudisio
> <amedeo.laudisio a gmail.com <mailto:amedeo.laudisio a gmail.com>> ha scritto:
>
> Sulla mia domanda qualcuno ha qualche possibile interpretazione?
>
> On Thu, 18 Jul 2019 10:37 Bryn Lwellelyn, <bryn.lwellelyn a gmail.com
> <mailto:bryn.lwellelyn a gmail.com>> wrote:
>
> Dunque, vediamo se Marco ci apporta ancora qualche piccola
> modifica.
>
> Il mer 17 lug 2019, 10:40 Ilenia De Battisti
> <fulmine791 a gmail.com <mailto:fulmine791 a gmail.com>> ha scritto:
>
> Ho letto con un po' di difficoltà (periodo orribile al nuovo
> lavoro)
> mi allineo alle osservazioni di vanessa
>
> Il giorno mer 17 lug 2019 alle ore 10:32 Bryn Lwellelyn
> <bryn.lwellelyn a gmail.com <mailto:bryn.lwellelyn a gmail.com>>
> ha scritto:
>
> Gli altri hanno letto? Cosa ne pensano?
> Non me la ricordavo la faccenda dei tizi giustiziati, in
> effetti.
>
> Il mar 16 lug 2019, 10:55 Vanessa Marchetti
> <hazyel91 a gmail.com <mailto:hazyel91 a gmail.com>> ha scritto:
>
> Ok ora leggo meglio, grazie Maddy.. allora ci sono
> ancora due aspetti che non mi tornano..
>
> Il CO della Sengoku, Vlad, ha già giustiziato i
> lealisti nel mio brano.. dubito che siano
> resuscitati per essere nuovamente uccisi per
> ingraziarsi il "Maestro".
>
> Che Alphonse de Grandis sia l'anticura mi sta
> benissimo.. ma esserne stato il numero 3 con i capi
> che gli stendevano tappeti rossi ecc, presuppone che
> lui conosca il numero 2 ed il numero 1 oltre che gli
> altri capi di quando lui era adepto.. se li conosce,
> soprattutto l'1 ed il 2, bastava che facesse i loro
> nomi e l'intera Cura si sarebbe dissolta, senza
> bisogno di attentati, diserzioni ecc...
>
> Quindi che ne sia diventato un pezzo grosso ci sta,
> ma, a mio parere, non ha assolutamente idea di chi
> siano i Capi della Cura. Se lo sapesse, o l'avesse
> intuito, sarebbe narrativamente da uccidere prima
> che lo riveli a qualcuno, sennò va a perdersi l'idea
> di fondo della USS Poseidon di avere come avversario
> "ricorrente" la Cura stessa.. la distruggiamo in una
> missione e via..
>
>
>
> ========================
> Tenente Comandante Francesca Alluso
> Capo SEC/TAT
> USS Tokugawa NCC-51868
> ========================
>
>
>
> Il giorno mar 16 lug 2019 alle ore 10:19 Bryn
> Lwellelyn <bryn.lwellelyn a gmail.com
> <mailto:bryn.lwellelyn a gmail.com>> ha scritto:
>
> Vedi se riesci a leggerla così, altrimenti la
> pubblico direttamente e poi correggiamo
> direttamente lì.
> Io la visualizzo bene, ma copiandola in effetti
> ha uno strano formato.
>
>
>
>
> Luogo e tempo sconosciuto
>
> Aveva creduto nella Cura.
>
> Ci aveva creduto con tutto sé stesso nell’Ideale
> di proteggere le
> peculiarità e le caratteristiche delle varie
> razze della Federazione.
> Odiava la globalizzazione in cui stava evolvendo
> la civiltà e temeva gli
> effetti della perdita culturale.
>
> Ciò l’aveva avvicinato alla Cura. I suoi membri
> più importanti l’avevano
> contattato e fatto entrare nell’organizzazione.
>
> Avevano steso tappeti rossi e promesso incarichi
> importanti e Alphonse
> Grandis aveva accettato tutto ciò sposando gli
> ideali portati avanti dalla
> Cura.
>
> Alphonse aveva rapidamente scalato
> l’organizzazione e grazie alle sue
> abilità era diventato il numero tre in un solo
> anno. Si era fatto paladino
> di tutte quelle usanze, modi di fare, tradizioni
> e comportamenti delle
> varie razze della Federazione
>
> Poi c’era stata la rottura con la Cura.
>
> La Cura era diventata violenta. Aveva deciso di
> armarsi e colpire al cuore
> la Federazione per perseguire i suoi scopi.
> Alphonse non poteva minimamente
> accettarlo e tollerarlo. Voleva proteggere le
> culture della Federazione
> scatenando un forte cambiamento nella civiltà ma
> non poteva accettare di
> creare il suo sogno con la morte di milioni di
> persone.
>
> Il capo della Cura, il numero 1 avrebbe
> scatenato una guerra civile,
> avrebbe messo in ginocchio l’intera Flotta
> Stellare e distrutto la
> Federazione.
>
> Quando scoprì ciò, Alphonse provo un senso di
> ribrezzo e un forte disgusto.
>
> Si sentì tradito e ingannato.
>
> Dopo una sofferta ragionamento prese la sua
> decisione e si rivoltò contro
> la Cura.
>
> Nella sua vita precedente era stato un ufficiale
> dei servizi segreti e
> inscenare la sua morte fu piuttosto semplice.
>
> Si nascose e attese.
>
> Attendere era il suo forte. Come un predatore
> sapeva attendere il momento
> giusto per colpire con la massima forza per
> creare il massimo danno.
>
> Nella penombra del suo nascondiglio attese,
> ponto a colpire.
>
>
>
> USS Tokugawa Hangar 09 aprile 2399 - ore 12:33
>
> Il grosso dell’equipaggio era stato radunato
> nell’hangar principale ed era
> decisamente irrequieto. Correvano infatti
> migliaia di voci sulla sorte del
> capitano Hesse e degli altri ufficiali
> superiori. C’era chi era rimasto
> inorridito nello scoprire che il loro comandante
> aveva avuto una parte
> attiva nell’attentato. Tuttavia la maggior parte
> dell’equipaggio era
> concorde nel pensare che il capitano fosse
> innocente. Erano i marinai e gli
> ufficiali che erano da più tempo sulla nave ed
> erano quelli che conoscevano
> meglio Hesse e lo staff di comando.
>
> Cosa che innervosiva ulteriormente era la
> presenza di guardie armate tutto
> attorno a loro. Facevano anche loro parte della
> Flotta ma erano
> pesantemente armati con fucili phaser tipo 3 e
> li guardavano con fare
> minaccioso.
>
> C’era qualcosa di strano in loro. L’equipaggio
> aveva difficoltà a stabilire
> che cosa non andava: era come se fossero membri
> della flotta stellare ma al
> contempo non lo fossero.
>
>
>
> USS Tokugawa Alloggio del capitano Hesse - ore 12:34
>
> Hesse era nel suo alloggio.
>
> L'ultima cosa che si ricordava era l'inaspettato
> attaco a tradimento che
> aveva subito poi il buio più totale.
>
> A ridestarlo era stato una sensazione di freddo
> sulla giancia.
> Lentamente aveva ripreso i sensi. Con enorme
> fatica si alzò e lottò
> contro il senso di vertigine. Barcollò ma riuscì
> a riprendere il controllo
>
> Che cosa stava succedendo? Si chiese.
>
>
> La situazione era precipitata troppo presto.
> Avevano scoperto che
> l’attentatore era in realtà un comandante della
> flotta stellare e che
> questi era stato molto probabilmente ucciso.
>
> Poi delle forze speciali erano salite a bordo e
> avevano messo l’intera nave
> sotto la legge marziale.
>
> Troppe cose non quadravano e non lo convincevano
> affatto.
>
> Iniziava a sospettare che chi aveva assunto il
> comando della nave non erano
> leali alla Federazione. Tuttavia trovava
> difficile crede che qualcuno
> stesse per ammutinarsi e tradire la Flotta Stellare.
>
> Era difficile e doloroso crederlo eppure doveva
> constatare che tutte le
> prove conducevano lì.
>
> Decise allora di scoprirlo e di agire in contro
> piede contro chi aveva
> preso il comando della nave.
>
> Cercò per diverso tempo nel suo alloggio
> qualcosa che potesse aiutarlo,
> tuttavia il replicatore era scollegato e tra i
> suoi effetti personali non
> c’era nulla che potesse aiutarlo.
>
> Stava armeggiando con una vecchia statua per
> ottenere una specie di clava
> quando sentì dei rumori forti e delle urla.
>
> Incuriosito si avvicinò alla porta pronto a
> colpire. Giunse a pochi passi
> quando essa di aprì di scatto.
>
>
>
> USS Tokugawa Ponte 1 – Plancia 09 aprile 2399 -
> ore 12:34
>
> De Rais era infastidito. Molto irritato. Aveva
> preso il comando della nave
> ma ora stava registrando diversi
> malfunzionamenti. Se la sua azione non
> fosse stata così fulminea avrebbe pensato che si
> trattasse di un sabotaggio
> degli ufficiali superiori.
>
> “Come è possibile?” Chiese l’umano furioso al
> suo agente al tattico.
>
> “I sensori interni hanno dei malfunzionamenti…
> non capisco.” Rispose
> l’addetto.
>
>
> "Non capisci?"
>
> "I sensori erano in manutenzione quando abbiamo
> preso il controllo della
> nave e ora li sto ricalibrando... a fatica è
> come se fossero stati
> sabotati."
>
>
> De Rais fu sul punto di scatenare la sua furia
> ma nel mentre arrivo una
> seconda brutta notizia:=^=Sala macchine a
> plancia:=^=
>
> “Cosa c’e?” Tuonò.
>
> =^=Abbiamo delle difficoltà a tenere la
> curvatura… siamo in pochi quaggiù
> per manovrare una nave stellare.=^=
> de Rais batté il pugno contro la console.
> ”Questo è inaccettabile, se
> veniamo raggiunti da una nave di lealisti ci
> faranno a pezzi.”
>
> =^=Lo so signore ma non posso farci nulla.=^=
>
> “Bene liberate l’ingegnere capo e fatevi aiutare
> da lui.” Rispose secco il
> facente funzione di capitano.
>
> =^=Si signore.=^=
>
> De Rais chiuse la comunicazione e guardò
> l'ufficiale al tattico iluale
> rispose:" I sensori sono nuovamente in linea...
> acidenti, rilevo senali
> vitali Klingon vicino ali alloggi degli ufficiali."
>
>
>
> USS Sengoku Ponte 1 – Plancia 09 aprile 2399 -
> contemporaneamente
>
> “Ci siamo quasi.” Disse Vlad.
>
> “Manca poco al redez vous?” chiese Lory.
>
> “Sì.”
>
> Lory inspirò fortemente e una strana angoscia
> pervase il suo essere.
>
> Si chiese se stava percorrendo la strada giusta.
>
> Sapeva che appena giunto all’incontro Vlad
> avrebbe giustiziato tutti i
> membri dell’equipaggio lealisti della Sengoku
> per ingraziarsi il numero 1
> della cura.
>
> Il fine giustificava i mezzi si chiese più volte.
>
> Eppure non poteva accettare di realizzare gli
> ideali del suo amator Carl su
> un mare di sangue.
>
> Se avesse avuto un’altra possibilità… .
>
>
>
> USS Tokugawa Alloggio del capitano Hesse - ore 12:35
>
> Stava armeggiando con una vecchia statua per
> ottenere una specie di clava
> quando sentì dei rumori forti e delle urla.
>
> Incuriosito si avvicinò alla porta pronto a
> colpire. Giunse a pochi passi
> quando essa di aprì di scatto.
>
> La porta si spalancò di colpo e Hesse riconobbe
> immediatamente il volto
> dell’investigatore Kret'Aq. Il Klingon era
> ferito, sudato con tutti i
> vestiti rovinati. Sembrava che avesse appena
> finito di lottare contro un
> formidabile avversario.
>
> I due non fecero tempo a dire nulla. Si sentì un
> rumore di scarica
> energetica, un forte odore di ozono e una
> piccola esplosione che illuminò
> l’ingresso.
>
> Kret'Aq urlò di dolore e cadde a terra.
>
> A Hesse cadde la statuetta dalle mani. Sia il
> Klingon che l’oggetto caddero
> a terra nello stesso istante.
>
> Il capitano capì subito che era morto, colpito
> alle spalle da una scarica
> di phaser settata su uccidere.
>
> Arrivarono quasi subito due guardia.
>
> Una puntò l’arma fumante contro Hesse il quale
> alzò subito le mani in segno
> di resa.
>
> L’altra portò via il Klingon e uscì.
>
> La guardia con il fucile phaser disse: “Questo
> succede a chi non ci
> ubbidisce, faccia attenzione capitano Hesse.”
>
> Detto uscì e sigillò la porta.
>
> Hesse rimase solo e in silenzio per diversi
> minuti. Come potevano dei
> membri della flotta stellare agire in quel modo?
> Si chiese sconcertato dal
> comportamento delle guardie.
>
> Inaspettatamente arrivò la risposta.
>
> “Loro sono delle bestie… questi sono i loro modi
> di fare.”
>
> Una figura emerse dalla penombra.
>
> Hesse si voltò a guardarla.
>
> Era un umano sui quarant’anni. Vestito di nero
> scuro. Si avvicinava
> lentamente al capitano dicendo:” Ho approfittato
> della confusione per
> introdurmi da lei capitano Hesse, il mio nome è
> Alphonse Grandis.”
>
> Il capitano cercò di allungare una mano per
> riprendere la statuetta, il suo
> unico strumento di difesa.
>
> Alphonse capì subito l’intenzione del capitano e
> sorrise dicendo: ”Non si
> preoccupi capitano Hesse non sono un nemico ma
> bensì un alleato. Sono qui
> per aiutarla a riprendersi la sua nave.”
>
> Hesse lo squadrò per un lunghissimo istante come
> per cercare di leggergli
> nell’anima: ”Sei della Cura?”
>
> Grandis scosse il capo dicendo: “Facevo parte
> della Cura, ma non ho
> accettato i loro metodi.”
>
> Hesse fece la domande che da tempo gli vorticava
> in testa:”E’ la Cura che
> ha preso la mia nave?”
>
> “Sì sono loro e io sono qui per aiutarla a
> riprendere il comando… io sono
> l’anti Cura. “
>
> Il mar 16 lug 2019, 10:09 Vanessa Marchetti
> <hazyel91 a gmail.com <mailto:hazyel91 a gmail.com>>
> ha scritto:
>
> Maddy riesci a postare la revisione di
> Marco? Così la leggo. Al.momento non la
> visualizzo
>
> Il Mar 16 Lug 2019, 10:03 Bryn Lwellelyn
> <bryn.lwellelyn a gmail.com
> <mailto:bryn.lwellelyn a gmail.com>> ha scritto:
>
> Gli altri hanno letto? Ci sono altre
> modifiche da apportare?
>
> Il sab 13 lug 2019, 16:47 Marco Calandri
> <cesare.mouri.sf a gmail.com
> <mailto:cesare.mouri.sf a gmail.com>> ha
> scritto:
>
> Ciao,
>
> ho provato ad agiornare il brano
>
> Per il Klingon c'è da dire che nel
> brano precedente si dice che forse
> era morto (De Rais lo dice) ma non
> c'è la certezza per cui avevo
> ipotizzato che fosse ancora vivo.
>
> Per la localizzazione del Klingon
> concordo che sarebbe facile
> individuarlo ma ci sono due punti da
> considerare:
>
> - Malfunzionamenti dei sensori
> (forse opera di Grandis)
> - Chi ha preso il controllo della
> nave sono poche persone. Per cui è
> dificile credere che la nave sia
> alla massima efficienza.
>
>
>
>
> Luogo e tempo sconosciuto
>
> Aveva creduto nella Cura.
>
> Ci aveva creduto con tutto sé stesso
> nell’Ideale di proteggere le
> peculiarità e le caratteristiche
> delle varie razze della Federazione.
> Odiava la globalizzazione in cui
> stava evolvendo la civiltà e temeva gli
> effetti della perdita culturale.
>
> Ciò l’aveva avvicinato alla Cura. I
> suoi membri più importanti l’avevano
> contattato e fatto entrare
> nell’organizzazione.
>
> Avevano steso tappeti rossi e
> promesso incarichi importanti e Alphonse
> Grandis aveva accettato tutto ciò
> sposando gli ideali portati avanti dalla
> Cura.
>
> Alphonse aveva rapidamente scalato
> l’organizzazione e grazie alle sue
> abilità era diventato il numero tre
> in un solo anno. Si era fatto paladino
> di tutte quelle usanze, modi di
> fare, tradizioni e comportamenti delle
> varie razze della Federazione
>
> Poi c’era stata la rottura con la Cura.
>
> La Cura era diventata violenta.
> Aveva deciso di armarsi e colpire al
> cuore
> la Federazione per perseguire i suoi
> scopi. Alphonse non poteva minimamente
> accettarlo e tollerarlo. Voleva
> proteggere le culture della Federazione
> scatenando un forte cambiamento
> nella civiltà ma non poteva accettare di
> creare il suo sogno con la morte di
> milioni di persone.
>
> Il capo della Cura, il numero 1
> avrebbe scatenato una guerra civile,
> avrebbe messo in ginocchio l’intera
> Flotta Stellare e distrutto la
> Federazione.
>
> Quando scoprì ciò, Alphonse provo un
> senso di ribrezzo e un forte disgusto.
>
> Si sentì tradito e ingannato.
>
> Dopo una sofferta ragionamento prese
> la sua decisione e si rivoltò contro
> la Cura.
>
> Nella sua vita precedente era stato
> un ufficiale dei servizi segreti e
> inscenare la sua morte fu piuttosto
> semplice.
>
> Si nascose e attese.
>
> Attendere era il suo forte. Come un
> predatore sapeva attendere il momento
> giusto per colpire con la massima
> forza per creare il massimo danno.
>
> Nella penombra del suo nascondiglio
> attese, ponto a colpire.
>
>
>
> USS Tokugawa Hangar 09 aprile 2399 -
> ore 12:33
>
> Il grosso dell’equipaggio era stato
> radunato nell’hangar principale ed era
> decisamente irrequieto. Correvano
> infatti migliaia di voci sulla sorte del
> capitano Hesse e degli altri
> ufficiali superiori. C’era chi era
> rimasto
> inorridito nello scoprire che il
> loro comandante aveva avuto una parte
> attiva nell’attentato. Tuttavia la
> maggior parte dell’equipaggio era
> concorde nel pensare che il capitano
> fosse innocente. Erano i marinai e gli
> ufficiali che erano da più tempo
> sulla nave ed erano quelli che
> conoscevano
> meglio Hesse e lo staff di comando.
>
> Cosa che innervosiva ulteriormente
> era la presenza di guardie armate tutto
> attorno a loro. Facevano anche loro
> parte della Flotta ma erano
> pesantemente armati con fucili
> phaser tipo 3 e li guardavano con fare
> minaccioso.
>
> C’era qualcosa di strano in loro.
> L’equipaggio aveva difficoltà a
> stabilire
> che cosa non andava: era come se
> fossero membri della flotta stellare
> ma al
> contempo non lo fossero.
>
>
>
> USS Tokugawa Alloggio del capitano
> Hesse - ore 12:34
>
> Hesse era nel suo alloggio.
>
> L'ultima cosa che si ricordava era
> l'inaspettato attaco a tradimento che
> aveva subito poi il buio più totale.
>
> A ridestarlo era stato una
> sensazione di freddo sulla giancia.
> Lentamente aveva ripreso i sensi.
> Con enorme fatica si alzò e lottò
> contro il senso di vertigine.
> Barcollò ma riuscì a riprendere il
> controllo
>
> Che cosa stava succedendo? Si chiese.
>
>
> La situazione era precipitata troppo
> presto. Avevano scoperto che
> l’attentatore era in realtà un
> comandante della flotta stellare e che
> questi era stato molto probabilmente
> ucciso.
>
> Poi delle forze speciali erano
> salite a bordo e avevano messo
> l’intera nave
> sotto la legge marziale.
>
> Troppe cose non quadravano e non lo
> convincevano affatto.
>
> Iniziava a sospettare che chi aveva
> assunto il comando della nave non erano
> leali alla Federazione. Tuttavia
> trovava difficile crede che qualcuno
> stesse per ammutinarsi e tradire la
> Flotta Stellare.
>
> Era difficile e doloroso crederlo
> eppure doveva constatare che tutte le
> prove conducevano lì.
>
> Decise allora di scoprirlo e di
> agire in contro piede contro chi aveva
> preso il comando della nave.
>
> Cercò per diverso tempo nel suo
> alloggio qualcosa che potesse aiutarlo,
> tuttavia il replicatore era
> scollegato e tra i suoi effetti
> personali non
> c’era nulla che potesse aiutarlo.
>
> Stava armeggiando con una vecchia
> statua per ottenere una specie di clava
> quando sentì dei rumori forti e
> delle urla.
>
> Incuriosito si avvicinò alla porta
> pronto a colpire. Giunse a pochi passi
> quando essa di aprì di scatto.
>
>
>
> USS Tokugawa Ponte 1 – Plancia 09
> aprile 2399 - ore 12:34
>
> De Rais era infastidito. Molto
> irritato. Aveva preso il comando
> della nave
> ma ora stava registrando diversi
> malfunzionamenti. Se la sua azione non
> fosse stata così fulminea avrebbe
> pensato che si trattasse di un
> sabotaggio
> degli ufficiali superiori.
>
> “Come è possibile?” Chiese l’umano
> furioso al suo agente al tattico.
>
> “I sensori interni hanno dei
> malfunzionamenti… non capisco.” Rispose
> l’addetto.
>
>
> "Non capisci?"
>
> "I sensori erano in manutenzione
> quando abbiamo preso il controllo della
> nave e ora li sto ricalibrando... a
> fatica è come se fossero stati
> sabotati."
>
>
> De Rais fu sul punto di scatenare la
> sua furia ma nel mentre arrivo una
> seconda brutta notizia:=^=Sala
> macchine a plancia:=^=
>
> “Cosa c’e?” Tuonò.
>
> =^=Abbiamo delle difficoltà a tenere
> la curvatura… siamo in pochi quaggiù
> per manovrare una nave stellare.=^=
> de Rais batté il pugno contro la
> console. ”Questo è inaccettabile, se
> veniamo raggiunti da una nave di
> lealisti ci faranno a pezzi.”
>
> =^=Lo so signore ma non posso farci
> nulla.=^=
>
> “Bene liberate l’ingegnere capo e
> fatevi aiutare da lui.” Rispose secco il
> facente funzione di capitano.
>
> =^=Si signore.=^=
>
> De Rais chiuse la comunicazione e
> guardò l'ufficiale al tattico iluale
> rispose:" I sensori sono nuovamente
> in linea... acidenti, rilevo senali
> vitali Klingon vicino ali alloggi
> degli ufficiali."
>
>
>
> USS Sengoku Ponte 1 – Plancia 09
> aprile 2399 - contemporaneamente
>
> “Ci siamo quasi.” Disse Vlad.
>
> “Manca poco al redez vous?” chiese Lory.
>
> “Sì.”
>
> Lory inspirò fortemente e una strana
> angoscia pervase il suo essere.
>
> Si chiese se stava percorrendo la
> strada giusta.
>
> Sapeva che appena giunto
> all’incontro Vlad avrebbe
> giustiziato tutti i
> membri dell’equipaggio lealisti
> della Sengoku per ingraziarsi il
> numero 1
> della cura.
>
> Il fine giustificava i mezzi si
> chiese più volte.
>
> Eppure non poteva accettare di
> realizzare gli ideali del suo amator
> Carl su
> un mare di sangue.
>
> Se avesse avuto un’altra possibilità… .
>
>
>
> USS Tokugawa Alloggio del capitano
> Hesse - ore 12:35
>
> Stava armeggiando con una vecchia
> statua per ottenere una specie di clava
> quando sentì dei rumori forti e
> delle urla.
>
> Incuriosito si avvicinò alla porta
> pronto a colpire. Giunse a pochi passi
> quando essa di aprì di scatto.
>
> La porta si spalancò di colpo e
> Hesse riconobbe immediatamente il volto
> dell’investigatore Kret'Aq. Il
> Klingon era ferito, sudato con tutti i
> vestiti rovinati. Sembrava che
> avesse appena finito di lottare
> contro un
> formidabile avversario.
>
> I due non fecero tempo a dire nulla.
> Si sentì un rumore di scarica
> energetica, un forte odore di ozono
> e una piccola esplosione che illuminò
> l’ingresso.
>
> Kret'Aq urlò di dolore e cadde a
> terra.
>
> A Hesse cadde la statuetta dalle
> mani. Sia il Klingon che l’oggetto
> caddero
> a terra nello stesso istante.
>
> Il capitano capì subito che era
> morto, colpito alle spalle da una
> scarica
> di phaser settata su uccidere.
>
> Arrivarono quasi subito due guardia.
>
> Una puntò l’arma fumante contro
> Hesse il quale alzò subito le mani
> in segno
> di resa.
>
> L’altra portò via il Klingon e uscì.
>
> La guardia con il fucile phaser
> disse: “Questo succede a chi non ci
> ubbidisce, faccia attenzione
> capitano Hesse.”
>
> Detto uscì e sigillò la porta.
>
> Hesse rimase solo e in silenzio per
> diversi minuti. Come potevano dei
> membri della flotta stellare agire
> in quel modo? Si chiese sconcertato dal
> comportamento delle guardie.
>
> Inaspettatamente arrivò la risposta.
>
> “Loro sono delle bestie… questi sono
> i loro modi di fare.”
>
> Una figura emerse dalla penombra.
>
> Hesse si voltò a guardarla.
>
> Era un umano sui quarant’anni.
> Vestito di nero scuro. Si avvicinava
> lentamente al capitano dicendo:” Ho
> approfittato della confusione per
> introdurmi da lei capitano Hesse, il
> mio nome è Alphonse Grandis.”
>
> Il capitano cercò di allungare una
> mano per riprendere la statuetta, il suo
> unico strumento di difesa.
>
> Alphonse capì subito l’intenzione
> del capitano e sorrise dicendo: ”Non si
> preoccupi capitano Hesse non sono un
> nemico ma bensì un alleato. Sono qui
> per aiutarla a riprendersi la sua nave.”
>
> Hesse lo squadrò per un lunghissimo
> istante come per cercare di leggergli
> nell’anima: ”Sei della Cura?”
>
> Grandis scosse il capo dicendo:
> “Facevo parte della Cura, ma non ho
> accettato i loro metodi.”
>
> Hesse fece la domande che da tempo
> gli vorticava in testa:”E’ la Cura che
> ha preso la mia nave?”
>
> “Sì sono loro e io sono qui per
> aiutarla a riprendere il comando… io
> sono
> l’anti Cura.”
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