[Stml11] [10.05] Eliminare la zavorra

Bryn Lwellelyn bryn.lwellelyn a gmail.com
Gio 23 Maggio 2019 08:54:24 CEST


Concordo pienamente.

Il gio 23 mag 2019, 08:02 Amedeo Laudisio <amedeo.laudisio a gmail.com> ha
scritto:

> Molto bello! Succedono un sacco di cose!!
> Mi è piaciuto molto lo stacco da punto di vista dei membri della "cura"!
>
>
> On Wed, 22 May 2019 23:39 Ilenia De Battisti, <fulmine791 a gmail.com>
> wrote:
>
>> Buonasera,
>>
>> spero vi piaccia.
>>
>> Buona lettura!
>>
>>
>>
>> *****************************************
>>
>> Brano: 10.05
>>
>> Titolo: Eliminare la zavorra
>>
>> Autore: Ten. Cmd. Hana (Ilenia)
>>
>> *****************************************
>>
>>
>> - Flashback -
>>
>> USS T’Karn - Plancia
>>
>> 6 aprile 2399, ore 10.15
>>
>> Tramortire il Comandante una nave stellare facendolo teletrasportare in
>> una cella detentiva senza far sorgere dubbi all’equipaggio è qualcosa
>> piuttosto semplice quando la maggior parte della sezione sicurezza è parte
>> dell’ammutinamento, ma prima o poi il resto dell’equipaggio si sarebbe
>> certamente accorto che quello stacanovista del Capitano era svanito nel
>> nulla. Il Comandante Jerry Callinter lo sapeva fin troppo bene; una volta
>> messa in moto l’operazione per prendere il controllo della nave avrebbe
>> avuto poco tempo per agire e la prima tappa obbligata era la plancia.
>>
>> Salì sul turbolift assieme a quattro membri della sicurezza, l’arma era
>> celata al cinturone mentre avanzava alla postazione di comando.
>>
>> “Cambio di rotta, dirigersi alle coordinate che vi sto inviando..” digitò
>> al tastierino della postazione di comando “Curvatura 8, attivare!”
>>
>> Tutti i membri presenti in plancia restarono per qualche attimo
>> perplessi, osservandosi fra loro senza comprendere il cambio dei piani
>> “Signore, si tratta di dirigersi esattamente dalla parte opposta rispetto
>> alla nostra meta.. il Capitano è stato qui poco tempo fa e aveva ribadito
>> al Comando che saremmo giunti in tempo per i trattati di pace su Asgaerd”
>>
>> “Cambio di piani..” la voce del Comandante era asciutta, segno che non
>> intendeva lasciar spazio ad eventuali obiezioni, e nel mentre gli ufficiali
>> della sicurezza si disposero a raggiera pronti ad intervenire. Gli altri
>> ufficiali in plancia sembravano aver intuito che qualcosa in quanto stava
>> succedendo era maledettamente sbagliato, ma quando il Comandante e i suoi
>> complici aprirono il fuoco finirono uno ad uno a terra privi di sensi.
>>
>> Il Comandante Callinter osservò gli ufficiali a terra per qualche attimo
>> prima di far segno ai suoi di prendere posto alle consolle “La prima parte
>> era in fin dei conti semplice.. ora passiamo al resto” si voltò alla
>> consolle dei controlli ambientali e sorrise “Tenente.. li mandi tutti a
>> nanna”
>>
>> Il Tenente si limitò ad annuire, isolando la plancia e la stiva tre per
>> poi immettere forti dosi di axonon all’interno del sistema di ricircolo
>> dell’aria della nave “E’ inodore, fra poco perderanno tutti i sensi ad
>> eccezione nostra ed i nostri colleghi che si sono rifugiati nella stiva
>> prestabilita”
>>
>> “Molto bene, pochi attimi e la nave sarà nostra!” il tono di vittoria di
>> Callinter non sembrava condiviso dai suoi complici “Beh, cos’è quella
>> faccia?”
>>
>> “Signore.. siamo all’incirca una trentina di persone che si sono
>> ammutinati e questa è una nave stellare, non siamo assolutamente
>> sufficienti per gestire questo vascello con un numero così esiguo di
>> persone.. senza contare che potremmo anche tenere quegli uomini sedati ma
>> per quanto?”
>>
>> “E se li dovessimo solo rinchiudere, quanto tempo ci vorrebbe perché
>> studino un piano per riprendersi la nave o mandare una richiesta d’aiuto..
>> sono nostri colleghi, sappiamo quanto sono bravi nel proprio lavoro”
>>
>> Callinter alzò una mano osservandoli “Di questo non dovete preoccuparvi,
>> tempo un paio di giorni e questa nave avrà un nuovo equipaggio..” poi fece
>> spallucce “E per quanto riguarda la zavorra, la galassia è un luogo
>> immenso.. li scaricheremo su un pianeta qualsiasi”
>>
>>
>> Alfa Centauri City - Ospedale centrale
>>
>> Reparto di Terapia Intensiva
>>
>> 7 Aprile 2399 ore 03.03
>>
>> La dottoressa Lory May se ne stava quasi stravaccata sulla poltroncina
>> dell’accettazione sfogliando con sguardo annoiato quella serie di cartelle
>> mediche quasi interminabile relativa ai pazienti ricoverati in reparto; già
>> la terapia intensiva non era il massimo come area dell’ospedale, del resto
>> si lavorava al solo scopo di ingannare la morte e spesse volte non ci si
>> riusciva, ma finire addirittura al turno di notte era davvero l’apoteosi
>> della sfortuna! Sospirò per un attimo osservando la foto del caporeparto
>> posizionata alla parete con la scritta “miglior medico del mese” per poi
>> scuotere la testa.
>>
>> Lory May si stiracchiò boffonchiando “Altro che miglior medico, quel
>> bastardo fedigrafo non saprebbe riconoscere il suo naso dal culo di un
>> babbuin...” il suono degli allarmi scattati all’improvviso nella sala la
>> fecero scattare in piedi.
>>
>> Rapidamente la dottoressa si portò al terminale per controllare in quale
>> stanza fossero scattati i sensori salvavita “Camera 16B.. Comandante
>> Durston” pronunciò a mezza voce quelle parole per poi scattare rapidamente
>> verso il corridoio di destra e correre quasi a perdifiato per raggiungere
>> la stanza.
>>
>> Percorse quella distanza in pochi minuti ed aveva già la mano sulla porta
>> quando qualcosa la fece fermare per pochi istanti; si voltò quasi d’istinto
>> verso il corridoio di destra con la netta sensazione di aver visto l’ombra
>> di qualcuno che si allontanava nella direzione opposta alla sua, ma chi
>> poteva mai essere? Il reparto di terapia intensiva ospitava moltissimi
>> pazienti ma nessuno di essi avrebbe potuto alzarsi in piedi e mettersi a
>> correre per l’ospedale, già era tanto se muovevano di tanto in tanto una
>> mano o un piede! Per un attimo ipotizzò che potesse trattarsi di un medico,
>> un collega di qualche altro reparto, ma quale dottore sentendo gli allarmi
>> salvavita avrebbe mai deciso di scappare lasciando morire il paziente? Lo
>> stesso si poteva dire degli infermieri, nessuno lo avrebbe mai fatto!
>>
>> Scosse il capo per un attimo massaggiandosi gli occhi e maledicendo i
>> turni di notte, poi sentì arrivare gli infermieri ed entrò nella stanza
>> osservando i monitor.
>>
>> La Camera del Comandante Durston, fra allarmi sonori e visivi, sembrava
>> essersi trasformata in una sorta di macabra discoteca ma oramai la
>> dottoressa May non vi faceva neppure caso; la sua attenzione fu
>> immediatamente attirata dal pannellino del biolettino.
>>
>> “Signori sapete la procedura..” Lory si mosse rapida verso il carrello
>> degli strumenti “Arresto cardiorespiratorio in corso, una dose di
>> lectrazina ed attivate la funzione del biolettino per la respirazione
>> artificiale”
>>
>> L’infermiera non se lo fece ripetere e mentre iniettava il farmaco
>> attivando le respirazione indotta, appoggiò sul petto del paziente lo
>> stimolatore cardiaco attivandolo. Le macchine iniziarono a compensare le
>> due funzioni vitali compromesse e gli allarmi si spensero quasi tutti.
>>
>> “Dottoressa, il paziente è cerebralmente morto..” l’infermiera fissò i
>> dati restando poi in silenzio
>>
>> “Come è possibile? Il tempo è stato troppo breve per aversi un ipossia
>> cerebrale tale da compromettere completamente il cervello.. forse era
>> possibile qualche danno secondario ma.. non a questi livelli!” la
>> dottoressa May rimase per un po’ a fissare i dati che scorrevano sul
>> pannellino del biolettino “Possibilità di errore?”
>>
>> “Nessuna dottoressa, il biolettino funziona correttamente” rispose
>> l’infermiera
>>
>> “Tutto ciò mi sembra strano, ma non sta a noi capire cosa possa essere
>> andato storto.. lascio la patata bollente ai medici legali..” quindi portò
>> nuovamente lo sguardo sul pannellino sospirando “Comandante Durston.. ora
>> del decesso 03.07”
>>
>>
>> Alfa Centauri City - Ospedale centrale
>>
>> 7 Aprile 2399 - contemporaneamente
>>
>> Aveva compiuto la propria missione in tempi record, aveva lasciato le
>> stanze in cui era ricoverato il Comandante Durston ed aveva lasciato il
>> corridoio il più rapidamente possibile, ma forse non era comunque stato
>> abbastanza; Silvia Blighter si bloccò subito dopo aver chiuso dietro di sé
>> la porta che la portava fuori dal reparto con la netta impressione che la
>> dottoressa di turno poteva risultare una testimone scomoda, una scocciatura
>> non prevista che avrebbe potuto farla finire sulla graticola. La mente
>> della giovane vagliò le possibili azioni da compiere ma, dopo aver escluso
>> la possibilità di tornare indietro al solo scopo di eliminare anche la
>> dottoressa, riprese la sua corsa in solitario scendendo i tre piani
>> dell’ospedale e raggiungendo rapidamente i complici nel parcheggio
>> antistante l’edificio.
>>
>> “Forza, parti!” Silvia si sedette all’interno della vettura iniziando a
>> riprendere il fiato
>>
>> Il giovane boliano alla guida non sembrava attendere altro e partì
>> facendo quasi sgommare il pesante veicolo “Allora? Dalla rapidità con cui
>> sei uscita mi fa pensare che qualcosa non sia andato per il verso giusto!”
>>
>> “Pensa a guidare Wimp, è andato tutto come doveva andare!”
>>
>> “Quindi perché tanta fretta?” la incalzò il boliano
>>
>> “Perché sono scattati gli allarmi della stanza e preferisco essere
>> lontana prima che qualcuno possa iniziare a fare due più due, cosa che fra
>> l’altro dovresti volere anche tu!”
>>
>> “Certo che.. proprio un gran sicario sei! Non hai pensato che ci
>> potessero essere degli allarmi salvavita in terapia intensiva?”
>>
>> Silvia guardò il complice con espressione sdegnata “Mi hai preso per
>> idiota? A parte che solitamente io non faccio la sicaria.. ad ogni modo
>> ovvio che sapevo dell’allarme, così come lo sapeva l’organizzazione, ma era
>> assolutamente necessario che il Comandante Durston morisse prima che
>> malauguratamente riprendesse conoscenza e desse qualche informazione alla
>> flotta!” sbuffò con espressione stizzita “Non c’era il tempo per riuscire
>> ad ottenere i codici di sicurezza di un edificio civile come il maggior
>> ospedale di Alfa Centauri City e quindi hanno pensato di mandarci qualcuno
>> di molto rapida nel muoversi!”
>>
>> “O molto sacrificabile..” la corresse Wimp
>>
>> “Sei un bastardo!” Silvia incrociò le braccia al petto “Piuttosto,
>> dovremo scoprire e tenere monitorata la dottoressa che era di turno questa
>> notte”
>>
>> “Non mi dire che ti sei fatta vedere!”
>>
>> “Assolutamente no!” rispose con una certa veemenza Silvia “A parte che
>> anche se avesse visto qualcosa, al massimo avrebbe visto un’ombra in fondo
>> ad un corridoio! Oltretutto avevo il cappuccio e sapevo dove erano le
>> telecamere.. non riusciranno a ricavare il mio volto da nessuna di esse! Ad
>> ogni modo non si sa mai, un controllino non fa mai male e poi.. morto più,
>> morto meno, chi ci fa più caso? In caso eliminiamo anche lei e fine!”
>>
>>
>> USS T’Karn - Plancia
>>
>> 7 aprile 2399, ore 08.22
>>
>> La nave era nascosta all’interno della nebulosa J7-36 da svariate ore; il
>> numero esiguo di uomini ancora abili al lavoro era insufficiente per
>> permettere alla nave di operare come di consueto ma tutto stava per
>> concludersi. Il Comandante Jerry Callinter sorrise soddisfatto, mentre
>> seduto alla postazione di comando sentiva il suono acuto della consolle
>> delle comunicazioni.
>>
>> “Comunicazione in entrata..” lo avvisò con tono tranquillo l’ufficiale
>> alla consolle delle comunicazioni “Sono puntuali.. esattamente come c’era
>> da aspettarsi da loro”
>>
>> “Ovviamente..” Callinter osservò il sottoposto “La Cura non è uno di quei
>> patetici gruppi sovversivo nato dalla mente di qualche patetico studente
>> universitario, siamo arrivati a vari livelli della società e della Flotta..
>> siamo persone preparate, tutti con specifiche abilità o non avremmo mai
>> avuto l’onore ed onere di far parte di un progetto così grande e
>> importante..” si voltò verso lo schermo visore attendendo apparire il volto
>> del suo capo ma finì per rimanere deluso
>>
>> “Maestro.. pensavo che a questo punto si sarebbe rivelato..”
>>
>> =^= A tempo debito, a tempo debito =^= una voce metallica si propagò
>> nella plancia =^= Abbassa gli scudi così il tuo nuovo equipaggio potrà
>> salire a bordo =^=
>>
>> “Si, maestro.. posso chiederle le sorti delle altre navi?”
>>
>> =^= La USS Stanton e la USS Amabilia sono già in mano nostra, per le
>> altre è solo questione di tempo =^=
>>
>> “E.. per il resto dell’equipaggio?”
>>
>> =^= Fanne ciò che vuoi, non fanno parte dei nostri piani.. liberatevene
>> il prima possibile =^=
>>
>> “Pensavo di lasciarli su PT-36.. è un pianeta di classe M piuttosto
>> isolato, ci vorrà parecchio tempo prima che possano essere ritrovati”
>> Callinter sembrava essere sulla difensiva, come se sapesse bene di dover
>> giustificare con cura le proprie scelte “Sono ufficiali preparati ma senza
>> ulteriori mezzi saranno solo in grado di sopravvivere, non potranno
>> allertare nessuno ed il piano potrà procedere nonostante tutto”
>>
>> =^= E per quanto riguarda le alterazioni delle razze? =^=
>>
>> Callinter non sentì neppure la necessità di chiedere spiegazioni, sapeva
>> bene a cosa si riferiva; le alterazioni delle razze erano tutti gli ibridi,
>> ossia coloro che avevano avuto la sfortuna di nascere da due genitori di
>> razze diverse. L’organizzazione aveva sempre visto di cattivo gusto
>> l’esistenza di tali obbrobri perchè erano la rappresentazione vivente di
>> quella perdita di unicità che stavano subendo le varie popolazioni finite
>> sotto il giogo della Federazione Unita. Tuttavia, benché il Comandante
>> appoggiasse l’ideale di un ritorno alla purezza razziale, non si sentiva
>> pronto ad iniziare uno sterminio razziale contro coloro che erano stati
>> etichettati come inquinamento dei geni razziali.
>>
>> L’interlocutore sembrò irritarsi parecchio nel vedere Callinter così
>> titubante =^= Non sei ancora pronto a compiere quanto necessario per
>> ristabilire l’equilibrio nella galassia.. =^=
>>
>> “Ma maestro.. si tratta dei nostri colleghi” cercò di difendersi il
>> Comandante
>>
>> =^= Sono vite indegne di essere vissute, la morte per loro è solo una
>> liberazione =^=
>>
>> “Cerchi di capire, Maestro.. con quelle persone abbiamo condiviso per
>> anni ogni avventura e disavventura della nave, non possiamo ucciderli..”
>>
>> =^= Non sei ancora disposto a seguire sino in fondo il grande progetto,
>> la tua mente è debole ed è per questo che non sei ancora pronto a conoscere
>> chi io sia.. ma un giorno lo sarai, tutto ti sarà più chiaro =^=
>> l’individuo rimase per un attimo in silenzio =^= E sia, abbandonali sul
>> pianeta da te scelto.. =^=
>>
>>
>> Alfa Centauri City - Ospedale centrale
>>
>> Reparto di medicina legale - Sala autoptica 3
>>
>> 7 Aprile 2399 - contemporaneamente
>>
>> Il corpo del Comandante Durston era sdraiato sul freddo tavolo autoptico
>> coperto parzialmente da un semplice lenzuolo bianco; il silenzio era quasi
>> assordante mentre il medico legale, il dottor Michael Capear, osservava con
>> sguardo ancora assonnato la cartella medica del defunto. Dedicò all’analisi
>> del corpo si e no un quarto d’ora e poi chiuse il proprio rapporto con la
>> classica dicitura “morte naturale”.
>>
>> “Dottor Capear, buongiorno..”
>>
>> La voce del Comandante De Chirico fece voltare il vecchio medico con un
>> leggero sobbalzo “Buongiorno a lei, giovanotto.. non credo di avere il
>> piacere di conoscerla”
>>
>> “Sono il Dottor De Chirico, mi domandavo se fosse possibile darle una
>> mano su questa autopsia.. quest’uomo aveva una grande importanza per le
>> indagini sull’attentato, la sua morte è una tragedia”
>>
>> “Tutte le morti sono una tragedia” il vecchio medico fece un paio di
>> passi verso il collega “Ad ogni modo è giunto tardi, non credo che vi sia
>> nulla da trovare.. si tratta di una morte naturale”
>>
>> “Morte naturale??” la voce di De Chirico sembrò decisamente sorpresa
>> “Ma.. a suo avviso l’ipossia cerebrale non è avvenuta un po’ troppo
>> rapidamente? La morte cerebrale non avviene dopo meno di due minuti
>> d’aria.. i danni erano decisamente vasti considerato come sono stati
>> prodotti”
>>
>> “Era un paziente della terapia intensiva, aveva subito molte lesioni a
>> causa dell’attentato.. evidentemente lo stress neurale al quale era stato
>> sottoposto era maggiore di quanto si fosse inizialmente immaginato, oppure
>> soffriva già di qualche patologia che ha accelerato la degenerazione
>> neurale.. ad ogni modo non ho trovato nulla che possa indicare una morte
>> causata da azioni o omissioni altrui!” Capear osservò con espressione
>> convinta De Chirico per poi procedere verso l’uscita “E in assenza di dati
>> oggettivi che possano far ipotizzare un omicidio è mio preciso dovere
>> indicarlo come un caso di morte naturale..”
>>
>> “Mi scusi collega, ma non sono del tutto convinto dalla naturalità di
>> questa dipartita.. ritengo che vi sia una certa probabilità che qualcuno
>> abbia voluto accelerare la morte del Comandante per assicurarsi che non
>> potesse parlare”
>>
>> Capear si fermò ad osservare De Chirico “E di grazia, come pensa abbiano
>> fatto?”
>>
>> “Ritengo che gli abbiano somministrato una sostanza che agiva come una
>> sorta di eccitante, possiamo parlare di tossina o di droga; posso presumere
>> fosse una sostanza in grado di portare ad una sovrastimolazione del
>> cervello, costringendo il corpo ad accelerare il battito cardiaco.. cosa
>> che ha portato al blocco cardiorespiratorio e poi a un collasso delle
>> funzioni cerebrali”
>>
>> “Mi spiace deluderla, ma ho fatto le analisi del flusso sanguigno e non
>> ho rilevato alcuna droga o tossina”
>>
>> “Non tutte le droghe e le tossine sono rilevabili, alcune sostanze non
>> sono rintracciabili con analisi standard.. se non le dispiace vorrei fare
>> un piccolo controllo aggiuntivo, tanto per fugare ogni dubbio”
>>
>> Capear fece spallucce andandosene “Se ha tanta voglia di perdere il suo
>> tempo faccia pure, io dal canto mio ho di meglio da fare che ricercare
>> sostanze inesistenti nel cadavere di un uomo”
>>
>> De Chirico evitò di rispondere a tono al medico legale, sarebbe stato del
>> tutto inutile discutere con quell’incompetente; piuttosto si portò al
>> lettino lanciando una nuova scansione standard sul corpo del Comandante
>> senza individuare nulla di anomalo “Se non altro era vero, non sembrerebbe
>> esserci nulla di anomalo, ma io non demordo”
>>
>> Passò alle analisi più specifiche, procedendo con una scansione
>> submolecolare delle cellule neurali ed il bip che ottenne come risposta lo
>> fece sorridere soddisfatto; osservò rapidamente i risultati della scansione
>> per poi sfiorare il comunicatore “Comandante De Chirico a Capitano Hesse,
>> il Comandante Durston è stato ucciso.. causa del decesso, overdose di
>> tropolisina”
>>
>>
>> Pianeta PT-36 - Luogo sconosciuto
>>
>> 7 aprile 2399, ore 10.36
>>
>> Tutti gli abbandonati della T’Karn si stavano risvegliando a poco a poco
>> dall’anestesia e si osservavano attorno con un misto di sorpresa e terrore;
>> nessuno di loro si sarebbe mai aspettato che il loro primo ufficiale, la
>> persona con cui avevano condiviso gioie e dolori, li avrebbe abbandonati in
>> un luogo del tutto isolato. Lentamente, ma inesorabilmente, tutti i membri
>> dell’equipaggio dovettero fare i conti con la triste realtà: si trovavano
>> in un pianeta di classe M del tutto inabitato, senza viveri e senza mezzi
>> di comunicazione.
>>
>> “Signore..” un guardiamarina spaventato si portò dal Capitano “Ora cosa
>> facciamo?”
>>
>> Il Capitano P’Jil non si scompose osservando ad uno ad uno i suoi uomini
>> “Opteremo per la soluzione più logica.. ricercheremo il modo di renderci
>> individuabili per richiedere aiuto”
>>
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