[Stml13] Vita o Morte

Luigi Fantin edward.a.jenner a gmail.com
Gio 5 Giu 2014 09:00:19 CEST


in bocca al lupo allora! :-)

GG


Il giorno 04 giugno 2014 15:29, Adriano Maggi <a.maggi at live.it> ha scritto:

> Ciao,
>
> bello sì, mi è piaciuto il cambio di scena
> e anche l'aumento deciso di pericolosità...
> dovrò fare del mio meglio per tirarli fuori di lì...
>
> Adriano
> Ten. Bloch
>
> ----------------------------------------
> > Date: Wed, 4 Jun 2014 08:13:08 +0200
> > From: mehon.crusade at gmail.com
> > To: stml13 at gioco.net
> > Subject: Re: [Stml13] Vita o Morte
> >
> > Ciao bel brano.
> > Hai approfondito bene la civiltà Muwai e gli hai anche "redenti"
> > speigando che nn sono cattivi ma è il loro sole ad averli ridotti
> > così.
> > Che particolartà un popolo tradito dal solo stesso sole che gli ha dato
> la vita.
> >
> > Bravo!
> >
> > Ciao
> > Marco
> >
> > Il 02 giugno 2014 22:23, Luigi Fantin <edward.a.jenner at gmail.com> ha
> scritto:
> >> Ciao,
> >> alla fine ce l'ho fatta. per fortuna l'avevo già finito prima del
> weekend
> >> quindi adesso l'ho dovuto solo rileggere e via.
> >> Naturalmente è breve, ma spero vi piaccia lo stesso.
> >>
> >> -----------------------------------------------------------------
> >>
> >> USS Crusader NX 69659
> >> Autore: Gigi
> >> Personaggio: Tenente Jenner
> >> Titolo: Vita o Morte
> >> Data creazione: 29/05/2014
> >> Ambientazione: Muwai
> >> Personaggi principali: Jenner, McAllister
> >> Trama principale: Rinchiusi nelle segrete di Muwaii Jenner e McAllister
> si
> >> rendono conto di quale destino attenda loro e il popolo muwaii.
> >>
> >> Grotte muwaii - 17/01/2394, ore 09:00
> >>
> >> Nella grotta aleggiava un intenso odore di muschio e umido. Le pareti
> >> sembravano di fango ma come ricoperte da uno strato molliccio di chissà
> >> quale sostanza. Jenner per l'ultima volta provò a dare un strattone alla
> >> gamba, ma niente: non riuscì a muoverla neanche questa volta.
> >> "Non credo otterrai nulla in questo modo doc. Quella roba seccata mi
> sembra
> >> più che robusta. E se dopo tutti quei tentativi non sei ancora riuscito
> a
> >> smuoverla non credo che ci riuscirai al prossimo."
> >> Jenner cercò con un certo sforzo di abbassare la testa per guardare
> cosa gli
> >> teneva bloccati i piedi. Non ci riuscì. Era praticamente appeso alla
> parete
> >> dalle braccia. Due enormi catene nere, pendenti dal soffitto, erano
> chiuse
> >> ai polsi con delle manette. Avevano tutta l'aria di essere ben solide e
> >> resistenti, nonostante la ruggine abbondante e una strana sostanza
> verdastra
> >> che colava di anello in anello. Per la verità tutta la prigione, anche
> se
> >> era meglio definirla grotta, era piena di quella melma verde. Jenner
> guardò
> >> il suo compagno di sventure che, come lui, pendeva dal soffitto per i
> polsi
> >> sulla parete di fronte. L'illuminazione era scarsa. Due torce
> illuminavano
> >> debolmente la grotta: una vicino al piccolo buco di ingresso sulla
> destra e
> >> una sulla parete di sinistra. McAllister aveva i piedi intrappolati in
> >> quello che sembrava fango secco. Veniva su direttamente dal pavimento
> della
> >> cella e sembrava formare un tutt'uno con quello. Erano stati tramortiti
> e
> >> portati lì chissà da quanto tempo, si erano svegliati da almeno mezzora.
> >> "Dobbiamo cercare di liberarci e avvertire gli altri che ci hanno
> scoperti."
> >> Tagliò corto Jenner.
> >> "Gli altri chi? Non riesco ancora a ricordare bene e quello che mi hai
> detto
> >> mi sembra ancora un po' incredibile." Rispose McAllister.
> >> "Dobbiamo avvertire il Capitano Shaitan e quelli della Diplomacy.
> Saasha e
> >> Nazja faranno catturare quelli di noi che hanno già iniziato a
> ricordare e
> >> li sbatteranno in cella come hanno fatto con noi."
> >> "Credo che Nazja non centri nulla. Non può volermi rinchiudere in questo
> >> posto: siamo compagni. Credo che Saasha stia agendo per conto suo."
> >> Intervenne McAllister.
> >> "Credi quello che vuoi. Io non mi fido di questa gente: che siano
> uomini o
> >> serpenti. Ci hanno mentito e costretto a lavorare per loro come
> schiavi. E
> >> la tua 'compagna' è il capo qui sotto, se non mi sbaglio."
> >> "Arriva qualcuno..."
> >> Con un lieve fruscio una figura in tunica variopinta entrò nella stanza
> >> strisciando attraverso il piccolo buco che faceva da entrata.
> >> McAllister subito lo apostrofò: "Perché ci hai rinchiuso in questo
> posto.
> >> Non abbiamo fatto nulla!"
> >> "Non ancora umano." Rispose calmo Saasha. " e non posso permettere che
> >> interferiate con il rito sacro dell'accoppiamento. E' troppo
> importante, la
> >> sopravvivenza di tutta Muwai dipende da esso."
> >> "La regina si arrabbierà se non mi troverà più. Io ero il suo compagno."
> >> "Nazja troverà qualcun altro, Muwai dal canto suo è un dio flessibile e
> >> accondiscendente. Il rito avverrà comunque."
> >> "I vostri riti non ci interessano Saasha. Perché ci avete cancellato la
> >> memoria e ci state usando come schiavi?" intervenne il dottore.
> >> "Lei, che è medico, più di tutti deve capire l'importanza della vita. La
> >> nostra specie è ormai sterile da generazioni. I maschi Muwai si contano
> >> sulla punta delle dita e gli ibridi, come me, sono infecondi. I
> brillamenti
> >> della nostra stella ci hanno alterato il dna condannandoci ad una morte
> >> lunga e triste. L'unica soluzione è accoppiarsi con altre specie con
> cui è
> >> possibile procreare."
> >> "Gli umani per esempio!"
> >> "Per esempio. Mio padre era umano e mia madre muwaii. I figli maschi
> nascono
> >> prevalentemente ibridi con sembianze umane, mentre le femmine ereditano
> >> tutto dalla madre e sono muwaii quasi al cento per cento."
> >> "Ma perché cancellarci la memoria? E farci credere di essere come voi."
> >> Intervenne mcAllister
> >> "Avresti accettato di seguire la tua compagna se il rito prevedesse la
> >> vostra morte?"
> >> "Morte? Non hai detto che è un rito per la vita?"
> >> "Durante l'accoppiamento le femmine perdono la ragione e, spinte
> >> dall'istinto, divorano i loro partner. Poi si isolano in caverne come
> questa
> >> e qui creano un bozzolo dove depongono le larve. Quando le larve sono
> >> abbastanza mature divorano tutto ciò che trovano tra queste grotte,
> >> compresa, come ultima risorsa, la propria madre. Quando poi raggiungono
> uno
> >> stadio più adulto escono dalle grotte, se ce la fanno, e si uniscono a
> noi."
> >> Jenner che per canto suo aveva capito, non riusciva ad essere
> disgustato dal
> >> racconto di Saasha. Era in gioco la sopravvivenza di una specie, che
> aveva
> >> avuto l'unica colpa di trovarsi sul pianeta sbagliato.
> >> "La nostra esistenza dipende da quanti stranieri riusciamo a catturare
> e a
> >> sacrificare nel grande rito. Io ho giurato di proteggere Muwai: la sua
> >> gente, le sue tradizioni e il suo Dio. Ora sapete. Adesso però vi devo
> >> lasciare. Addio, possiate nutrire le figlie di Muwaii. Vi siamo
> debitori." E
> >> come era venuto se ne andò con un sibilo.
> >> "Debitori un corno! Viscido serpente dal sangue verde." Gli urlò contro
> >> McAllister.
> >> "Credo che per lui possa essere considerato un complimento." Osservò
> Jenner
> >> che intanto stava iniziando ad intuire l'origine della melma verdastra
> che
> >> ricopriva la grotta. "Non credo possano continuare con questo inganno
> ancora
> >> per molto. Già adesso, noi e la Diplomacy sappiamo qualcosa. Questa
> gente
> >> ha le spalle al muro. Sono destinati all'estinzione."
> >> "Su questo pianeta. Ma se riuscissimo ad andarcene?" disse una voce
> >> proveniente dall'entrata.
> >> Entrambi gli uomini sussultarono non essendosi accorti che qualcuno era
> >> scivolato dentro la grotta.
> >> "Io ti conosco. Tu sei Mandrita, l'ancella di Nazja." Disse McAllister.
> >> "Guardia del corpo e amante, umano." Replico la donna serpente.
> >> "Perché ho la sensazione che tu non sia venuta per liberarci?" chiese
> >> Jenner.
> >> "Non ho niente contro di voi umani e forse possiamo collaborare per
> >> andarcene da questo pianeta."
> >> "Andarvene? Come mai volete andare via dal vostro pianeta natale?" disse
> >> McAllister.
> >> "Per sfuggire al nostro destino e sopravvivere. Sappiamo bene cosa
> succede
> >> alle femmine che partoriscono. Non è sempre stato così. Prima che
> l'Urlo di
> >> Muwai iniziasse a investire il nostro pianeta, la nostra specie viveva
> sulla
> >> superficie e dava alla luce piccoli sani che crescevano senza dover
> lottare
> >> per la propria sopravvivenza. Dopo le prime manifestazioni dell'urlo le
> >> nostre larve morivano inspiegabilmente e scoprimmo che proteggendole
> sotto
> >> terra riuscivano a crescere abbastanza per sopravvivere. Poi
> cominciammo a
> >> non poter vivere nemmeno noi in superficie e ci creammo questo mondo
> >> sotterraneo dove siamo confinati oggi. I nostri piccoli, mutati dalle
> >> radiazioni e dall'ibridazione con le altre razze, divennero sempre più
> >> aggressivi e voraci. Forse se ce ne andassimo via la vostra razza
> potrebbe
> >> curare le nostre ferite genetiche e permetterci di tornare normali come
> un
> >> tempo."
> >> "E perché non ve ne siete mai andati?" chiese Jenner.
> >> "I Guardiani di Muwai non ce lo permettono. Detengono la conoscenza del
> volo
> >> spaziale e controllano la popolazione con la forza e la paura."
> >> "Saasha..." disse a dentri stretti McAllister.
> >> "Saasha e quelli della sua stirpe. Dicono di servire il Grande
> Serpente, ma
> >> quello che fanno è solo mantenere il potere nelle loro mani e confinarci
> >> tutta la vita rinchiusi in queste grotte. Se sarete disposti ad aiutarci
> >> libereremo voi e i vostri compagni."
> >> "Dobbiamo avvertire il Capitano Shaitan prima che venga catturato dagli
> >> uomini di Saasha. Lui saprà cosa fare. Liberaci e vi aiuteremo." Tagliò
> >> corto Jenner.
> >> Proprio in quel momento dal tunnel che conduceva nella cella
> cominciarono a
> >> sentirsi dei rumori. Qualcuno si stava avvicinando.
> >> "Questa grotta è più battuta del bar di prora in orario di punta."
> Sbottò
> >> Jenner.
> >> In quel momento un grosso bruco verdastro, grande la metà di un uomo,
> >> scivolò all'interno della cella seguito da un'altra mezza dozzina di
> suoi
> >> simili che per la foga si accalcavano gli uni sugli altri. Alcuni
> >> spingevano, altri mordevano, tutti cercavano di entrare per primi:
> avevano
> >> sentito l'odore di carne fresca.
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> >> un saluto
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